La Lega intende collaborare cogli ambasciatori e fa una sua proposta di riparazioni

La Lega intende collaborare cogli ambasciatori e fa una sua proposta di riparazioni La Lega intende collaborare cogli ambasciatori e fa una sua proposta di riparazioni pppitaliano dichiara di astenersi sul prima punto e di votare contro il (Servizio speciale della STAMPA) GINEVRA, 6. colte. Siamo agli ultimi tentativi della Lega delle Nazioni di salvare il proprio onoro quale organismo mediatore tra 1 popoli, o, per lo meno, di trovare una via onorevole di uscita. Meglio sarebbe parlare di una ritirata strategica il cui bollettino odierno, sotto la forma di telegramma da inviarsi- alla Conferenza degli Ambasciatori, è firmato dallo spagnuole Quinones De Leon, comandante in capo delle forze unite contro la tesi del buon diritto italiano, Grecia a parte. Il Consiglio della Lega delle Nazioni si è riunito nel pomeriggio ed ha tenuto una lunghissima seduta durata oltre due ore. Già prima dell'apertura della riunione si parlava di una piccola congiura: si diceva che un gruppo di rappresentanti della Lega, capeggiato da una grande potenza, avesse deciso di sostenere, ad ogni costo, la necossita dell'intervento del consesso ginevrino. Il telegramma agli Ambasciatori Appena apertasi la seduta, il rappresentante spagnolo della Lega, Quinones De Leon sottopone senz'altro all'approvazione dei colleghi il testo della risposta da inviarsi al telegramma della Conferenza degli Ambasciatori intorno alle deliberazioni prese. 11 testo del telegramma, che costituisce l'atteggiamento semi-definitivo della Lega delle Nazioni di fronte alla vertenza italo-greca, è il seguente : • Alla Conferenza degli. Ambasciatori, In risposta alle deliberazioni prese da questo nella sua riunione di ieri: « 71 Consiglio della Lega delle Nazioni prende conoscenza delle comunicazioni fattele dalla Conferenza degli Ambasciatori, si dichiara d'accordo con questa sulla base del diritto internazionale che i singoli Stati sono responsabili per quei delitti ed attentati che vengono commessi sul proprio territorio; manifesta l'intenzione ed il desiderio di collaborare colla Conferenza degli Ambasciatori stessa allo studio ed alla inchiesta sulle cause e sugli sviluppi della vertenza italo-greca. « Il Consiglio della Lega delle Nazioni si permette di sottoporre all'esame della Conferenza degli Ambasciatori le seguenti sue teàule, le quali potrebbero rappresentare la soddisfazione da accordarsi dalla Grecia per l'attentato commesso sul suo territorio contro i rappresentanti della Missione italiana-. « Lo) presentazione di scuse da parte delle più alte autorità greche alle Ambasciate delle tre Potenze rappresentale nella Commissione per la delimitazione dei confini; «2,o) cerimonia funebre ad Atene in onore delle vittime alla presenza di tutti i memb'l del Governo greco; « 3.o) salve di onore da parte della fiotta greca a condizioni da stabilirsi; « 4.o) onori militari all'imbarco delle vittime a Prevesa; « 5.o) nomina da parte del Governo greco di una Commissione d'inchiesta, la quale si deve recare sul luogo del delitto onde indagare sulle circostanze che lo hanno preceduto e nelle quali il delitto si è svolto. Al lati di questa Commissione dovrebbero trovarsi i rappresentanti delle tre Potenze interessate, come già fu detto in un telegramma precedente; « Co) nomina, da parte della Lega delle Nazioni, di suoi rappresentanti incaricati di sorvegliare l'inchiesta già ordinala dal Governo greco e cosi pure la punizione dei colpevoli ; « 7.o) immediato versamento presso una banca svizzera da parte della Grecia di una somma di 30 milioni di l'ire italiane a garanzia del pagamento dell'indennità da stabilirsi; « S.o) Demandare alla Corte arbilmle permanente le decisioni circa l'indennità a cui la Grecia dovrà essere, tenuta ». Dichiarazioni di Salandra Hanotaux