Impressionante rapporto dell'ambasciatore inglese a Washington sulla famosa isola di Ellis

Impressionante rapporto dell'ambasciatore inglese a Washington sulla famosa isola di Ellis Impressionante rapporto dell'ambasciatore inglese a Washington sulla famosa isola di Ellis A s(Servizio speciale della «Stampa») Londra, 16, notte. Una rivista- di documenti ufficiali ha pubblicato oggi una sensazionale relazione di slr Aucland Geddes sullo stato di cose nel-' l'isola di Ellis, luogo di sbarco degli emigranti all'ingresso della baia di New York. « Personalmente io preferirei essere imprigionato nelle carceri di Sing-Sing, piuttosto che essere sbarcato nell'isola di Ellis In attesa della deportazione ». Questa e una delle frasi caratteristiche del rapporto in duostione, destinato a suscitare vivissime discussioni oltre Oceano. L'ambasciatore di Inghilterra a Washing ton intraprese una ispezione in quell'isola, che meglio potrebbe dirsi un antro del dia volo, in seguito ad una oflerta fattagli dal ministro americano del Lavoro. Egli riscontrò Innanzi tutto che gli emigranti vengono trattati più che altro come prigionieri, e che una sporcizia inverosimile è diffusa nei corridoi e nei dormitori. « Dopo essere partito dall'isola — dichiara Geddes — ini occorseio 36 ore per sbarazzarmi dal puzzò che mi era rimasto addosso ». L'autore del rapporto riconosce che i refettori costituiscono la parte più pulita dello stabilimento, che i) vitto è"buono; e al tempo stesso aggiunge, a giustificazione delle autorità americane, che le abitudini alquanto primitive degli emigranti rendono quasi impossibile il mantenimento dell'ordine e della pulizia. Non vi è dubbio che le autorità fanno del loro meglio; ma rimane fermo il fatto che «la detenzione dell'isola Ellis deve costituire una spaventosa esperienza per tutti quelli che, dotati di una certa sensibilità, ne passano la porta ». L'ambasciatore dichiara fra l'altro che il diritto, concesso agli emigranti, di ricorrere in appello a Washington in ca so di un decreto di deportazione, 6 probabilmente giusto In teoria ; ma in pratica « non è altro che diabolico ». L'onorevole Geddes conclude il suo rapporto con una serie di proposte: fra l'altre quella di demolire vari edifìci, costruire dormitori con finestre verso mezzogiorno, invece che con reticolati come gabbie, e stabilire luoghi speciali e Isolati per 1 deportati per motivi criminali.- « Sarebbe pure necessario, una volta per tutte — egli scrive — di abbandonare l'azione esercitata mediante conferenze e cinematografi per « americanizzare» emigranti e deportati. Ed infine sarebbe necessario mantenere, scrupolosamente pulite le corsie degli ospedali. Il ministro americano del Lavoro, on. Davis, ha dichiarato oggi a coloro che lo intervistavano circa il rapporto Geddes che. tra le proposte fatte dall'ambasciatore, due sjno oggi in esame da parte del Governo. Davis vuole che d'ora in noi i Consolati degli Sitati Uniti all'estero abbiano il diritto di rifiutare il visto ai passaporti a coloro che sono impediti dalle leggi di sbarcare in territorio americano, ed inoltre impedir; di emigrare a coloro che per qualsiasi ragione non possono essere immediatamente autorizzati a sbarcare al loro arrivo. II rapporto dell'ambasciotore Geddes è stato reso pubblico in seguito a consenso del Governo di Washington, Un giornale della sera ritiene però che Geddes abbia potuto esprimersi senza peli sulla lingua anche perchè intende rassegnare le "sue dimissioni da ambasciatore. Egli si trova attualmente vicino a Londra per una eiira, e sembra intenzionato di approfittare del cambiamento di regime intervenuto durante la sua assenza dalla caritelo arnèrlcoria per ritirarsi dalla vita politica. . • _' ' . ' . '

Persone citate: Geddes, Sing

Luoghi citati: Inghilterra, Londra, New York, Sitati Uniti, Washington