Inchiesta internazionale e azione diretta italiana

Inchiesta internazionale e azione diretta italiana Inchiesta internazionale e azione diretta italiana Come la Conferenza degli Ambasciatori ha accettato la proposta greca La Lega delle Nazioni non si è ancora pronunziata Il proposito del Governo Roma, 5. notte. Come sapete, oggi la Conferenza degli Ambasciatori ha deciso di accoglierà la nota greca. Ora, per farsi una esatta idea della situazione che è venuta a crearsi, ci sembra opportuno ricostruire i fatti. Come i lettori ricordano, dopo l'eccidio della nostra Missione in Epiro, Poincaré, nella sua qualità di presidente della Conferenza degli Ambasciatori, telegrafò al Governo greco stigmatizzando la strage e riservandosi di prendere le sanzioni del caso. L'Italia, intanto, giustamente ritenendosi offesa in modo diretto agiva per conto proprio. Dall'Inghilterra allora si sollevò la questione di competenza della Lega delle Nazioni, mentre a Parigi si propendeva por l'avocazione della vertenza alla Conferenza degli Ambasciatori con le ormai notissime argomentazioni. Sulla competenza della Lega delle Nazioni il capo del Governo italiano si è pronunciato in senso nettamente negativo ed è giunto a minacciare l'uscita dell'Italia dalla Lega stessa qualora questa proclamasse la sua competenza. In secondo luogo, sebbene l'informazione non sia concreta ma tendenziale, da Londra si è annunciato che il Governo inglese accederebbe al punto di vista francese rinunciando cioè all'intervento della Lega per rimettere la soluzione della vertenza alla Conferenza degli ambasciatori. In terzo luogo il Consiglio della Società delle Nazioni ha rinviato oggi ogni decisione. Questo rinvio ei deve probabilmente al fatto che la Conferenza degli Ambasciatori ha comunicato alla Società delle Nazioni di aver accolto la nota greca contenente le proposte del Governo del signor Gonatas. , A parte 11 fatto che una avocazione della vertenza da parte della Lega delle Nazioni si possa escludere, date le recise dichiarazioni dell'on, Mussplini e le argomentazioni giuridiche addotte in senso contrario, non è inverosimile supporre che la Lega delle Nazioni lascierà alla Conferenza degli. Ambasciatori la soluzione della vertenza. Di fatto, in linea strettamente teorica e giuridica, possono evidentemente Sussistere una azione della Lega delle Nailon! e una della Conferenza degli Ambasciatori. La Lega delle Nazioni potrebbe infatti agire come, ente rappresentativo degli Stati, mentre la Conferenza degli Ambasciatori agirebbe come rappresentante dell'Intesa e come suprema autorità esecutiva da cui dipende la missione internazionale in Epirp. Tuttavia, in linea pratica, ci sembra verosimile che l'una azione escluda— l'altra. Perciò, data l'odierna dichiarazione della Conferenza degli Ambasciatori, è probabile un ritiro dalla discussione della Lega delle Nazioni, E' interessante ora vedere come si intende a Roma l'azione della Conferenza degli Ambasciatori. Non era certamente impreveduto il fatto e già si era fissato nei commenti dei giornali ufficiosi l'atteggiamento italiano corrispondente^ a quanto risulterebbe, alle intenzioni dell'on. Mussolini. L'azione del'.a Conferenza degli Ambasciatori è sempre stata considerata come legittima ma non cóme esclusiva e unica. Si ammette cioè l'azione della Conferenza 'degli ambasciatori ma parallela a quella italiana. Ecco infatti i commenti di qualche giornale romano, commenti perfettamente unissoni. L'Epoca scrive: • Quanto alla conferenza ileglf ambasciatori l'Italia non le nega il diritto di intervento visto che i nostri poveri morti erano grande parte di una Convuissione internazionale alle dipendenze dejla Conferenza degli ambasciatori, ma resta inteso che questo può essere un intervento collaterale a