Il Governo tedesco nuovamente in crisi

Il Governo tedesco nuovamente in crisi Il Governo tedesco nuovamente in crisi I tre ministri socialisti si sono dimessi - Stresemann li sostituirebbe con elementi di altri partiti, o si dimetterebbe con l'intero Gabinetto - Verso una dittatura dell'industria pesante? (Servizio speciale della STAMPA) tcBerlino, 2, notte. Soltanto ad un mese di distanza dall'ultima laboriosa crisi, il Gabinetto Stresemann è in crisi di nuovo, per l'ordine dato dalla [razione, parlamentare socialista ai suoi, ministri di dimettersi dall'ufficio. Questa, decisione è stala presa nel pomeriggio di oggi, dopo che la maggioranza del Gabinetto aveva deciso a mezzogiorno di respingere le domande contenuta nel nolo; ultimatum, dei socialisti. Come è precipitata la situazione : Il Cancelliere, come comunicò immediatamente dopo ai capi dei partiti della coalizione, recatisi da lui per tentare un ultimo accordo, non può tollerare che un singolo partito della coalizione delti al Governo intero condizioni e direttive, per la condotta politica dei suoi affari. Anche per quanto riguarda in particolare le domande dei socialisti, il Governo ha dichiarato che non vede la questione bavarese nello stesso modo che i socialisti, 1 deputali socialisti si riunirono allora in una seduta che durò un'ora e mezza; alla fine della quale, con soli 19 voti contrari, la frazione parlamentare socialista ha preso la decisione sopraccennata, di far dimettere i tre ministri socialisti dal Gabinetto. Le forze oscure più volle indicate da Stresemaìin e dai suoi giornali, che slavano dietro le quinte minando la vita della coalizione, sono dunque riuscite nel loro intento. Già questa sera i giornali della destra, non conoscendo ancora i risultati della decisione del partito, sociali^ ita mostravano di temere che i socialisti avrebbero finito col rimanere nel Gabinetto non celando il loro desiderio per una soluzione catastrofica. D'ultra parte i socialisti mostrano di aver unito con troppa precipitazione. Ancora una volta le ragioni di partito (questa volta e soprattutto il rancore per l'azione svolta nella Sassonia) hanno avuto la prevalenza sopra le ragioni di opportunità e di patriottismo. Nei circoli politici si vedono questa sera 'due sole possibilità di soluzione: o Strescmann si dimette con lutto il Gabinetto, 0 provvede ad integrare i tre posti rimata vacanti con ministri tolti dai partiti borgKéil^La'seconda s'enivra'là pvu~ff6'babile; ma già si disegnano le minacele dei democratici, di richiamare anche i laro ministri dal Gabinetto che verrebbe a nascere, se il nuovo Governo borghese dovette avere l'aria di piacere in qualche modo ai tedesco-nazionali. Ad ogni modo già a quest'ora Stresemann, per quanto non ancora rimesso dalla sua indisposizione, sta esaminando col resto del Minisiero le possibilità di una soluzione, in luna seduta che dura tuttora. « Il momento in cui la crisi è avvenuta, non potrebbe essere più preoccupante », notava questa sera giustamente la Germania, per la quale sarebbe interessante smascherare il lavorio in seguito a cui tutte le volte che il marco crolla sensibilmente c'è una crisi di Gabinetto. Oggi il dollaro era a cinquecento miliardi; il che significa che ci vogliono cinquecento marchi per comperare un rublo-carta dei Sovicti. La situazione interna rimane anch'essa più. minacciosa che mai, tanto per la Sassonia come per la Baviera, la grande Industria preparerebbe la dittatura L'organo del centro, la Germania, pri ma di conoscere l'esito della discussione fra i socialisti, ammoniva della necessità di trovare un accordo, se non si vuole lavorare in favore di una dittatura di destra. « Se il Gabinetto Stresemann è abbattuto — scriveva oggi il giornale — nessuno può prevedere quello che succederà. .Noi non crediamo che un Gabinetto puramente borghese sarebbe in condizione di poter dominare e di poter