Il Palatinato si stacca dalla Baviera

Il Palatinato si stacca dalla Baviera Il Palatinato si stacca dalla Baviera costituendosi in Repubblica sotto l'egida degli Alleati Berlino, 24. notte. Abbiamo un nuovo colpo di Stato: fa Repubblica del Palatinato. Non si sa ancora se. sia destinata a lunga vita,, e se verrà riconosciuta o invece combattuta da questa o quella parte dei suol stessi abitanti. Ma essa esiste da oggi; c la Commissione interalleata del Reno l'ha tenuta oggi a battesimo. In questa nostra nervosa cronaca quotidiana dei drammatici avvenimenti germanici trovò posto, qualche giorno fa, l'annunzio che era in progetto la proclamazione della Repubblica del Palatinato; ma la notizia apparve allora senza eco, travolta dà avvenimenti più contingenti. Oggi siamo davanti al fatto compiuto. L'atto costitutivo La Paeltser Rundschau comunica quanto segue-, « Questa mattina a Spira, alla seduta del Consiglio del Circolo (il Palatinato è un distretto del « circolo » della Repubblica bavarese) il rappresentante della Commissione renana, maggiore Louis, prese la parola per la seguente comunicazione ufficiale :• « Considerando che la presente ' situazione non può durare più a lungo senza mettere in pericolo i più elementari interessi materiali e morali della popolazione; considerando inoltre la preoccupante e pericolosa situazione in cui la Baviera si trova; viene costituito da oggi lo Stalo autonomo del Palatinato, con un Governo l>rovvisorio, fino all'ulteriore chiarimento degli avvenimenti. Questo Stalo autonomo del Palatinato si obbliga solennemente, di fronte alla Commissione interalleata del Reno, di collaborare per l'adempimento di tutti gli obblighi che sono da compiersi per ì servizi pubblici e per la sicurezza del con/ine francese. « Prese allora la parola il presidente del Consiglio distrettuale. Egli dichiarò che avrebbe esposto oggi al generale francese De Metz il punto di vista del Consiglio stesso. Aggiunse che la decisione è sorta in seguito a trattative, condotte col generalo De Metz, dal sindaco e vice-sindaco di Ludwigshafcn e dall'ex-presidente dei ministri bavarese Hoffmann, tutti appartenenti ni partito socialista. « Io credo — ha aggiunto il presidente — che tutti i presenti saranno profondamente colpiti da questa notizia ». Fin qui la Paeltser Rundschau. Sarà bene notare subito che questo avvenimento non ha nulla a che fare con quello separatista renano. La creazione della nuova Repubblica è opera e iniziativa del partito socialista. Si sapeva da tempo che i socialisti d*el Palatinato lavoravano per il distacco dallo Slato della Baviera, con l'intenzione di conservarlo nell'orbita della Repubblica tedesca. Anche un telegramma di questa sera al Vorwaerts da KaiserLauten, precedente la notizia sopra riportata, annuncia imminente la proclamazione di una Repubblica del Palatinato nell'ambito dello Stato tedesco. Il giornale socialista si mostra favorevolissimo a questa idea, e intitola anzi: ali Palutinato fedele alla Germania che si stacca dalla Baviera „. Tuttavia il testo della dichiarazione del rappresentante della Commissione delle riparazioni non lascia comprendere se il legame con la Federazione sia mantenuto; anzi fa credere proprio il contrario; e si pensa in qualche circolo di destra di Berlino che la promessa francese, di dare una moneta effettiva al paese e di garantire l'afflusso dei viveri e la regolarità dei salari, abbia conquistato quelle popolazioni, dato anche che la situazione economica è laggiù più critica che nelle altre parti dello Stato, (Servizio speciale della «Stampa Distacco dalla Baviera o dal Reich ? A confermar^ la verosimiglianza dell'ipotesi che si tratti di un distacco effettivo, starebbero le parole pronunciate dal capo del Consiglio distrettuale, questa sera, a Spira, convocando nuovamente il Consiglio distrettuale. Dopo udite le comunicazioni del maggiore Louis, il capo del Consiglio distrettuale annunciò che aveva.ricevuto notizia che il Consiglio dei mintitri a Monaco e il Governo di Berlino si erano occupati tutta la notte della questione del Palatinato. Tanto nel Consiglio dei ministri bavarese e in quello federale si era dichiarato che la formazioni di un nuovo Stato sarebbe stata considerata come un alto tradimento. In ogni modo bisognerà attendere ulteriori notizie dirette. A Berlino i circoli di destra parlano di distacco effettivo e di alto tradimento. 