La seconda giornata a Como dei campionati di canottaggio

La seconda giornata a Como dei campionati di canottaggio La seconda giornata a Como dei campionati di canottaggio pComo, 27, mattino. Tulli gli sportmen convenuti n Como limino voluto rendere oniaRpio ;ii due più forti vogatori che abbia avuto l'Italia e che uniti riportarono i campionati d'Europa nel 1911. Voglio dire: Giuseppe Sinigalia. il trionfatore della Diamond Seuil nel 1014, e Doro Mariani, il compagno preziosissimo nel tipo libero a due vogatori senza timonieri. In onore dei campioni eaduii Abbiamo lascialo il centro della città nelle primo ore del mattino e ci siamo poiiatj al cimitero monumentale, dove sono stale deposte sulle lotnbe. dei duo campioni due corone di fiori freschi offerte dalla Società, canottieri Unric di Como e Querinl di Venezia,, od una corona di bronzo offerta dal Rowing r.lyb italiano, di cui era presente la Direzione al completo. In seguito il corteo, aperto dal reparto Giuseppe Sinigalia della milizia nazionale volontaria, si è portato alla sede della Lario, dove era destinata la terza corona per onorare In lapide dei soci caduti in guerra, ed e stato nel salone signorile della Società comasca clic l'on. Moniti, presidente del Rowing Club, ed il signor De Col hanno rievocato, davanti alla veneranda, madre sua, la figura di Giuseppe Sinigalia morto nel pieno meriggio della sua giornata luminosa, traendo dalla celebrazione di lui gli auspici più inebrianti nei- le competizioni fra i più forti anni europei. Ci siamo recati ne) prime ore del pomeriggio a Villa d'Olmo per assistete alla seconda giornaia dei campionati italiani di remi. Francamente si stava meglio di sabato. L'aria era fresca, piena di umide fragran?:e. V'era in pieno meriggio una gaiezza di toni e di respiri primaverili die si sentiva in tutta la sua giocondità, là dove un'alberata alzava al ciclo le sue cupole di smeraldo, tanto folte che nelle ombre odorose di incenso il sole spioveva soltanto tra fusto e fusto, obliquo come dai flnestroni di una chiesa. Teri era sereno e la giornata senza vento ci invogliava a fissare bene nella mente la strana singolarità dei monti circostanti nel declivio, tagliati dai solchi lucenti delle strade sparse di ville innumerevoli che ci appaiono tra centinaia di alberi agitanti le lunghe braccia da lontano in segho di saluto festoso. E ogni tanto all'orizzónte, tra la dovizia di una folla di albori e'di arbusti, ci appaiono larghe chiazzo bruciate dal sole: giallo e bianco, pallido giallo di erbe secche* livido bianco di luce assolata, e, giù per il pendio, una serie di ville bellissime, contigue le une alle altre che sembrano formare un enorme ventaglio impugnato da una mano gigantesca. E qui un sorriso di luce che si stendo sul bellissimo campo delle regate sulle cui acque la brezza leggera mette appena un brivido. La pace del meriggio è rotta presto dal tumultuoso susseguirsi di automobili è carrozze che depongono ai bordi del lago non soltanto gli scarsi spettatori dell'altro ieri, ma la folla numerosa che vuole dimostrare come sappia riempire di passione e di applausi anche il più signorile campo di regate. Lo svolgimento delle gare Le gare si iniziano con un lieve ritardo sull'ora fissata dal programma con la: Gara Cappuccio, campionato di yole di mare a 4 vogatori di punta e timoniere seniores, vinto nel lfftS dalla S. C. Nino Bixio di Piacenza. I concorrenti sono nove che elenchiamo secondo l'ordine dello specchio d'acqua: l.o Sile di Treviso: 2.o Livornesi; 3.0 Timavo di Monfalcone; 4.0 Vittorino da Feltre -di Piacenza; 5;o R. C. Genovee; Co Voluntas di Somma Lombardo; 7.o Milano; 8.