Stresemann deciso a sciogliere la Camera

Stresemann deciso a sciogliere la Camera Stresemann deciso a sciogliere la Camera se il Governo non avrà la maggioranza al Reichstag li Principe Ruprecht dichiara che non pensa ad un ritorno della monarchia (Servizio speciale dalla i Stampa •) Berlino, 19, mattino. Si è riunita oggi la Commissione centrale del Partito tedesco-popolare. La seduta era attesa ccn grande curiosità poiché', come è noto, al Partito appartiene il Cancelliere. Il Partito è diviso in due campi: uno che desidera perseverare nelle attuali condizioni e possibilmente yorrehbe ancora una alleanza coi socialisti; l'altro invece che desidera che il Governo sia completato con membri del Partito tedesco-nazionale. - Nella seduta antimeridiana il Cancelliere Stresemann ha pronunziato un discorso polemico. Sebbene la riunione sia avvenuta a porte chiuse delle persone che vi hanno partecipato affermano che Stresemann si è dichiarato più deciso che mai, in caso di uh voto contrario, di sciogliere la Camera. Il discorso che il Cancelliere pronunzerà martedì prossimo al Reichstag dovrà chiarire la posizione dei partiti. Nel caso in cui non ottenesse la maggioranza dichiarerà Sciolto il Reichstag, Secondo altre notizie raccolte negli ambienti tedesco-popolari, si ritiene che 11 Presidente della Repubblica Ebert, non la pensi come Stresemann, e sia tutt'altro che disposto a dare la sua approvazione allo scioglimento della Camera. Berlino, 19. mattino. Nella giornata di ieri si è adunata a Monaco la Direzione del Partito Nazionale degli ufficiali. Fu data lettura di una lettera dell'ex-Kronprinz Rupprecht, il quale smentisce energicamente tutte le voci secondo le quali egli cerchi di ottenere un ritorno della Monarchia. Questi voci, ha dichiarato, sono assolutamente infondate. Egli ha Invitato gli ufficiali a smentire nel modo più reciso queste voci. si ma l'accordo sembra impossibile Il discorso domenicale di Poincaré — Un ritorno cui temi noti — Un insuccesso eh» consola — Nuove sanzioni si impongono — Occupazione dei nodi ferroviari di accesso a Francoforte e alla Ruhr — Commenti al discorso di Mussolini. Parigi, », mattino. La conferenza degli ambasciatori deva riunirsi stamane alle U. Si spera che le istruzioni ricevute in quel momento dagli ambasciatori da parte dei rispettivi governi permetteranno alila Conferenza di decidere sulle misure da adottarsi per quello ohe concerne il ritorno dell'ex-principe imperiale in Germania e il controllo militare interalleato. Che qui si conti su qualche cosa di positivo lo prova il latto che, tanto a Parigi, quanto a Bruxelles, mi Consiglio di ministri è stato convocato per le 14,30 per esaminare le proposte a cui la Conferenza sarà giunta. Mentre sia per cominciare'questa riunione che si ritiene dovrà essere decisiva, Poincaré ha pronunciato un altro discorso per riaffermare pubblicamente il buon diritto della Francia e per giustificare la linea di condotta che il Governo ha adottato. Glie ne ha offerto occasione l'inaugurazione del monumento ai caduti di Neullly, il sobborgo parigino dove è stato firmalo il trattato di pace con la Bulgaria, sobborgo al quale il Presidente' del Consiglio è legato da vincoli di memore affetto poiché è li che vi ebbe i natali. Accennando ai rimproveri che quotidianamente vengono mossi olla Francia accusata di avere la superstizione delle •« lettere scritte •, di ricorrere a uno spirito giuridico e meschino nelle cose diplomatiche e di confondere gli atti internazionali con contratti privati, Poincaré si è cosi espresso -. «Gli eventi hanno finito per darci ragione. La Germania, che aveva contato tanto sulla nostra stanchezza, quanto sulla divisione