La sfiducia al Gabinetto Cuno

La sfiducia al Gabinetto Cuno La sfiducia al Gabinetto Cuno deliberata dai socialisti La celebrazione del quarto anniversàsituazione interna si mantiene grave '." (Servizio speciale Berlino, 11, notte. L'annunziata quarta commemorazione della Costituzione di Weimar è passata sotto non lieti auspici. All'interno intanto vi è grande dissenso sopra l'opportunità e il valore della cerimonia, poiché si sa che con la costituzione di Weimar fu sanzionata e legalizzata la Repubblica tedesca; e questo giorno è per ogni fedele conservatore giorno di lutto e rammarico. Assai scarse erano quindi le bandiere che sventolavano dalle finestre; anzi imbandierati erano quasi soltanto gli edifici pubblici. Tutte le botteghe erano aperte, il traffico non aveva nulla di festivo. La festa odierna dava veramente l'impressione di una cerimonia ufficiale, senza eco e senza consentimento. E peggiori auspici erano quelli che porta la situazione politica: dominio militare straniero sul Reno, blocco sulla frontiera del territorio occupato, crollo della moneta, disordini per il caro-viveri, fame e scompigli fra la piccola gente. — Non è tempo di feste, questo — ammoniva taluno. La cerimonia al Reichstag Per l'occasione il presidente della Repubblica-ha emanato un appello, in cui si dichiara che lo Statuto della Repubblica tedesca tende a stabilizzare la pace interna, ed esterna. Nell'appello si accenna al fatto che cadono proprio oggi i sette mesi da quando i franco-beigi invasero la Ruhr; e si esorta il popolo tedesco a perseverare nella lotta attuale, e a non cedere alle difficoltà dell'ora. La cerimonia al Reichstag fu semplice ed austera come si conviene al momento, con scarso concorso di popolo. I discorsi mantennero un tono grave. L'aula era adorna di lauri e di stemmi delle varie regioni germaniche. Nel mezzo, sopra il seggio del presidente, l'arma germanica era fiancheggiata dalle armi delle città occupate. Iscrizioni riproducevano le prime parole della Costituzione di Weimar. All'inizio della cerimonia tutte le campane di Berlino hanno suonato a stormo. Nell'aula i maestri cantori hanno intonato l'inno « Porgici ascolto, Dio nostro ! ». Poi il prof. Anschuetz, dell'Università di Eidelberga, celebra il valore unitario della Costituzione di Weimar; e il sindaco della città occupata di Duisburg parla con tono commosso dello sfruttamento della sua gente sotto l'occupazione straniera ; cita nuovi fatti di violenza francese, fra grida di « pfui » dell'assemblea ; e giura che i suoi concittadini vuoteranno il calice della loro passione fino alla fine, resistendo tenacemente nella grande battaglia. Poi, a chiusura della cerimonia, i deputati si levano in piedi 0 cantano l'inno Dcutschland. Dculschland. ueber alles... Intanto fuori, sul piazzale, una seconda cerimonia si svolge davanti ad una discreta folla, fra cui numerosi profughi della Ruhr, a cui viene dato il posto d'onore. Parla il prof. Corel, del territorio renano. Poi la folla canta la canzono di Becker: « Essi non lo avranno il libero Renò alamanno !... ». I Duplice ragione della deliberazione socialista Il Reichstag ritorna quindi, dopo la cerimonia, teatro di discussione fra i gruppi politici. Il gruppo parlamentare socialista si è riunito al tocco ; e dopo una vivace seduta, protrattasi fino alle 17, ha deciso di negare la fiducia a Cimo. Con ciò la posizione politica del Gabinetto è completamento cambiata. La posizione di Cuno, che fino a ieri sembrava rafforzata, appunto per il contegno dei socialisti che esitavano a provocare una crisi, diventa questa sera di un colpo pericolante. I socialisti da. due settimane si occupavano studiosamente del problema del Governo ; e pur non avendo nessuna tenerezza per Cuno, e non ammettendo nessuna scusa per i suoi errori politici e finanziari, si mostravano atterriti della situazione a cui essi, provocando la crisi, non avrebbero potuto sottrarsi. Dalle colonne del Vorwar.ns l'ex-ministro Mueller ed altri ammonivano più volte gli impazienti e gli scontenti; e fino all'altro giorno non si vedeva altra via d'uscita nel campo socialista che continuare con il Gabinetto Cuno, spronalo e incitato a meglio fare da un controllo geloso del Parlamento e dei partiti. Ma due fatti nuòvi sono avvenuti. Il discorso di Stresemann dell'altro giorno prima di tutto. Le parole di Stresemann sono piaciuto singolarmente ai socialisti per la loro moderazione, per il tono conciliante con cui egli ha parlato della Franeia, e per il tono deciso con il quale ha dichiarato si debba affrontare il problema finanziano. Da! suo discorso si è manifestata nuovamente la possibilità di un Governo 111 cui stiano l'uno accanto all'ai tro il partito socialista e il partito di Stre semami, cioè i tedesco-popolari. Il secondo fatto nuovo è stato la violenta azione dei comunisti, din sembravano decisi t giocare una carta decisiva, speculando sul la crisi morale ed economica delle classi più povere della popolazione. La proclama àrio delia Repubblica tedesca -• La -- Stresemann preconizzato Cancelliere dey» STAMPA) a i l n i a a e i zione dello sciopero generale fatta stamane dai comunisti per mezzo della Commissione dei Quindici dei Consigli di fabbrica, ha irritato terribilmente il,partito socialista, e il suo organo, il Vor-wo.er's. — Che bisogno c'è di mezzi cosi violenti per ribaltare Cuno, se Cuno se ne può andare con le vie legali? — dice questa sere, presso a poco il ì'orwaerts : — La situazione è così precaria, che basta un urlo per farlo cadere... — Verso un Governo di coalizione con la partecipazione dei socialisti? In realtà il partito socialista sente d'essere l'arbitro della situazione. Prima ancora che si conoscessero le decisioni dei socialisti, il BerUner lageblalt scriveva: « So i socialisti presentano un voto di sfiducia, oppure nella votazione dell'ordine dor giorno di sfiducia dei comunisti si astengono, al Gabinetto non rimane altro che presentare le sue dimissioni ». Orbene il gruppo parlamentare socialista ha votato quest'oggi, come abbiamo detto, alla fino della riunione, un ordine del giorno in cui, su proposta del deputato Wels, dichiara di non associarsi al voto di sfiducia dei comunisti; ma di voler presentare domani un proprio ordine del giorno di sfiducia contro Cuno. Nel corso della riunione dei socialisti si è espressa la speranza che si giunga ari un Governo di grande coalizione,"in cui il partito socialista è pronto a prendere il posto che gli spetta, dietro alcune condizioni. Di queste condizioni la Vossich e Zeitung rende note le seguenti: annunzio della riforma finanziaria,- purificazione dell'esercito da ogni contatto e rapporto con le associazioni legittimiste di destra ; un contegno più attivo nel campo della politica estera, per una radicale soluzione del problema delle riparazioni, con la contemporanea garanzia di integrità territoriale e della sovranità dello Stato. Il numero dei voti contrari alla deliberazione, in seno al gruppo socialista — quaranta — dimostra che anche in seno al partito socialista non esiste pieno accordo, e che la gravità della decisione ha preoccupato parecchi. Con l'ordine del giorno di sfiducia dei socialisti la crisi si può considerare aperta, E si facevano già al Reichstag i primt\ nomi del nuovo grande Gabinetto di coalizione. Inutile dire che il nome di Stresemann era fatto a tutto spiano. Nulla però è stato ancora deciso dai vari gruppi politici del Reichstag, che hanno ancora da prendere posizione di fronte alla nuova situazione. Quattro morti e trenta feriti a Ratisbona La gravità della situazione parlamentare complicata dalla situazione politica e pubblica a Berlino e in tutto il resto della Germania. Come per ironia però da due giorni si annunzia un miglioramento dèi marco rispetto al dollaro: il marco a Danzica — oggi la Borsa di Berlino era chiusa è salito questa sera fino a circa tee milioni rispetto al dollaro. Del fenomeno si dà una ragiono tecnica: l'effettiva mancanza di mezzi di pagamento, che continua tuttora, e che rende quindi il marco una cosa in certo senso preziosa, ricercata sul mercato. In ogni modo i prezzi, come sempre, non se la danno per intesa di questo miglioramento de! marco; e continuano alacremente a sab're. Un'altra buona notizia della cronaca di oggi è la fine dello sciopero dei tipografi e il miglioramento del servizio degli approvigionamenti. A Ratisbona ebbero luogo ieri grandi/dimostrazioni cóntro il caro vita. Nella mattinata una deputazione di operai si recò al palazzo comunale. Alle oro 11 tutte lo officine interruppero il lavoro. Contro lai folla addensatasi in piazza della Stazione dovette intervenire la polizia. Durante gli scontri furono scambiate fucilate e gettate bombe a mano. Diversi negozi furono saccheggiati, tra i quali due di armi. Si de-i plorano quattro morti: un poliziotto, un' operaio e due ragazzi; e più di 30 feriti, dei quali parecchi gravemente. Nel pon;d ripgio ed in serata si ebbero colloqui tra i delegati degli industriali ed i rappresentanti degli onerai e' dei contadini, allo scopo di sollecitare l'approvigionamento dei viveri e provocare eventualmente la consegna forzata del bestiame. Il Wolff Bureau pubblica che il presidente della Repubblica ha emapato un decréto che entra immediatamente in vigore, secondo il quale i periodici di, qualunque Renere saranno sospesi fino a sei mesi nel caso in cui compiano oneri riì i.-ti'cnzione contro la Repubblica. I contravventori a tali disposizioni saranno colpiti ^on pene non inferiori n tre mc.;j di carcere, e con .multe fino a 500 milioni di marchi. Il cardinale Tosi in convalescenza Milano, 11, sera. II cardinale arcivescovo moas. Tosi è entrato ora in pie".-; <:c>nvalosrenza. Per quanto l'eminente prelato non abbia ancora abbandonalo il letto, le sua condizioni .a il continuo miglioramento lasciano sperare che" presto potrà dzarsl P ritornare alle sue oc. ciipa;-.ioni .ihini.-iii. non senza prima aver trasceso un breve periodo di riposo e di .-.ura climatica ai monti.

Persone citate: Becker, Cimo, Mueller, Tosi, Wolff