La situazione interna mentre il Cancliere prepara la resa

La situazione interna mentre il Cancliere prepara la resa La situazione interna mentre il Cancliere prepara la resa (Servizio speciale (lolla ■ Stampa » Boriino, 24, notte. TI consueto discorso domenicale di Poincaré non trova molti commenti nella stampa tedesca abituata ormai a considerare le manifestazioni oratorie dèi Premier francese come qualche cosa di inevitabile. Solo la Zeli, organo personale del Cancelliere, si sento per questa sua qualità in obbligo di dedicarvi alcune righe senza perù abbandonarsi al solito spirito polemico che orinai ha messo da parie. E il giornale commenta il discorso con un titolo che lo riassume: « Inaccettabile ». Piuttosto il giornale avverto essere opportuno ricordare alla Francia che Stresemann ha assunto il potere perchè, qualunque sacrifizio possa costare, il Reno e la Ruhr ridiventino tedesche. Pertanto, anche 1 discorsi di Poincaré, che sembrano stilati ormai tutti sulla medesima falsariga, passano in seconda linea dinanzi alla imminenza della cessazione della resistenza passiva 1 cui giorni possono ormai dirsi contati, « Comincia la settimana fatale » — scrive oggi il direttore del Bctllner Tugebbitt — per 11 quale la ragione della capitazione della Germania va, anche .questa volta, ricercata, come nel I'jIB, nelle difficoltà alimentari del popolo tedesco. « Siamo battuti— esclama a sua volta la FraiìklUrler leitung — poiché lo Stato manca ilei mezzi finanziali'per proseguire la lotta; ila musi e mesi c:s?o non fa che -indebitarsi e sul mercato mondiale noi non abbiamo più nemmeno il diritto di chiamarci una grande Potenza ». Peraltro, non ostante ,iaio stato d'a¬ nimo preparatorio, la Zelt riafferma che il Gabinetto non capitolerà nemmeno quando l'arma della resistenza passiva gli sarà tolta dalle mani dalla forza delle circostanze. I colloqui con si'industri»li c ci! onorai Ma mentre la stampa cerca di preparare al prossimo movimento l'opinione pubblica, sia facendole balenare la possibilità che alla cessazione <ie"la resistenza passiva si giunga con una capitolezlone oppure con un componimento, il Governo continua attivamente i suoi colloqui e le sua riunioni. Ieri, sebbene domenica, il Gabinetto ha-tenuto sednia fino a mezzanotte e oggi sono cominciati fra 1 membri del Governo e i rappresentanti degli industriali e degli orerai delle terre occupate 1 primi colloqui. A tali riunioni era presente anche Ugo Stinnes. Per quanto fino al momento in cui telefoniamo non sia possibile conoscere i risultati di tali conversazioni, è lecito ritenere che sènza gravi difficoltà 'si raggiungerà l'accordo sull'opportunità di cessare la lotta nella Ruhr. DI questa decisione sarà data conoscenza al paese mediante un appello. Il ministro della difesa Gesler ha creduto opportuno, data la campagna che i socialrnaggioritari vanno facendo contro di lui, accusandolo di simpatizzare per la destra, di ripetere come il Governo sia ora il padrone della forza elio intende impiegare contro chiunque attenti alla sicurezza dello Stato. « Siate sicuri — egli ha detto parlando ad un gruppo di giornalisti — che se il momento verrà, gli ordini saranno chiari e con altrettanta franchezza e chiarezza si dovrà obbedire ad essi ». Un capitano bellicoso Stresemann ha avuto pure un lungo colloquio con il capo dell'esercito von Seekt, col quale avrebbe lungamente pai lato del minaccioso discorso pronunziato ari Ausburg. alla presenza di Ludendorf, rial capitano Heiss, comandante le « schiere di combattimento ». Egli ha detto: « E' venuto il momento di marciare con i cannoni e con le mitragliatrici. I cavalli per trainare i cannoni ci mancano: ma noi trascineremo questi arnesi di guerra traverso la Germania a forza di braccia. La rivoluzione tedesca scoppierà anche contro il volere delle autorità. Non è più il caso di aspettare. Il tempo non è con noi, ma contro di noi. Il movimento partirà della Baviera e la questione tedesca si risolverà a Berlino con impugno bavarese. Noi combatteremo energicamente qualsiasi tentatilo di separatismo. Migliaia di tedeschi nel nord guardano verso di Hai e ci chiedono: quando vengono i bavaresi? Noi bavaresi verremo perchè non possiamo lasciare soli i nostri fratelli del resto della Germania. I.a questione tedesca può essere risolta solamente con la speda ». La fine del discorso fu salutata da frenetici applausi e da un grande sventolio di bandiere e gagliardetti, sulla maggior parte dei quali era fissata la croce uncinata. Dopo Heiss parlò il generale Lùdendorf, il quale non la pensa in modo molto diverso dall'oratore precedente. A cerimonia terminata, i convenuti attraversarono la città in corteo; incontratisi con reparti della Reichswehr, li salutarono entusiasticamente ricambiati con altrettanti sintomatici evviva. In un'altra riunione del partito tedesconazionale a Mecklemburgo il deputato Hergt ha dichiarato che è ora di finirla con la politica di arrendevolezza verso la Francia. Non si deve parlare di capitolazioni, ma si deve porre una buona volta la Francia davanti alla realtà vera: il più forte. «Solo allora — ha terminato Hergt — vedremo se la Francia intende veramente proseguire nella sua politica. Essa avrà allora contro di sè tutto lit paese, anche se al Governo vi è il cancelliere Stresemann, un disfattista ». "Le centurie nazionali di difesa,, Contemporaneamente a queste dichiarazioni veniva votato a Potsdam, da parte della sezione tedesco-nazionale, colà convenuta, un ordino del giorno col quale è decisa la formazione di centurie nazionali di difesa. Conviene rilevare che tali centurie esiistono già da tempo; peraltro il loro annunzio pubblico deve essere considerato co-nio un fattore significativo. 11 comunista Rothc Fanne, dal canto suo pubblica un appello al proletariato, nel quale lo invita a sorgere in massa, qualora ni Cancelliere dovesse piegarsi innanzi ai desideri di Poincaré. « In questo caso — continua l'appello — noi ci dovremo mobilitare ; abbatteremo il Governo e scioglieremo il Reichstag». In seno al partito socialmaggioritario sembra scoppiato intanto un dissidio il quale avrebbe portato i dirigenti del gruppo e. chiedere perfino il ritiro dei ministri facenti parte deila coalizione governativa e le dimissioni in massa della redazione del Vorwaerts. L'organo socialmaggioritario, cercando di precisare e di limitare la portata di questo dissidio che in qualche modo esiste, accenna al fatto cha durante l'odierno congresso soeialmaggiorltarlo si è parlato bensì di una certa scontentezza verso il Governo e si sono avanzati anche dei duhbi sulla sua efficacia, ma non sii è giunti fino a chiedere il ritiro dei ministri partecipanti alla coalizione. La situazione permane ad ogni modo seria perchè gli estremisti della destra e della sinistra sembrano disposti a non disarmare. Tutt'altro. Da Dresda, da Treviri e da alti-i centri della Germania occupata e non occupata, si segnalano scontri fra comunisti o nazionalisti. Si ebbero morti e .feriti. Anche a Berlino la polizia dovette caricare Ieri un corteo di circa tremila comunisti, i quali, nonostante la. dimostrazione fosse loro stata proibita", l'organizzarono egualmente e si accinsero a percórrere le vie della città.

Persone citate: Heiss, Poincaré, Ugo Stinnes