Il dispaccio del capitano francese segretario della Missione

Il dispaccio del capitano francese segretario della Missione Il dispaccio del capitano francese segretario della Missione Diamo il testo del dispaccio (da noi pubblicato Ieri mattina in una seconda edizione), che il capitano dell'Armata francese, signor De Llmperani, segretario generale della Missione interalleata di delimitazione dei confini dell'Albania, spediva al nostro Ministero degli Affari Esteri: ■ In qualità di segretario generale della Commissione di delimitazione dell'Albania prego il Governo italiano di gradire le mie condoglianze, profondamente rattristato per l'orribile attentato in cui hanno trovato la morte il generale Tellini ed i suoi ufficiali, dei quali io mi onoravo di essere collaboratore da due anni. Trascrivo la copia del seguente dispaccio da me indirizzato alla Conferenza degli ambasciatori di Parigi : — « Faccio seguilo al mio telegramma precedente. Ho l'onore di riferire che ho ricondotto stanotte a Janina le salme del generale Tellini, del maggiore medico Corti, del lenente Bonacini, del meccanico Farnetti e dell'interprete Craveri. L'attentato è avvenuto il 27 agosto, alle ore 9, sulla strada'da Janina a Santi Quaranta, verso la quota i70. all'est del posto della frontiera greca di Kakadia, in un jiuntoi dove la strada attraversa una folta foresta. Qualche minuto dopo il passaggio dell'automobile del delegato albanese, che era in lesta, un tronco di albero veniva collocato attraverso la strada, in una curva abbastaiiza brusca, obbligando la vettura recante la Delegazione italiana a rallentare. L'automobile s'è fermata ad alcuni metri dalla barricata, mentre veniva attaccata a colpi di fuoco. Dal posto greco vicino furono udite da trenta a quaranta detonazioni. « Il maggiore medico Corti è rimasto ucciso nella stessa vettura-, gli altri quattro hanno avuto il tempo di discendere e di fare qualche passo. Il generale Tellini ha potuto percorrere una ventina di metri. Il suo cadavere e stato trovato nel fossato fiancheggiante la strada. Il colonnello greco Botiari, che seguiva a grande disianza l'automobile italiana, è arrivato quando tutto era finito e quando gli aggressori avevano preso la fuga. A causa de'lc difficoltà, di collegamento e di trasporlo, io non ho potuto essere sui luogo del in -sacro che a sera, insieme con i rappresentanti della giustìzia e con i medici periti di Janina. I cadaveri non erano slati frugati, ciò che starebbe a provare rhe si tratta di delitto politico. L'inchiesta che continua oggi non ha d'ilo ancora nessun .risultato. a lo resto a Janina col piccolo personale della segreteria e della Delegazione italiana. Ho informato i Commissari fran. cese e inglese che sì trovano in monna* gna, nella p'irlc nord della frontiera». Firmato: «De Limperani »,

Persone citate: Bonacini, Craveri

Luoghi citati: Albania, Janina, Parigi