quello diretto l'aitano che deve procurarci le soddisfazioni rich'este peni il possesso di Corfù ». E il Giornale d'Italia ribadisce : « Siamo sicuri ohe a Pnrifri, non meno che a Ginevra, il nostro (inverno tutelerà ferinamente 11 prestigio e gli Interessi dell'Italia, infoiti la conferenza degli ambasciatori può bensì occuparsi del massacro di una Commissione di suol delegati e l'Italia non impedisca che lo faccia, ma la nostra partita con 'a Grecia rimarrà in 0211ì caso ili nostra diretta n assoluta competenza. L'Italia non può spogliarsi a favore di chichessia ■ ìpI proprio diritto e del pronrio dovere di difendere direttamente il proprio onore, il proprio prestigio ed il proprio interesse ». , Videa Nazionale scrive : « E' inteso che la Conferenza defrli ambasciatóri r>rnenrorebbe di fir dare con i> ez?i prnnri dalla. Grecia ampie soddisfazioni alle pn<en»e gravemente o.ffpse ne'Ia persina fisica ilei nostri limolali ohe rappresentavano, ma lagnerebbe all'Italia nmpia totale e Irrevocabile libertà di condurre fino in fondn la propria azione autonoma nazionale per obbligavo f protettori degli assassini a cedere ». "Hisi ì Mani di Ginevre. dice l'on. Mussolini Roma, 5, notte. Questa mattina, alle dieci, si è riunito il Consiglio dei ministri sotto la presidenza dell'ori. Mussolini. In principio di seduta il presidente ha fatto questa breve dichiarazione intorno agli ultimi avvenimenti di politica estera: « La situazione all'estero non presenta grandi novità nelle ultime 24 ore. Le mie dichiarazioni di ieri, hanno suscitato, come era prevedibile, commenti in Inghilterra e negli ambienti ginevrini. Esse avevano lo scopo di richiamare a seria meditazione della questione certi elementi stranieri, i quali avevano accettato il cambiamento di carte^che la Grecia ha'tentato di perpetrare. Attendiamo con ferma tranquillità e coscienza sicura dei nostri diritti le deci sioni che prenderà il Contiglio della Lega delle Nazioni», La Battaglia diplomatica Sul colloquio di ieri sera tra l'on. Musso lini a il primo consigliere dell'Ambasciata Inglese (essendo l'ambasciatore assente da Roma) si mantiene tuttora il massimo riser bo. Solo si sa che 11 colloquio durò un'ora Intanto, l'intervento della Lega delle Na zioni, dopo le dichiarazioni di ieri dell'ono revole Mussolini, si può considerare trnnion tato, e Londra tenta di piegare su una se eonda linea di difesa cpJU'inteivoraj della Cpcspldl6lnrassscnefrpObdnnnzdCvImsndMlrmecmtpsdtgepaabt a a a Conferenza degli ambasciatori. A questo proposito il Giornale d'Italia, compiacendosi che colla rinunzia dell'Inghilterra al ricorso alla Lega dello Nazioni si sia vinta la prima battaglia diplomatica, scrive: < Adesso bisogna battersi per impedire ine la Conferenza degli ambasciatori, organo dell'Intesa, diminuisca le giuste esigenze del l'Italia. La Omferenza degli ambasciatori 6iede a Parigi e rappresenta gli Alleati, cioè l'Intesa, Essa è presieduta da Poincaré e noi vi siamo rappresentati dall'ambasciatore barone Avezzana. La Conferenza degli ambasciatori ha qualche diritto di occuparsi della cosa perche gli ufficiali italiani massacrati in Epiro erano investiti di una missione interalleata. Ma l'Italia ha già detto che non può rinunziare ad un suo diritto naturale di restaurare il proprio prestigio e di vendicare l propri morti ; sicché la Conferenza degli ambasciatori, se vuol fare opera utile non ha che da premere sulla Grecia perchè si sottometta alle richieste dell'Italia. Ogni manovra tendente a soffocare nella bambagia diplomatica la nostra azione per la difesa dell'onore e del prestigio della nazione sarebbe respinta dal nostro Governo Innanzi alla Conferenza degli ambasciatori,, non meno che innanzi alla Società delle Nazioni. La Grecia non si sottrarrà al suol doveri se