Spalla è costretto al match nullo da Humbeck

Spalla è costretto al match nullo da Humbeck Spalla è costretto al match nullo da Humbeck Anche Fratti ni non riesce ad aver ragione di Devos - Bosisio batte Van Maroey ai punti - Bianchi vince per squalifica dell'avversario (Dal nostro inviato speciale) MILANO, 2-i, mattino Tcrì 11 Palazzo dello Sport di Milano ha vissuto la vera giornata dell'inaugurazione. Già. al tempo della Flora campionaria fu riempito di automobili è di motori, che il Ro andò a visitale per rendere omaggio alla valentia dei costruttori italiani, ma l'esposizione organizzala a primavera non poteva aprire ufficialmente alla vita d'ogni giorno il grandioso casamento di Piazza d'Armi. Per ciò occorreva un avvenimento d'importanza singolare, chn Tacesse convenire sotto la grande cupola rovesciata un pubblico folto che riempisse le raggiere di sedie disposto tra l'elissi dei muri. Ma, per fortuna o per disgrazia degli organizzatori, la prima giornata non ù stala molto pingue, il grande avvenimento, il match tra i pugnisi! Erminio Spalla e Jack Humbeck, era ridotto dai competenti allo proporzioni d'un incontro fra un campione di grande valoro ed un giovane volenteroso che poteva farsi battere onorevolmente ; il giorno scelto per lo svolgimento della partila era troppo vicino alla riunione automobilistica di Monza, la quale è costata molto danaro a più di una persona, ed ha posto molta gente nella necessità di rinunziare alle Quattro partite di ieri, le qualimcìtevano di fronte quattro hoxeurs italiani e quattro atlcli belgi. Perciò ieri, alle tre del pomeriggio, quando cioò avrebbe dovuto avere inizio la manifestazione, le tribune erano vuole per la massima parte, poi che alcune migliaia di spettatori s'trano disseminati, sui '»5u0 metri quadrati della platea, e si assiepavano in aito, tulli all'implodi. Nel palazzo ebe potrebbe contenóre 'JO.OOO persone, meta del posti erano vuoti, ciò che prova come il pubblico milanese non abbia sentito il match Spalla-Humbeck, e non si sia interessalo gran elio al comliattlm'ento di rivincita offerto dal belga Davos all'italiano Fruttini, due dei più quotati aspiranti al campionato europeo dei pesi medi. La squalificata di Leukemans In quest'atmosfera di freddezza, con un ritardo notevole, s'è iniziato ieri il match Italia-Belgio. Quattro partite erano in programma. Dovevano essere giocale da professionisti, cui incombeva un compilo dei più difficili. Gli italiani salivano sul ring confortati dall'applauso trionfalo del loro pubblico, che attendeva 'da loro una vittoria netta, come quella che avevuuo saputo conquistare i dilettanti qualche giorno prima : , gli stranieri, contro gli avversari e contro il pubblico, dovevano riconquistare il terreno perduto e pareggiare la partita. E, in verità, ù parso che a questo risultato potessero tendere Au dal primo incontro, quello che si 6 svolto sotto la direzione dell'arbitro sig. Carlo Czcrny tra Pietro Bianchi, prima serie d'Italia pesi piuma, e Jos Leuketnuus, prima serie del Belgio pesi leggeri. Uno degli inservienti grida col megafono le condizioni del coiTjhP.ttimento: 10 riprese di 3 minuti : guanti di 1 onde, bendaggio duro. Poi risuona il tradizionale colpo di gong, e la partita comincia con un uppercut destro di Bianchi al suo avversario. L'n applauso nutrito si leva dal pubblico, elio sottolinea favorevolmente le azioni dei due contendenti, tutti e due veloci. L'italiano colpisce con due nwercuts nel primo round c con qualche destro alla figura. 