Karbin e il suo gran signore biellese

Karbin e il suo gran signore biellese SULLA TRHNSIBERjaNfl Karbin e il suo gran signore biellese g g(Dal nostro inviato speciale in Sstremo Oriente) KARBIN ttmbre l Si tratta della ill dl i KARBIN, settembre MI prue clie qncsli rasai di Karbin esagerino. Invece di preoccuparsi delle inondazioni che hanno interrotto lo ferrovie e il telegrafo verso Mukden, la Corea e l'echino e messo sott'acqua la citta cinese Pristan, non s'incaricano che di coloro che capitano qui venendo dall'Occidente. Questa mattina mi hanno portato i scPo sette giornali russi ohe si stampano a Karbin, fogli di ogni tendenza, dalla bolscevica accesa alla zarista reazionaria, e su ciascuno al posto d'onore e ■a caratteri -di scalda ho avuto la sorpresa di legigere la mia sedicente personale opinione sulla Russia dei Soviet. La quale, per i partigiani del vecchio regime, al solito 6 die il bolscevismo non lia che poche settimane di vita, mentre per i simpatizzanti comunisti suona: la Russia 6 un Eden. Constato però con una certa meraviglia che tanto gli uni come gli altri traducono l'impressione che la Russia sia un paese lontano, chiuso, di arduo accesso, e che il semplice fatto che Karbin è a 12 giorni di ferrovia da Mosca, a 14 da Rìsa e a 16 da Berlino 6 appena creduto. La ferrovia più splendente del mondo Il telefono della mia camera trilla di continuo. Persone cho non ho mai conosciuto, mi sollecitano visite e mi pregano di accettare inviti. Devo cedere almeno a quello dell'ingegnere Ostrumoff, il direttore generalo della ferrovia russo-mancese. Di li a dieci minuti un automobile ad porta al palazzo della Ferrovia. Salgo all'ufficio del Direttore Generale che vuol sapere da me so credo che la Russia dei Soviet farà qualche cosa per tornar padrona della Ferrovia. Ma se non lo ea lei, caro ingegnere Ostrumoff, che cosa vuole che no sappia io? Durante il colloquio via vai continuo di domestici in lussuose livree che recano vassoi colmi di dolci, di rinlresclii, di pasticcini. L'ospitalità insomma della Russia imperiale in tutta la sua pomposa forma di esagerata abbondanza. H Direttore vuol mostrarmi i grandiosi impianti della ferrovia di cui Karbin e il centro. Credendo che si tratti di una cosa sbrigativa, accetto. Disgraziato! Non sapevo che di li ad un'ora sarebbe stato pronto alla stazione un vagone « salon », con annesso vagone ristorante, attaccati ad una locomotiva di lusso, nikelata come un enorme giocattolo, e che nel vagone » salon • dieci capi-servizio mi avrebbero atteso per darmi le spiegazioni necessarie attraverso sei ore di viaggio su e giù per tutti gli smistamenti di Karbin, da un'officina all'altra, dalla fabbrica dei vagoni alle fonderie, dai » quats > lungo il Sungari smisuratamente 'gonfio, alle segherie. Naturalmente nelle soste fra una visita e l'altra, mentre il treno cammina, ci si mette a tavola e al quarto « lun-cheon » non si è ancora morti. Probabilmente perchè prima c'è da vedere i sei treni di lusso estratti a bella posta pel visitatore dai depositi e messi in mostra su sei binari paralleli. E Questi sarebbero i treni destinati a circolare fra Mosca e Karbin quando... quando o cambierà la Russia o cambieranno le idee dell'America e del< Giappone nonché dei rus-, si di Manciuria. I quali però non mostrano verso i Soviet quell'avversione che si potrebbe supporre, sia perchè sperano nella fine dell'arbitrio cinese divenuto insolente e foriero di movimenti xenofobi, sia perchè la vita di questa grande città russa in Cina sente l'anormalità e l'illogicità delle condizioni transitorie che non possono prolungarsi a lungo senza andare incontro alla catastrofe. Quella morale si può considerare di già. avvenuta. Karbin, per la miseria dei suoi centomila profughi russi, è la città dove le donne bianche, le russe, sono preda dei cinesi. Oggi in Manciuria e anche in Cina, sino a Shangai, i russi sono usciti o quasi dal novero delle popolazioni europee, cioè da quella linea che divideva le razze superiori d'ocjcidente dalle sterminate plebi cinesi ritenute inferiori. Si dice oggi, da queste parti, che il ta! centro ha tanti europei, tanti cinesi e tanti russi, volendo significare che quest'ultimi vivono in una abbiezione che rasenta quella della popolazione indigena. La sola organizzazione vivente, proficua, attiva, sana, che sia riuscita a mantenere nei tussì di Manciuria, che superano il milione, delle larve di speranza di risurrezione e un concedo di normalità dell'esistenza, è la Ferrovia. Tutti i russi vorrebbero farne parte. Irfatti le strade ferrate russo-mancesi danno livoro ad un numero imponente di russi e Mantengono fra essi il senso