Cronache parigine

Cronache parigine Cronache parigine pgPioggia a catinelle di... decorazioni - Bocciati ed invidiati: Bergson, Bourget, Cecilia Sorel e Vanni-Marcoux - Le velleità d'un caricaturista. (Servizio speciale della Stampa) e d ) o n o i nPARICI, agosto. In mancanza di ploggie ordinarie, la Francia allietasi da un paio di settimane di una pioggia di decorazioni. Piovono a cateratte, a orci, a staia.'Chi ne vuole, non ha se non da stendere il cappello o da parare le mani uno per volta, ce n'è per tutti. Grazie all'esposizione coloniale di Marsiglia, la pioggia quest'anno arriva a bagnare sin le lontane plaghe annamite e tonklnesi. E pensare che, c'è chi si maraviglia se in Erancia i cittadini sono tutti pel Governo! Come potrebbero non esserlo, quando il Governo sa cosi bene prenderli pel loro debole! Qui le distribuzioni di onorificenze han luogo addirittura a data fissa, ogni anno, come le premiazioni scolastiche pei ragazzi che hanno sostenuto onorevolmente gli esami. Si chiamano, infatti, promozioni. Uscito dalla scuola, il buon cittadino continua a considerarsi l'allievo di una scuola più grande, nella quale avrà ancora esami da sostenere e premi o menzioni onorevoli da riportare. La sua mentalità rimane, quindi, scolastica e un po' puerile anche quando la barba gli 6 diventata bianca. Non parliamo, poi, delle polemiche, delle diatribe, delle gelosie, delle proteste, del malumori che ogni anno accompagnano queste premiazioni per adulti I Poiché, manco a dirlo, per abbondante che sia, la pioggia delle decorazioni non lo è mal abbastanza da accontentare tutti coloro che vi aspirano. Per dieci premiati, venti, trenta si protestano, strillando, vittime di una ingiustizia o di una congiura di corridoio, e strilleranno fino all'anno prossimo, ossia sino a quando non sarà venuto il loro turno. E il bello si è che congiure e Ingiustizie esistono realmente e non soltanto nella fantasia degli interessati. Credereste .voi che ad ogni distribuzione di onorificenze i tavoli dei ministri che le accordano scompaiono sotto la valanga delle lettere anonime? Più o meno, tutti 1 paesi del mondo soffrono della mania delle onorificenze: ma non credo che ve ne sia un altro dove un Tizio qualsiasi si pigli la briga di scrivere una lettera di quattro pagine a un ministro per dimostrargli che il tal altro Tizio non merita la croce di cavaliere o di commendatore che si sta per conferirgli] E' questa una sfumatura psicologica caratteristica dello spirito francese. Ne sa qualche cosa .Cora Laparcerle, la matronale direttrice del teatro Mogador, nonché nuora- di G. Richepln, la quale venne bocciata dal ministro della P. I. nella promozione dell'altro giorno precisamente in considerazione delle molte lettere anonime giunte a suo carico. Identica sorte toccò a un altro direttore di teatro, 11 Rozemberg, e a un attore abbastanza noto, il Brulé, il quale tuttavia non mancava di patroni influenti. Giacché un altro segno della caccia spietata alle decorazioni cui si abbandonano i francesi di ogni condizione è il numero e 11 peso delle aderenze che bisogna talora mettere in opera per arrivare a ghermire un nastrino che in altre circostanze, e, diciamolo pure, in circostanze ordinarie, basta stendere il cappello o parare le mani per vederv.elo cascar dentro da se. Gli attori, 1 drammaturgl 3ono tri l meno favoriti su questo capitolo. Bisogna però notare che, essendo essi generalmente favoriti su tutti gli altri, le ripulse opposte loro dalla Cancelleria della Leglon d'Onore assumono in certa guisa l'aspetto di una vendetta della pubblica invidia piuttosto che di una vera squalifica morale imposta alla casta. Ad ogni modo, il tatto è che fra la gente di teatro che