Storia letteraria

Storia letteraria Storia letteraria Cominciamoda Roma o da '.in mr.os'.ro. Un- grande maestro chi! gli anni-non inveccliianoye non fanno dimeiiticaroiiC'ù un'ampiezza di vedute una freschezza di ricercUe un'originalità di osservazioni in o^ni studio <li lui cJie i libri anche da più lunghi anni .pubblicati si leggono sempre con profitto e eoa, interesse. Ms± sono liiiri alcuni elio in commercio;, quiisi non si trovano più. 13ene. <Iunquo*b'i'p.eusalo la casa" Cliiantore — erotte di duella ditta Loescher ove Arturo ('.rat pubblicò lo..«ose sue migliori — di ristata-1 Ipanie luttO'le or-ore. Saranno otto o novi | rvolumi in grande formati.' <: «lì elegante ; cstampa the non potranno poi mancate in alcuna casa ove si umano gli stilili. 1". sarà il più,ttbfcl»regalo. o il rnialior nutrimento per i giovani.• Apre*4aVcolU'zione il gvosso volt me sa'Roma*neU>t'7»vw>rm r nàie immaginazioni ileUflncilio et'o/(p. 810, 1. X. . -il Gratino-compete nei primi anni del suo Insegnamento qui a' Torino e noi pieno vorojdegli siufji-ehe1 coltivava. Lo. vita m vaiejpindaratia e lingula in ogiù parte, il libro'del c.ommiretu su «Virgilio nel medio evo» e lg,-,« Storia^-poetica ili Curio Mastio » del PariStflcttiSédtànnaratl da ognuno, le leggende, che }hell'iiii?snuribilo sua* fantasia l'età di inezzcrsi creò,»'ciu'cate elette imi avidità,. Suìle trasforniazioai the la stor a di Komaavova subito nella lunga serie «v: secoli-dalia caduta, dell'impero al niimscimcnto •il^Massmaun* nel: terzo volume, «iena «KaisercJsronicli j> aveva raccolto «-on erudizione copiosa»o minuta un'ampia mossa di! ccipileupaMCrit:-fda| usfggagTilaPcOnotizie; e/U tirai' venuto da poro a Torino eravpienoMav-menie e il cuore delle ir •>>■ .• sioni ricevute dal suo soggiorno [jiovdnilc nell'eterna v città- <• L'immagine dìdi'aritli-a noma'cinta dolio splenderò delia sua glòria Incomparabile era stala durame tutto il dlo«èyò<seihprevpresentc alla memoria d< ili uomini «.'Kssa-ir. pia* nobile, la massima città del moudo: il priinàto «li lei rlcorioSi iuta jjda Multi. vKonta caput immdi ». Tutto leciltà vogliono in rjuaiclio modo raccostarsi a lei, o'fomlalo xJii'LiiaiijeiiU' da lei a se n !. dai-'"-|oma:ii''ilaij-f)'a!i>yiii.j.4i i Troiani; Persino"i 'Tedeschi»:)ffiumajKi di essere Tri :•• .'. TS;iatroceiano.]C{:gomie, si creano UiVi-n.::u!ii. - a<piegare questi rapporti. ).-. storia di Domai rsi stravolgersi aui|ili»i««. diventa <li umano, adivina. Pift'si va luntano più cresce l'animi- crazione, se ne to.-s^uo mirabili descrizio^ts, ! sai cenca'dl'spiegare li miracolo di questa cij- ' 14 tantoMiveniu dallo presciiU, con ha tenuto] psotto di se eoa un pugno d'uomini il niontìo. | pr:.snoi'v.umini prendono proporzioni gigantesche, -miti c leggende si léBsono i\t ii;::;>'.;;i «ano * intorno ad iìssì; tniin si transfleui'i. La storia diventa romanzo, ma romanzo ehi ha a sua'volia valore di storia perche riv< ' lo stato d'animo degù uomini clic l'Uanai. crealo. '-' -- '•In quesia selva d! miti di legg«yi<le di fon» t-»sie si addentrò il Orar, e dopo anni «li ricerche, pazientissime, minule, ne usci il m>-: lume che diciamo. "Ilpubbljco ha bisogno — se vhqj rinnowire '11 p'ropriu'giisto — di tornar alle T-ji.'