Manifestazioni politiche e movimento di partiti

Manifestazioni politiche e movimento di partitiManifestazioni politiche e movimento di partiti Un manifesto del Direttorio fascista - La riunione massimalista a Milano Roma, 2. notte. Il Direttorio del partito nazionale fascista pubblica un manifesto per incarico ricevuto dall'on. Mussolini; manifesto noi quale, dopo 'esaltazione delle manifestazioni celebratisi, è dotto: .. Ciò elio e avvenuto in questi giorni dimostra clie lo spirito del fascismo lui guadagnato l'anima di tutto il popolo c che il parito fascista non rappresenta che l'inquadramento di queslo popolo convertito e rinnovalo dall'ideale fascista. I vecchi schemi delle radizionali dottrine politiche sono stati superati dalla Tcalia, opperò sono assolutamene insufficienti a giudicare il grande rivolgimento spirituale che si è operato nella vita e costume politico degli italiani. «Una .particolare menzione vuole il caix> del Governo e duce, del fascismo die sia lata alla centuria slovena die prestò lodevolmente servizio d'onore, all'altare c'olia paria o al ricevimento di palazzo Venezia e per le dichiarazioni di fedeltà rievocanti la magnanima giustizia di Roma che i notabii slavi fecero sulla soglia del foro e dell'iniziativa del fascismo romano di deporre una corona di alloro sull'ara di Giulio Cesare, l'eroe maggiore della siirpe latina, le cui caratteristiche furono sempre l'ordine e, il valore E infine da ricordare il magnifico ricevimento di palaizzo Venezia, onorato dalla maestà <'el Re al quale le forze fasciste di tutta Italia, convenuto a Roma, avevano reso reverente omaggio al mattino sul colle del Quirinale. Tale ricevimento, al quale parteciparono olire ai dignitari le alte cariche dello Stato, e i maggiori nomi dell'antica aTistocrazia italiana, le madri e vedove, del caduli, ed i migliori nomi della nostra guerra, non fu una manifestazione c'i sfarzo superfluo, ma la consacrazione della nuova aristocrazia che la vita italiana viene esprimendo in questo mirabile periodo di rinnovamento. « Tutto in questi giorni di celebrazione e proceduto in perfetto ordine e tutto così nell'insieme come nei particolari, si è svolto sopra una linea di meravigliosa armonia. Il Fascismo ha dato alla nazione un incomparabile spettacolo di forza e c'iscipllna. La Nazione ha dato agii stranieri un imponente spettacolo di coesione di vita, DI ciò e rimasto altamente compiaciuto Benito Mussolini, nella sua duplice qualità di capo del Governo e duce del fascismo. Il suo compiacimento ci sia di sprone per rinsaldare sempre più le nostre file ver estendere, sempre più la nostra passione, por preparare i più alti destini della patria. Viva il fascismo, invitto e invincibile. — 11 Direttorio Nazionale >. 'Lo " medaglie d'oro „ da Mussolini Dal canto loro le « medaglie d'oro » convenute a Roma e che nei giorni scorsi si sono inquadrate nell'Associazione nazionale dei combattenti, hanno chiesto di essere ricevute dal Presidente del Consiglio, il quale ha subito aderito al loro desiderio. Stamane, alle 11, accompagnata dal presidente dell'Associazione, . avv. Arangio Ruiz, e dal Commissario per la Marina mercantile, on. Giano, si è recata a Palazzo Chigi una rappresentanza, composta dei seguenti signori: generale De Gasperi, maggiore Martelli, tenente Igliori, tenente Ponzio di S. Sebastiano, colonnello De Toja, capitano De Cesaris, maggiore SolarLno, tenente Russi Pai Savanti, tenente Onita, capitano Pier Arrigo Barnaba, Camillo De Carlo, Carmelo Bonomo, Giuseppe Mariani, e dei padri delle medaglie d'oro defunle capitano Filippo Zuccarello, tenente Caddolo e capitano iMario Fnseppl. Il Presidente ha salutato singolarmente 1 singoli componenti la rappresentanza. Il generale De Gasperi gli ha rivolto un breve discorso, rendendosi interprete della devozione e dell'affetto che le medaglie doro sentono per il capo del Governo e per l'opera da lui compiuta. 