si trovava quest'anno sulla lista dei candidati, i bocciati non furono pochi. Di attori di grido ce n'erano, se non erro, sette: Cecilia Sorel e la Baretta-Worms, il Noblet, l'Huguenet, l'Arquillière, il VanniMarcoux e il Brulé. I primi quattro, nonostante la situazione eminente occupata nel loro mondo, avendo trascurato di farsi raccomandare in modo serio, vennero rifiutati. Per consolare la Sorel, tuttavia, il ministro Bararci, che è assiduo della sua casa e della sua mensa, le fece dire, pel tramite di un celebre scrittore venuto- a ricordargliela, che infallibilmente la farà insignire della Legion d'Onore dal proprio successore, non volendo che i giornali possano accusarlo di Indulgere agli amici. Il solo ad essere decorato senza tergiversazioni fu il Vanni-Marcoux, un cantante, grazie alla raccomandazione personale del Presidente della Repubblica, cne si interessa assai più all'arte lirica che non alla drammatica. Fra gli Impresari e llrrtori di teatro, Giovanni Coquelin, presidente della Società degli Artisti, venne rifiutato; il signor Dulrenne, direttore del Paiace, del Concerto Mayol e degli Ambassadeurs, dovette ritirarsi in buon ordine, assendoglisi fatla osservar» l'impossibilità di decorare della Leglon d'Onore, dopo 11 caso Margueritte, un uomo Imputato di oltraggio ai costumi. Anche il Berthez, che non si era fatto raccomandare se non da un sottosegretario di Stato, quello dell'Aereonautica, e da un Commissario al Ministero della Guerra, fece un buco nell'acqua, mentre veniva decorato il Trébor, sostenuto da parlamentari importanti quali l'Archimbaud, il Lafferre, il Vincent, il Besnard. presidente della Commissione senatoria della P. I., il Peyronnet, ministro del lavoro, e 11 Saumande, grande arbitro delle urne della Camera. Due bocciature, particolarmente, fecero chiasso: quelle di Paolo Géraldy e di Carlo Bare!, il Géraldy, oltre che attore noto, e pcocamdqdcriddligdcdtcdnsqrctllpSIdpdpibgmSilgmFmttlvqctssUududscvnrl e ; l i e o o n e o o o e poeta ed autore di commedie rappresentate con prospero successo alla Comédie Francaise; il Baret ò uno degli impresari più sttmaU in Francia, carissimo alla quasi totalità dei membri della Società degli Autori, dei quali porta a spasso in provincia le commedie. E a proposito di costoro,' 1 giornali concordemente richiesero in virtù di quale diritto il Consiglio dell'Ordine della Legion d'Onore si eriga a giudice delle nomine fatto da un ministro sotto la propria responsabilità. Il Consigio, si disse, è destinato a vegliare al rispetto del regolamenti, non a giudicare della validità dei titoli. Che cosa accadrebbe se un bel giorno 11 ministro, geloso delle proprie prerogative, si ribellasse a cotesta ingerenza illegale ed esigesse, minacciando di dimettersi, la ratifica del decreto di nomina da lui firmato T E se poi il Governo intero si solidarizzasse con lui? Il Consiglio ' della Legion d'Onore potrebbe dunque, sostituendosi alla Camera dei deputati, rovesciare un Ministero?... Vedete a quali conseguenze inaspettate e Imprevedibili potrebbe condurre in Francia la questione delle onorificenze! Intanto, al ministro della P. I. quest'anno la promozione estiva ha servito per ricompensare 1 fautori della sua riforma della Scuola secondaria e a punirne gli avversari. Il filosofo Bergson, che in un noto articolo della Reuue de Paris sostenne in parte il progetto ministeriale, venne nominato grand'ufflciale; il signor Thamin, uno dei compilatori di esso, venne fatto commendatore; il giornalista Crouzet e 11 prof. Blum s'ebbero, per motivi analoghi, la rosetta. Fra gli altri decorati di maggiore entità troviamo Paolo Bourget e il celebre caricaturista Sem. Quest'ultimo dalla fino della guerra