11 belga schiva bene, risponda e contrattacca bene di sinistro, ma non può evitare che nelle primo battute si ali ermi la superiorità del nostro atleta. Perù, alla terza ripresa, la fisionomia dell'incontro subisco un mutamento doloroso. Il camoione belga, favorito dal peso (kg. B8 contro i 53.81W Ui Bianchi), abbandona il gioco a distanza nel quale eccelle l'Italiano, e provoca frequenti « corpo a corpo », dtir rante i quali prevale nettamente con dei bei sinistri che obbligano Bianchi alle corde. E senza dubbio, avrebbo finito con Tiuvporsi alla distanza, se al 4.0 round il suo avversario non fosse caduto accusando un colpo basso, che 6 stato veduto dall'arbitro c riconosciuto dal medico. Leulcerr.ans è squalificato, e lascia il ring piangendo, perchè deve ad un caso doloroso la punizione inflittagli. Egli ha tentato infatti uno swing basso, che Bianchi ha fatto per schivare. Ma è riuscito ' soltanto a presentare al^avversario 11 basso ventre, sicché il colpo irregolare È stato involontario. Comunque, l'Italia vince il primo incontro della giornata, ed il pubblico accoglie la decisione dilla giuria come un auspicio bene augurante. La vittoria di Bosisio Durano ancora i commenti sulla sconfitta fortunosa del pugihsta belga, che risuona sotto la volta uno squillo di tromba, cui segue la Biabunconne: si saluta Arthur van Maroey, prima serie del Belgio dei pesi medio leggeri, elio sale agilmente sul ring, precedendo di qualche minuto il suo avversario: Alarlo Bosisio, campione dltalia dei pesi medio leggeri. Lo speaker grida i pesi: Kg. Gj.óOO per il belga; Kg. 06,300 per l'italiano, che si la notare per la perfetta plasticità della persona e l'agilità dei movimenti. 1! belga, più basso, dalla guardia impenetrabile, inizia vigorósamente la partita, divisa in 10 riprese di 3 minuti, da disputarsi, come la prima, con guanti di i oncie, bendaggio duro. Van Maroey prevaie nettamente all'inizio. L'inizia-tiva dell'attacco è sempre sua e la sua prevalenza si accentua nel corpo a corpo che ne segue: Bosisio è colpito con un cross destro, che gli fa sanguinare il naso. Il belga riesce per qualche minuto ad evitare con maestria il contrattacco del campione d'Italia. Tocca a questi allora di mutare l'andamento della panna, cambiando tattica, mentre il belga cede leggermente a partire dal sesto rouu1. Allora il combattimento diventa più che inai accanito, pur conservando una linea di boxa corretta. Notiamo due crosses sinistri di Bosisio alla carotide del belga, che. buono schermidore, resiste bene. Ma la gra^nimip pugni non ha tregua: anzi, si aggrava, perchè l'italiano usa ed abusa dei sinistri, dai quali Van Maroey non sa difendersi, e costringe spesso l'avversario al corpo a corpi, favorito com'è dalla maggioro nyilit.i e dalla statura più alta. Le rapide entrate <!' Bosizio '-'li acquistano triniti punti e provocano un indebolimento notevole del belga, meno svelto e peggiore tattico del campione d'Italia, il quale un solo difetto ha mostrato, ed è quello di essere troppo allenato. Cosi, ai runfi, Mario Bo=isio ha conquistato la più bella vittoria della sua carriera, pticliè Arthur Van (Maroey. vivamente applaudito da] pubblico, ha dimostrato Ornante 11 magnifico coiubaHimenlo di esserti un hoxenr di valore non comune, del quale è diffìcile liberarsi con sollecitudine. Bosisio ha «ei:fitn certamente che la sua vittoria aveva maggior valore per la valentia innegabile del suo avversario, elio gli ha conteso il terreno pollice .a pollice, senza un istante di sosta, e mentre scrosciano gli applausi che lo salutano vittorioso, si avvicina al briga, ffll stringe le mani con effusione e lo solleva rll colpo, presentandolo cavallerescamente nll'ammlraziona popolare. E salve di battiman! frenetici accomunano nell'esaltazione entusiastica il vincitore e il vinlo. Fi attini pareggia con Devos Quando il terzo italiano ascende il ring, volto atteggiato come sempre al sorrido, la '••Ila applaude a lungo, anche perchè Devos. v ventunenne pngilista di Anversa, lascia il *oo angolo a si fa incontro all'italiano, scambiando '.mi lui il saluto di rito. Quosta yoiu erma ira. le corde un arbitro svizzero, n signor Francois Dnvfrnaz, designato dali ini,.