dell'equilibrio c della coesione sociale, j Tutto questo è avvenuto dopo un periodo li completa decadenza. Nel 1920 la Ferrovia era ridotta agli estremi. E fu grazio alle eciezionali qualità organizzatrici dell'ingegnere Ostrumoff e di un manipolo di suoi collaboratori che la ferrovia, senza aiuti finanziari di sorta, riuscì a risorgere allo splendore attuale ed a diventare l'elemento essen ziale della prosperità' mancese. Essa costituisce indubbiamente l'esempio più convincente delle qualità e delle attitudini che i russi pos seggono per valorizzare rapidamente il loro immenso paese. Certo a Mosca il Governo centrale sovletistico deve riflettere su questo prodigioso fenomeno della Ferrovia Mancese, attorno alla quale è venuta a concentrarsi in questi anni gran parte dei sopravvissuti valori tecnici ed industriali dell'antica Russia, dimostratisi dotati di una grandissima vitalità. Ma ohi può dire se in Russia le intolleranze politiche non prevarranno e se i Soviet, in luogo di cercare di avvicinarsi ai loro confratelli che hanno coscoraggiosamente ed utilmente lavorato pela Russia, fuori dei confini della patria, divenendone padroni, non sovvertiranno anchquesto mirabile organismo? Karbin russha fatto all'ambasciatore bolscevico Karahan accoglienze trionfali. Il popolo, composto dprofughi, che l'applaudiva, traduceva il desiderio prepotente di veder la Russia rossimpossessarsi della Ferrovia. Ma nessun avvicinamento è avvenuto fra il rappresentante dei Soviet ed i dirigenti della FerroviaOra questa vive e prospera in una rigidferma pre-rivoluzionaria, per non dire zarista. Icone illuminate da moltitudini di cernelle stazioni, corono imperiali su tutto imateriale, polizia ferroviaria vestita' rigores-imcnifl con l'uniforme dell'antico esercitrusso, bandiere dei Romanoff su tutti gli edfici... Era uno spettacolo veramente curiosvedere l'inviato di Lenin viaggiare frammezzo quell'ambiente su di un treno scortato dufficiali « bianchi >< La villa del nababbo biellese Karbin, come tutte le città che non contanche 25 anni di vita, non ha una ftsonomiparticolare. La città europea è una rete dampie strade fiancheggiate da piccoli « cotages » fra il verde. La città cinese dilaga laggiù lungo le rive del Sungari, fra la melme l'acquitrino, e quella giapponese che prolunga l'europea, scimmiotta fedelmente qust'ultima. Un bolscevico mi ha definito Karbicome una città russa antico regime, soffusda una corruzione dicci -\olte maggiore. Nel punto più elevato di Karbin, al sicurdelle inondazioni, sorgo una curiosa abitzione circondata da un magnifico giardinGrande fu la mia sorpresa scorgendo dalstrada in quel giardino lo stemma di Torinnonché quello sabaudo, disegnati sulle aiu , e a a i i e o e e e a a i e . o e o o a ann ie s o o o envnnsnvsi er ihe sa n di esa vna. da ari il eto iso zda le. Si tratta della villa e del giardino del signor Pietro Gibcllo, piemontese, anzi biellese, che a Karbin e in tutta la Manciuria è una vera istituzione. Dire in Manciuria cfce siete italiano e sentirvi magnificare Gibello è tutt'uno. Egli è stato un grande costruttore di ferrovie siberiane ed ora in attesa, come certo avverrà, che la Siberia abbia bisogno della sua opera fa il filantropo e gode ia sua villa. La quale villa è impossibile a descriversi se non la si è veduta. Imn.ijinatevi la dimora di un nababbo di cuore e appassionato di politica per giunta. Perchè il signor Gibello è socialista (e pratico al punto da ospitare permanentemente aella sua casa tutti gli italiani disoccupati dispersi da questa parte del mondo) e adora il suo re ed inoltre vive come un po' ossessionato dall'idea di avere intorno a sè cose diverse dall'ordinario. E' per questo che nella sua casa ha sede gratuita la Camera di commercio di Karbin, da dove si passa in saloni adaitatissimi per ricostruire scene delle Mille e una notte, per riuscire in sale da pranzo nelle quali non sono mai riunite a tavola meno di 50 persone, e salire di piano in piano sino ad un'altezza vertiginosa da dove fra aiuole pensili si contempla l'immenso panorama di Karbin nella pianura verde, e 10 anse del Sungari solcato da vapori fluviali colossali,1 che di qui arrivano sino alla foce dell'Amur, e la grande stazione radio che sente i telegrammi di Coltano, mentre nel cielo volano gli areoplani di Ciang-zo-lin, il re di Manciuria, che però non. dimora qui, ma a Mukden, fra i giapponesi. Velivoli -cinesi con aviatori russi, che quei poveri ufficiali russi « bianchi », per potere sbarcare 11 lunario, si son dovuti adattare n diventare sino volatori di un maresciallo cinese. Caos... giallo Il signor Gibello, che è in Manciuria da 25 anni, è