.i della | ihsmi Gi | co| rci ulics.! pc! d; eI v; npoesia, c'è pili sentimentu poetico, mwDe l'ozzamenit* espresso, in quei nostri vecchi I che io dmsziuu di rafiiuaiissimi ai'tisfi moderni. l)i~r:,r gustare quella voi blu nastra poesia ci Tedeschi si propone insieme con il dr. Feist il nostro Lionello Vincent). I nostri lettori lo conoscono e san::.., ipi-l,. co aoscenza «'gii i'ibbia, e coiiic si cura, dèU'ai-fe tedesca. Nu.i minore lui della nostra; o in scelta che ha fatto e le illustrazioni che ho aggiunto de: poeti nòstri del due a del ire-lècento lo.provano ampiamente. Seeìie: mostì.'i cquasi sempre da meri criteri ai'tisiicj, «osi iiche n'esce una vera antologia artistica della dpoesia nostra delle origini, (i-'i is;-\'ì.\'.:i:.vh. Erwehc Italtausckt Va-htuna, Mbnclten, tìy gperionverlag. p. 880). Lo tratiuzioru fedeli csono depFeist,t uti ^raedjco — oh, romantica muermaiiw: - che Ha «scialo la sua arte per la poesw e por lo studio dell'Italia, b mimo- Mme con il Keist qualche soneito e canzoni cdi Dante ha tradotto il Borclvju-dt. Hudolph Borohardt e Oge^ ^J^.Uu^n,, %cose italiane che abbia la Ger-] ntraùuuore. ni mania; le sue abili:,;, i suoi sforzi per ren-l dorè intero il pensiero del nifi arduo dei no- '"siri poeti, e lo sfumature i suoni i rioni tutto (tuèll'indennibilò ccunjjlessó di movenze 'o di toni che costituisce la; noeisi» — sono, ve- uramente cose meravigliose. Cominciù con 111 wtradurre la « Vita nova.-, venne «vanti con 11le « Canzoni pietose >•, affi oi ilo iva la t Ci., cmedia », della quale ha pubblicato un saggio cluminoso elle fa desiderar»; l'opera i..;i.'ia. aQuante versioni dantesche nel "1 in Ger- imania! Ma con il tempo saranno ' •■ •"• ■'menticate; l'opera «li lUuloìph slai-à. Nella bella, scelta del Vincenti — com'ò naturale — ha posto conveniente.] Per dare anzi un'idea menu imprecisa ''»'- cim 1 aGer- «tutte «li- i RBorcltardt I «liil Petrarca t■:'.;.i3 pivi gen'cralt TriMili »• — •ia fantastica del - L'anz> Per ja fòrlùper l'f" isMsde l'arte sua :l raccoglitore riporta pur un tratto de" • Trioni! » : duello bellissimo della'morte di Laura. /' dico clic aiunt'efa l'ora estrema di Quella breve vita uloriosa E' forse dell'opera il luoi mente conosciuto; ma ludi anche se per manco di v: non salgonti m^i alio nlero » — meritano essi naia colleziono dei ciao Tipografie i-Editrice Torini se «tinge io sapiente amore 51 BaV-tuiio-Crtvel stampa ora «'d illusua egregiamonto Caloatorra. Nessuna questione, dal l'orduianientu de, canti, (lidie derivazioni .iu-i tutto visoKi'i Ril P an- ; io! teriuie alla ìuiuu con pienezza di Siugt l'Uimento per modo j da Ci,'ni .rima vol- i ••'! fa del ve- 1 <ii udtr'c acuti... E tutta l'oj 1 ri che il lettore la pilo inciampo. Crediamo «t tu