La cessazione della resistenza deliberata all'unanimità dagli Stati germanici

La cessazione della resistenza deliberata all'unanimità dagli Stati germanici La cessazione della resistenza deliberata all'unanimità dagli Stati germanici Anche il presidente della Baviera ha approvato - " Salvaguardare la dignità e l'onore del popolo tedesco „ - Difesa strenua dell'unità del Reich, " bene intangibile della nazione „ - In caso di disordini, le autorità e i funzionari di ogni Stato federato devono ubbidire esclusivamente al Governo di Berlino e al presidente della Repubblica - Le incognite della situazione all'interno e all'estero (Servizio speciale della STAMPA) BURLINO, 25, notte. Il Gabinetto Stresemann ho, assunto coragaioeamente la posizione che lo stato delle cose nella. Ruhr e nel resto della Germania gli ha imposto. L'ostruzionismo «ella Ruhr cesserà questa notte o domattina : con un pubblico proclama il Governo autorizzerà operai ed impiegati del territorio occupalo a riprendere il lavoro sotto l'oecupasione franco-belga. " Costretti a cederò 7 notiti addotti dal Governo a questa decisione sano quelli noti da parecchio tempo e che furono già ampiamente discussi dalla stampa-, impossibilità economica di finanziare più oltre la resistenza passiva; constatazione che Vostruzionismo, lungi dal rendere più forte la posizione internazionale della Germania, non fa più prevedere alcun risultato utile in questo, senso. Il Cancelliere ha annunciato che le spese settimanali per la resistenza ammontano ormai a otto milioni di miliardi. ;« Le nostre finanze si esauriscono in questo pozzo senza fondo — ha detto oggi il "Cancelliere ai rappresentanti dei partiti. — L'ostruzionismo, che era finora un'arma contro una violenza illegale, è ora un'arma contro il nostro slesso paese. Non 'è possibile attendere che il nemico, inalberi la bandiera bianca, permetta il ritorno 'degli espulsi e ci restituisca i nostri diritti sovrani. Quindi slama costretti a cedere. Tuttavia il Governo, anche dopo cessato l'ostruzionismo, non tialascierà di lavorare perchè questi scopi, che qualsiasi 'Governo germanico deve, avere sempre presenti, siano al più presto possibile raggiunti ». Questo punto di vista, che aveva otteftuto Ieri sera l'approvazióne dei 150 delegati della Ruhr (eccezion fatta degli in'tcritti al partilo tedesco-nazionale) è stailo oggi approvato — secondo un comuniteato ufficiai* — anche dai capi dei Governi confederati. Alla unanimità, sottoUnta il comunicato. Questo vuol dire che anche il presidenti della Repubblica bavarese, von Knilling, da cui si attendeva una violenta opposizione alla politica del Governo che gli organi del suo partilo 'chiamano, una « vergognosa capitolazione », ha riconosciuto che la gravità dell'ora non consente altra soluzione. n comunicato officiale Eccovi, del resto, il testo del comunicato Ufficiale. « Stamane ha avuto luogo una confe!« renza fra i presidenti degli Stati della h< Repubblica, insieme col Cancelliere. Il ì< Cancelliere ha esposto la situazione, do>< po l'esposizione della quale i rapprescn!n tanti dei paesi federali hanno espresso \uil loro pieno accordo su questo punto di n visla: che la resistenza passiva deve esti sere abbandonata per ragioni di politica \u interna, sopralutto di natura finanzia\uria. All'unanimità fu espresso anche il .!« parere che l'abbandono dell'ostruzioni:« smo dovrà essere annuncialo dal Govcr'k no germanico in una forma che salvasi guardi la dignità e l'onore del jiopolo :« tedesco. Contro qualsiasi tentativo di !« creare nocumento all'unità dello Stato, ;« tutti i rappresentanti responsabili dello '« Stalo tedesco hanno espresso il loro salti do volere di. difendere c garantire l'imiti tà dello Stalo còmi bene intangibile delti la Nazione ». Anche nel colloquio coi capi dei partiti parlamentari il Cancelliere ha potuto vedere approvato il suo punto di vista. Le frazioni parlamentari — dice «il altro comunicato ufficiale — hanno riconosciuto esatto il punto di vista del Governo, che lo induce a decidere l'abbandono dell'ostruzionismo. Sono rimasti all'opposizione soltanto i rappreseti tanti del partito tedesco-nazionale. Essi hanno invece chiesto che l'azione governativa attuale sia integrata con misure ancor più energiche. Domani Stresemann esporrà dinnanzi, alla. Commissione degli affari esteri la forma e le ragioni dell'abbandono della resistenza passim, lì Reichstag è convocato in seduta pie natia per dopo domani. Una " seconda Versailles „ Con la giornata odierna è sanzionala la sconfitta politica della Germania, della cui gravità nessuno, a qualunque partito appartenga, fa mistero. Una vera e propria resa a discrezione i cui paragoni colla guerra recente si presentano naturali alla niente, « Siamo in pieno bosco di Compiegne — scrive per esempio la Deutsche Tage Zeitung — c Poincaré si prepara a dettarci una seconda Versailles ». Ma giornali ministeriali fanno notare che la resa è onorifica e rendono omaggio al senso di responsabilità e di coraggio del Gabinetto. « Se avesse avuto questo coraggio bel 1918 il Comando Supremo! — scrive la Vossisene Zeitung. — Invece allora si attese per lunghe settimane un miracolo, . the non