tenere dentro 1 giusti limiti il movimento radicale di destra ». Interessanti, rivelazioni fa l'orgako di Stresemann, la Zeit, comunicando che già da parecchi giorni i circoli appartenenti alla grande industria lavorano per preparare la dittatura, la quale dovrebbe essere libera da qualsiasi vìncolo e da qualsiasi controllo parlamentare. La Zeit polemizza coi giornali di destra, mostrando lutti i pericoli di questi maneggi. Il giornale parla di questa dittatura, di cui dovrebbero far parte quattro rappresentanti delia industria pesante: uno di questi quattro rappresentanti potrebbe essere il signor Minoux, ex-direttore generale di Slinnes. Queste, rivelazioni della Zeit sono accolte da vivaci commenti nei circoli politici, dove hanno suscitato una certa impressione. So'lmann ha chiesto alla Baviera spiegar'oni sugli armamenti irregolari Il ministro <!: (i Interni socialista, Sollmann, prima di dimettersi ha proceduto ad un alto che il Vorwaerts, questa sera, definiva come probabilmente l'ultimo alto del suo Ministero. E' noto come nel nord della Baviera, intorno a Coburgo, dove sarebbe a piede libero il famoso fuggiasco capitano F.rhardt, hanno luogo da parecchi giorni importanti conccntramcnti di truppe volontarie', con completo equipaggiamento, armi e sulmerie. Il ministro degli Interni ha diretto un telegramma al pretidentc dei intuisti i uuvuresi, in cui av f&lte coUttataryli, ufficialmente conferma- cmcbNmavdgtlmalaSclngpmzirGfgdalWUMsrtsdtdrmrins. ti, conccnlramenti di truppe irregolari, con armi pesanti e persino cannoni, ai r e , i o , o d e o hi i ev a- confini della Baviera. « Risulta ufficialmente — dice il ministro — di incidenti che sono avvenuti ai contini fra volontari bavaresi c la polizia della Turingia». Nell'interesse del paese, il ministro domanda immediale spiegazioni su questi armamenti irregolari nel nord della Baviera, e quali misure intende il Governo di Baviera prendere per ovviare a questo grave pericolo che minaccia la tranquillità della Germania. Il Vorwaerts pubblica questa sera il telegramma, esclamando: «C'è dunque una minaccia di guerra civile. La Baviera si arma contro la Germania, arruolando volontari radicali, nazionalisti, che vengano ammassati ai confini fra la Tuiingia. e la Sassonia. Questa mobilitazione bavarese, che preoccupa il paese, è soltanto possibile per la fatale indecisione che il Governo di Berlino ha assunto fin dai primi giorni verso il Governo di Von Kahr. Ora può essere troppo tardi per agire. Ad ogni modo il Governo tedesco, se vuole rintuzzare la oltracotanza bavarese, dovrebbe impiegare più forze di quelle che non sarebbero state necessarie un mese fa. Se il Governo non ha la forza di impiegare le sue forze repubblicano contro la Baviera, non gli rimane che capitolare. Ma capitolare davanti ai violatori della Costituzione ,ed agli ammutinati di Monaco significa abolire completamente la Costituzione dì Weimar». P, M. Un'altra battaglia ad Aquilana Mathes conduce 2000 nomini all' usali* del Palano ciflco - II conflitto -1 iiparatisti riceiono dalla Commliilona interalleata l'ordine di ritirarsi. Duaueldorf. 2 notte. Un altro clamoroso colpo di mano e stato tentato su Aquisgrana dai separatisti renani. Questa la prima notizia giunta a Duesteldorf. Ulteriori informazioni ricostruiscono cosi gli avvenimenti: Ieri tara, verso le 20, forti distaccamenti di separatisti,-venuti da Crcfeld e da Duesteldorf, in numero di circa duemila e totto gli ordini diretti di Mathtes, commissario del potere esecutivo del pseudo « governo renano », giunsero ad Aquisgrana; e stamane, tra le cinque e le sei, la massa si diresse a gruppi di 100 e 200 individui verso il Palazzo Municipale. Questo era sorvegliato da una sessantina di pompieri, da alcuni agenti di polizia e da comunisti in numero abbastanza grande. Alle 7 l'assalto venne sferrato da tutte le strade circostanti; e la battaglia