Roma celebra in forma solenne il genetliaco del Re

Roma celebra in forma solenne il genetliaco del Re Roma celebra in forma solenne il genetliaco del Re 11 Duca della Vittoria passa in rivista le truppe La consegna delle medaglie dell'Unità -- Il discorso di riconoscenza dell'on. Mussolini ai combattenti - Il primo pranzo diplomatico dopo la guerra — I brindisi di Barrerò e del Presidente .Luto nella guerra vittoriosa. Mi si e Roma, 12. mattino. Per la- ricorrenza del genetliaco del Re la città appariva ieri imbandierata e animatlssinia. Le artiglierie hanno sparato le salve regolamentari. I palazzi capitolini erano decorati dagli arazzi storici. Le autorità e le associazioni patriottiche hanno inviato alla Reggia dispacci di devozione e di augurio. Nel piazzai* della caserma di Castro Pretorio ha avuto luogo la Tivista delle truppe del presidio, passata dal generale Diaz. La cerimonia militare non è riuscita soltanto una magnifica manifestazione del nostro esercito e della nostra marina, ma è stata altresì occasione di una gronde festa di posole L'affluenza della folla lungo le vie percorse dalle truppe e le rinnovate espressioni di entusiasmo indirizzate all'esercito hanno formato uno spettacolo imponente. A ogni finestra sventolava, un tricolore. Lo scintillio delle armi e degli elmetti mettevano nel nereggiare della folla la loro nota marziale. Lo speltacolo non era mono imponente nell'interno di Castro Pretorio: tanto le tribune riservate agli invitati come i recinti per il pubblico, e persino le finestre, le logge ed i balconi delle casermette comprese nella vasta area della piazza d'armi apparivano gremite di folla. Sul piazzale intanto si venivano schierando, agli ordini del comandante la divisione, gen. Pugliese, le truppe del presidio su sei linee. Alle 10.15 s'inizia l'arrivo delle autorità invitate alla cerimonia e per le quali era stata elevata unti tribuna speciale di fronte allo schieramento delle truppe. Grandi acclamazioni hanno accolto l'arrivo del Presidente del Consiglio on. Mussolini, che ora accompagnato dal sottosegretario alla Presidenza on. Acerbo in uniforme di luogotenente generale della Milizia nazionale e «lai suo segretario particolare tornili. Chiavoliut. 11 Presidente del Consiglio è stato salutato al suo arrivo dal gei». Pugliese, dal presidente del Senato on. Tittoni, dal regio commissario di Roma, dai sottosegretari on. Bonardi e Lissia e da altre autorità. Successivamente hanno preso posto nel paleo delle autorità tutti gli addetti militari delle Ambasciate estere o moltissimi ufficiali superiori dell'esercito, deUta marina e della milizia nazionale. La rivista passata da Diaz Alle 10,30, salutato dalle fanfare che hanno intonato la marcia reale, è entrato a cavallo nella Piazza d'Armi il generale Diaz, seguito da un gruppo (u (renerali delle varie armi tra cui il gen. De Bono, in divisa di cornati dante della M. N. Il generale Diaz dopo over pa.'sate in rassegna le truppe, è venuto a collocarsi davanti" al palco delle autorità per procedere alla distribuzione delle ricompense al valore militare, assegnate alle famiglie di militari caduti in guerra. La cerimonia militare si è chiusa con lo sfllameuto delle trup pe davanti al Presidente del Consiglio, al generale Diaz e alle nltre autorità. Lo sfila mento ha suscitato vibranti dimostrazioni da parte della folla, che ha salutato con accia inazioni prolungate il passaggio delle bandiere e dei reggimenti. Alla fine della rivista il Presidente del Consiglio ha rivolto al comandante la divisione le seguenti parole: « La prego di esprimere agli ufficiali e alle truppa il senso del mi'> più