Una vasta terra arricchita da nuove opere d'irrigazione

Una vasta terra arricchita da nuove opere d'irrigazione Una vasta terra arricchita da nuove opere d'irrigazione pgIeri, ai laghi di Avigliana, si è inaugurata con solennità l'opera d'irrigazione destinata a fertilizzare la vasta ilaga denominata la Gerbola di Rivalla. I lavori di esecuzione dell'opera, auspicatissima dalle popolazioni dei Comuni di Rivalla, Sangano, Bruino. Orbassano e Volvera, che si sono costituiti in Consorzio per assicurare all'impresa i capitali occorrenti, si possono ritenere ultimati, che già nel luglio scorso l'acqua dei laghi di Avigliana ha irrigato le terre, che da molti anni attendevano di essere vivificate. 11 territorio della Gerbola, che Uà un'estensione di 'circa aWO ettari, è naiuralmento fertile, ma, a causa della mancanza d'acque, dà una produzione veramente esigua per quanto riguarda le foraggere e le graminacee, le quali -danno un solo (aglio; il maggese, che benefica delle pioggia primaverili: la coltivazione del granoturco è il Più dogli anni stentata, mentre ogni possibilità di coltivare gli ortaggi ed i secondi prodotti è esclusa. L'opera di irrigazione inaugurata ieri, e che viene ad animare le colture in tutta la vasta regione, ha una cronistoria, che testimonia della vigoria e della fermezza colla quale i proniotoii hanno condotto in porto la benefica impresa. Fin dal'1913 alcuni intelligenti agricoltori iniziarono le praticho per la costituzione del Consozio irriguo e per gli studi preliminari dell'opera. L'iniziativa si coneluse anni dopo, con la nomina della Direzione del Consorzio e con l'incarico all'ing. Natale Pennazzo, che aveva ideato i primi studi, dell'elaborazione, del progetto, che dopo aver percorso le rituali tappe burocratiche, ottenne infine l'approvazione del Ministero, non senza la vivace opposizione di chi si ritenne leso chi la realizzazione del progetto slesso. I lavori vennero intrapresi il 2 gennaio dello scorso anno, dalla Società anonima per costruzioni V. Visetti, di Torino, sotto la direzione dell'ingegnere Ettore Goccino, ed il li luglio scorso un decreto del ministro d'Agricoltura, on. De Capitani, dava al Consovzio. promotore dell'opera, riconoscimento legale, autorizzandolo a riscuotere i contributi, con i privilegi e nelle forme fiscali. La cerimonia inaugurale Ieri mattina, di buon tempo, un trenino delle Secondarie ha trasportato ria Tonno sino in prossimità dei laghi un folto stuolo di Autorità e di tecnici, invitati alla cerimonia inaugurale. Il convoglio ha attraversato Orbassano. imbandierata e festante, ed è arrivato a Trana, mentre le popolazioni della vasta plaga si davano convegno sulla sponda del lago piccolo di Avigliana, fronffiggiante la strada provinciale Trana-Avtgliana, dove è. installata la centrale di sollevamento dell'acqua. F.ra la festa loro, dei valligiani della Gerbola, e l'entusiasmo vivissimo si confondeva con un legittimo e spiegabile orgoglio. Alle 10 pubblico ed Autorità sono raccolti attorno al massiccio fabbricato della stazione di sollevamento. I vessilli delle Associazioni fanno corona al gruppo cospicuo dello personalità convenute, che al loro arrivo sono state accolte dal suono degli inni per parte della banda musicale di Orbassano. Sono presenti i sindaci dei Comuni della plaga, cav. uff. Tamagnone, di Orbassano; signor Bei. di Bruino: signor Gallo, di Sangano; ingegnere Sclaverano, di Rivalla, il .cav. Morelli, in rappresentanza del Prefetto di Torino, l'on. Facta, il grand'uff. Cattaneo, exsindaco di Torino, l'on. Fino, l'on. Marconcini, il vescovo di Susa, inons. Rossi, l'ingegnere Debenedetti, il comm. Bonaudo, il rotnm. Bocca, in rappresentanza della città di Torino e della Cassa di risparmio, gli ingegneri Pennazzo e Caccino, cui e dovuta l'opera inaugurata, l'avv. cav. Bertolini, presidente del Consorzio irriguo, il costruttore rav. Visetti, e molti nitri. Rende gli onori il manipolo fascista locale, s. E. il vescovo di Susa, mons. Rossi, benedice i macchinari della centrale e le acque del lago, e