L'entrata in scena del campionato calcistico

L'entrata in scena del campionato calcistico L'entrata in scena del campionato calcistico Le due squadre torinesi vincitrici - Vercelli battuta - Genoa ed Alessandria s'impongono - Il Bologna incappa in un match pari Il campibnnto calcistico si è iniziato ieri]<-oin tntt-'t Italia fra il \snlito concorso di finpubblico ed entusiasmo» di secuaci. Il bel urRiuoco"ticne.ora saldamente il campo tino!flflallo primavera. La prillici della gara, che si disputa finalmente quest'anno sul combattuto e trionfante principilo tecnico <• delle i'i », ha. dato lungo a, Kl odi ci dlsputa1 ispirili incontri, da cui ,il Piemonte è uscito con alterne sorti. Torino città vide vincitrici le sue duei'rappresentanti. Ma. se Alessandria e NoviJ vinsero le loro prove. Vercelli. Novara e fCasale aprirono li. gara con una. sconfitta. E' presto ancora per fare una classifica in base ai risultati, ma i pnals scensiti darebbero ora il primato nel Girone A al Genova, ul Modena, al Padova ed alla Juventus, e nel Girone B al Torino eri alla Cremonefce. Due incontri pari in tutta la giornata ed un solo risirftatn a fo>1c marcatura. Girone A. Juventus batte Interrala e (2 a 0) per due goals a srsaó la Juventus ha battuto ti l". C. lntf'iii;..loiiale pel primo match del campionato italiana 1923-24. La ni .stira dei risultato non corrisponde all'andamcn o del giuoco, lina più rilevante marcatura a danno dei milanesi sarebbe .sudo il giusto esponente della partita. I ivejw-azzurrì furono do. minati in tutto il corso della guru, in ogni momento del giuoco, in ogni linea della squadra. Vi fu un breve periodo, a dicci minuti dall'inizio, in cui alcune bello rombi naz ora Ccvenini-Crinti diedero a sperare nell'antico valore dell'avanguardia milanese come nella salvezza dell'assieme. Non fu che un'illusione. Sotto gli energici scrolloni torinesi l'unità nero-azzurra fu presto scossa paurosamente, mostrando al pubblico, dapprima affioranti poi prorompente, debolezze indiv duali ed organiche Unpres6ionanti: finché vi uomo solo continuò ad cingersi con energi.. fra l'avveisarió^ed una sconfitta a forte punteggio: Campelli, la vecchia colonna dell'anziano club milanese. Affermando ci* la Juventus fu meritala vincitrice, si dice c§.iindi poco, Il caso volle che i due « goals » marcati fossero la conseguenza di due errori della difesa milanese, ma i juventini avrebbero ponilo e dovuto segnare in parecchie altre occasioni. Giriodi marcò ad un cpiarto d'ora dalla fine un « goal >. magnifico come struttura, il migliore dello giornata, e, perfetto come regolarità, secondo la visione di tutti meno che dell'unica persona autorizzata ad un'opinione decisiva in proposito. Giriodi stesso colpi in pieno il palo da pochi passi, c Gjràbbi. Barale, Ferrerò e Munerati mancarono di poco numerose facili occasiona Raramente una squadra di prima categoria può dominare e soggiogare in modo cosi completo^ una consorella in campionato. L'idfernazionalc *p. C dopo un periodo di lunga £ dora crisn, allineava per l'apertura della stagione una squadra che, sulla carta, non figurava male. Importazioni, allevamenti, riesuniazioni, ritorni all'ovile, tutto era rappresentalo. Alla prima prova pratica di quel gran collaudo- ohe è il campionato, l'edificio messo assieme con tanta fatica si sfasciò. 