e Robert Cecit Dopo la lettura di questi suggerimenti clic nella Ioni prima ptillc illustrano tutto lo sforzo delia Lega -lolle Nazioni «1 i tentare una collaborazione con la Conferenza degli Ambasciatori e clic rappresentano indubbia¬ mente il frutto della riunione privata avvenuta nella mattinata nell'abitazione del visconte Isaii, l'on. Salandra ritiene opportuno prendere la parola per ripetere che « l'Italia non accetta l'intervento della Lega dello Nazioni nella vertenza in corso fra essa e la Grecia, t Come si può — egli domanda — suggerire, come la il telegramma proposto da Quinones De Leon, delle riparazioni, se l'inchiesta sul delitto non è ancora terminata? Il Governo italiano, in ogni modo, non può ammettere che la misura delle riparazioni sia fissata dalla Conferenza degli Ambasciatori nè dalla Lega delle Nazioni senza l'intervento dell'Italia ». Perciò l'oratore dichiara di astenersi nella votazione della prima parte del telegramma e di votare contro per la seconda parte. Sedutosi Salandra si alza Politis per avvertire — quasi che ve ne fosse ancora bisogno — che la Grecia accetta incondizionatamente le decisioni della Lega delle Nazioni. Dopo di che assistiamo ad una istruttiva presa di posizione dei rappresentanti delle diverse potenze, primo dei quali è Hanotaux (Francia) il quale, pure procedendo con molta cautela e con altrettanta lentezza, dichiara che la presenza dell'on. Salandra nella' riunione odierna è la migliore prova dello spirito di conciliazione dell'Italia. « io trasgo — egli esclama — i migliori auspici da questo fatto e ciò maggiormente lo dobbiamo perchè l'Italia ha fatto dichiarazioni che permettono di sperare che la accettazione delle « sanzioni » affretterà la soluzione che noi tutti desideriamo. F. poiché il Governo Italiano ha dichiarato che non c'è alcun pericolo dì guerra, noi ci dobbiamo ritenere al sicuro da tale minaccia ». Condivide.! io il parere del nostro delegato, egli è dell'opinione che non si debba mandare alla Conferenza degli Ambasciatori che la prima parte del telegramma, che più sopra abbiamo riferito. Lord Robert Cecil si dichiara spiacente che, causa l'atteggiamento dell'on. Salandra, non possa raggiungersi la tanto auspicata unità di vedute. Crede nero opportuno debba mandarsi a Parigi alla Conferenza degli Ambasciatori il testo completo del protocollo sopra le trattative odierne non fosse altro che per visione e soggiunge testualmente onde non possano psistere dubbi sull'atteggiamento dell'Inghilterra: * il Governo di. S. V britannica tiene a dichiarare che sulla base dell'articolo 13 del patto della Lega, delle Nazioni questa è nel diritto di intervenire nella questione ». Dopo il delegato inglese, è la volta del belga Hysmann. le cui parole sul principio sono troppe affettuose per l'Italia per non lasciare prevedere un rcvirement finale. ■ Per la gloriosa nazione italiana — egli dichiara — io provo una simpatia spiegata dalla nostra solidarielà durante la guerra e. spiegata pure dal sentimento che il popolo italiano ha manifestato per la causa belga, oltreché per i legami di amicizia che uniscono i due paesi. Ammiro l'Italia e credo nei suoi alti destini (segni di viva attenzione da parte dell'on. Salandra). Però non posso aderire alla tesi italiana, la quale è attualmente contro gli interessi dei piccoli stati ». Branting (Svezia) si associa di tutto cuore alle dichiarazioni del rappresentante belga. Replica del delegato italiano Ma l'on. Salandra credo opportuno prendere ancora una volta la parola, anche per ringraziare Hysmann per le affettuose parole rivolte all'Italia in nomo del Belgio. » Il collega Hysmann — esclama l'on. Salandra — non deve però credere che l'Italia, che io qui rappresento, sia soltanto quella delle belle arti che il mondo ammira. Rappreselo a Ginevra l'Italia nuova, l'Italia che ha partecipato alla guerra ed