I ladri negli alloggi deserti

I ladri negli alloggi deserti I ladri negli alloggi deserti &a scomparsa di diecimila lire di argenteria • Una casa in subbuglio - 603 lire in un guanciale e 3 mila lire in un portafoglio. Una brutta sorpresa e toccata alla famiglia! Massa: proprio, la sorpresa che teme ogni famiglia che recandosi in villeggiatura è co- ■ stretta a lasciare il proprio alloggio inabitato, talvolta incustodito c affidato soltanto alla resistenza della porta e delle serraiure. L'appartamento dell'industrialo Giacomo Massa, sito ni terzo p;ano della casa ol numero 2 di via Viotti, è sialo visitato dai ladri: ladri audaci, circospetti e sotto.un certo punto di vista nnche raffinati, Chi e (pianti fossero per ora non ,i dato di sapere neanche all'autorità di pubblica sicurezza, che è stata subito informala tifila cosa. I malviventi hanno forzato la porta cori arnesi che, ad osservare le Iracce lasciate sul filo dei battenti, si direbbero scalpelli. Forse dapprima fu lordala la serratura: ma questa resistette ti ala la sua «istruzione mcderria e solidissima. U lavoro del ìhiM deve ossero stato limerò e faticoso perche, per entrar.-; dovettero f:>.r staccare a forza un grosso pezzo del battente che teneva inchiodato a sé l'occhio, dello volgarmente - nasone», che ricevo il catenaccio della serratura. Senza dubbio ciucata manovra, che non lascio tracce visibili dall'esterno della porta, devo aver prodotto qualche rumore non indifferente: nessuno però lo intose, ed i malviventi poterono compiere la loro operazione senza essere disturbati. Una circostanza partisolare ha favorito la riuscita completa del colpo: l'appartamento delia famiglia Massa è Isolato fra altri appartamenti che non sono adibiti ad abitazione. Di fronte infatti è un vasto studio di avvocato e le camere al piano inferiore sono adattate a deposito commerciale che si chiude alle ore 18 nei giorni feriali e non si apre nei giorni festivi. La scala, tiuanùVj è trascorsa l'ora d'ufficio, è quindi poco frequentata. I coniugi Massa si sono accorti del colpo ladresco tornando dal mare, allo 10 di martedi sera. La signora salutando la portinaia ebbe ad esclamare: a speriamo che il nostro alloggio sia in ordine! ». Ma non appena Sii trovò di fronte alla porta dovette purtroppo convincersi del contrario. Il battente mobile infatti si aperse al primo lieve urto. Con una cena ansia i coniugi Mossa entrarono in casa e trovarono quello che inevitabilmente si attende in simili circostanze. Tutto l'al loggio era messo a soqquadro. Pareva vi i fossero passale due dozzine di persone invase dalla mania furiosa. I mobili di custodia aperti, le seggiole spostate e gettate a terra, tutta la biancheria spiegata e buttata por ogni parto alla rinfusa. Ed nnche in cucina erano stati i malandrini: ma a quanto pare non ci si fermarono a lungo. Lo scopo delle minute ed accurate -ricerche del ladri è apparso quello di trovare gli oggetti preziosi: infatti è stata asportata l'argenteria, un piccolo orologio a pendolo d'argento, cornici dello stesso metallo per fotografie ed alcuni oggetti d'oro, una spilla con brillantini, un braccialetto ed un anello. Quanto, insomma, c'era in casa di un discreto valore e poco ingombrante: complessivamente un valore di circa diecimila lire. Forse gli audaci malviventi speravano di trovare altri off! getti preziosi di ornamento personale, che la signora Massa per fortunata precauzione aveva portato con sé. Fu rubata anche una valigetta della signora: la quale avrà servito ad asportare la refurtiva. La porta venne quindi accostata dai ladri in modo che pareva chiusa. Chi non fosse andato a toccare la porta non avrebbe potuto accorgersi che essa era stata forzata ed aperta. La stessa sera il sig. Massa si recò a denunziare il fatto alla Questura, che dopo un sopraluogò compiuto da un funzionano ha fatto iniziare indagini per identificare i malviventi. Non è stato possibile finora accertare in quale giorno ed in -quale momento sia stato compiuto il furto. L'appartamento è rimasto inabitato nel giorni di domenica, lunedi e martedì: poiché il sig. Massa, che si era trattenuto