-0 Italia di Napoli ; 9.0 Ouerini di Venezia. Il decimo equipaggio, quello della Lecco, è giunto tardi, allo start ed ha compiuto il percorso fuori gara. La partenza è buona per tutti. La Querinl balza in testa, subito inseguita dalla Timavo; le altre inbarcazioni passano a brevi intervalli. A 500 metri la Vittorino da Feltre è staccata, ma subito dopo quelli di Monfalcone portano il loro attacco vigoroso e conquistano il primo poto, che detengono ancora a 1200 ed ai 1500 metri. Intanto ferve la lotta nelle posizioni retrostanti. I Genovesi si portano in seconda posizione, ma a 1500 metri debbono sostenere l'assalto della Vittorino da Feltre rinvenuta e della Sile. I genovesi riescono a mantenere 11 secondo posto, ma non possono impegnare la Timavo, la quale si fa notare per la potente passata in acqua. Ordine d'arrivo: l.o Timavo di Monfalcone. in 7'40" 1/5; 2.0 R. C. Genovese, in 7'51" 1/5; 3.o A'ittorino da Feltre, in' 7'55": 4.'o Italia ; 5.o Sile ; C.o Voluntas; 7.o Livornesi. •Subito dopo si allineano 10 imbarcazioni tipo lariano a 4 vogatori di punta e timoniere, concorrenti ali Campionato locale, burette, a sedile fisso. La gara è condotta dall'equipaggio « Spartivento » dell'U. S. Bellagina di Beliogio e dall'U. S. Ltamese di Lioma. La Società Sportiva Stella di Lario riviene dopo j 1000 inetri.' ma non riesca a disturbare i due equipaggi. Ordirne d'arrivo: l.o U. S. Bellagina (equipaggio Spartivento) in 6'24" 3/5; 2.o V. S. Liornese; 3.o U. S. Lemese; 4.o U. S. Stella; 5.0 S; S. Aurora. Cjara Du'a di Genova. — Viene, poi data la partenza per la Gara Duca di Genova, campionato, in skiff juniores, conseguito nel 1922 dalla S. C. Lario di Como. I partenti sono: 1. Sile, 2. Cerea dii Turino, 3. Anione di Roma, 4. Esperia di Torino, 5. Molano. 0. Anione di Boma 7. Olona di Milano, 8. Armida di Torino. 9. Olona, 10. Anione. A 500 metri sono quasi sulla stessa linea Bianchi (Olona), Cacoialanza (Olona), Ceraci (Aniene), poi Pernccio di Treviso attacca con forza e passa ; secondo è Caccialanza, 3.0 De coi Alessandro, un giovane comasco che difende i colori romani essendosi allenato agli ordini del tràiner dell'Aniene di Roma dove è militare. Questo vogatore comincia ad avanzare, mentre Castoldi della Cerea urta nella' boa del 1000 metri ed e costretto ad abbandonare. A 1500 metri De Col passa in testa. Cacciialanza, che lia una passata un po' rude e pesante iicMii ripresa, si butta allMnseigui mento, ina il comasco avanza velocemente e resiste all'attacco del milanese. Ecco l'ordine d'arrivo: l.o Aniene di Roma !eq. Pare. De Col Alessandro) in 8,51 2/5; 2.0 Olona di Milano 'Caccialanza) in 8,53 1/5; 3.0 Sile di Treviso (Peraccto) in 9,0; 4.o Olona (Bianchi) in 9,10 4/5; 5.o Aniene (Geract) In 9,23 2-5; O.o Milano (Pallina). La vittoria di De Col giunse inaspettata persino ni competenti, in lui ha avuto fiducia soltanto un,appassionato elio lo ha giuocato piazzalo al totalizzatore, ina poi gli è parso che egli non avrebbe potuto giungerò con : primi, per cui ha buttato via il tichet prima che la gara si fosse risulta ed ha dovuto perciò rinunciare alle 350 lire ilio gli sarebbero state pagate: la più alta quota doliti riunione. Coppa Principe Amedeo. — In un'atmosfera satura di elettricità si svolge il campionato outrìggers seniores a 2 vogatori di punta e timoniero, vinto nel 1922 dalla Bucintoro di Venezia. Partono soltanto tre imbarcazioni: la campione dell'anno scorso con l'equlpag ppEF3lbtctnn1ttRi89iqCaggplivcmbOvmfsginp20irnSlSlMpggvvimcmqlredpAzdRCtsZDLVnl2Btvemtmtc'gìo ... Taciturno « ''he occupa lo specchio "Amerio di Komn-e la Quo- ct'ncqua 11. 