-.■:i:,zifinili Boxing Union per dirigere i w incontri, i quali traggono la loro ìà ai&i? ^'atm cittì mettono in presenta i,vro"U,a battersi per il titolo euiuu-, li penultimo ÉombaUtaeiita delio | 1 giornata, inratti, quello tra il campione dItalia dei pesi medi. Bruno Frattinl, e il campione del Belgio della medesima categoria, lionato Devos, vale per la semifinale del Campionato Europeo. Se l'atleta del nord fosso battuto, non solo il milaneso otterrebbe la rivincita del match di Casablanca in cui fu battuto ai punti dallo stesso avversario, ma potrebbe sfidare l'inglese Bollami Tolti, che detiene il primato far i pesi medi d Europa, per euiiquistare all'Italia un nuovo, preziosissimo alloro. 11 combattimento è in 13 riproso di tre minuti. Comincia con una serio di schermaglie da lontano cui seguono fulminei corpo a corpo. La diversità dei due sistemi di gioco è evidente: Drvosemerge a tratti per la tecnica finissima; trattini dà prove ripetuto del-, la sua irruenza, tenuta sapientemente a freno dall'avversario, dulia guardia chiusa e dall'esperienza consumata. Ma l'italiano al secondo round riesce ad obbligarlo alle corde con una scarica improvvisa; il belca gli avvia un crochet destro, e schiva due irruenti entrato di Fratturi. Questi cerca nella mutevole guardia dell'avversario il punto vulnerabile per vibrare il solito colpo duro, ma Devos risponde con maestria, e a lungo il tempo trascorro fra- schermaglie pruaenti, inframmezzate da alcuni corpu a corpo nel quali Devos deve sentire i destri di Frattinl. E* cosi che l'italiano giunge al lO.o round con un leggero vantaggio, che dura ancora por qualche minuto. Poi Devos inizia l'offensiva, ina Bruno gli sfugge, sicché i • crochèts -, del belga sono ìlei tutto inoffensivi. Frattinl ha una ripresa violenta nel 14.o round, quando vibra un « uppercut » violento, ina Devos non lo accusa, o nell'ultima ripresa il belga, che 6 il più veloce, impone nettamente il suo gioco all'italiano, che ha la peggio. Perde così 11 vantaggio acquistato nei ■ primi minuti della partita, chiudendo alla puri il match di rivincita. Il giuoco dei due pesi medi L'ultimo round, insomma, ha deciso del risultato Durante i due terzi della parlila Fruttini ha avuto l'iniziativa dell'attacco, ma la potenza e l'irruenza della .sua azione sono state controbilanciato dalla tecnica e dalla calma di Devos. Cuntro costui, Biuno ha corcato invano il corpo duro, perchè il suo destro non ha saputo valergli ieri come nelle giornate delle .vittorie piti fuhridc. Devos. che l'italiano non è riuscito a~ scuotere, hn fatto un Piateli tattico: ha rintuzzato le azioni offensive con pacata calma, sfoggiando schivate superbe. Durante tutta la partita non è stato scambiato nessun colpo potente: la battaglia si è svolta tutta attraverso crochèts e crosses brevi, poi che alcuni upporeuts di Fratoni hanno colpito a vuoto. L'italiano ò apparso in possesso della sua forma migliore. Non e mai stato così scientifico ?cd ciuciente nel corpo a corpo. Ila forse perso un po' in potenza, ma ha dato prova non dubbia di una abilità maggiore, non tanta però da fargli vincere il 36.0 incontro della carriera. Ha sapulo insomma fornire in complesso un bel match, che è stato variamente giudicato dai direttori della partita. Mentre infatti il rappresentante della Federazione italiana, avv. Volpi, ha deciso nettamente a favore del campione milanese, e il signor Collard, della Federazione belga, ha attribuito all'italiano un vantaggio quasi insignificante, l'arbitro ha richiamato la prova meno buona fornita negli ultimi rouuds ed ha creduto di non dover indicato nessun vincitore; della qual cosa peraltro non sappiamo dargli torto. L'ultimo combattimento E' orami calata la sera. L'attesa è opprimente, sia vicino al