a Torino, in quei giorni si era recato al mare per riaccompagnare la signora in città. Le particolari circostanze di ubicazione dell'alloggio hanno fatto pensare tuttavia ai coniugi Massa che il furto sia stato compiuto nella giornata o nella sera di domenica, tempo in cui la scala è dì solito meno frequentata, in modo da presentare condizioni di favore per uta'operazione ladresca. »*# Celeste Alciti, abitante in via Valprato, numero 12, tornando nel suo domicilio dopo qualche ora di assenza, ha avuto la poco lieta sorpresa di constatare che degli ignoti ladri erano penetrati nel suo alloggio e l'avevano derubata del suo modesto peculio. La donna, temendo le insidie della gente che vive delle economie altrui, usava nascondere i denari entro uno del guanciali. Ne aveva fatto parola con qualcuno T Qualcuno era a parte di questo suo segreto? Chissà ? Forse. Certo 1 ladri dovevano sapere, o intuirono... Fatto è che le seicento lire sono scomparse. E alla Alciti non rimase altro da fare che denunziare il furto aliai Questura. — Maddalena Perotti, chiuso il suo negozio, lasciò nel tiretto del banco lire 3000 chiuse in un portafoglio. Non doveva assentarsi che momentaneamente, ed era lontana dal pensaro che di questo suo temporaneo allontanamento i ladri ne avrebbero approfittato per entrare nel suo negozio. Quando tornò ebbe il dolore di constatare che la porta del negozio era stata forzata, il banco messo a soqquadro, quanto conteneva il tiretto manomesso. E mancava dal tiretto il portafoglio contenente le tre mila lire. Colla speranza che gli agenti riescano a trovare il ladro la Perotti ha denunziato il furto alla Sezione di Pubblica Sicurezza. **'# Ieri notte ignoti ladri penetrarono mediante scasso in un'alloggio in via delle Rosine, 15, affittato dal signor Angeletti genero del comm. Gorrini segretario capo dell'Università. La famiglia Angeletti si trovava in campagna ed i ladri certamente informati di questa interessantissima circostanza ne approfittarono per forzare la porta, introdursi nell'appartamento, mettere a soqquadro i mobili, rovistare in tutti i cassetti gettando, al suolo la roba che essi giudicavano non degna di essere asportata, e allontanarsi indisturbati alle prime luci dell'alba dopo una notte di redditizio lavoro. Al mattino gli inquilini della casa passando sul pianerottolo dell'abitazione del signor Ange-letti stupiti di vedere l'uscio semi aperto ne avvertirono la portinaia la quale alla sua volta appena si accorse che i ladri avevano visitata la casa andò prima ad avvertire la vicina Sezione di pubblica sicurezza, poscia i parenti dei derubati. Tanto la polii zia quanto i congiunti si recarono subito in via delle Rosine a constatare il fatto. Non fu però possibile stabilire l'entità del furto patito per l'assenza dei coniugi Angeletti. Dopo un accurato sopraluogo nel quale però non Iu possibile trovare indizi atti a mettere sulle peste dei ladri venne subito telegralato ai derubati perchè si portino a Torino. Alcuni passanti che a tarda ora della notte si trovarono a transitare per via delle Rosine notarono un misterioso individuo col berretto calato sugli occhi fermo di fronte alla casa N. 15 della quale sembrava stesse studiando l'architettonica facciata. Cosa faceva quello sconosciuto immobile appoggiato al telaio della sua bicicletta? Questa domanda si sono rivolti ieri mattina non appena circolò la voce del furto alla casa Angeletti, le persone che in ore diverse eb?iercl occasione di incontrarlo, il dubbio che il ciclista appiedato altro non fosse so non il « palo » messo di guardia nella strada mentre i suoi... compari stavano svaligiando 1 alloggio, è venuto aumentando. Ma come poter fornire utili connotati su quest'uomo che la notte vestiva di tenebre? E si trattava Poi effettivamente di un complice dei ladri o non piuttosto di un romantico innamorato del chiaro di luna? La Polizia ha intanto cominciato le proprie indagini in attesa delle informazioni che saranno date dai derubati. ggg^BBBBW

Persone citate: Angeletti, Fatto, Giacomo Massa, Gorrini, Maddalena Perotti, Perotti

Luoghi citati: Massa, Torino