La prima giornata delle manovre sul Garda

La prima giornata delle manovre sul Garda La prima giornata delle manovre sul Garda . è e e a e i e i i i ; , r e {Dal nostro invialo speciale). Verona. 23, notte, n generale Francesco Grazioli, che in quete manovre del Garda è l'ideatore ed il direttore, nella sua conferenza preparatoria non si è limitato solo a porre 1 termini di esse ed a dire dello spirito che le' deve inormare, ma ha posto anche dei limiti al nostro compito. Presentando 1§ manovra, non come era uso un tempo, e cioè, come uno spettacolo di movimento di masse e di guerra vera, la di cut posta è la distruzione e la morte, ma come un complesso di esercitazioni pratiche di un organismo nuovo, a divisione celere, cli£ sulla carta risulta perfetta, ha posto noi nella condizione di dover evitare quelle descrizioni superllciall di movimento, che di questi avvenimenti rappresentano la parte viva di cronaca, per assumere l'ufficio di commentatori, se a fare 1 commenti soccorressero quelle cognizioni tecniche che sono indispensabili. Il mio compito quindi si limita a dirvi quello che si intende fare e quello che sarà' fatto colla massima semplicità e colla maggiore chiarezza possibile, e, se mancheranno impressioni e note di colore, datene la colpa al luoghi prescelti per queste manovre. Non vi è sentiero, non vi è casa, non vi è borgo, che non suggerisca un richiamo e non ridesti nella nostra memoria un ricordo. Il Mincio, 11 fiume da cui sl muove la manovra occupa tale posto nella nostra storia, che il solo pronunciarne il nome è coma uno spillo nel cuore. Lo scopo di questa manovra è noto: provare la efficenza della Divisione celere, orpinismo che ha preso 11 posto della Divisione, di cavalleria nella sua duplice funzione di offesa rapida, pronta ed organica e di solida copertura. Sapete già come è formata: due Brigate di cavallona, un regsimento di cavalleria appiedata autotrasportato, un reggimento 'di bersaglieri ciclisti, una squadriglia di autoblitidate, quattro irruppi di artiglieria, due squadriglie di aeroplani da ricognizione, e poi Genio, servizi, ecc. Il tema del primo giorno Ecco ora il tema del primo giorno di ma^ novra: un gruppo di armate azzurre, soverchiate le deboli truppe di copertura rosse, dislocate lungo il Mella e l'Oglio e varcato il Chiese, nella notte tra il 31 ed il 22 agosto, riceve l'ordine di attaccare il margine occidentale dell'anfiteatro morenico a sud del Garda ed il fiume Mincio prima che l'avversario, che alla stessa ora ha ricevuto l'ordine di occupare il margine dell'anfiteatro morenico del Garda e la sinistra del Mincio abbia potuto In detta linea potentemente organizzarsi a difesa. Nel gruppo delle Armate azzurre è chiamata a muoversi la Divisione celere, che trovasi dislocata nel triangolo AcquafreddaCasaloldo-Asola; nel gruppo di Armate rosse è la settima Divisione di fanteria, che sl è fissata tra Pozzolengo e Monzambano, e che è qutlla che deve muoversi. La Divisione celere deve prendere contatto col nemico ed attaccare lo truppe che hanno valicato 11 Mincio ed impedirne in ogni caso 1 progressi; procederò poi sul fronte Solferino. Cavrlata, per puntare sul Mincio, nel settore compreso tra le strade di Solferino. Monzambano. Cavriata e Borghetto. La Divisione di fanteria deve provvedere alla difesa del margine sud-occidentale dell'anfiteatro morenico del Garda, badando in mo-v do particolare a Solforino ed a Cavriata, che sono le località nelle quali logicamente avverrà l'urto tra le due masse. Niente di com. plicato. quindi, niente di astruso, niente di clamoroso. La semplice lettura del tema precisa quanto ci si può attendere da questa prima giornata di " manovre. Le due unità ' devono compiere nello stesso momento del movimenti che, se apparentemente non sembrano molto diversi, profondamente sl diversificano in rapporto ai mezzi di cui esse dispongono ed alla distanza dell'obbiettivo da raggiungere. Da Cavriata e da Solforino, le due località destinate a