Riordinamento sulle basi di un partito normale?

Riordinamento sulle basi di un partito normale? Riordinamento sulle basi di un partito normale? , n Rema, 4, notte. I circoli fascisti meglio in grado di conoscere il pensiero del Governo, ritengono che l'on. Mussolini, come già a suo tempo vi abbiamo informati, proporrebbe al Gran Consiglio fascista che sia ripristinato quell'ordinamento del partito che vigeva e funzionava prima della ^marcia su Roma. Sarà certamente nominata una direzione del partito di tre o più membri. La direzione sarebbe affiancata da un Consiglio di rappresentanti provinciali fascisti e da una segreteria nominata dal Gran Consiglio. I membri della direzione dovrebbero risiedere permanentemente a Roma. Accanto ai fiduciari provinciali — essendo intendimento del Governo di ridare al partito la sua funzione originaria e limitare la esplicazione del principio di investitura dall'alto — verrebbero costituiti dei veri e propril segretariati provinciali. I segretari provinciali sarebbero eletti dalle assemblee provinciali, ma non potrebbero assumere le, loro cariche se non dopo 1£ ratifica dell'elezione da parte della direzione del partito. Cosi la direzione del partito conserva il suo intervento nella scelta dei fiduciari, 0 nello stesso tempo il principio elezionista verrebbe sostanzialmente introdotto al posto dell'ordinamento attuale. De Stefani alla direzione della Banca d'Italia ? Alla sistemazione del partito fascista, secondo quanto autorevolmente si afferma, farà riscontro una sistemazione della compagine ministeriale. Dalla marcia su Roma in poi, i mutamenti in seno al Gabinetto sono stati determinati da circostanze eccezionali. Ora, ad un anno di distanza dall'avvento al potere del fascismo, il riordinamento della compagine ministeriale avverrà precisamente in occasione di tale anntversurio. I punti essenziali dei mutamenti riguarderebbero la costituzione del Ministero delle Comunicazioni 0 la sostituzione dell'attuale direttore della Banca d'Italia, coll'attuale ministro delle Finanze, on. Do Stefani. Quest'ultima voce deve però essere accolta con grandissimo riserbo. Non è impossibile infine che in occasione della stessa data si abbia una ristretta infornata di senatori. Intanto, mentre la crisi di orientamento e le competizioni personali che travagliano il fascismo, subiscono un ' processo di vera precipitazione, meglio che di maturazione e di graduale perfezionamento, e i severi appelli dello stesso capo del fascismo male reprimono il dilagare del dissensi e dei rancori degli organi contendenti, ci è sembrato non privo- d'interesse accertare il pensiero di alcune tra le più importanti correnti politiche nazionali, nei confronti del movimento revisionista che si è affermato in seno al partito dominante, e che non può a meno, qualora sbocchi in una manifestazione favorevole definitiva, di determinare a sua volta in altri campi revisioni di attitudini e di propositi verso il Governo attuale. Informazioni raccolte negli ambienti responsabili e debitamente controllate, ci hanno messo intanto in grado di riferire le impressioni che della crisi fascista "si hanno nelle sfere dirigenti del partito popolare e ci permettono anche di tratteggiare la linea di condotta che il triumvirato di questo partito si propone di far seguire al partito stesso, subordinatamente alila piega che prenderanno le vicende della revisione di cui si sono fatti assertori il Rocca e glii altri elementi temperati del fascismo. " Revisionismo „ popolare £ fascismo Negli ambienti del partito popolare non è mai cessato il proposito di accordare al Governo fascista, in nome dei supremi interessi dei paese, una loale e fattiva collaborazione. « Le vie che hanno condotto alla rottura tra il nostro ed il partito oggi al potere — ci è stato detto — sono ancora interpretate tra noi e particolarmente tra gli esponenti responsabili della nostra organizzazione come un effetto della pressione esercitata dal fascismo provinciale sull'oli. Mussolini, per determinare quella attitudine di intransigenza e di ostilità che si è dcllnitivamenta manifestata con le note dichiarazioni del Gran Consiglio, di cui il capo del Governo e capo del fascismo assunse apertamente la responsabilità. In effetto i popolari non hanno mai negata la loro collaborazione, uà avrebbero rlilutaia un'onesta e decisa Chiarificazione di propositi e di posizioni, se l'Invito alla cnsid detta chiarificazione loro rivolto dai fase fosse stato interpretato scisti, e giova riconoscerlo - non a tono, come un pretesto alla pie-meditata offensiva e come una manovra in- ™a a disgregare ii-reparabilmente il partilo ,. « lu polemica fascista tra revisionisti e in- transigenti è seguita dai dirigenti del partito popolare con la massima attenzione. Il travaglio odierno del fascismo è tenuto nel conto di un sintomo