pronuncia schiette parole, invocando sulle terre, rianimate dall'opera dell'ingeeno umano, le benedizioni divine. Ouln'dl l'avv. Bardanzellu, oratore designato dalla Direzione del Consorzio, tesse con eloquenza la celebrazione della poderosa opera irrigua, auspicando all'avvenire della vasta plaga. La cerimonia è finita ed i convenuti intraprendono la visita delle onere e del canale: sopra alcune automobili la numerosa comitiva Tisale fino al lago grande di Avigliana. La nuova opera irrigua Il bellissimo specchio di acqua, detto Lago Grande o dei Cappuccini, cui tomo ionio si profilano le appena accennate creste di basse collinette, ha una estensione di 90 ettari ed è a IH metri sul livello del mare, mentre il lago piccolo, o di S.' Bartolomeo, ha una estensione di 62 ettari circa. Entrambi sono di origine glaciale ed oltre a raccogliere le acque superficiali, scorrenti nel loro bacino, ricevono, acque di sorgenti sotterranee che garantiscono un deflusso costante. Gli ideatori dell'opera, scartato un primo progetto, col quale, per trasportare le acque dei laghi alla regione della Gerbola, si sarebbe dovuto costruire una galleria della lunghezza ili 6 Km. in terreno di natura morenica e torbosa e quindi di difficile attuazione, se si pensa anche che la valle ìlei laghi è separata da quella itriganda da un vero e proprio culle (la sella di Trana), progettarono d'attraversare tale colle In galleria, portando l'acqua ad una quota che rendesse minimo il percorso in sotterraneo. Le acque vennero così elevate ad una quota maggiore, e dopo un percorso a mezza costa, sulla falda morenica a monte della stratta provinciale Pinerolo-Susa, vennero convogliate nella galleria di Trana, della lunghezza tli 700 meni, dopo di che In ncque stesse imboccano il '\v naie. Questo si svolge per breve trailo sulla sinistra del ìtnioilte Sangone eli* attraversa, poco oltre Trana, in ponte-canale e raggiungo la zona irriganda in territorio di Sangano, a quasi 6 Km. dall'origine. Il canale, che ha una portata di 1 metro cubo al secondo ed è rivestito con muratura di pietrame, si prolunga poi ancora di altri :1 Km. por alimentare le bealere, secondarie elio percorrono tutta la zona irrigata. Sulla sponda del lago piccolo e stalo costruito un impianto di elettro-pompe centrifughe, che innalza le acque dei duo specchi all'Imbocco del canaio, con una prevalenza sul lago di ben 25 metri. L'impianto di sollevamento ò azionato dall'energia derivata dalle cabine dell'Azienda Elettrica Municipale di Torino, la quale sotto la direzione dell'ing. Brunetti, lui costruito una linea della lunghezza di fi Km. u 22.000 volts. La spesa preventivata per la costruzione della imponente opera ò di 2-SS5.000 lire: secondo i calcoli fatti e le disponibilità di acqua, sarà possibile irrigare, durante l'intera campagna agraria, 650 ettari ili terrenoCompiuta la visita alle opere, autorità e tecnici sono ritornati ad Orbassano per il banchetto, bandito nella Villa Gay di Quarti ; gli orbassanesi hanno voluto raccogliersi attorno ai promotori dell'opera.ed alle autorità che l'hanno inaugurala, e al banchetto hanno partecipalo più di settecento persone. Al levar delle mense hanno parlalo, npplaudltisslmi, l'avv. Bertolini, presidente del Consorzio, l'avv. gr. uff. Cattaneo, il sindaco dì Orbassano cav. Tamagnone e da ultimo ring. Pennazzo. Gli oratori hanno messo in rilievo l'importanza dell'opera, dei cui benefici potrà avvantaggiarsi anche Torino, che si vedrà in avvenire rifornita di prodotti orticoli e latticini, ed il carattere utilissimo di propaganda ch-e l'inaugurazione di ieri viene ad assumere per quanti si interessano di opere irrigue, atte a migliorare le condizioni agrologlche delle nostre terre. Alla cerimonia avevano aderito il ministro per l'Economia Nazionale on. Cornino, l'on. Gio11(11. ì senatori Bosclli, Teofllo Rossi, Renatidengo, Ferrerò di Cambiano, Frola, Agnelli, gli on. Battone, Stella, Villahruna, Olivetti, Quillco, Mondi, Bnuvier, De Capitani, il barone La Via per l'ovino, nonché Enti ed Associazioni.