trasformarsi nella zona di fuoco, la 7.a Divisione, nel momento in cui si inizia la manovra, cioè, alle ore cinque del mattino, non è lontana che cinque o sei chilometri; la Divisione celere, invece, si trova ad una quindicina di chilometri o poco più. E ciò è evidentemente logico.. Per dimostrare la sua efficienza e provare i servizi di cui dispone, la Divisione celere ha bisogno di un più vasto campo; il fante. Invece, per muoversi, non ha che i suoi mezzi e quindi deve compiere un tragitto limi, tato.. ato.. Inizio dell'azione La manovra sl inizia, come ho detto, alle ore cinque. Colle prime luci dell'alba il generale Grazioli, capo dai giudici in campo, ed generali Milanesi, Gatta, Boriarti, Clerici, Maggiio, Nobile ecc., lasciano Veleggio, ove ha la sua sede U comando generale di manovra e sl portano a Carnata. D'altra parte si nizia il movimento dalle due divisioni: quela cedere che fa capo al general» Airojdi di Robbiate e quella di fanteria che è comandaa dal generale Zoppi: Sl Innalza ia draken. e si iniziano 1 voli degli aeroplani, i quali nell'odierna giornata si limiteranno ad un puro servizio di esplorazione. Poco dopo le ore otto si Hanno i primi segni che g& avversari si sono avvistati e che è vicino il momento dell'urto. Alle ore nove tuonano le artiglierie e sull'orlo dell'anfiteatro è tutto un rombare di motori. Cavriata e Solferino e le alture circostanti da cui sti domina tutto l'anfiteatro, sono sotto due fuochi e si potrebbe dire che la battaglia sia per ingaggia.rsi da casa in casa. ALle ore 10 il grosso draken, che si dondola grigio e goffo sopra Cavriata, segnala che la manovra è terminata perchè l'obbiettivo è stato raggiunto. Le due masse, quella che aveva per compito di armare a difesa le alture del Garda e eniella che era incaricata di impedire tale rafforzamento, si sono incontrate. La divisione celere ha assolto il suo compito. Non solo e arrivata in tempo ed in efficienza per impedire alle truppe rosse eli occupare in difesa i margini, ma oH'impeto degli avversari ha resistito saldamente ed ha validamente puntato verso monte Zecco e monte Croce. La risoluzione della situazione non potrebbe aversi che coll'arrivo di oltre masse e se si trattasse di guerra guerreggiata. Il eapo di Stato Maggiore, generale Ferrari. 1 ispettore generale di esercito generale Pecom Giraldi, il Duca di Pistola hanno af.15,4}'0 'ui° svolgimento della manovra dal1 alto di Cavriata Insieme al generale Grazioli ed ai suoi aiutanti di campo. Quelli che possono essere stati gli eventuali errori di tattica, chiari salo ai tecnici, che hanno la possibilità di stabilire i rapporti tra la potenzialità e ii rendimento delle diverse trinine rffS esnte e.la ^mporaneità dei movi menti", dirà a suo tempo il generale Grazioli. Sensazioni e ricordi di guerra , D*1 J/"1*0 mi0' Piuttosto che vedere da1ì aito di un cocuzzolo 1 movimenti del due gruppi in azione tra li ridente budogsiare dea colli, tra le strade incassate o nascosto d.a8li alberi bruciati dal sode e desolati dalla siccità, mi è parso più interessante n ettermi tati! <!<>!• tra le masse di manovra per seni-quel richiami del passato che nelle t'il Iasione di oggi sono intersecati e che danno colore o rilievo. Per quanto si riferisce ai movimenti che ho visto compiersi e tra i quali mi sono trovato come In t >. no ili guerra, nè più nè meno, tanto ila esse-i ti • hbligato a sostare per delle mezz'ore con l'automobile in attesa della - «aziono dei tiri di artiglieria, molte cose non si posse..io dire senza scendere nei dettagli n mettere a provala fantasia, e non rie •' caso. Sensazioni ed Impressioni di guerra che erano sepolto nella memoria sono toniate a farsi vive. I fanti del generale Zoppi non avevano d* superare che pochi chilometri per ragghi» pere I margini dell'anfiteatro ; una marci* da non lasciarci le gombe. Ma poiché gli at> roplani visUtnano attentamente dall'alto, %%

Luoghi citati: Borghetto, Monzambano, Pozzolengo, Robbiate, Solferino, Verona