alla vittoria con i suoi 600 mila morti, l'Italia che itene a che siano rispettali il suo prestigio e la sua dignità. Ed è appunto perciò che l'Italia non vuole e non può rimettersi ad una decisione della società delle. Nazioni, per l'autorità della quale, del resto, ha il più grande rispetto. Una parola devo ,ioi aggiungere circa l piccoli stati e precisamente per gli stati nordici, nei quali i delitti politici sono inconcePillili... ». A queste parole, pronunziate dall'on. Salundra mentre si rivolga verso l'on. Branting, Politis, interrompendo, scatta, con poco ri¬ guardo verso il consesso che lo ospite, come se le parole dell'on. Salandra lo avessero toccato direttamente ed esclama: — Non credo che l'on. Salandra con le sue parole abbia voluto alludere direttamente alla Grecia! . L'on. Salandra fa uno di quel gesti ohe lasciano comprendere a chi può capirlo ciò a cut egli ha voluto alludere e tace, mentre l'uruguayano Guany, che non ha capito la importanza del momento, 6l afca per «sodarsi al belga. . ■ , Si vota poscia 11 telegramma dt Quinones de Leon che nella prima parte è approvata con l'astensione dell'on. Salandra, mentre la discussione sulla seconda (la parte più importante e cioè quella che implica l'Intervento della Società delle Nazioni) è rinviata ad un'ulteriore seduta, la cui convocazione non sembra cosi prossima. Anche per oggi, come vedete, la Lega delle Nazioni ha difeso, bene o male, la sua esistenza e l'Italia il suo giusto diritto. E' da augurarsi che questi continui rinvìi non permettano alle cose di complicarsi.- A- BHa — Una nota della "Reuter,, Londra, 6 mattino. L'Agenzia Reuter dice che la situazione della controversia italo-greca resta la stessa. L'attitudine britannica è sempre quella di dare il suo appoggio alla Società delle Nazioni e all'azione che essa riterrà utile di intraprendere.- e qualunque sia la soluzione adottata dalla Società delle Nazioni essa avrà l'appoggio del Governo britannico. La Società delle Nazioni non desidera umiliare nessuna potenza, e non vi è alcuna ragione di supporre un solo istante che la Società delle Nazioni desideri umiliare l'Italia. La fase dell'azione è finita La gendarmeria di Corfù disciolta Corta, 6, notte. In conseguenza di divisioni manifestate, si nel Corpo locale della polizia indigena, questa, come si prevedeva, non presterà servizio. Le divisioni stesse sono dovute al vario atteggiamento dei gendarmi nei nostri riguardi: ciò non turba la nostra azione, ma ci consiglia a costituire un corpo di polizia omogeneo, sicuro, obbediente alle nostre autorità. Si conferma, che nelle isole occupate vi è assoluta calma. Gli abitanti di Pa-xos e Antipaxos fecero ieri dimostrazioni di simpatia alle truppe occupanti, li comandante Doiran, incaricalo dell'occupazione, fu impressionato per le buone accoalieme ricevute. Si crede ormai finita, almeno localmente, la fase dell'azione. Tutto ritorna normale. A Corfù gli. abitanti sono stati autorizzali, con bando del Governatore, a circolare anche di notte. Viene esercitato il calmiere sui viveri e si distribuiscono soccorsi ai profughi d'Asia. (Stefani). La flotta greca si è ritirata Atene, 6, n'ite, La flotta ellenica per evitare qualsiasi contatto con la flotta italiana ha ricevuto l'ordine di ritirarsi nel golfo di Volo. {Stefani.1.. Commenti americani «■3t» York, S Numerosi giornali commentando la crisi italo-greca, ritengono gcneraiai.eute che 1 avvenire della Società delle. Nazioni dipenda dal modo come u.-oirà diii'.n prova suprema che le è stata imposta «J.i! conflitto ilalo-zreco. L'Herald srrive che evidentemente ogni prova che In Società .Ielle Nazioni subirà sarà una grande pi^'.a per questa istituzione pietosa. La Tribune deplora la lentezza del meccanismo della Società delle Nazioni. Il World e il Times ritengono che l'Italia e legata dal patto de!!a Società delle Nozioni.