1. poi 1 lini eli Venezia. Alla partenza I Anioni 1 in ritardo •> la Quei ini è in tosta, ma ver -j 1 1000 metri la Bucintoro, battendo pi palate, si norfa all'altezza della Guerini che cede lievemente: forse questo attimo di esitazione Ita favorito l'equipaggio della Querinl Iti quale a 1300 riprende energicamente. Un bordo a bordo tra i due armi per un centinaio di nielli 0 PùU nel serrale, la Qucniu, più energica ha la meglio. •Ordine d'arrivo: l.o Queiini di ■>,y Morigerati ! Scafturin. Tnssan. Sopra .Yevoi'i' tini.1 in 8,33 1/5: 2.0 Bucintoro llezia Uhi Taoiturni; « «»,35: fco Amene (ei| Senza protese) in 9,40 2/5. Coppa Principe, di Xapoli. * vnmitori di 1, delia Coppa ar¬ ai \i Seguono poi gli ontriggers a i vogatori di puntft.e Uirfoia)» re juniorcs por la conquisili Venezia Principe di Xapoli, vinta noi 1922 dallo S C. Napoli nello acque di Posiillipo. Si allineano allo start 5 equipaggi e cioè: Firenze di Firenze; Esperia di Torino (e<j. Risveglio), Patavium di Padova, Barion di Bari : Arno di Pisa. In partenza, al capovoga di Firenze scappa il carrelllo, sicché 3'equipaggio bianco a strisce rosse rosta indietro d'una mezza imbarcazione; ma riesce a riguadagnare ben presto il terreno perduto ed a 700 metri le posizioni sono oosl fissate: l.o Firenze, 2.0 Esperia. Al primo chiflometro passano: l.o Firenze, 2.o Esperia a mezza imbarcazione; 3.0 Barion, 4.0, lontano. Arno. A 1700 metri l'Esperia .che sfoggia imo stile leggero e bello, attacca e ni monta, e a 1SO0 metili, mentre la Barion indietreggilo, le posizioni sono così fissate: l.o Esperia. S.o Firenze, 3o Patavkim, 4.o Amo 5.0 Barion. .\«| serrate finale però i fiorentini hanno ragione dei torinesi, che giungono con mono di 4" di svan1 aggio. Ornine d'arrivo: l.o Firenze feci. Raspamota: Pucci. ScopB&i, Bernardini, Btrnsa, Tonino tini.) in 7,58 2/5; 2.0 Esperia di Torino (eq. Risveglio) in 8,2; 3.0 Patapum (etr. Ti vieni in S,!): 4.0 Arno di Pisa (eq. Le Comparse) in 8,24. ó.n Barion di Bari (eq. Barenses) in 9' 9" e un quinto. Coppa Venezia. — Non è ancona spenta la impressione destata (Lalla lotta fra i due oquiipaggi che si dà la partenza per la Coppa Ciità di Venezia, campionato delle barche alla venezian :, a 4 vogatori seniores, conseguila npl 19.2 dalla Bucintoro rìl Venezia. In gara sono quattro imbarcazioni : quella campione d'Italia, la Milano, la Ouerini e l>t Colombo ili Puvi-a. A £00 metri la Bucintoro in testa ed a 1000 metri ha due lunghezze di vantaggio sulla Colombo. Ma nel tratto successivo la Qucrini si porta al secondo insto, mentre Milano si ritira. La Ouerini si batte beno con inolio palate in più della Bucintoro. Onesta a :tui metri dal traguardo accelera e vince di 5 o 6 lunghezze. La Colombo si ferma poco prima del traguardo ed è superata facilmente dalla Quorini. E' notevole in questa gara il fatto -ohe è la piima volta l'iella giornata che il campione del 1922 conserva il suo titolo. Ecco l'ordine di arrivo: l.o Bucintoro, enuipaggio v. Baiaplaii 3 » (N. Scarpa. L. Scarpa, G. Signorotto, C. Signorotto! in 8'40" 1/5 ; 2.0 Guerini, equipaggio * Scombussolati ». in 0'3" 