si impegnò a colpi di rivoltella e di fucile. Mathes. dirigeva personalmente il combattimento. Prima di montare all'assalta del palazzo, i separatisti lanciarono bombe, che ridussera in frantumi le pesanti porte, del Municipio. Alle 10,30 la polizia venne sopraffatta, ed il Palazzo municipale era nnvaso dai separatisti. Gli agenti di polizia ed i pompieri vennero fatti prigionieri. Nella mischia un separatista fu ucciso, e due altri feriti. A mezzogiorno un gruppo di separatisti si recò alla sede del Comando della polizia, per pregare il capo di questa di invitare i suoi uomini a deporre le cernii. Ma .in questo momento giunse un ondine dell'Alta Commissione Interalleata dei territori renani, ingiungente ai capi separatisti di disarmare le loro truppe e di sgomberare la zona belga. E alle 15 i dimostranti fecero ritorvo alle stazioni di Aquisgrana, per rientrare nelle loro sedi rispettive. La gendarmeria belga fa servizio di pattuglia nelle strade. Durante i combattimenti avvennero scene di disordini. Il saccheggio di deposili cojUiidcrévoli di biglietti di banca, appartenenti alla città di Aquisgrana, venne impedito in seguito al l'intervento delle autorità belghe. Un decreto dell'Alta Commissione Interalleata dei territori renani vieta le riunioni di più di cinque persone. L'alto commissario belga, che si era recalo ad Afiuisgruna, ha dichiaralo che se le autorità belghe intendevano rimanere neutrali nei confluii po litici fra cittadini tedeschi, esse intendevano però preservare le persone e le prò priclà, e garantire l'ordine e la sicurezza per lutti. Si annuncia poi che il primo capo separatista Deckers, occupa sèmpre la pre [ettara; ma è probabile che, dopo questa impresa delle truppe di Mathes, sarà costretto a cedere il posto. Nel resto della Renania il movimento repubblicano si estende senza nuovi inci denti sanguinosi. NeliHessen renano, ad Alzcy, il capo del partito operaia ha aderito al Governo repubblicano, ed ha chiesto di far parte del Comitato esecutivo composto delle notabilità del paese. Nella regione di Wicsbaden, città e comuni conì>nin:no a clieVirtrart'. gli uni <'o,>o altri in favuiv del movimento renano. CadsdNdlCvsg™cfarns!sGfqndmnAslsMztcopPprsg a a a a o d o a Come I'At erica ha risposto all'invito dell'Inghilterra Washington, 2 Viene ora pubblicato il testo della Nota americana in risposta al primo memorandum britannico che sollecitava l'interessamento degli Stati Uniti alla soluzione del problema delle riparazioni. Di questa Nota fu già pubblicato un largo sunto; e del resto il documento e oggi superato dall'intervenuto accordo degli Alleati per ili Comitato di esperti, cui Washington invierà propri rappresentanti. Ma ò pur sempre interessante leggere nel testo integrale : «In risposta al «memorandum» dell'in ™i?atP 1 affar!, àì Sua Maestà britannica comunicato nell'ottobre 1923, il segretario di fatato si permette esprimere il profondo inte ressamento degli Stati Uniti per la situazio ne .economica europea e la loro buona di sposizione per aiutare con ogni modo pos!i L.,iper olt€Ilere la ricuperazione ed il ristabilimento dell'equilibrio economico. Il Governo degli stati Uniti ha notato con profondo interesse la mancanza — secondo quanto il Governo di Sua Maestà ha comu- ninn,0oT (li unm cU vedute in unn Par,e delle Potenze europee essenziale per una comune linea d'azione. L'opinione del Governo degli Stati Uniti sull'importarrza per gli Alleati delle questioni in discussione e sul suo atteggiamento circa dette questioni — la quale opinione fu esposta nella nota del segretario e alla quale il Governo di Sua Maestà si riferisce — e rimasta immutata. « Si osserva che il Governo di Sua Maestà espone che la Gran Bretagna e la Germania fauno chiaramente intendere che l'assistenza offerta sarebbe loro graditissima e, inoltre, che il Governo di Sua Maestà ha sempre cordialmente approvato tale