vivo compiacimento della mia più profonda ammirazione ». Oliando l*ph. Mussolini ha lasciato il palco delle autorità per risalire sulla sua automobile, la folla gli ha improvvisato una mani lesta/ione. Una vccchiérella, fra gli altri sporgendosi fuori della folla, gli ha gridato da vicino con voce commossa: « Viva il sai vntore della patria ». L'on,. Mussolini le hi risposto con un sorriso e con tpialchc parola rii affetlunsa cortesia. Grandi acclamazioni hanno salutato pure il generale Diaz e l'ani miraglio Thaon di Revel. La cerimonia a Palazzo Salriat-l 11 presidente del Consiglio on. Mussolini, ha poscia presenziato alla cerimonia per la distribuzione della medaglia dell'Unità d'Italia che la sezione di Roma dell'Associazione madri e vedove dei caduti ha fatto ai grandi mutilati e grandi feriti. nella ultima guerra di redenzione. Il presidente del Consiglio, accompagnato dal Sottosegretario alla Presidenza, on. Acerbo, è stato ricevuto alriilgrésso di palazzo salviaii dove ha sede l'Associazione, dalle signore Turba, medaglia d'oro, e Pocaipria. e dal cornili. D'Amelio. Ali'ingTesso della sala, dove erano riuniti numerosi grandi invalidi e feriti di guerra, Con. -Mnssolni <: staio fatto segno ad una calorosa dimosirazioine. Alla cerimonia eiano presenti anche i ministri Diaz, Tahon di Uevel, i sottosegretari Bonardi e Lissia, il senatore Cremonesi, il generale Ago, rappresentante del Corpo di Stato Maggiore, nonché numerose altre autorità, personalità e rappresentanze con vessilli. Dopo le parole delle signore Gerboni e d'Amelio, la signora Pocaterra ha letto le adesioni. Ira le quali si notavano quelle del ministri Federzoni e Oviglio, dai sottosegretari Lupi e Ciano e dal vescovo castrense rnons. Cenati. Ha letto quindi una commovente lettera dei piccoli orfani di guerra della seziono di noma. La signora Pagni, segretaria di presidenza dell'Associazione, ha dato (ìuindi lettura del seguente telegramma da inviarsi al Re: « Associazione nazionale madri e vedove caduti, sezione di Roma, riunita ad affermare con gesto fraterno rivolto ai valorosi superstiti della grande guerra la gioia comune per l'unita della patria, in questo giorno caro a tutti i veri italiani, invia voli al Re soldato, il cui nome, come insegnarono i martiri nostri morendo, non è possibile disgiungere da quello d'Italia ». I-a lettura del telegramma è accolta da grida di «Viva il Re». Quindi la signora D'Amelio ha offerto al presidente del Consiglio, raccchiuse in un astuccio sormontato dallo stemma dell'Associazione, la medaglia grande e quella piccola dell'Unità d'Italia, ed una pergamena con patriottica scritta. Mussolini esulta 1 combattenti L'on. Mussolini ha quindi pronunciato il seguente discorso: « Prima, di andarmene, desidero, signore e miei cari commilitoni, dirvi poche parole. Questa cerimonia Intima e perciò stesso eininentemi nte suggestiva è degna dell'altra, alla ouale ho assistilo poco fa alia caserma del Macao. Questa cerimonia stringe 1 rapporti, che devono essere sempre più profondi, fra tutti coloro che hanno vissuto e sof- data una medaglia dell'Unità italiana'. Io non so ' se nella mia qualità di capo del Governo, certo nella mia qualità di fascista e di italiano ho il dovere di dichiararvi che forse l'Unità non è ancora perfetta. E' inteso quindi che si tratta della unità che abbiamo raggiunta colla sempre più splendida vittoria del Piave del 2-i ottobre 1918. Tutti coloro che a questa vittoria hanno partecipato marciando verso le frontiere, soggiornando nelle trincee (e non era sempre un soggiorno piacevole come voi sapete; andando all'assalto, lasciando al di là dei reticolati