1 terzini oltre a njpn essere troppo sicuri sulla palla mancano <8i quel senso della posizione che inessenziale! per una difesa. Se c'è un errore grave cherf possa commettere una coppia difensiva ù quello di farsi sorprendere coi due uomini! su di una stessa linea dall'avversario; se 'Ce un errore capitale in cui individualmeniic possa incorrere un terzino, è quello di retj'djeedere davanti ad un attacco incalzante invece di tentare di arrestarlo con decisione. Li» difesa deve dar bat'oglia all'attacco più lontano dal proprio goal che sia possibile, cogli" uomini scaglionati uno in riserva alfaltro-. ss errori si devono commettere, meglio ebe avvengano a venti metri che non a dieci dall'estremo baluardo. L'opera dei due terzini milanesi fu ieri in perfetta antitesi con questi jirincipii tecnici e tattici: è tutto dotto. E Ma linea di mezzo fu di debolezza impressionante. Giustacclvni. già centro-half di una sqpgidra nazionale italiana a scartamento ridotti», tipo « déaauville ». fu cosi poco saldo e conituncente che nel secondo tempo venne confinato» all'ala deslra. Terrile, che non era l'anno scorso un « handicap » per il Sampierdarena,-,e PieU'Obuftnl che veniva considerato come una buona» promessa mancarono in quasi identica mi^iru. Priva di energia nei compiti difensivi ci mancante di iniziativa e genio costruttivo all'attacco, questa linea rappresentò ieri a ltingo come un vuoto nella squadra. Ed io sojo dell'opinione che con altro lavoro di soetegno alle, spalle la pi ima linea, dell' Internazionale avrebbe fluito e finirà per funzionare. Uopo d'aver dato un accenno fugace dqjle proprie capacità e possibilità' essa lini ieri, per esser travolta nel fallimento generale, ma detta linea continua ad essere la parte migliore della squadra. L'Internazionale di quest'anno è una nuova edizione di un'opera nota: forte e fine all'attacco, debole e senza idee chiare in difesa, portiere a parie. Quando 11 suo lato migliore non può entrare iu funzione, il tutto va a catafascio; quando l'attacco lai-ora esso è in grado di porre in difficoltà qualunque squadra. Ieri si verificò semplicemente il primo caso. Verificandosi domani il secondo, non meraviglierebbe un risultato inverso. Ma occorre comunque che la difesa diventi una difesa in rqjaltà. Per la Juventus va confermato il giudizio già altro volte espresso di un notevole miglioramento sulla forma della passata stagione. Gli attaccanti: danno prova di un brio e di uno spirito d'iniziativa ìodevo'.issim". Ma non e sola vivacità la nota nuova in questa linea. Anche dei buoni principii tecnici emergono iu essa come il risultato di un tenace lavoro. Ieri gli attaccanti « si smarcavano » dall'avversario con una prontezza eri uu intuito che raramente son dati a vedere, il tiro in goal è anclie migliorato enormemente, per quanto ancora manchi di forza e di astuzia, Giriodi' difella ora di slancio al posto ai cenlro-avanti, dopo l'abitudine fatta alla seconda linea in cui1 è piti efficace, ina distribuire il giuoco con criterio ed intelligenza. Monticane ba lìato. forza e fisico, ma è- per l'importantissimo ruolo di centrohalf, un po' materia greggia ancora, mentre Oombi ebbe comprese nel suo poco lavoro un paio di occasioni di dimostrare la sua classe ogni giorno migliore. La formazione in cui si allinearono le due Sflundre era la seguente ; Jntèrnnstnnale; Campelli; Giocosa e Beltrame pietrobuoni, Giustni chini v Terrile; Conti. Cevenini HI. Bussich. Agradi, \gliatis. Juventus: Combl; Glanfardonl e Bruna; Albera, Monticone e Bigniio; Gràbbj, Munerati. Giriodi, Ferrerò e Barale. ti match ebbe inizio con un attacco juventino ed una buona avanzata sulla dèstra inscenata da Giriodi per poco non por'.- immediatamente alla capitolazione delia rocca milanese. Il punto non doveva pero tardare molto- Dopo un accenno dt attacco milanese, al 4.0 minuto di giuoco. Giiistacchinì prima * Beltrami subito dopo sbagliarono in pieno Vm rimando e Grabbi. trovatosi solo davanti a campelli! non aveva difficoltà a segnare nell'angoloMinistrò basso. Per una decina di mimiti a partire da questo punto, durò la Reazione4 dfgU 'ospUi. Cevenini II ebbe in ■mesto breve periodo alcuni tocchi da mae suo. Certi suol passaggi in 4n Con- ìnaicb tezdipivafudaCoripgemdapoGiceletamadgnveundopimvaveC0MMparigotinbicidizutatamviannetounI mlanounnuprmprchdidesqradimgldrsudrgctealgpcol'stb.