1 circoli socialisti sostengono tuttavia trattarsi di un'azione di fedeltà alla Repubblica. Questa affermazione sarebbe confermata da un telegramma da Spira, giunto a tarda sera, secondo cui il parlilo socialista diffonde nella città manifestini volanti, in cui spiega che è impossibile per il paese restare ancora uniti alla Baviera, che ha violato la Costituzione, e agisce in aperta ribellione con il Governo centrale. Il manifesto termina annunciando che il nuovo Slato rimane nell'orbita del llckh. Il Palatinato appartenne per la prima volta alla Baviera nel secolo XIII. ICbbe conti e vescovi bellicosi. Mutò spesso di appartenenza e di fede. Fu conquistato dagli Absburgo. Nel XVlll secolo passò di nuovo a far parte della Baviera. Fu poi incorporato da Napoleone alla Francia; e tornò tedesco, e quasi tutto bavarese, dopo la pace del 1815. Conta un milione di abitanti, tutti cattolici. E' occupalo fino dal principio della guerra da truppe francesi, L'Agenzia parlamentare socialista ha un'altra notizia dalla Baviera che, sa confermata (finora non è confermata da nessun'altra fonte), dimostrerebbe che il malcontento della Baviera stessa, contro il modo di agire di von Kahr e del suo Governo, va diffondendosi. Accennammo ieri alla facilità con cui la cerimonia della nuova dichiarazione di ubbidienza era avvenuta nelle caserme bavaresi. Secondo l'Agenzia parlamentare socialista, invece, una parte delle truppe bavaresi a Monaco e in altre guarnigióni avrebbe negato di obbligarsi al Governo bavarese; mentre contemporaneamente giungono al Governo centrale molte dichiarazioni di lealtà da parte di ufficiali e sottufficiali bavaresi. Nuovi conflitti ad Amburgo Nuovi avvenimenti, come vedete, si preparerebbero nel sud della Confederazione; e nello Stalo di Amburgo la rivolta dà gli ultimi guizzi, per quanto non ancora completamente domata. Ormai appare cltiaro che si tratta di un moto comunista, non di una ribellione della popolazione per il caro-viveri o per la scarsezza della moneta. Risulta da informazioni della polizia di Amburgo che si sono trovale le fila di un compioto comunista su larga scala, istruzioni della centrale del partito comunista, che rimontano a circa olio giorni fa, disponevano di fare agire violentemente in parecchi punti della Germania, per preparare «uno stato di eccitazione» e un terreno favorevole ad una ulteriore azione in grande stile. 1 disordini, dopo la notte passala tranquilla, hanno ripresa questa manina. I combattimenti per le vie si sono riaccesi nel sobborgo di Barmbeck. Nuove barricate sono state costruite, nell'assalto delle quali la polizia ha subito nuove perdite. E' giunta nel porto una flottiglia di torpe- i o l a o à a i o i e o ; i o n l a i , i , » e I i e . - ' diniere e un incrociatore. I comunisti sono asserragliali in alcune case nel sobborgo di lìarmbech; e la polizia è venuta nella determin azione di tenerli d'occhio, senza assalirli direttamente, per non subire nuove inutili perdite. I comunisti sono provvisti di fucili da guerra. Il resto della città, infuori dal sobborgo di Barmbeck, è tranquillo. Gli edifici della polizia, del palazzo municipale e del palazzo del Governo sono circondati da reticolali. La polizia che ha avuto notevoli perdile — sette morti e una sessantina di feriti, di cui parecchi gravi — ha chiesto 10 sbarco di alcune compagnie di marinai per abbattere definitivamente le ultime resistenze dei comunisti. Ma la cronaca dei disordini non si limila ad Amburgo. A Brunswick i negozi furono saccheggiali; qua e là la folla sparò contro la polizia.' La polizia è riuscita a disarmare una centuria proletaria, che minacciava atti violenti. Furono sequestrale armi da fuoco, pugnali ecc. A Kiel, colonne di dimostranti hanno percorso le strade, malmenando e ferendo parecchie guardie di polizia, e impedendo la circolazione dei tranvai. In Alta Slesia i minatori delle miniere di carbone hanno proclamalo lo sciopero per ragioni di servizio. Zeigner pessimista 71 Consiglio superiore della Confederazione, che doveva riunirsi oggi nel pomeriggio per esaminare la questione bavarese, ha rimandato la sua seduta, non si sa ancora a quando. Oggi ha avuto luogo invece una conferenza dei vari presidenti degli Stali confederati, giunti oggi a Berlino, col Cancelliere. Si trovava presente anche il ministro plenipotenziario bavarese, Praeger. Questa sera è partito per Hagen, al confine del territorio occupato, il cancelliere Stresemann, col ministro dei territori occupati e il. presidente dei ministri prussiano. Il viaggio ha lo scopo di riunire rapidamente i rappresentanti delle varie organizzazioni di mestiere e dei partiti