ring che nei settori più lontani. Erminio Spalla gioca forse la carta più importante della sua carriera, perchè il suo compito è dei più ardui. Dctieue da pochi mesi il titolo di campione d'Europa, ina gli hanuo rimproverato di averlo guadagnato contro avversari lucili, cruci Pemvill, Cowler, Toi.Nidor, che non sono della classe dei Battling Sikl, dei Carpentier, del Beckelt Ma non è colpa sua, ribattono gli ammiratori dei peso massimo italiano, so nessuno dei più celebrati ussi del continente l'ha voluto incontrare, n se è staio obbligato a pensare di recarsi in America per poter giocare. Mentre era intento ai preparativi per la partenza gli è arrivata la sfida di Jack Humbeclc, un giovane colosso fiammingo, diventato qualche mese addietro campione del p;ecolo Belgio, ed ha voluto accettarla, mettendo in competizione il molo europeo. Ma il match, si dice, per Erminio è più difficile di quanto non si creda. Canipione d'Europa e d'Italia, vecchio de] mestiere, alla vigilia della tournee in America, che gli deve fruttare dollari sonanti, se nr,n può dargli vittorie convincenti, gli bisogna sbarazzarsi velocemente del giovanottone diciannovenne che gli si oppone. In poche battute, violente, dure: come per ristabilire le distanze e convincere quel ragazzo imprudente od impudente che deve scaltrisl ancora prima di sognare il primato tra i pugilatori del continente. Cosi spalla si affermerebbe irresistibilmente se gli riuscisse, cioè, ili abbattere il belga con una mazzata formidabile, che rintroni per tutta la sala e dica agli spettatori, alleniti, che il camplano d'Europa è degno successore di Carpouticr e di SM;i, c della cosa convinca specialmente gli stranieri. La violenta offensiva di Humbeck Ma Spalla può rovesciate l'avversario e mandarlo nel mondo dei sogni ? Molti no dubitano, ricordando quanto-egli sia tardo a mettersi in azione. E' vero che il suo pugno arriva spesso, ina è anche vero che è poco preciso nel colpo. Sappiamo tutti che. è poco veloce, ma ci è. noto che ha una resistenza al dolore miracolosa. E' escluso a priori clic debba soccombere, ma l'intérrogarivo permane e ci laseia perplessi: vincerà... come un fulmine ? E' per questo che il pubblico tare quando Comincia l'incóntro. Ma una grande fiducia è in lutti: anche a strattoni, pensa ognuno di noi. Spalla riuscirà ad aver ragione di quella massa di carne lattea, tozza e pesante, che gli è messa di conno. Qualche minuto appena, e siamo obbligati a mutare avviso. Fin dalle prime battute i! belga ò aggressivo: veloce ed irruente, di fronte ad ini avversario quasi immobile, colpisce con forza, e chiude a proprio vantaggio il primo round. Quando la partita riprende, vibra un cross sinistro (è il suo colyo preferito) : Spalla blocca, ma Humbeck lo butta contro le conio con un sinistro al naso che riempie di stupore; schiva un uppercut e prevale anche nel secondo round. Esordisce in seguito col solito sinistro, ma questa volta il campione d'Italia pare voglia Imporre la sua superiorità, perchè inca-sa borio e costringo l'avversario al corpo a corpo, durante il quale vibra colpi violenti al torso di Humbeck, e chiude la terza ripresa con rapidi scambi di crosses e di swings a suo favore. Ma il belga continua ad essere il più aggressivo. E' disordinato nella sua azione ; è impreciso nel colpo, ma si butta a capotino nella lotta, e picchia. Ad un « unndue » di Spalla a! ',.o round risponde con un crochet destro che costringo l'italiano alle corde, e due volte consecutive il suo guanto colpisce pesantemente la mascella dell'italiano, a mezzo il 5.o round, spalla paia voglia ritarsi, •pere!,è verso la line del tempo colpisce Humbeck con un » hook • allo stomaco, accusato visibilmente. La stentata ripresa di Spalla Pare cosi che il belga debba scomparire celermente dalla lolla, e clic l'italiano debba