11 maggiore Achille Martelli ha iquindi pronuncialo un indirizzo, porgendo, anche a nome delle medaglie d'oro assenti, il saluto all'on. Mussolini. « Entrati a fai' parte — egli disse — della grande famiglia dei combattenti, con la quale siamo in coniuno aspirazione di ideali, noi siamo rimasti e rimarremo estranei a qualunque partito: siamo dell'Italia, cioè con voi ». Il Presidente del Consiglio ha così risposto: « Non ho bisogno di dire che queste parole mi hanno commosso profondamente, perchè tutti i cittadini cominciano ad apprezzare che cosa significa portare sul petto II Più alto segno del valore in guerra, e tutta •la Nazione oggi apprezza il sacrificio compiuto in guerra. Non così tre anni fa, nel 1919 e nel 1920. Questo dev'essere ricordato, poiché c'è già della gente dimentica. Par quasi che l'Italia non abbia vissuto quertempii Noi soprattutto dobbiamo ricordare, noi e voi e tutti i combattenti e mutilati per travne proposito, perchè quei tempi sono nnitì e tramontai per sempre. E se qualcuno pensasse a risuscitarli, io allora lancerei Fa Peno del quale ha parlato poco fa il generale De Gasperi. A quell'appello cor amenti le medaglie d'oro risponderebbero iri prima linea, come i combattenti come mutilati, come le camicie nere, come tutti i cuXA^n^^o 'qualche tempo a parlare coi presenti. Ha alla fine salutato cordialmente. La celebrazione di domani ■ n presidènte del Consiglio ha pure ricevuto a Palazzo Cliipi l'avv. Ruggero RomaSS. segretario generale ^",Ass„0C',fv\?n2"n iVnTiale di mutilati ed nvalidi e 1 avv. Aran lnRuiz pres dente della Combattenti, i quali han ^esentato l'invito ufficiale all'on. Musso ni ed al membri del Governo per inle-vlnire«Ila eelebTaz-ione della vittoria che nei nome dei mutilati o dei combatte.! terra il Brande mutilato Carlo Dd Croix ali AugurteSTu * novembre alle ore 18.. Nel ir.att no dello stèsso giorno, alle ore 10, i membri dei Corniti\i,centrali delle due associazioni, insieme a rappresentanti di tutte le sezioni e sotiosezioiii del Lazio, si recheranno a decorre fior alla tomba del Milite Ignoto. Il Residente del Consiglio ha gradito molto l'invito ed ha assicurato il suo personale mtòrvrato e quello dei membri del Governo Sua Celebrazione dell'Augusteo. Per la cerimonia del mattino sarà disposto iri modo che pòma^gio dei mutilali e dd combatterli^.all'Altere3 della patria ràUfeldav con omaggio che il Governo ha già stabilito di rendere "'Ailehen segretario della Federazione pròvìmriale fascista di Cosenza, si?. M«lcliiorri. e stato ricevuto dall'on. Mussolini, al quale he consegnato la deliberazione dogli »» gomuni fascisti della provincia di conferire-ai capo del Governo la cittadinanza onoiai a del Comuni stessi. L'on. Mussolini ha ringraziato, rinnovando verso la Campila i« ■pressione della sua ammirazione. Un manifesto di combattenti dissidenti La celebrazione della marcia su Roma ha oggi uno strascico por il contrasto esisterle tra i dirigenti l'Associazione combattenti ed i combattenti che non approvano lo loro direttive. Il Cornitelo centrale del Gruppo combattenti » Italia libera » dirama un comunicato nel quale dico dio In unione al Gruppo romano « Ugo Bartolomei » aveva preparato un manifesto in ricorrenza del 4 novembre, ma che in esso i> fiuesiuie di 11.ima ha rincontrato elementi di forte inopportunità con V'attuale ora politica del paese, e non In ha ntrmesso II Comitato protesta contro il digito, ricordando che lo stesso capo de Governò fascista, rispondendo alla Cimo,» al¬ l'on: Lussu, "aveva dichiarato che amiic combattenti non fascisti si sarebbero potuti organizzare ed esprimere con libertà 11 loro organizzare cu i ^ „„,, Ull„tv aUu Queste, dopo rin1 didetrtalifecaè tanlaluPRlaednizecprmdmrarBnszmqlscladzpnazspcqcvsdPmpsamsznc2cspezassedmpcSpotesta rÓpia""deì' manifesto. Questo, dopc sublime sforzo di guerra, alle loro anip.z.o ni politiche. 