no rimarremo ottimamente a Corfù •. E' pertanto bene affermare ancora una volta che l'Italia è, in questa circostanza che Investe il prestigio internazionale, interamente col Governo. Basta leggere che cosa scrive nel suo odierno editoriale il Popolo: « Purtroppo qui fra noi si ciancia da mane a sera di nazione, di antlnazione, d'Italia, dì anti-ltalla, e ci si combatte disperatamente. Ma non si fidino troppo gli spettatori dell'ai di là dei confini: fra la profonda amarezza dulie risse faziose in cui da molti mesi gli Italiani vanno sciupando tempo ed energie preziosissime, dobbiamo alla politica parassitaria del signor Gonatas la inestimabile gioia di sentire oggi l'Italia unificata in un solo sentimento di difesa del proprio prestigio. Qui, oggi, non esistono passioni: mai come in questo momento il capo del Governo italiano ha potuto sentirsi interprete di tutto il popolo. Cosi 11 tentativo greco di giocare sui contrasti delle passioni e degli interessi è fallito nella maniera più pietosa ». Protesta albanese contro la Grecia 11 Governo albanese telegrafa da Tirana all'Agenzia Stefani: » La risposta greca alla Conferenza degli ambasciatori, ledente l'onore della nazione albanese, aumenta l'indignazione contro la barbarie greca. Il Governo ha preso le debite misure diplomatiche protestando energicamente perchè la calli, dosa insinuazione contro il pòpolo nostro è smentita anche dal fatto incontrovertibile che in tutia VAlbania'meridionale non esiste una sola banda ». In tutti 1 centri del territorio albanese ieri sono state tenute solenni cerimonie funebri con l'intervento delle autorità e del popolo in onore delle vittime italiane barbaramente assassinate. A Tirana, in rappresentanza del Governo, sono intervenuti il ministro della Guerra ed il ministro delle Finanze. A Durazzo la popolazione si è recata in corteo numerosissimo sotto la R. Legazione: ■>♦» . Alla Lega delle Nazioni a dichiarazione di Salandra • Ancora un rinvio Ginevra, 5 <->t.ra. /I Consiglio della Lega delle Nazioni si è occupato nella sua seduta di stamane della vertenza italo-greca, ma nessuna decisione è stata presa in merito e si è avvio un nuovo rinvio, almeno ft.no a domani, in seguito al reciso atteggiamento del nostro delegato, on. Salandra, che si è rifiutato di accogliere la mediazione della Lega delle Nazioni. Appena aperta la seduta, l'on. Salandra ha tenuto a mettere bene in rilievo che solamente l'Italia si trova nella condizione di parte lesa, e che essa ritiene sola competente la Conferenza degli Ambasciatori a giudicare della questione. * Il Consiglio della Lega delle Nazioni — dichiara l'on. Salandra — deve CS' sere persuado che la vertenza in Questione è di giuridica competenza della Conferenza degli Ambasciatori e non della Legai. Politis. delegalo greco, che si mostra oggi molto più arrendevole dei giorni scorsi, anche perchè comincia a comprendere che molte speranze riposte nel consesso ginevrino svaniscono a poco a poco, dichiara che nel suo primo stadio la questione italo-greca poteva appartenere alla Conferenza degli Ambasciatori, ma che, oggi, come, stanno le cose, la Conferenza degli Ambasciatori non è più competente. Il patto della Lega delle Nazioni è stato firmalo sia dall'Italia che dalla Grecia, e l'occupazione di una parte del territorio di una delle nazioni appartenenti alla Lega delle Nazioni urta contro gli articoli 12 e 15 del patto della Lega stessa. Ora spelta al,Consiglio della Lega decidere se debba o no intervenire, t Però — sottolinea il Politis, ripetendo la frase contenuta nell'intervista che vi segnalavo ieri — l'accettazione della tesi italiana sarebbe la morte della Lega delle Nazioni ». II presidente Jishil propone il rin'io della discussione ad altra seduta. Sir Tlobert Cedi manifesta però la