tra francesi, e sull'intervento di estranei, si è tardivamente accorta ili essersi ingunnata ed ha ceduto. Cedendo più presto essa si sarebbe risparmiate spese vane o penose disillusioni e pericolosi disordini ; ma se essa si è esposta a questi Inconvenienti uon è con nói che deve prem'ersela. Noi l'avevamo prevenuta ed essa sapeva che noi non avremmo ceduto. Essa non aveva che rl.i darci al più presto c con migliore grazia 1» collaborazione che noi le avevamo chiesto. La cessa¬ zione stessa della resistenza non ,0 venula clie Sotto la pressione della uecessità. I granCi industriali tedeschi hanno compreso essi pure, malgrado il nuovo credito di cento milioni di marchi oro che il Relch ha loro accordate ieri, che il tempo è venuto per adempiere al propri obblighi e acconsentire alle consegne in natura. Essi hanno dapprima cercato di far pesare sui loro operai gli oneri della loro capitolazione, ma noi non ci siamo prestati a questa manovra egoistica e gli uni dopo gli altri i maggiori principi dell'industria tedésca sono venuti o verranno a patti. Le nostre prestazioni, in natura sono dunque sul punto di riprendere a poco per volta un corso regolare ». A proposito del fallimento della Conferenza degli esperti ha detto: « Noi possiamo consolarci di questo insuccesso. Noi saremmo stati lietissimi di intenderci coi nostri alleati sul regolamento della questione delle riparazioni, ma alla condizione di non dover fare.ancora una volta le spese di questo accordo. Noi non abbiamo ora che a fare ritorno al trattato. La Commissione delle riparazioni udrà i tedeschi, nominerà gl esperti che le piacerà di nominare, valuterà la capacità di pagamento della Germania oggi, domani, più tardi, ogni volta che lo crederà necessario; fisserà delle cifre come le riterrà eque e coi pegni che noi teniamo e che non lascieremo che contro il pagamento definitivo, noi sapremo bene indurre la Germania all'adempimento del propri obblighi. Noi non disperiamo di convincere 1 nostri amici che il nostro metodo è il buono. Certi in ogni caso di aver ragione noi continueremo la nostra strada nella pace senza Inquietudini e senza debolezze. < Come teniamo alle riparazioni, teniamo egualmente alla nostra sicurezza. E' già molto tempo che la Germania ha fatto ciò die ha voluto delle stipulazioni destinate a mantenerla. Essa ha paralizzato l'azione della Commissione interalleata di controllo, ha cercato di rifare nell'ombra gli armamenti e ricostituire delle formazioni militari vietate dal trattato. Contemporaneamente essa ha autorizzato a rientrare In patria l'Erede del trono imperlale, colui che è iscritto in testa alla linea dei colpevoli di guerra, colui di cui i miei compatrioti della Mosa hanno conosciuto durante una grande parte della guerra le tristi imprese. Sono queste, da parte del Governo tedesco, delle afide audaci agli alleati, delle violazioni sfrontate del trattato, degli insolenti attentati contro la pace. Delle sanzioni si impongono e noi lé prenderemo, se non otterremo soddisfazione- Noi siamo inoltre decisi a non sgombrare i territori occupati in virtù dei trattati, .prin» che tutte le clausole firmate a Versailles siano completamente eseguite e che non siamo solidamente premuniti contro nuove passibilità di aggressione. Noi non vogliamo che il sacrificio dei nostri morti resti vano. Il sangue che essi hanno versato grida giustizia e giustizia sarà loro resa. Noi non lascieremo la loro opera Incompiuta ». Il discorso del Presidente del Consiglio è stato naturalmente applaudito calorosamente Dame informazioni dei giornali si hanno particolari Interessanti. La Chicago Tribune ed dice informata che Poincaré farebbe qualche concessione