che il dotij studioso nei seueeoiu' ricordino lo suo indagini sul Frusoni occupa di un poeta un tic 1; eònvion ili che egli percoi-se II suj campo con la padronali:'.:! e periziti, Xeiia descrizione che il Potrai gnu di Venete pare al Caicii'"' u'11 preludio delle fresche e 1 del Pólisiduo ». Or còtesta freschezza e lòdiositu mette in luce in uno studio elio titola appunto da lui ii dr. Edmondo (/.a Urial di Agnolo Poliziano, v. I ta sia vAgui-e, Torino, l.atie., i»23. p. i::i-. ma appassionala d'ariiatn il Uh 1 si sarò denti-li ili sè tutta li) dolcezza di q poesia 0 la rivive ed esalta. 11 l'oli/,.an si railiicura non ■rome uno scallriio g! nir-re clic dulie sei.e classiclio roghi" (loie più l'elio per .'..!• niaz/.i, imi ecin divino fanciullo intento '•■ ctnìtc-miilaro .■ lezzo e a sentire le musiche d.iia ;;; Co dell'eBagcruaionc evidente nella n-s la fògli « per l'abbando: uO: pUno 1 del lI .il OSI HitO, libro \.-M lioetii scu'.u volle una Si rivato (In u: liti : Audio . (Iella tesi t OtlaUtocenn sciti di io d' pSer ciùiista lesi non ui'. fortatuii. Ad uno d uh ùleuueri ;ssc in l ; Imi uroli rilieo elio niaiiiiiio. i liti che '-• cr ine no poi man. bcllfcz-'o lu-.'i". Nui.l; . clt'Ogll llil ittmicnt'é ai)) ai e i''..-i2inu esaltiiiKìòne ite all'aite c se il nito li" 1:mostri la e lettori e ria-1 sua. con¬ gn.1 nifi (ini artisti del qua trocsiitc ritorna auoiio '-''a" •omo poeta del <Ju<> 'ìni'irO.o. iT.iio 1. l'c tu ginn e ia Cali ei ■;.« •,'i:t- Mimcc Ma; ia' boiardo, Helclienbacli, [Un f/tn'i trocciìlo, Matteo Maria umuruii, j rara, Tiid.'ei. p. iCC). ligi! vuoi rii liguru vt:..ic'io di un uomo eli. nell'aite è niitL' e buono i".':;.'i via; iar cauipi'ggiiiie nel uuadro teilcì dell'età clic tu sua i-'iguia e t] strutti diuiiiui; con inti mi di sto da documenti di inmi specie: >. ti Iure e lil/.e, da ìiienserii'.li e pn dallo parola del ji •-■ prima parte, 1 1 j: ; mina ti ui la liguri Uoiardo signore d strutta su documenti . 011 . ro ondo par viva ' vinello cne gli cresco nelle sue prime propile sono la prepot iuori da lui l'artista alata per esaltare la sua donna. tlide 7Ul mio punsier la bella luce Che intorno a li occhi di costei scintilla F. tenutiti legtt'ter carne favilla E nel aulir del ciel se me (a ilare. veramente- Amor me la riluce, li enti sua man nel cor Iti mi sigilla; Ma t'aiuta de dolcezza se distilla Tanta clic m forse la mia vita adduce l- iti mio'.0 grana-, por-fa che fi npnni'izlona nella «t'orió. Ma qui ai «obi ni. » -.. lascia, roieliè veramente .>« IKl II, prej ;:.,/.,,,:„•. t flujreatlO isf :•■■(-• ; 10, sarebbe vi.-«de noe • la tua imprtsa. y, 0. iaTO11 poeta nosuo !■e'.!ri- :.o KieuiH n.:"ltle'/..:.t e eòi] aji.o- vieuo iUinlmeute il ginfu casa sullo sii 'j'.i.it, d'arie, iatlaé inlt i, tiri ti-nza d'amore non bai'/.'i elio libera 1- Sd'Oie hS•tMla punì d

Persone citate: Agnolo Poliziano, Audio, Feist, Frusoni, Lionello Vincent, Matteo Maria, Petrarca, Trioni, Troiani

Luoghi citati: Italia, Roma, Torino