alquanto pessimista sull'avvenire europeo di queslo paese. Egli mi fa leggere un suo diffuso rapporto die ha spedito al ministro d'Italia in Cina nel quale si prevedono a breve scadenza, da parte dei cinesi, azioni xenofobe contro i tossì e la Ferrovia. I giornali cinesi (2000 diversi caratteri tipografici per comporli!) aizzano le enormi plebi che già invadono i terreni presso la Ferrovia, qualchaj stazione è stata attaccata, e in lutto questo c'è la zampa del Giappone, che profitterebbe volonlicri di qualche sommossa cinese per accorrere qui da Mukden dove risiede una guarnigione di 20.000 soldati del Mikado e insediarsi a Karbin e non partirsene più. E allora la Russia rossa, che cosa farebbe? Naturalmente interverrebbe, se tuttavia le condizioni della Siberia orientale glie lo consentissero. Perchè altro è tenere bene o male sotto il regime militare un paese (l'ex Repubblica Siberiana d'Estremo o riente), che sino a ieri aveva un governo democratico del tutto indipendente da Mosca, altro è il pretendere di continuare a tenerlo con una guerra ai confini e mentre la popolazione rurale siberiana è ostile ai bolscevichi come del resto era ostile allo zarismo. Non dirò che da Karbin si comincia a percepire la Cina. E' piuttosto il caos politico della sterminata umanità gialla, che vi viene incontro. E conviene subito notare che cotesto caos è tutt'altra cosa della Cina, la quale viceversa è immobile in sempiterno. Quelle tre o quattro persone che frammezzo questo oceano di uomini ei agitano con i loro eserciti, i quali sommano totalmente a quasi un -milione di uomini organizzati ed armati presso a poco all'europea, poco contano nella vicenda generale della Cina. Qui, per esempio, in Manciuria, vi è il sullodato Ciang-zolin, ex-capo di briganti o' meglio di pirati fluviali, pel quale la condizione di avere in casa e russi e giapponesi sembra che non conti Dulia. La Manciuria è una vera babele militare, con i tre eserciti che vi passeggiano sopra: russo della Ferrovia, giapponese e cinese. Cionondimeno Ciang-zo-lin, che conosceremo domani a Mukden, aspira alla Presidenza della Repubblica, Como vi aspira U-Pel-Fu, altro re cinese del Centro e il dottor Sun di Canton. Ma sento dire qui che l'Imperatore della Cina, il Figlio del Cielo, è vivo e vegeto (ha 19 anni!) e sta a Pechino e vi sono centinaia di milioni di cinesi col codino e senza che lo riconoscono come il solo legittimo capo dell'Umanità cinese. Tanto è vero che qualche mese fa, in occasione del suo matrimonio, l'ex-imperatore ricevette l'omaggio di innumerevoli mandarini vestiti di giallo, che si prosternarono dinanzi a lui e all'imperatrice con tutta la pompa e il cerimoniale del soppresso Celeste Impero. I bei vasi di fiori alle giapponesìne La linea ferroviaria verso Pechino è ristabilita. Lascio quindi Karbin. Il direttore Ostrumoff voleva addirittura offrirmi un treno speciale sino a Ciang-Cuing, dove la linea ferroviaria russa termina. Ho dovuto discutere un'ora per persuaderlo che non era proprio il caso. Se lo avessi accettato i giornali bolscevichi di Karbin avrebbero, con grande gioia del signor Gibello (convinto beato luil — della supremazia dell'Atalia in Manciuria), die si era scoperta la mia vera qualità: essere cioè io un innato di Mussolini venuto per guidare i fasci russi di Manciuria contro i cinesi o contro i Soviet a mia scelta. Il mio. rifiuto però non impedì all'ingegnere Ostrumoff di farmi trovare lo scompartimento pieno di vasi di magnifici fiori... Arrivato a Ciang-Cuing, a 12 ore da Karbin, credevo che i vasi di fiori fossero stati posti .per ornamento temporaneo e quindi dovessero ritornare a Karbin. Neppur per sogno: mi appartenevano! Il conduttore, malgrado le mie proteste, li depone fra le braccia dei coolies cinesi di Ciang-Cuing ed eccomi sul < quai »■ dinanzi alle mie valigie e a sei enormi vasi, due palme, due piante di rose in fiore e due di crisantemi. Un gruppo di giapponesìne, di quelle che girano per la città della Manciuria e fanno la concorrenza alle russe nel guadagnarsi il pane « onestamente », guardavano con interesse non me, ma i vasi di fiori... Sì, signor ingegnere Ostrumoff, ho regalalo 1 vostri vasi, che in verità mal s'addicevano alla mia mobilità, alle giapponesi. Ma, per carità, non date all'episodietio il valore di un simbolo, le non penso affatto che la vostra bella Ferrovia possa fare la stessa fine: cadere cioè preda del Giappone, come particolare ingombrante di un passato senza ritorno. ARNALDO CIPOLLA. LdonzioUmasatsarconsonSknodelhasonsoncenspSreplontrein qunaovla tredimcopematcomsebee sotrgldibuchcodzichcomloesGchliapsDuddVdddcvIcbqliuiptfcpsSpGtlEnglcvdadsd