speranza che la data da fissare p.r la prossima seduta sia brevissima. Nel fi..ttempo i diversi delegati si occupino dello sluu.. degli articoli 10, 12 e 15. Egli leyge, tanto perchè i convenuti ne abbiano esatta conoscenza, il testo di tali artìcoli : ne viene data lettura in- francese ed in inglese, per mezzo dell'interprete Parodi Dopo la lettura di tali articoli, lord Cedi, il quale è dècito a sostenere a spada iratta e a qualunque costo l'intervento della Lega, fa rilevare che il contenuto di tali artico.; rap presenta la garanzia del mantenimenti della sicurezza e della tranquilliti nell'Europa Egli raccomanda ancora una voi.- che la prossima riunión avvenga entro il pia breve tempo possibile, e non più tardi di domani. Il presidente Jishil dà assicurazioni in proposilo. Il Consìglio d-lla Lega continua i suoi la ori ordinari. La ceduta è poi rinviata a domane A. M, La Conferenza degli Ambasciatori Parigi, 5, sera. La Conferenza degli ambasciatori si è riunita stamani dalle 11 alle 12,45, al Quai d'Orsay, sotto la presidenza di Cambon ambasciatore di Francia. Erano presenti lord Crewe, ambasciatore d'Inghilterra, il barone Romano Avezzana,. un membro dell'ambasciata del Giappone & Parigi, che sostituisce il visconte Ishii, attualmente a Ginevra, il sig. Whitehouse, incaricato d'affari degli Stati Uniti, osservatore americano, il sig. Laroche, direttore aggiunto degli affari politici, ecc. Alla fine della seduta — durata un'ora e tre quarti — è stato pubblicato il seguente comunicato : ■ La Conferenza degli ambasciatori ha esaminato la risposta della Grecia alla propria Nota, relativa all'assassinio del Presidente della Commissione interalleata di delimitazione greco-albanese, e degli altri membri della Commissione militare italiana nella regione di Jan ina. Essa Ha preso atto in ispeele del fatto ohe la Grecia dichiara di aooettare, se la aua responsabilità sarà dimostrata, tutte le riparazioni che la Conferenza riconoscerà giuste, e del fatto chs II Governo ellenico prò» pone la formazione di una Commissione di inchiesta, incaricata di sollecitare la ricerca del colpevoli, composta dal delegati delle tre Potenze rappresentate nella Commissione di delimitazione. ■ La Conferenza degli ambaeolatori, doPj aver constatato chs è un principio di diritto internazionale chs gli Stati sono responsabili dei delitti e degli attentati politici commessi sul proprio territorio, ha messo Immediatamente allo studio le modalità dell'inchiesta ». La prossima riunione della Conferenza avrà luogo non più tardi di venerdì mattina. Il testo della deliberazione sopra riferita è stato subito comunicato alla segreteria generale della Società delle Nazioni. I membri della Conferenza interrogati all'uscita della riunione, si sono rifiutati di fare qualsiasi dichiarazione ed hanno detto di non aver nulla da aggiungere al --•nunicato ufficiale. Un solo particolare statò 'messo in rilievo nella risposta del Governo greco, che è stato oggetto della discussione della Conferenza,' e. cioè che nel testo esaminato non vi è' fatto cenno della questione di introdurre rappresentanti dei paesi neutri nella Commissione d'inchiesta proposta per ricercare i colpevoli dell'attentato. Sembra che la Conferenza,, pur ammettendo il principio proposto dal Governo ellenico di sostituire questa Commissione, non ahbra potuto prendere oggi stesso alcuna decisione, in seguito al desiderio espresso da parecchi delegati di domandare istruzioni complementari ai propri Governi. t^T " " iStefant). Tra Parigi e Ginevra Ancora buio - L'inchiesta e i neutrali (Servizio speciale della • Stampa • Parigi, 5, notte. La seduta della Conferenza degli ambasciatori, come vi annunziai iersera, ha avuto luogo stamane alle ore ti al Quai d'Orsay Essa è durata circa due ore ed