venne, finché i nervi di Ludendorff cedettero tutto in una volta c si dovette accettare in -18 ore il fatale armistizio ». I commenti dei giornali della destra si immaginano facilmente, « Capitolazione vchddnavppcgqgmsaimfiawavsasdzdGfG i i e o e e o . i, n a a o a a a e a a ao a to, ff e si ne vergognosa» ; «resa a discrezione»; «quello che il pazzo delirio dell'istèrico Poincaró ha mai potuto fantasticare in una notto di febbre — scrive il Lokal Anzeiger — e divenuto realtà proprio per opera del gabi-' netto Stresemann-Hilferding ». Il Gabinetto Cuno è naturalmente tirato ancora una volta in ballo dai giornali governativi per sentirsi affibiare tutta la colpa di quello che succede, per aver esso ripetuto le stesse colpe della cricca militare c diplomatica della guerra. Tutto questo è giusto. Bisogna però ricordare come, tutti quei giornali ed uomini politici che oggi gridano la croce addosso a Cuno ed a Hermes si erano montati egualmente la testa sei mesi fa, in maniera che coloro i quali ammonivano il Governo dei pericoli, c delle incertezze della lotta erano immediatamente tacciali per traditori della patria. Vi furono giorni in cui l'opera di soccorso per il marco dava una parvenza di fioritura alla lotta economica, e perfino il Vorwaerts si poteva illudere che la Germania avesse scoperto un nuovo metodo di guerra vittoriosa per un popolo disarmato: l'ostruzionismo. Oggi l'ostruzionismo sarà abbandonato e la Gei-mania si trova più disorientata che mai, divisa nel suo seno da diverse correnti ir.inacciose. Preoccupazioni per la Baviera La Baviera ispira le peggiori preoccupazioni nonostante il consolante assentimento dato oggi da von Knilling alla politica del Governo. Difatti stasera il Governo ha dif fuso il seguente telegramma circolare ai Governi dipendenti: « In caso di disordini tutte le autorità e « tutti gli impiegati degli Stati federati doni vranno obbedire esclusivamente agli orli dini del Governo centrale. Ogni disposi-, ii zione che fosse resa necessaria riguar. ii dante i loro doveri sarà emanala soltanto u dal Presidente della Repubblica ». . Questo comunicato ha tutta l'aria di apparire misteriosa. Ma bisogna sapere, per capirlo, che VAssociazione degli impiegati ferroviari bavaresi ha diffuso fra i suoi inscritti ' una circolare, segreta riprodotta oggi dall'Agenzia parlamentare, nella qua le circolare è detto fra l'alito: «Nel caso in cui il Governo centrale, come già fece per la sommossa di Kapp, chiedesse agli impiegati di fare servizio per un Governo non costituzionale, bisogna contare sull'e ventualità che il Governo bavarese impon ga, al contrario, agli impiegati, di conti' nuare il proprio servizio ». In altre parole, se viene a Berlino un Governo rivoluzionario della destra, questo può avere l'appoggio ufficiale del Governo bavarese, il quale può imporre agli impiegati residenti nella repubblica banares.c, in contrasto cogti eventuali ordini del Governo centrale, di obbedire al nuovo Governa rivoluzionario. Conosce von Knilling questa circolare? — si chiedono i giornali governatici. Che cosa ne dice di simili manifestazioni che fanno apparire il Governo bavarese come complice di tentativi di allo tradimento? Olire a queste manovre desta una certa preoccupazione l'attivila delle « Associazioni patriottiche di combattimento bavaresi», che sviluppano in questi giorni una atticità mollo preoccupante. L'agitazione non si limila alla Baviera: si nota una specie di aggiramento del Governo di Berlino da parte della Slesia, della Prussia Orientale e della West/alia, dove le Associazioni nazionalistiche compiono una propaganda mollo pericolosa. Lucdendorf dovrebbe essere il famoso dittatore di cui da parte dei tedesco-nazionali si parla apertamente. Anche oggi la Deutsche Tagcs Zeitung, commentando la situazione, dichiara che ormai il Governo attuale deve cedere il posto alle vergini forze del paese, le quali devono farla finita col marxismo e colle debolezze pacifiste. D'altra parte, notiamo che i tedesco-nazionali diffondono voci di una prossima dittatura repubblicana e fanuo il nome di Noshc come il dittatore in predicato della Ilepubblica. Ma il Berliner Tageblatt si dichiara autorizzato a smentire che Noshe, il quale si trova da qualche tempo a. Berlino, abbia mai avuto un tale incarico o una tale intenzione. I comunisti Altre preoccupazioni destano i comunisti. La Rothe Fanne,, sospesa da domenica per quindici giorni, ha potuto uscire questa notte in un numero speciale contendile l'appello ai compagni per la proclamazione dello sciopero generale come l'unica arma. Inoltre H partilo comunista invita i soci a tenersi in « stato di allarme rafforzato » e ad assumere una decisa posizione di opposizione contro la politica governativa nei riguardi della lotta per la Ruhr. Interessante e poi una scoperta fatta dalla polizia berlinese, la quale ha sequestrato, presso un organo ufficiale dell'Ambasciata russa di Berlino, un deposito di. armi, abbastanza considerevole. Si fa il nome dcll'altnehé militare presso l'Ambasciala russa, Petrow, il. quale avrebbe comperalo le armi pagandole oltre 1500 dollari. P. M. atscdsTimmpdcspbdaedt

Persone citate: Kapp, Ludendorff, Poincaré, Rothe