brandelli di carne viva e spesso la vita, tutti sono nel cuore del Governo, tutti devono essere nel profondo cuore del popolo italiano e sarebbe assai triste il giorno iti cui il popolo italiano non avesse più il rispetto massimo per coloro che sono stati gli anelici dell'incomparabile vittoria della nostra patria ». Il discorso del presidente del Consiglio è stato accoloo da .scroscianti applausi. L'onorevole Mussolini ha quindi fatto il giro della sala, distribuendo la medaglia dell'Unità d'Italia. A ciascun ferito o mutilato veniva anche consegnata una riproduzione della pergamena offerta all'on. Mussolini. Alle 13,30 il presidente del Consiglio ha lasciaro la sede dell'Associazione. Lungo le scale la bambina Zucchi gli ha offerto un mazzo di rose bianche. Il presidente l'ha più volte baciata. All'uscita la folla ha rinnovato le ovazioni. Il pranzo diplomatico a Palazzo Venezia Nella serata ha avuto luogo a Palazzo Venezia il pranzo diplomatico offerto dal presidente del Consiglio in occasione del seneIliaco del Re. Gli invitati, ricevuti all'alto dello scalone dal comm. Conta.rìni, segretario generale, e dal conte Caccia Doa.inioni, direttore generale degli affari generali agli esteri, sono stati accompagnati dai •ecimonieri nell'appartamento di papa Cibo, dove si trovavano ad attenderli la duchessa Cito, dama di Corte della Regina,-e l'on. Mussolini, coadiuvato dal suo capo di gabinetto conno. Barone Russo. Il pranzo ha avuto luogo in uno dei due grandiosi saloni che formano il corpo centrale di Palazzo Venezia, ti a l'appartamento di papa Cibo e l'appartamento di papa Barbo. 11 salone era decorato con una mirabile seri? di antichi arazzi e con festoni di alloro. La tavola, disposta su tre lati, era adorna di fasci di rose; nel centro rose bianche, intorno orchidee e ai lati altre rose. Il presidente del Consiglio aveva alla sua destra la signora Barre-re; ambasciatrice di Francia, ed alla sinistra la contessa Van den Steen, ambasciatrice del Belgio. Di fronte al presidente sedeva la duchessa Cito che aveva alla destra l'ambasciatore di Fi-ancia ed alla sinistra l'ambasciatore del Belgio. Al pranzo, oltre a tutto il Corpo diplomatico accreditato jii'osso il Re, hanno partecipato il presidente del Senato e donna Bice Tittoni. il presidente della Camera on. De Nicola, il ministro della guerra e la duchessa della Vittoria, il ministro della marina e la duchessa Thaon di Revel, 11 ministro delle colonie, il ministro dei LL. PP. e la signora Carnazza, il ministro delle PP. TT. e la duchessa Di Cesarò, il ministro dell'economia nazionale, il sottosegretario alla presidenza, il sen. Contarmi, il gen. Ravazza-comandante il IX Corpo d'armata, il marchese Solaro del Bnrpo jrrande scudiero, il generale Pugliese comandante la divisione, il sen. Cremonesi ed altre autorità. I brindisi Il sig. Bnrrcre, decano del corpo'diplomatico, ha fatto quindi un brindisi al Re. L'on. Mussolini alia sua volta ha proposto di bere alla scinte dei Sovrani e dei capi di Stato umici od alleati dell'Italia. E' da rilevare che 6 Iti prima volta, dallo scoppio dell'ultima guerra, che viene ripristinato il pranzo diplomatico, che mai è stato tenuto con tanta solennità. Al pranzo, per la prima volta sono intervenute le signore. Finito 11 pranzo, alle ore 22,30 gli invitati sono ritornati nell'appartamento di papa ci bo. Frattanto si sono aperti i saloni per il ricevimento, al quale è intervenuto anche il personale diplomatico non invitato al pranzo le prime ouatiio categorie dello Stalo, le medaglie d'oro, i caporali d'onore della M. N. il Direttorio del P. N. F., i rappresentanti del la stampa