suggerimento ogni qualvolta fu ripetuto dal segretario, e che il Governo di Sua Maestà è conscio che la sola ragione per la quale la suaccennata proposta non ha avuto seguito, si deve unicamente alla mancanza di unanimità fra le Potenze interessate. « Si crede che le condizioni presenti imporranno che un conveniente piano finanziario sia sviluppato al fine di impedire un disastro economico in Europa, le cui conseguenze avrebbero ripercussioni mondiali. Si spera che le circostanze attuali siano favorevoli per prendere In considerazione un simile piano, visto che l'abbandono della-, resistenza da parte del Governo tedesco presenta l'opportunità gradita e la necessità immediata di stabilire un programma economico. Il Governo degli Stati Uniti è perciò recisamente disposto a prendere parte ad una Conferenza alla quale tutti gli Alleati europei, principalmente interessati nella questione delle riparazioni germaniche, parteciperebbero con lo scopo di prendere ih considerazione: la questione della capacità della Germania ad eseguire i pagamenti di indennità, ed un appropriato piano flnafK ziario per assicurare tale pagamento. Si stima consigliabile, tuttavia di fissare i seguenti punti: « 1. — Conformemente a quanto fu espresso dal segretario di Stato nella sua nòta del dicembre ultimo scorso alla quale ella si riferisce, il Governo degli Stati Uniti non desidera di vedere la Germania liberata dalla sua responsabilità per la guerra e dai suoi giusti obblighi. Non v'è ragione di supporre che la Conferenza, se convocata, possa avere un simile fine, o possa essere di sostegno alla Germania nella sua resistenza all'adempimento dei suoi obblighi. E' evidente però che nello sforzo per ottenere i fini progettati, bisogna prendere in considerazione la capacità di pagamento delia Germania e la condizione fondamentale della sua ricostruzione, senza di che il pagamento delle riparazioni sarebbe impossibile. « 2. — Tale Conferenza dovrebbe essere unicamente consultiva, senza cosi vincolare 1 Governi, i quali naturalmente non potrebbero garantire anticipatamente il loro consenso, ma invece dovrebbe aver lo scopo di assicurare a questi Governi soltanto le appropriate raccomandazioni presso un Corpo perfettamente informato ed imparziale, intento a risolvere le pendenti difficoltà del problema a seconda della loro importanza. « 3. '—• Il Segretario rileva l'osservazione fatta nella comunicazione del Governo- di Sua Maestà, e cioè che il problema europeo ha un diretto e vitale interesse per gli Stati Uniti, se non altro per la ragione che in questo problema è coinvolta la questione dei debiti interalleati. « Il Governo Cegli Stati Uniti ha con coerenza mantenuto una differenza essenziale tra la questione della capacità di pagamento della Germania e del modo di assicurare in pratica l'indennità che spetta dalla Germania, da una parte, e dall'altra la questione del pagamento del debiti che gii Alleati debbono versare agli Stati uniti, ciò che costituisce un'obbligazione c'el tutto distinta. Nella nota del Segretario, alla quale si riferisce il Governo di Sua Maestà, si diceva che senza dubbio la capacità di pagamento della Germania non diminuirà e che un più lungo indugio non accrescerà tale capacità. Per esempio, se la Francia era stata capace di sostenere gli oneri finanziari della guerra senza ricorrere ac'- alcun prestito da noi, lo si deve alla tassazione ed al prestiti interni; il problema come la Germania possa pagare, sarebbe esattamente lo stesso. Inoltre per quanto interessa i debitori degli Stati Uniti essi avranno i bilanci di credito rion stabilizzati, e la loro condizione e capacità di pagamento non potrà essere precisamente determinata sino al momento in cui l'ammontare, che può essere realizzato sopra questi crediti c'i riparazioni, non sia esso stesso determinato. « L'Amministrazione deve dunque prende re in considerazione la difficoltà