imporsi Analmente. Ma le riprese si susseguono sempre uguali. Humbeck pai-te deciso col auo «sinistre, il più delie .volte non co¬ glie subito, ma Spalla non sa tenerlo a freno e deve ricevere In pieno viso un guantone di striscio che deve fargli l'effetto di una staffilata. Ma non sa rintuzzare l'offesa, e subisce ogni amarezza. L'avversario, che è impreciso quanto forse più di lui, sente di avcre tutto da guadagnare dal prolungarsi dcìla partila, e niente fa perchè questo non avvenga. Ila un rapido attacco, che non sempre riesce a chiudere con un cazzotto ben dato, ma poi arretra fulmineo e sfugge alla controffensiva. Oppure, subisce i colpi in silenzio, limitandosi a volte a sorridere. Ila dalla sua la fortuna, perchè affronta uno Spalla inferiore di molto a quegli che vinse Van der Veer, un boxeur lento, impreciso, che è sceso ih campo troppo fidente nella sua buona stella, senza una preparnzluuo adeguata. A Siresa si è abbandonato a sporadiche sedute di allenamento ton uomini inadatti, che non gli facevano sentire i suoi difetti essenziali (l'agilità e la velocità delle azioni) e lo inducessero a studiare psr migliorarsi ed a non fare fidanza soltanto sulla sua forza fisica innegabile. Ques'a soltanto gli ha permesso di abbattersi sul belga per una dozzina di riprese, durante le quali si è accorto di avere davanti a sè un boxeur altrettanto forte, elio incassava e contrattaccava, Con coraggio e con foga ; oppure schivava, ed approfittava del disorientamento successivo di Spalla per obbligarlo alle corde e per colpirlo duramente alla figura. Ma neila parto centrale dal match ha subito la preponderanza avversarla, la quale è stala netta alla lO.a ripresa. Ad un uppercut il belga risponde con un diretto; poi è costretto alle corde. Due formidabili pugni lo stordiscono, ma Sprillo non sn insistere nell'attacco e il belga gli sfugge. L'italiano incalza al 12.o round, ma Humbeck si difende bene, e rispónde con larghi crochèts. Il campione d'Europa è irritalo dalla resistenza che gli oppone il belga, e conduce furiosamente la 15.a ripresa. Esordisce con due destri e con un colpo d'incontro, e prosegue la sua offensiva con un cross destro ed un sinistro al viso. II belga dev'essere toccato duramente, si dice da tutti. Il prodigioso finale di Humbeck Ma la gragnuola non provoca alcun risultato apprezzabile. 11 belga anzi, lungi dall'essere sopraffatto, sca:ta all'offensiva al 17.o round, dando prova di una resistenza che ha dell'inverosimile ed insiste negli attacchi nuche nelle riprese successive, (piando Spalla è apparso tradito dalla sua riserva di fiato. Al 18.o-round Humbeck perde l'equilibrio e cade tra le corde: l'italiano gli va addosso, ma l'avversario è già in piedi, pronto a ricominciare la lotta, che diventa veramente penosa. Spalla comincia a dare segni evidenti di stanchezza, ligli si sforza di realizzare un risultato decisivo, ma un suo colpo diretto alla mascella dell'avversario cade nei vuoto per il rapido abbassarsi di Humbeck: trascinato dalla sua stessa foga, Spalla parcella e cade a terra, donde è rialzato dal campione del Beigio, all'attivo del quale dobbiamo registrare ancora un doppietto e due sinistri alla mascella, che è riuscito a piazzare negli ultimi minuti, i quali trascorrono in un silenzio di tomba. I giudici proclamano Humbeck pari a Spalla. Questi fa dichiarare che ricorre alla Federazione internazionale per impugnare la validità del verdetto, ma la sua ila comprensibile non riesce a non fare colmare di applausi il giovane belga, elio hu lodato molto bene, e non ci toglie dall'animo l'amarezza di cui il quarto incontro milanese l'ha colmato: quella che deriva dal fatto che il campione d'Europa 6 stato tenuto in (scacco da un valoroso comingman, del quale Erminio Spalla avrebbe dovuto trionfare in un incontro fulmineo, C. 8.