1 combattenti - Prosegue il ^ma th'sk, _ potevano, a'1'infuori delle lo te dipartito, restare nel paese come una «Ire.iuariservi- ed essere una garanzia che ne'Jf eioni, nelle lotte, nel contrasti di questo pe- a n a i o u o riodo oscuro della nostra cronaca nazionale, non tutti--! valori sarebbero andati dissoluti. 1 nostri gruppi sono fieri della loro disohbedienza all'Inopportuno comando dei dirigenti dell'Associazione nazionale. Noi non abbiamo tripudiato nel primo anniversario della dittatura fascista. I gruppi combattenti « Italia libera » affermano solennemente che la vera festa nazionale, la data gloriosa sognata a caratteri d'oro nella storia della Patria, hqu è il 31 ottobre 1922, ma U 4 novembre 19IS». Scissione massimalista? Nell'attesa intanto della ripresa parlamentare si comincia ad avvertire un movimento noi partiti. Partono stasera alla volta di Milano, per partecipare alla riunione che avrà luogo domani, i membri della Direzione del Partito socialista massimalista residenti in Roma. La riunione è meritevole di rilievo per j la materia che vorrà messa in discussione e per le conseguenze che talune deliberazioni del Convegno avranno rispetto alla situazione interna ed alla flsonomia del partito. All'ordine, del giorno dei lavori e. anzitutto il caso Maffl, apparentemente liquidabile senza gravi difficoltà, sostanzialmente difficile e rivestito di notevole importanza, in quanto capace di determinare nella compagine del partito crepe che non possono non essere ritenute assai preoccupanti. Sembra, infatti, molto probabile, e ci risulta del resto da fonte degna di fede, che non si tratti semplicemente di ratificare l'espulsione dal partito del redattori di Pagine rosse, ma di addivenire all'espulsione di tutta la frazione che solidarizza con l'attitudine assunta dagli on. Maffl, Buffoni e Riboldi, nonché da Giacinto Menotti Serrati. « Questa frazione, — ci diceva slamane un autorevole membio della Direzione del partito massimalista — si è orinai messa definitivamente fuori del partito, in quanto insiste in un'azione che ha come fine la dedizione "morale c materiale del socialismo puro italiano al comunismo. Ora, ciò è contrario non soltanto agli intendimenti dell'enorme maggioranza dei nostri tesserati, ma anche ai deliberati precisi ed inequivocabili del congresso di Milano, che si è pronunziato per la più assolute indipendenza del partito socialista italiano da qualsiasi organizzazione comunista. L'on. Matti ed i suol amica devono da noi essere chiamati, non terzinternazionalisti, ma bensì abolizionisti del socialismo a tutto vantaggio e per conto del partito comunista. Essi guidano la frazione che ha creato tra noi un'organizzazione la quale misconosce la disciplina comune e che è senza dubbio antitetica col nostro movimento, di cui attacca quotidianamente i singoli componenti la direzione dalle colonne di Pagine rosse e della rivista settimanale Pi'i avana. E' naturale, pertanto, che si esamini una volta per sempre il problema della possibilità di continuare a convivere con costoro, problema che darà certamente lungo ad aspre diatribe, e che sboccherà probabilmente nella necessaria decisione di espulsione in massa di tutta la frazione abolizionista • . — Ha largo seguito la corrente filo-comuniste? — abbiamo chiesto a questo punto al nostro interlocutore, — nelle sezioni del partito? — Il nostro .partilo, se non Tirordo male, conta 540 sezioni e si calcola che soltanto 22 o 23 e non di più, solidarizzino cogli espulsi. Le forze dissenzienti non sono quindi cospicue. Circa la riunione di domani a Milano, possiamo dire ancora che l'on. Maffl, l'unico colpilo che abbia ricorso contro la dedsione di espulsione presa in sua assenza dalla Direzione del partito, è stato invitato ad assistere alla riunione, ma non ha ancora fatto sapere se si presenterà o no. Ad ogni modo la discussione va preveduta parecchio laboriosa e vivace, perchè pare che qualche membro della Direzione non veda con tranquillo animo un nuovo frazionamento di forze e si proponga di conseguenza, di evitare — sinché sia