nazionale ed estera e gli alti funzionari del Ministero degli Affari Esteri. Alle ore iì,ii> il Presidente, seguito dagli invitati al pranzo, si è recato nella sala del Concistoro, ove sotto la direzione del inaesiro Molinari è stato eseguito un programma di musica esclusivamente italiana. Quindi tutti gli invitati sono passati nella sala del Mappamondo, ove era apprestato un sontuosissimo bufli't. Verso runa le sale hanno cominciato a sfollarsi. Le cerimonie di Milano Milano, 12. mattino. Il genetliaco del Re e stato solennemente festeggialo, in tutta la città. Il sindaco ha inviato al Re un telegramma augurale. Pel cattivo tempo è stata sospesa la rivista militare. Nella mattinata nel salone delle statue del Castello Sforzesco ha avuto luogo la cerimonia della consegna della fiamma al gruppo della brigata « Palermo » (6T e 68 fanteria). Madrina della fiamma e stata la medaglia d'oro signora Bossi. Nel pomeriggio, nella basilica di S. Ambrogio è stato celebralo un solenne « Te Deuin » di ringraziamento per la guarigione delle principesse reali Mafalda e Giovanna. Pure nel pomeriggio ha avuto luogo un corico die si è recato al piazzale di Porta Venezia, al quale è stato dato il nome di piazzale Guglielmo Oberdan. «-*« Il 75,0 anniversario dalla vittoria di Osoppo Udina, lì, mattino. Osoppo ha commemorato ieri il settantacinquesimo anniversario dell'epica difesa del forte. Sono intervenute alla cerimonia cospicue autorità civili e militari. Inviò la sua adesione il generale Diaz. Nel forte, ove il Sottosegretario Lupi tenne il discorso ufficiale, seguì poscia lo scoprimento della lapide commemorativa. Durante la cerimonia le artiglierie spararono a salve. Ieri sera lo storico forte appariva fantasticamente illuminato da una luminaria di gala. Il saluto dei bimbi giapponesi a tutti i bimbi del mondo Tokio, 12. Nel parco Nidiya", in una grande riunione alla quale hanno preso parte il corpo diplomatico, numerosi residenti esteri ed una gran folla, un rappresentante dei bambini giapponesi ha pronunciato queste parole: « Siamo riuniti oggi 11 novembre per celebrare il quinto anniversario dell'armistizio; slamo tutti lietissimi di vedere che voi siete venuti in cosi gran numero ad unirvi a noi. voi che rappresentate le diverse Nazioni del mondo. In questa occasione teniamo a ringraziarvi dal profondo del cuore a nome di tutti 1 bambini giapponesi per la calorosa a generosa simpatia che ci avete dimostrato in seguito al terribile terremoto del Lo settembre. Vi saremo riconoscenti per tutta la vita e ci sforzeremo tenendoci strette le mani coi bambini di tutti i paesi di portare IL nostro aiuto per il mantenimento della pace ». Il convegiio Razionila del Partita socialista italiano Intransigenza a destra e a sinistra, ma non isolamento Milano, 3.:. mattino. Ieri mattina nella palestra scolastica B. Lu!ni si è inaugurato il convegno nazionale del partito socialista italiano. Erano presenti trecento delegati fra cui 43 deputati. I-la aperto Il convegno Fon. Turati che salutò i convenuti a nome della sezione milanese, ricordo l'adesione dell'Internazionale di Londra, rivolse un saluto ai compagni senatori belgi Rooshreeck e Baeck, rappresentanti del partito operaio belge, la cui presenza è salutila da caldi applausi dell'assemblea. Dopo avnr rivolto un saluto ai compacni che lottano con fede in provincia, rileva l'obera civile compiuta dal partito. Slamo qui, termina l'oratore, per orientarci con spirito sereno guidali dal senso della realtà, da qui usciremo sicuramente tutti con più fede, poù ardore, più otltmismo che ci incuoreranno a persistere nella dura battaglia». Si levò poscia