a Downing Street, affinchè i due punti di vista possano avvicinarsi rendendo possibile un'intesa, n Governo francese rinunaierebbe all'occupazione di territori supplementari se lord Curzon consentisse di inviare una Nota severa per -insistere sulla ripresa a breve scadenza delle operazioni della Commissione militare interalleata avvertendo il Governo del Reich che l'Inghilterra non permetterà la restaurazione degli Holienzollern. Il Daily Mail assicura inoltre che il Governo francese non ha chiesto una nuova occupazione <li grandi estensioni di territori. La possibilità di un blocco britannico di Amburgo è stata menzionata affinchè si potesse rendere conto che il Governo francese non ha nessun pensiero ascoso. Non è mai stato questione, e uon lo sarà mai allo stato attuale delle cose, di un blocco francese dei porti del mare del Nord o del Baltico. Le proposte francesi comprenderanno, probabilmente, la occupazione di alcuni nodi ferroviari che danno, accesso a Francofone ed alla Ruhr Queste sono, secondo il pensiero degli ambienti inglesi, le penalità a cui ricorrerebbe la Francia qualora venisse a mancare la cottaborazione britannica»,. La situazione precipita... Nella notte la situazione 'è pegt'torata La Conferenza -degli Ambasciatori resta sempre fissata per lo 11 di stamattina', ma la informazioni dell'ultima ora non lasciano molta speranza sui risultati Oi questa riunione Infatti mentre il signor Poincaré nel suo discuto di Xcuilly confermava ieri solennemente e pubblicamente che delle sanzioni «i impongono, e che la Frauda le prenderà se e a e a i nou otterrà soddisfazione, il signor De Cretve, ambasciatore di Gran Bretagna, si recava nella serata c'al signor Giulio Camion, presidente della Conferenza, per comunicargli che li Governo britannico manteneva il suo punta di vista e che non avrebbe in particolar mo» do potuto unirsi alla Francia sulla questione delle sanzioni. Contemporaneamente l'« Agenzia Reuter • trasmetteva da Londra la nota seguente, che confermava il passo compiuto dall'ambasciatore britannico al Qual d'Orsay: .si erede sapere che il Governo inglese, nelle sue istruzioni a lord Crewe, mantiene 11 suo rifiuto di sottoscrivere alle sanzioni relativamente al controllo militare ed al ritorno del Kronprinz in Germania. Per conseguenza, se quando la Conferenza degli ambasciatori sf riunirà, domani alle li, la Francia Insistesse su questo suo punto, come il discorso dèi signor Poincaré ce lo ha indicato, non vi sono probabilità che la Francia e l'Inghilterra giungano ad un accordo ».. . Per quanto il t petit Parisien » creda sapere che lord Créwe si è poi messo di nuovo in contatto con Londra allo scopo <?1 ricercare una formula che possa servire di base ai dibattiti che si inizleranno stamattina, e fuori di dubbto che il disaccordo tra i punti ti vista britannico e francese permane e che oli sforzi che verranno indubbiamente tentati wr conciliare l due/punti di vista cosi divergenti non hanno molta probabilità di riuscita" Del resto fra poche ore si sarà pienamente edificati al riguardo. * *♦«■ ■ ".^j Una nota ufficiosa francesi * Un "malinteso,, tra Parigi i Londri Parigi, ». mattinò. Il redattore diplomatico dell'Agenzia liavas constata « che i dirigenti la polU tica francese di buon grado aderirono altaggiornamento della conferenza. degli ambasciatori richiesto dall'Inghilterra. Zt due Cancellerie lavorano con uguale buon volere e identica sincerità per raggiungere l'accordo desideralo a Parigi ed a Londra. Sembra che un semplice malinteso, divida i due punti di. vista relativi al controllo militare. La Fraricia è disposta a che sia tenuto conto per l'esercizio del controllo delle realtà e delle