Il conflitto italo-greco e gli Alleati

Il conflitto italo-greco e gli Alleati Il conflitto italo-greco e gli Alleati (Servizio speciale della STAMPA) Impressioni da Corfù intBBDlte deH'BrieDte tialCBnl (Dal nostro Invialo speciale) OORFU*. 5. Gli elementi locali molto più vicini e partecipi degli interessi greci che non dei sentimenti italiani hanno, inizialo, e proseguono, un'opera di propaganda non a imi favorevole influendo di qui sui cento giornalistici e i circoli bancario-politici di Atene e di Londra, Mentre, pur dova l'occupazione italiana, l'Agenzia Stefani non ha qui un rappresentante diretto locale, il corrispondente delta Reuter non perde tempo e cerca con ogni mezzo di telegrafare al suo Governo informazioni tenderpia- sé o- assolutamente false sulla prima fase 'della nostra occupazione t sullo stala odierno delle cose. Da un nostro colicela, qui giunto daWItalia, siamo un poco messi al corrente di certe manifestazioni della stampa inglese e del Governo di Londra di cui eravamo fino a ieri perfettamente all'oscuro, non essendoci qui ■giunti nemmeno i comunicali Stefani del nostro Governò. Volta Banca ellenica la- para, con tutti i mezzi messi a sua disposixione contro ogni alta o disegno della nòstra politica in Levante. Gioverà anche all'opera nostra di informatori del grande pubblico la rapida costituzione a Corfù di un illuminato ufficio politico richiamando qui i migli' ri noitri impiegati a ° ufficiali che siano già stali più volte in Oriente, che abbiano larga e pratica conoscenza delle lingue dei panali dei problemi mediterranei e balcanici poiché i evidente che entriamo in un perioda complesso e di estrema importanza politica per il nostro paese e se Corfù è legata alla Grecia, non è di qui molto lontana la polveriera balcanica: sono « poche miglia di qui le coste dell'Epiro; si inalzano. feliz queste stesse acque i monti di Albania •e le terre contese dalla Jugoslavia e dalla Grecia. Firmato appena il trattato di Lo- tanna, sta di fatto che i due problemi di Vtutne e dei confini settentrionali della smaniosa e sanguinaria eUade venizelista so- t&'più'che. mai lontani da quella saluzia^^cjtf'pàfeva imminente: Fra Belgrado T''*?Méne1.iìon devono correre cattivje inteu. ti pars di vedere a un tratta, e contem poraneamenlc, rimesso. In giuoco l'alto e basso Adriatica. Dal Levante insidioso e fetido sembra che tornino levarsi nubi L 'di guerra, che tentano valicare verso Coc- Jcidente d'Europa. L'Oriente balcanico e tremendo per la rapida fantastica propalazione delle notizie provenienti dalle più varie partì e i più lontani e piccoli centri. Si direbbe che le notizie si diffondano col vento. L'Oriente è lutto insidia inganno o violenza; tutte le passioni vi si agitano con tendenziosità, H avvicendano come nel più velenoso pettegolezzo provinciale; molte cose si fanno e non si dicono; molte si danno da intendere e non si fanno; lo spionaggio è quasi un bisogno della natura; l'inganno il tradimento la congiura sono fra popolo e popolo armi quotidiane di lotta che preparano e spesso rUoloono, quando non complicano, le situazioni politiche. In questo notiziario bisogna saper leggere nè più nè meno come attraverso il cifrario; un piccolo segno può essere indìzio di gravissimo evento che si prepara, mentre la più ostentata e grave minacela può celare l'assoluta impotenza. In Oriente tutto è relativo : gli avvenimenti come le voci, i sentimenti come gli inte- ressi, la guerra come la pace, la potenzialità finanziaria come quella militare. Spe. eie sulle zone di confine ancora incerte e sempre aperte come piaghe inguaribili la Sensibilità è cosi esasperata che basta lo spostamento di una compagnia da uno ad un altro posto di guardia, il cambio di un battaglione da una guarnigione ad un'al- tra, l'arrivo di una sezione di mitragliatrici, la partenza di un piroscafo, con una batterìa di cannoni da montagna perchè le . fantasie si commuovano, si accendano, corrano le voci di mobilitazione e di guerra. Tutto si gonfia e si esagera volendo ognuno serbo, albanese, greco apparire al vicino più forte che non sia e ogni ostentazione e minaccia provocano nell'avversario inasprimento e odio e continua crescente la i necessità di difesa. In questo stato, che cova la guerra, i oggi là Tlahania adriatica e il Governo italiano, prima ancora del sanguinoso incidente, non poteva non essere informato e preoccupalo di tale situazione che bisogna seguire preparandosi a tutti gli eventi. Ogni giorno può recare sempre più sintonatiche novità. Stamane l'esploratore Pepe con siluranti e trasporti ha sbarcato a raxos un'reparto di truppa per consolidare l'occupazione fatta nei giorni scorsi allo scopo di rifornirci d'acqua colà abbondante. Le isole Fano, Merlerà, Samotraki, Tignoso sono . vigilate da torpediniere. Lo. sbarco è avvenuto pacificamente. Lu popolazione accil'e le nostre truppe in assoluta calma. E1 intensione del governatore di ripristinare il servizio e il funzionamento della gendarmeria locale greca che agirà d'accordo coi carabinieri italiani, LUIGI AMBROSINO Allora ài an/Tare in macchina non ci era ancora giunta la fine di questo dispaccio del nostro invialo speciale. —

Persone citate: Luigi Ambrosino