in poi, non portava più nessun nastrino all'occhiello. A chi gliene domandasse la ragione, rispondeva senza ambagi che dal momento che 1 suoi amici e colleghi Forain, Faivre e Cappiello erano stati promossi commendatori della Legion d'Onore sarebbe stato indecoroso per lui fregiarsi di un distintivo inferiore al loro, quale sarebbe stato la semplice rosetta. La cosa, gira e gira, venne al'orecchio del ministro Bérard, il quale, per prudenza — coi caricaturisti non c'è mal troppo da fidarsi I — si è questa volta deciso' a promuovere anche Sem. nove si vede come presso l francesi non ci sia spirito che tenga, di fronte a cerle debolezze. Un caricaturista, ossia un autore di satire, un uomo che dovrebbe logicamente ridersi di tutto ciò che sembra serio agli altri, un uomo che dovrebbe perpetuare lo stoicismo di un antico filosofo... e che Invece mette su tanto di broncio perchè'non fregiano anche lui della chincaglieria bollata dal Governo! Quale delusione! Chi vorrebbe mai credere alla sincerità, alla forza, alla persuasione delle sue caricature? Ancora un po' e vedremo, in Francia, anche 1 comunisti e gli anarchici brigare la rosetta purpurea! In attesa di quelli, la vediamo brigare da Maurizio Rostand, che, se non è comunista, si vanta tuttavia di coltivare Idee politiche piuttosto, avanzate, e nella Fenice ne ha date le prove, e in appoggio del quale si fa innanzi un comunista notorio, Anatolio Trance, altro filosofo e altro satirico che dovrebbe stimare indegna di un uomo serio la fregola delle decorazioni! Ma questa volta Maurizio Rostand non l'ha spuntata, dicono perchè il ministro avrebbe avuto paura di inimicarsi Bàrthou, che il poeta tempo fa mise in carica'ura assai crudelmente in un suo libro, K feretro di cristallo, sotto il nome di Giuseppe Nulpart. Lasciate passare l'epoca delle elezioni, e poi l'avrà anche Maurizio Rostand... L'ebbero intanto, per iniziativa del Ministero degU Esteri, tre dentisti stranieri esercitanti a Parigi. E la cosa, oltre a indispettire i cacciatori di nastrini ha seminato il malcontento tra 1 dentisti e soprattutto tra i grandi capi delle facoltà di medicina, 1 quali non sanno darsi pace che, mentre tutte le altre carriere e la medicina in prima linea sono ingombre di reclute superflue, l'arte del dentista, o, per dirla più elegantemente, della protesi dentaria, venga sdegnata dai francesi e resti pressappoco monopolio degli stranieri, inglesi, russi, rumeni, armeni, i qunli lclVFmpfUUM., «unioni, ut intuii, i quali vi guadagnano rapidamente sostanze rispettabili, grazie al numero relativamente insufficiente di coloro che la coltivano, e che potrebbe comportare un aumento di almeno un migliaio di individui. Ma si consolino i dentisti; fra pochi giorni avrà luogo un'altra distribuzione di onorificenze, quella In onore di Pasteur E allora, trattandosi di celebrare la memoria di un medico, la pioggia cadrà pr forza di cose a piombo sopra gli stalli della Facoltà... Il solo, In cotesta ridda di onori e di nvanzamenti che sia rimasto veramente male è Millerand. Settimane fa, dietro istanza ili Barthou, pareva proprio che la sua candidatura all'Accademia di Francia dovesse essere questione di giorni. Ma, consultali, 1 maggiorenti dell'Istituto hanno risposto che pel momento la sua elezione a membro del medesimo è impossibile. Poincaié venne e!ett'> quando non era più Presidente della Repubblica o non lo era ancora. Ma il Cnr>o dello Stato si presume capo anche dell'Accademia: e come potrebbe Millerand sollecitare oggi un pos;o di semplice predarlo in un istituto di cui is padrone?... ricco, una volta tanto, gli incon\enienti della potenza... NOMENCLATOR.

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