del territorio occupato, ed esaminare con essi la situazione che si è creata. Si dice da fonte ufficiosa che Stresemann parlerà domani in un'adunanza pubblica. La cronaca bavarese non è intanto nè più conciliante ne più arrendevole; per quanto si preveda che la Baviera resterà isolata nella discussione al Coiisiglio superiore della Federazione, tuttavia non è detto che essa si sottometterà tanto presto. I bavaresi hanno trovato alleati appassionati nei tedesco-nazionali di Berlino. Questa Sera la Deutsche Zeitung, organo nazionalista ed estremista di destra, pubblica un violento articolo, scritto dal suo direttore contro Stresemann, contro la presenza dei socialisti al potere, contro la condotta del Governo centrale, ed a favore della Baviera. « Per la Baviera! » —- scrive 11 direttore del giornale: — Questa è la formula oggi del movimento nazionalista in Germania ». E' difficile, fra la ridda di notizie setnprc più gravi, preconizzare lunga vita alla Confederazione germanica. Sintamatiche sono a questo proposito le parole pronunziate oggi in una riunione repubblicana da Zeigner, presidente del Governo socialcomunista di Sassonia, tenuta a Berlino, per la riunione del Consiglio della Confederazione. Come è nolo, il socialista Zeigner ha sempre affermalo che la Sassonia è fedele all'idea dell'unità dello Stalo e della Confederazione. Oggi lo Zeigner si è mostrato straordinariamente pessimista di fronte alla concezione federalista. « Tra gli operai sassoni — egli ha detto che finora sono sempre stati d'esempio per la loro fede verso la Confederazione, da qualche tempo si va facendo sempre più strada una certa stanchezza E a questo punto Zeigner non ha mancalo di far presente un desiderio di maggiore autonomia, anche da parte del suo paese. «Io saluterei con gioia il fatto che portasse un po' di rispetto alle nostre particolarità regionali, un poco di riguardo per esse ». La facoltà di batter moneti La situazione economica a Berlino rimane precaria; ed ha indotto il Governo a prendere urgenti misure. Ieri una Commissione della Confederazione operaia si è recata dal Cancelliere, ed ha sottoposto tre domande — in forma di ultimatum — come fa notare il Vorwaerts: l.o) immediata creazione di una moneta effettiva per la base degli stipendi; 2.o) preparazione e distribuzione di materie di prima necessità; 3.o) adattamento delle paghe al deprezzamento della moneta. Il Governo ha accondisceso subito alla prima domanda. Una ordinanza, uscita la notte scorsa, a larda ora, annunzia la emissione di una moneta effettiva per i prossimi giorni, rappresentata da frazioni dei titoli del prestito aureo per il valore di uno, due, cinque dollari. Questi biglietti usciranno nel corso di questa settimana, e saranno emessi in ragione di dicioltp milioni di marchi oro al giorno. Sono annunziati pure altri biglietti, per frazioni più piccole, mezzo, un quarto, un decimo di dollaro. Inoltre — e questa è certo una delle audaci iniziative in questa intricata legislazione monetaria germanica —feluaSrsntmiqrt — anche le imprese industriali, che possono offrire garanzie per una moneta effettiva, potranno ottenere l'autorizzazione di emettere una moneta di circostanza, espressa in valore aureo, da servire per le mercedi degli operai. E questa sera, un'altra ordinanza estende questa facoltà a tutti gli Slati della Confederazione. Gli Stati però dovranno emettere moneta garantita dal prestito aureo, e portare espressamente questa dichiarazione di garanzia nel testo. ,. . La rapida caduta del marco negli ultimi giorni — oggi il dollaro valeva 65 miliardi di marchi — gustifica, secondo il parere dei circoli competenti berlinesi, queste disposizioni odierne, ma non le rende mcn0 pericolose. Il Governo evidentemente si è persuaso che tutti gli avve¬ nimenti degli ultimi giorni, avvenuti sui mercati, sono causati dal deprezzamento della moneta e dalla mancanza di un mezzo stabile di pagamento, e ricorre a questo rimedio, non potendo per ora emettere marchi-rendita, che saranno pronti soltanto nel prossimo novembre. Si fa notare che queste emissioni di. moneta, astrazion fatta dal prestilo aureo, non potranno superare il valore totale di 500 milióni marchi oro-, l'ammontare di tutto il prestito aureo. Ma questa somma è insufficiente al servizio dei salari e stipendi. Se questa somma fosse superata, si verificherebbe di nuovo, per questo titolo, il fenomeno del deprezzamento, con terribili conseguenza per l'economia del paese. P. M.

Persone citate: De Metz, Hagen, Hoffmann