-erti suoi cambiamenti di posizione con Conli furono fra le migliori cose che lecnieauKuite abbia dato. Era anche Zia C»» riusciva a disturbare Combl dalla -aulete: in cui era lasciato, con (re Uri forti improy visi. Ma questa reazione veniva presto ridotta c con'ttiuta. 1 torinesi tornavano ali auac- idsicemvhdscdtonsfpceasggrcPvpBmslgpcGgbtdsllrgpmdtueoa1tdcatdca■ gdirclnBgspvslqt i]<-o por limonerei ininterrottamente Tino alla i fine «.lei tempo. Campelli, chiamato all'opera l urgentemente e ripettìtamente da Munerati. o!flfl cir\P& e d« Ferreo si dimostrava all'ai e à o o a l e a o a à , o b e i e ò a a a i a i a , l o 1 a e tezza della situazione, mentre le crepe di'iia difésa a lui antistante venivano ogni volta più allargandosi. L'intacco milanese rimaneva perfettamente inoperoso, isolato, tagliato fuori dell'azione dall'irruenza avversaria c dall'enorme lontananza dei propri ■• hulves ». Colle mezzo ali nero-azzurre che invece di ripiegare in d'fesa, come la. situazióne suggeriva, rimanevano in lineo coi compagni, la miglior parte della squadra era ridotta a faida spettatore. Il quadro non cambiava, nel secondo tempo. L'Internazionale riprendeva il campo con Giustacchtni all'ala destra e Cevenini HI al centro di seconda-linea. Ma nemmeno cosi le cose, non andarono meglio. I cinque attaccanti ripresero a sciamare attorno ti goal mibhoso insidiandolo da ogni pn.te e dando ad ogni isinnt.e l'impressione di dover segnare-. 1 iorwards juventini passavano attraverso alle maglie della difesa avversaria con una facilità incredibile, smarcandosi, girando e tirando come se fosse la cosa più tempii te e inumile di questo mondo. Al lO.o minuto la palla giungeva dall'ala sinistra davanti a Giocosa. 11 terzino nero-azzurro invece di scattare per liberare o qualunque C03to, retrocedeva come per vedere cosa Multerai! sopraggiunto sapesse lare. E Munerati ieri attivo, unibile e padrone della palla quanto mai appagava questa sua curiosila, mostrandogli epe sapeva tare un goal. -Dopo quesio secondo successo .juventino salutalo come il primo con grande giubilo dal pubblico, vero fuoco di fila, un'esercitazione di tiro, venne diretta sulla porta di Campelli. L'anziano portiere nero e azzurro fermava palloni ahi e bassi, da lontano e da vicino in eccellente stiie. L'un volta ancora egìi fu battuto, al oO.o minuto, magistralmente da Giriodi che aveva deviato di testa con forza e precisione in un angolo del goal un centro bellissimo di Munerati. L'arbitro non riteneva valido il pun-Mto. Giriodi stesso colpiva ancoro il palo con 1un lente tiro poco più lardi e finalmente I mentre la partita era «in extremis» i milanesi si ri.--vegliav.ino e rompevano la monotonia della preponderanza avversaria con una serie di attacchi. Proprio all'ultimo minuto Bussich colpiva di testa un centro bnr?so proveniente dalla destra e lo deviava fortemente nell'angolo destro tasso. Era un tiro preciso ed Improvviso, Come a dimostrerò che la forza dell'ai male Juventus e tanto difensiva che attaccante, e come per chiudere degnamente una beila giornata della squadra sua, Cornili sì produceva in una parata eccellente come prontezza, stile e rapidità. L'insidia era sventata ed il match terminalo. Il campionato non poteva aprirsi sotto migliori auspici per la Juventus. La sua inquadratura è salda, la sua condotta e veloce, il suo giuoco pre-senta spunti tecnici. La squadra è decisamente in pieno periodo di miglioramento e di sviluppo. C'è in tutti i ciuocatori uno studio di 1ener la palla c terra, di avanzare in velocità, di sottrarsi alla marcatura avversaria, di dar varietà al giuoco e di favorire il comoacno meglio piazzato per ogni azione, che Va salutato corno un fenomeno gradito e benvenuto: l'indice della buona istrada che la squadra sta battendo. Torino dovrebbe vedere dei bei matches di campionato quest'anno. Vittorio Pozzo. I

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