possibile — con qualche abile formula o temperamento, l'espulsione in massa dei terzinternaxionalisti. Sulla ratifica dell'espulsione dell'on. Maffl si assicura invece che non si hanno dubbi e. che il provvedimento verrà senz'altro confermato. I terzlnternazionalisti non sono' rappresentati nella Direzione del partito massimalista. Essi rifiutarono anche di accettare la nomina di Serrati che, come atto di omaggio e di solidarietà, fu offerta alia frazione stessa dalla Direzione del partito quando il Serrati era In carcere. Altri importanti argomenti sono all'ordine del giorno della riunione. SI discuterà della politica interna e verranno, certamente, espcessi apprezzamenti sfavorevoli alla recente amnistia, cui si rimprovera dal socialisti l'esclusione di quelli che sono i veri Teati politici contemplati dagli articoli 246, 247, 251 e 252 del C. P., e cioè attentati ai poteri dello Stato, incitamento all'odio di classe, sabotaggio, ecc. La Direzione si occuperà anche delle questioni inerenti al regime amministrativo e di redazione dell'Avanti!, la cui direzione rimarrà peraltro affidata al Comitato attualmente dn carica e composto di Pietro Nenni, Vernocchi e Momigliano. Saranno infine esaminate varie questioni di carattere locale interessanti l'attività del partito. Alla riunione della Direzione del partito massimalista, seguirà quella del gruppo parlamentare convocato già, com'è noto, per il giorno 11 corr. 11 gruppo prenderà anzitutto atto delle espulsioni dal partito a cui la DI rezione è o sarà addivenuta e deciderà in ordine al lavori parlamentari. E' certo che il gruppo massimalista manterrà la propria at titudine di rigida opposizione al Governo, specialmente in confronto all'annunziata domanda di proroga del pieni poteri. Si preannunziano anche vivaci discorsi di opposizione nei corso della discussione che avrà luogo in Parlamento circa la politica estera. I "Girondini,, Per domani poi, come già avevamo segna iato, era indetta la riunione del Consiglio na zionale della Democrazia sociale, ma ossa è state rinviata ad una decina di giorni Quanto ai girondini, essi continuano a fare del loro meglio per ingraziarsi il Governo. L'on. Alessandri ha concesso un'intervista &[\Epoca, nella quale afferma che i girondini sono collaborazionisti a modo loro, cioè nè parlamentarmente nè ministerialmente. Essi « vogliono portare il loro granello alla ricostruzione nazionale nel grande campo di azione del paese ». Non hanno intenzione tli fare una politica nè di sinistra nè di destra, ma « secondare il programma di rinascenza ». L'on. Alessandri, circa le voci corse nei giorni passati di adesione alla Gironda di alcuni socialisti riformisti, ha dichiarato che non vi è per il momento nulla di concreto: scambio di idee, tutto al più; e ha aggiunto ohe la « Gironda » è in pessimi rapporti tento coi massimalisti come con gli unitari. Un commento all'amnistia Vi abbiamo comunicato a parte il proclama del direttorio fascista e si hanno ancora oggi alcuni commenti retrospettivi sulla celebrazione della marcia su Roma. L'Idea nazionale trova che • dalle giornate della prima celebrazione della marcia su Roma il fascismo trae nuova somma di responsabilità: consenso e forza — secondo il giornale nazional-fascista — si sono raccolti intorno al duce, si sono manifestati formidabili, ina appunto questa potenza non lascia dubbi nella sua coscienza sempre più severa, sempre più disciplinata ai compiti da assolare ». Dal canto suo il Mondo, che aveva pia espresso dubbi sulla nuova amnistia prima che essa uscisse, dichiara di vedere tali dubbi confermati poiché « le disposizioni delfdpdsc o decreto dimostrano come l'amnistia, più chenel quadro di una pacificazione socialeespressione e fondamento dell'unità spirituale della i.aziono, si inserisca in quella in cui il panilo dominante ha voluto nei giorni corsi, con generosa esuberanza di colori, fissare i consacrare la sua particolare vittoria ». i lft dll STAMP i td