Il massacro della Missione italiana nel rapporto alla Conferenza degli ambasciatori

Il massacro della Missione italiana nel rapporto alla Conferenza degli ambasciatoriIl massacro della Missione italiana nel rapporto alla Conferenza degli ambasciatori econoganzeeeeganeraeatiedeovernoalanese add VAgenzia Stefani comunica alle ore 3,20 del mattino: Roma, 29, Dal capitano dell'Armala francese, signor De Limpcrani, segretario generale della Missione interalleata di delimitazione dei confini dell'Albania, è pervenuto al nostro Ministero degli Affari Esteri 41 seguente telegramma da Janina: a In qualità di segretario generale della Commissione di delimitazióne dell'Albania prego il Governo italiano di gradire le mie condoglianze, profondamente rattristato per l'orribile attentato in cui hanno trovalo la morte il generale Tellini e i suoi ufficiali, dei quali io mi onoravo di essere collaboratore da due anni. Trascrivo la copia del seguente dispaccio da me indirizzalo alla Conferenza degli ambasciatori (li Parigi: — « Faccio seguito al mio telegramma precedente. Ho l'onore di riferire che ho ricondotto stanotte a Janina le salme del generale Tellini, del maggiore medico Corti, del tenente Bonacini, del meccanico Farnetti e dell'interprete Craveri. L'attentato si è prodotto il 27 agosto, alle ore 9, sulla strada da Janina a Santi Quaranta, verso la quota 470, all'est del posto della frontiera greca di Kakadia, in un punta dove la strada attraversa una folta foresta. Qualche minuto dopo il passaggio dell'automobile del delegato albanese, che era in lesta, un tronco di albero veniva collocato attraverso la strada, in una curva abbastanza brusca, obbligando la vettura recante la Delegazione italiana a rallentare. L'automobile si è fermata ad alcuni, metri dalla barricata, mentre veniva attaccata a colpi di fuoco. Dal posto greco vicino furono uditi da trenta a quaranta detonazioni. Il maggiore medico Corti è rimasto ucciso nella stessa vettura-, gli altri quattro hanno avuto il tempo di discendere e di fare qualche passo. Il generale Tellini ha potuto percorrere una ventina di metri. Il suo cadavere è stato trovato nel [ossuto fianchegiante la strada. Il colonnello greco Iìotzari, che seguiva a grande disianza dall'automobile italiana, è arrivato quando tutto era finito e quando gli aggressori avevano preso la fuga. A causa delle difficoltà di collegamento e di trasporlo, non ho potuto essere sul luogo del massacro che a sera, insieme con i rappresentanti della giustizia e con i medici periti di Janina. I cadaveri non erano stati frugali, ciò che sarebbe a provare che si tratta di delitto politico. L'inchiesta che continua oggi non ha data ancora nessun risultato. Io resto a Janilina col piccolo personale dellt segreteria, e della Delegazione italiana. Io ho informalo i Commissari francese e inglese che si trovano in montagna nella parte nord della frontiera. Firmato De Liìtiperani ». II Presidente del Consiglio dello Stato albanese ha inviato a S. E. il presidente Mussolini un caloroso telegramma di condoglianze per il massacro della missione italiana in Albania. ■

Persone citate: Bonacini, Craveri, Mussolini

Luoghi citati: Albania, Janina, Parigi, Roma