4 5 ; 3.0 Colombo, equipaggio «Audace 1» in 9'2'j". Coppa Duca d'Aosta per double-scuil seniores (campionato vinto nell'anno 1922, come negli anni precedenti, dalla R.S.C. Milano) SI allineano in ordine di specchio d'acqua: l.o Aniene di Roma, 2.o Annida di Torino, So Milano, 4. Arno. In parienza l'Aniene e l'Arno perdono terreno, mentre il duo della Milano Domes-Salvini, morbido nella ripresa, prende la lesta nettamente e stacca di colpo gli altri avversari. Questo gli permette di vagare per tutto il campo delle regate per sorvegliare l'azione degli altri concorrenti. Non vi è lotta perciò per il primo posto, ma per il secondo ed il terzo tra l'Aniene e l'Armida sino ai 1000 metri. L'Aniene, che precede l'Armida, deve cedere il passo ai 1000 metri all'equipaggio torinese che accelera: qt;e.=to attaccato dall'Arno, resiste e mantiene la seconda posizióne. Intanto si mia un bel ritorno' dell'Aniene nel finale, sicché i Ire equipaggi die seguono quello bianco e neio della Milano sono staccali dì pochi attimi. Ecco l'ordine di arrivo: l.o Milano (equipaggio 2 HP, Dones-Salvini) in 7'48" ; 2.0 Armida di Torino (equipaggio N. 118, Mazzega e Monlecucco) in 8'G" ed 1/5 ; 3.0 Amo di Pisa (equipaggio X) in 8'7" ; Aniene di Roma (equipaggio San Fermo) in 8'8". Si corre quindi il trofeo più ambito: la Coppa di S. M. il Re per il campionato outriggei-s a 8 vogatori di punta e timoniere seniores, conseguito nel 1922 dalla Diadora di Zara. Partecipano cinque equipaggi e cioè Diadora di Zara, Nino Bixio di Piacenza, Lario di Como, Eneo di Fiume, Bucintoro di Venezia. I campioni d'Italia balzano in testa nettamente sin dalla pai-lenza ed a 500 metri le posizioni sono cos'i fissate: l.o Dladora, 2.0 Eneo, 3,o Bucintoro, 4.o Lario, 5.o Nino Bixio. La lolla in seguito è stupenda nelle ti* prime posizioni. La Lario invece è lievemente indietro. La Bucintoro attacca bone e muove un assalto formidabile al leader, ma gli zaratini, notevoli per l'attacco polente e la ripresa elastica, resistono vittoriosamente e conservano por un anno ancora il titolo. Nelle posizioni successive la lotta è vivace sino all'ultimo e le imbarcazioni giungono a breve distanza l'una dall'altra, facendo ricordare con il loro arrivo in gruppo il magnillco arrivo di cinque imbarcazioni delle regate-di Lecco del settembre 1919. Ecco l'ordine di arrivo: Lo Diadora di Zara, equipaggio ■ Senza nome » (Gltubich, Toniatti, Ivanov, F. Catìalinieh, S. Cattalinlch, G. Crivelli, Sorich, A. Cattalinich, Galassio timoniere) in G'42"2/5; 2.0 Nino Bixio di Piacenza (equipaggio «Pesciolini d'acqua dolce») in 6'4G"4/5; 3.o Eneo di Fiume, equipaggio « Bone Voie », in 6'49"3/5; Bucintoro di Venezia (equipaggio « Tutti per uno, uno per tutti ») in 6'5fi" 4/5 ; 5.0 Lario di Como, equipaggio ■ Giuseppe Sinigalia » in C'58" 4/5. Nella serata all'Hotel Plinius si è proceduto alla premiazione del concorrenti. Questa mattina alle 8 si inizieranno le gare rimandate sabato e cioè: outiiggers a 4 vogatori di punta seniores ; veneziana a 4 vogatori junioros ed il empionato di skiff seniores. Come impressione generale della giornata, possiamo dire che si è riscontrata una deplorevole inferiorità di stile, so si eccettua il duo Dones-Salvini che è stato il più impeccabile, perfetta fu l'organizzazione ; campo di regate splendido ed una regolarità assoluta di organizzazione. Ottima infine nei più miti': i dettagli la condotta di gara, accurata da p^rlc dei timonieri. G. Stolti.