che sorge dal fatto che la questione di tali obbligazioni verso di noi e che c"ovrebbero essere coinpletate, non è una questione interna di que. sta autorità amministrativa. Non solo il Concresso può occuparsi della proprietà nazionale, ma se ne è occupato. Fu creata una Commissione ed invece di dare a questa Commissione i pieni poteri, tali come l'Amministrazione proponeva e i quali, essendo inappellabili, avrebbero permesso di esercitare una sana moderazione (diversa dalla cancellazione) in accordo coi fatti qui provati, il Congresso ha posto delle restrizioni determinine sopra i poteri della Commissione provvedendo ni rimborso di questi flebiti. « E' strettamente necessario aggiungere — come già fu fatto varie volte dal Governo degli Stati Uniti — che mentre il popolo americano non desidera la cancellazione dei debiti degli Alleati verso gli Stati Uniti o la cessione al popolo americano degli Stati Uniti del carico delle obbligazioni della Germania direttamente o indirettamente, il Governo degli Stati Uniti inoltre non desidera ne esercitare un'oppressione, nò rifiutare di fare ragionevoli accomodamenti riguardo al tempo ed ai termini di pagamento, considerando pienamente le circostanze dei debiti degli Alleati. Bisogna aggiungere però che: la stabilizzazione delle condizioni economiche in Europa, una seria riduzione degli armamenti militari e la dimostrazione della disposizione del popoli europei al lavoro per ragar'unirere la meta della pace ;: rM'à irtnst'zin avi ebbero imrnai'i-uliilm» sdrrrlodrp(lssdLsslsnnsgMcvtddvlcnslnnsaNdssmvtcccmlmdspavuto fnvnrevole riperc-.'ssione influendo sulla mentalità ed i Ani degli americani in connessione con gli accomodamenti. « Sempre in risposta alla comunicazione del Governo di Sua Maestà, bisogna aggiungere che il Governo degli Stati Uniti non Può nominare un membro nella Commissione delle riparazioni, perchè una tale nomina non potrebbe esser fatta senza il consenso del Congresso. Il Segretario non dubita, tuttavia, che 1 competenti cittadini americani vorranno partecipare ad una inchiesta economica con questo scopo, stabilita da un corpo consultivo nominato dalla Commissione delle Riparazioni per faro raccomandazioni nel caso che questo metodo dopo ulteriori considerazioni dovesse apparire preferibile. « In quanto alla questione se una collaborazione degli americani in una inchiesta con lo scopo sunnominato nella comunicazione del Governo di Sua 'Maestà, sarebbe da sperare oppure no in caso dell'unanimità delle potenze europee, 11 Governo degli Stati Uniti (leve nuovamente esprimere che questa questione non può essere definitivamente decisa senza la partecipazione dei Governi europei direttamente interessati. « Gli altri Governi non possono dare il loro consenso, e incontrerebbero molte difficoltà nel formulare i piani finanziarli di tale importanza e complessità senza la partecipazione di quei paesi dei quali il consenso è necessario por la loro applicazione. Considerando le esigenze esistenti si può sperare ohe il progetto di tale inchiesta sudesignata, di natura consultiva, si imporrà da sé a queste Potenze e la questione, di cui sopra, non sorgerà. Però se essa dovesse mai sorgere, per mancanza di unanimità in una parte delle Potenze europee, il Governo degli Stati Uniti si riserva la decisione di agire in conseguenza affinchè lo sviluppo eventuale di un tale fatto sia perfettamente preso in considerazione, come anche per quanto riguarda il metodo che dovrebbe essere seguito per dare una migliore speranza di successo Anale, per raggiungere i fini desiderati, e per ristabilire le condizioni essenziali della pace europea e della restaurazione economica. Per giungere a tale fine, bisogna ripetere ancora una volta, il Governo degli Stati Uniti desidera offrire la sua assistenza in ogni possibile eventualità». (Stefani).

Persone citate: Inghilterra Washington, Von Kahr