il sen. Rooshreeck. il quile con gl'alide eloquenza salutò i socialisti italiani e diede notizie del movimento politico economico del Belgio. Parlano Matteotti e Zancr.nl, ohe presenta; • una relazione sulla quale parlano Benedetti, Modigliani, Dugani ed altri. La proposta Zanerini è approvala. La proposta è questa: che sia integrata la Direzione del patito e che venga istituito il Consiglio nazionale. Nella seduta del jpomériggo il segretario generale on. Matteotti fa .la relazione politica: ritiene che non vi possano essere discussioni né dissensi sull'atteggiamento verso il Governo per I suoi metodi antidemocratici e la sua sostanza antisocialista, e cioè doppiamente opposti al concetto del partito socialista, il quale deve divenire il centro dell'antitetico movimento di libertà. Riconosce che l'organizzazione economica ha necessità di vita contingente, che il partilo deve comprendere, ma nessun socialista può ripiegare e rifiutare in nessun modo ipiel più alto segnacolo di libertà che oggi è tenuio più alto dal partito socialista. Modigliani consente sulle lince generali della relazione Matteotti. Svolge però il concetto che la rinascila avverrà prima dal movimento. Illustra lungamente questa tesi, 'farsetti dissente da Modigliani in quanto ritiene che la Confederazione debba per sua necessità mantenersi sul terreno politico...Targetti vuole che il partito socialista unitario si differenzi costantemente da quello massimalista. Anche Treves sostiene lo ragioni di essere del partito. Turati rincalza le dimostrazioni di Targetti e Treves. il fascismo dice è l'anima non di tutti i borghesi ma di alcuni celi plutocratici e non ha distolto il nostro patrimonio ideale. Obbietta Modigliani che non si torna indietro sostituendo il corporativismo al movimento politico. Affermi! la sua fede nell'avvenire della causa operaia e dell'Italia nel mondo. Reina trova esagerati i concetti espressi dal Targetti. Riconosce l'alta funzione politica del partito. Desiderebbc una mozione pili breve di quella portala dalla sezione di Milano nella quale si riflettessero i punti programmatici dell'azione politica del parlilo. La discussione è sospesa e rimandata a:l oggi. Quaranta morii a Bucarest per lo scoppio di un forte (Servizio secciaio deliri aStnnina» Parigi. 12, mattini. Uno dei più importanti depositi di munizioni del forte di Domnestu, situalo a circa quindici chilometri da Bucarest, ha esploso. Una quarantina di persone sono rimaste uccise. La forza dell'esplosione ò stata tale che un gran numero di finestre della capitale sonn andate in frantimi! e una gran quantità di camini sono stati demoliti. La popolazione, credendo si trattasse del terremoto, fu presa per un certo tempo da un violento panico. Le cause dell'esplosione sono ignote ■ » e » la naia lini! iti cu ex ministro ÌÈ&m Condannato, fugge lai treno od è preso a foelISfa Sena. II. VAgenzia Telegrafica bulgara pubblici: «Ieri, alle ore 15, l'ex-ministro agrario Doud-arinoff, recentemente condannalo dai Tribunale di' Plouhv a sei aitili ili prigione, mentre veniva trasportato ir- itenn ;i So a con la scorta di un ufficiale e ire solitali, eludendo la vigilanza dei emioni aprì la porta dello scompartimento In cui si uova va e saltò sulla via ferrata tentando di fuggire. Fu fallo fermare il treno : ! componenti la scorta e numerosi viaggiatori discesero dal treno e si misero od inseguirà il tug"lasco. Nonostante gli fosse stato Intimata di fermarsi n udartuoff continuò a fuggirà, I soldati allora gli tirarono contro alcuni co'oi d1 attua fa fuoco ferendolo grave» .ménte. Poco dopo in seguito alle tei ita rl« portalo è mono ».