possibilità tifi ' momento cosi come Londra desidera, E poiché il trattato di Versailles, non prevede limitazione nel diritto di controllo, le autorità tedesche non devono intervenire per ottenere limitazioni così di tempio come di spazio. La Commissione di contrarlo de«e Giudicare con piena responsabilità le coedizioni ed i limiti nei quali può assolvere la sua missione. La Francia, nel caso di un rifiuto, non domanda sanzioni collettive, per giustificare nuove occupazioni di cui la necessità noti è, imperiosa ma soltanto perchè l'esperienza ■prova che le sanzioni non ebbero effetto ogni volta che l'Inghilterra non, si associa afte pressioni collettive degli Alleati. «E' possibile, conclude il redattore diplomatico deU'Havas, che la Conferenza degli ambasciatori, nella sua riunione di oggi trovi una formula di accordo per la ripresa di controllo e circa il ritorno de Kronprinz questione questa relativamente secondaria 611 appelli per l'effm dilla Suiti in esame Roma. 19, mattino. In questi giorni la Commissione di accusa del Senato sta procedendo all'esame dell'appello prodotto dal P. M. e di quello degli imputati verso la sentenza della Commissione di sezione nel processo contano gli ex-amministratori della Banca di Sconto, n sen. IX Biasio, che fu presidente della &>mnuaeìo5e di sezione, non prenderà parte alla discussione perchè ha rapporti Ai interesse colle, Banca di Sconta e la Banca Nazionale di Credito, avendo accettato rincarino, da parte delta G02runisaione orbi tarale per U reparto di speso di gestione e liquidazione, tra le due banche. L'attesa per la decisione è viva anche" negli ambienti politici e bancari. ■ a» ii ■ L'aggravamento di altri due feriti nel disastro di Milano Milano, 19, mattino. Lo stato del feriti ' nel disastro del Teatro Nazionale è 11 seguente: 11 ragioniere Ugazd di Visuale, che era già grave sabato sera, è adesso la condizioni disperato per subentrata commpdOM cerebrale. Gli studenti Parma e Albani, che fatato sembrava fossero soltanto feriti leggermente, destano ora serie preoccupazioni. Al prof. Bareni ò stata trovata una costola rotti, e non nlù tra coma si diceva prima, ' Uno dei malfattori di vft'a Garroni accerchiato dai carabinieri a D#gó si uccide con un colpe di rivoltella "'■"•essi w slattino: I carabinieri della Stazione <B D^ÌTto,,. nuli a conoscenza die in un caiXe ri campagna doveva essavi nascosto^Su\tn Giovanni, che, caroTX^ére^i^cUw gnla di altri quattro rn^viveatt ^ra T sorpreso nei pressi della vUlaGarroni o^a £o£'?i.ìHi?.rK^ ì WentSn^^ome^ ^«adhn'e; bussò alla port3. casa^ dov« ra™^e..SSlno' ^PtìétaTio deHa casa, dove fosse rifugiato il Siri. In uwl mo Mft*?1* d'ama dTf uocS: vT,^4"0 ^ZMDtno si presentava spaXS2^ ^«fcndo che Siri si era s£aÌ^L,^\colpo 41 rivol/tella alla testa. Lo ^.ÌSSP10 vaMW trovato infatti immerso nel 5™** JffBtte' con una ferita alla tempia nostra. Trtasportato all'ospedale, venne in!rTogat0' e Dare abbia confessato di essere stato l'autóre del ferimento .lei Longo. Verso le 14 il Siri spirava. L'Autorità, che ha già assicurato alla giustizia due dei rapinatori, sta ora continuando le indagini per l'arresto degli ultimi due. ^ h RiBlwDfo ni rifa adamitica mi Unti miti l'.-iilito Novara, 19. ma(t HeceiitMii.'iiic 11/1:1 comitiva duon temponi aveva eiì<tltii!ni una vivtto «Il colonia vegetariana, la, ."«"al"' -ni M.iM- verità di Ronco d'Ateona (Lago SttURjioiv av-.-i .-(abilito la sua dimora. SI trai- " fava 'il nor.iitiì e donne, 1 qual erano (tacita a svolp-iv !.. : vita senza vestito e seazarUcaJ. ri 1. Se ciò pteva apparire DNhafiu m 1 non lo fu più (mando li uìrììi. ,l;v...,.-- - "ili n «da. L'e-SK-runento è filma? ritma* l»uv tauro a afta