ha approda to, secondo quanto si annunzia ufficialmente, a due risultati essenziali, cioè : l.o) ima rievocazione generica di principio, cioè la responsabilità assoluta ed indiscutibile del Governi per i delitti e gli attentati politici che vengono commessi nel loro territori ;_2.o) un'ordinanza di inchiesta da esperirsi nel più breve termine possibile, onde accertare in quale grado il Governo ellenico devo rispondere dell'eccidio della missione italiana e quindi in quale grado gli spetti di riparare. Come si vede dal comunicato ufficiale, pigliando in mano la questione quasi astrazione fatta della nazionalità delle vittime e considerando unicamente l'assassinio di un presidente di una Commissione interalleata di delimitazione di confine, la Conferenza si è facilitato il compito. Senonchè, tale impostazione di procedura, sufficiente per risolvere il caso per l'offesa fatta al blocco interalleato nel suo complesso, gira intorno al caso delle offese fatte all'Italia e quindi lascia interamente, fuori la questione dello riparazioni chieste da quest'ultima e che sono precisamente quelle contro cui invoca aiuto la Grecia! La Conferenza ha.deciso l'inchiesta. E sta bene. Ma sin da questo momento siamo autorizzati a ritenere trattarsi di un'inchiesta dalla quale dipenderanno le riparazioni che la Grecia dovrà fornire al blocco interalleato e non quelle che dovrà fornire all'Italia. Dell'Italia e dell'azione Intrapresa da questa, la decisione odierna della Conferenza degli ambasciatori non si occupa minimamente. Dobbiamo ritenere che essa abbia riconosciuta la propria Incompetenza ad occuparsene? Non sarebbe forse eccessivo supporlo. In tale caso, non dovrebbe recarci sorpresa se la decisione odierna restasse senza influenza sul consesso ginevrino e se la Lega delle N'azioni insìstesse nel tentativo di essere sola arbitra del conflitto, in quanto conflitto internazionale e non oltraggio subito da un organismo politico anglo-franco-italiano. Ma, dato di rimando il rifiuto dell'Italia ad aderire alle eventuali decisioni della Lega delle Nazioni, è pienamente spiegabile l'impressione dominante di stamane nel circoli parigini che non si sia ancora trovato il bandolo della matassa. Intanto, la stessa inchiesta ordinata dalla Conferenza degli Ambasciatori non sarà tutta rose, in quanto essa si fonda, almeno nella forma, sul testo della nota greca di domenica scorsa, dove si accettava il principio della Conferenza interalleata, Ora, da domenica il pensiero del Governo ellenico pare avere subito delle evoluzioni su questo punto, se consideriamo che Ieri a Ginevra Politis chiedeva un'inchiesta presieduta da neutrali. Stamane, dal canto suo, lord Cecil proponeva una Commissione d'inchiesta che comprendesse dei neutrali. Lo idee relative alla procedura, come vedete, vanno diversificandosi da Parigi a Ginevra, ed anche questo potrebbe essere un pretesto per sostenere la necessità di un procedimento duplice. Il Temps stasera si mostra malcontento dell'andamento delle cose e, parlando appunto dell'inchiesta, scrive: « Se esiste in un paese qualsiasi uno specialista particolarmente indicato a fare del¬ le ricerche in Epiro od in Albania", nulla vieta al commissari interalleati di associarselo. Ma se l'appello ai neutrali dovesse essere un appello ad influenze polfticho piuttosto che a competenze individuali, se l'intromissione dei neutrali dovesse servire, non a rendere più esatta la bilancia della giustizia, ma ad aggiungere un peso sopra' uno dei piatti di essa, in tale caso meglio sarebbe rimanere tra alleati ». La questione sta oggi in questi termini e sino à venerdì prossimo pare che non vi saranno altre sedute della Conferenza. Della decisione odierna è stata intanto data comunicazione immediata alla Lega delle Nazioni. O. P. ■