importante di quella chiarificazione che ognuno si augura destinato a permettere ai popolari una rettifica di rapporti e di attività nei confronti del Governo. Diverse manifestazioni che denotano una ripresa del revisionismo in seno al partito popolare, si sono intanto già verificate. Devono a questo proposito — ci è stato fatto rilevare — essere presi in considerazione gli scritr ti dell'on. Bresciani sul Cittadino e quelli del direttore del Popolo Veneto, giornale quet st'ulttmo che difese sempre il concetto delh> più rigida, disciplina del partito, ed il tono? notevolmente mutato, di autorevoli organi I della stampa aderente, per esemplo del P&i poìo, che se non ancora ufficialmente, certo ufficiosamente, rispecchia il pensiero del triumvirato. Sbaglierebbe chi interpretasse questo affacciarsi di un diverso indirizzo come un sintomo di una nuova crisi secessionista. Queste direttive rispondono in tutto al pensiero ed al volere dei preposti alla Direzione del partito popolare. Quanto «1 possibile sviluppo di questa chiara tendenza revisionista, sino al verificarsi di una ripresa di collaborazione, si osserva che è inevitabile riferirsi allo sviluppo corrispondente della revisione nel fascismo. Le due revisioni sono, rispetto al partito popolare, fatalmente interdipendenti ». Il "caso,, di Milano Qualche sintomo di una convergenza dei due processi revisionisti si potrebbe intanto riscontrare nella soluzione data, per volere dell'on. Mussolini, alla vertenza popolare fascista di Milano. E' certo che la soluzione imposta dal Presidente del Consiglio, non deriva dalla .premessa intransigente che considera i popolari come nemici del fascismo, ma è stata ispirata ad una nuova valutazione della situazione politica ed alla tendenza di allargare la base dei consensi, tendenza facilmente identificabile nelle ultime manifestazioni di Mussolini e dei più autorevoli revisionisti del fascismo. Del resto, ci si è fatto a questo punto notare, la persona dell'on. Mussolini ha goduto e gode tu ti ora nel campo del partito popolare, della più larga estimazione e non vi sarebbe ragione — salva e tutelata restando la dignità del 1x1 rtHo e dei suoi uomini — di negare la fiducia ad un Governo presieduto dall'on. Mussolini. Abbiamo chiesto allora chiarimenti circa la posizione e l'attività della frazione popolare di sinistra. — L'attività della frazione di Miglioli — ci ci è risposto — risponde all'espressione di «isolamento ed immobilità». Mignoli ed i suoi amici restano nel partito, perchè non attentano in alcun modo alia disciplina. Ad opera del triumvirato, il movimento di sinistra è oggi isolato completamente, sicché gli incitamenti e le diffide intese ad ottenerci l'espulsione di questa o quella persona, non possono essere e non saranno ascoltate, in fondo non esiste'un partito che non ospiti esponenti di tendenze di minoranzo dissenzienti: ed anche il fascismo coi suoi molti Farinacci ne sa qualche cosa. In sostanza il' partito popolare appare oggi, più che altra, in attitudine di osservazione, di attesa e di studio interiore. agsvnlpvvLe sfide genovesi Genova, 4, notte. 11 dott. Ferruccio Lantini, condirettore del Giornale di Genova, ha rassegnato le sue dimissioni da membro della presidenza dell'Associazione nazionale dei combattenti 0 da consigliere comunale. Ha poi fatto la seguente dichiarazione sul suo giornale: « E' stata pubblicata sul Secolo XIX ieri, e riprodotta da altri giornali, una lettera a firma di Massimo Rocca che concerne la mia persona. Avendo ricevuto dal suddetto signore l'annunzio di una suda cavalleresca fin dal l.o corrente mese, dichiaro che sono nell'impossibilità di provvedere comunque ». Il Lautiui ha pure inviato i suoi rappresentanti ul comm l'antozzi, direttore del « Secolo NIX ». questi inoltre Massimo Rocca ita inviato la seguente alida: « Avendo ella pubblicato sul t Secolo XIX », a mia insaputa ed abusivamente, una leitora da ine diretta al dott. Lamini il 21 settembre, non destinata alla pubblicità, 0 la cui comunicazione ai giornali avevo anzi lassativamente proibito, ed essendo min (aito lesivo del mio onoro di gentiluoni•> in quanto era notoriamente aperta una vertenza cavalleresca tra me e il dottor Lantini. le chiedo una riparazione per lo armi. Consegno il presento cartello ai signori capitano Renato Grippa e Corrado Marchi, mici rappresentanti ». 11 « Secolo XIX ». pubblicando queste lettera, la fa seguire dal seguente , commenti»': «Nell'assenza del nostro direi- iloro 11 cartello è stato naturalmente raccolto dal nostro redattore capo, coirle. Armando | Pasliil-Zambptip. che ha nominalo a rapp'ye- | s^ 1 Minto e,l il comm. avv. hmrsto Bertollo ». Anche 1 avv. Gerardo ha invialo i suut rappreseninnii al dottor Lantini per le vie U «il latto subile ieri nel suo ufticio. »

Luoghi citati: Genova, Milano, Roma, Veneto