Imputati e testimoni al processo militare pei fatti di Alessandria

Imputati e testimoni al processo militare pei fatti di Alessandria Imputati e testimoni al processo militare pei fatti di Alessandria lìti, capisquadra e centurioni - La deposizione de! geo. Etna - Le eccezioni ( TLViljaiEifalo rtlilitr-Jii'e cìi Torino) Alle 7,30 il presidente tten. Cazzerà dicliiara aperta l'udienza. Un lapido appello — tutti gli imputati sono presenti — e si comincia. Gli avvocati della difesa sono tutti presenti. Manca l'avv. sardi, sostituito dall'avvocato Bozzolo, di Alessandria. La riumono ai " Ligure „ E' chiamato Giovanni Parodi, milite della Marengo. Iiacoonttt rateile lui che si trovò in ; piazza Rnlta-zzi, dinanzi al Gnitè Ligure. Applaudì al sindaco Sala, clic voleva la pace, poi si i-eco alla staziona. N ine il lliitulngnoll nitmiccinre con la rivoltella, noiù l'intervento del Serva, assistette all'arrosto ile! Vj uturìone della Marengo. Senti poi sii spari e poi fuggi. Presidente: Perchè siete fuggito? Parodi: — Visti fermati il Seira e il Silvestri, sentiti gii spari, pensai che era prudente fuggire. Presidente; — Non avete visto chi ha sparato per il primo? Parodi: — No. lo non ho avuto alt in preoccupazione che ciucila di mettermi al sicuro. Si accerta che ha fatto domanda per l'ammissione nella milizia, per quanto la sua domanda non sia stani trovata. Ritirò le sue competenze quando il' Duca d'Aosta si recò ad Alessandria. Quando si trovo alia stazione non era armato. Si lesse la deposizione di Amlirogio Volante, milite delia Marengo. Fu, eopli altri, alla stazione. Senti irli .-.pari, preso la fuga. Mentre fupgiva fu arrestato dai carabinieri Nulla sa di (pianto avvenne, li' regolarmente iscritto alla milizia. Carlo Parodi, capo-squadra nella 2.a Centuria della Legione Marengo, ripete, variandola in qualche dettaglio, la narrazione fatta dal fratello dell'episodio del Bar Ligure e di quello della stazione.. Non sa ehi abbia sparato per il primo: il primo ad uscire dalla staziono fu il Monti. Presidente : — Perchè siete andati tutti olla stazione? Parodi: — Ad Alessandria non vi t> elio una sola passeggiata: Via Ron,n-:=ìnzione. Presidente: — Volete dirci qualcora <:el dissidio tra il Serra, il Sovico, il Gorgolini e il Passerini ? Parodi: — Io non ne so nulla. Presidente: — Eravate In molti? La riunione aveva qualche scopo? Solamente per cantere? Parodi: — Io canto anche da solo quando Bono in casa. Avv. Guasco; — Vorrei si precisasse a quale distanza si trovavano dal Serra i militi della Legione Marengo. Parodi : — Andavamo a gruppi, lo mi '.rovnvo dinanzi alla sala di 3.a classo quando venite fuori il Guadngnoli e arrestò 11 Serre. Quando Spararono io mi trovavo gin presso l'edicola nll'inibocco di via Garibaldi. Vincenzo Papa, altro milite della B.n Centuria della Marengo. Ripete, quanto hanno detto gli altri sulla riunione al Ligure, la discesa alla stazione. Alla ferrovia notò il raggruppamento, vide il (tiindnenoli, udì gli ordini del Serra. Non 11016 il Silvestri. Scorso poi il Ronchi con il moschetto poi ne udì il colpo. Presidente: — osella deposizione avole detto che fu 11 Ronchi che sparò per primo. Papa; — Ho supposto che fosse lui. Vidi poi altri che sparavn.no dalle finestre. ■ Presidente:.— Poi slete fuggito. Dove vi siete nascosto? Papa : — Dietro lo colonne. Lo scoppio della bomba Presidente: — Dei voslrl chi ha sparato? Chi ha'gettato la bomba? Papa : — lo non su. lo non ho visto. Avv. La Penìa: — Questo no» ha obbligo 'di dirlo. Presidente: — Lo so e perciò Incoio appello alla sua onestà. Papa: — Io non ho visto chi ha sparato. Presidente: — Siete regolarmente iscritto Wla Milizia? Papa : — SI. Avv. Guasco ; — C'era molta gente alla stazione ? Papa: — Vi era molta gente. Quando slamo Riunii noi vi era già, altro gruppo che cantava. Remo Villa, milite della 2.a Centuria nella Legione Marengo. Udì il discorso del Sinìdaco al Ligure: «State tranquilli; al disopra di Sala. Torre, vi ft il fascismo e il paese ». Alla stazione vide il Guadagnoli, senti Io sue minacce, intervenne il Serra. Poi il Serra fu arrestato 0 quindi sono cominciati gli spuri. Presidente: Precisalo elio nvalo Visto sparare? In istruttoria aveto detto elle furono lì Moccolo e il Ronchi a sparare eoi moschetto la il Guadaanoii" con la rivoltella; Villa: — Ho supposto che fossero ossi. Presidente: — Alla stazione li avete visti? Con chi eravate T Villa: — Non saprei dirlo. E' inscritto alla milizia regolurmente. Legge poi la. deposizione resa in istruttoria. Ansaldo Germano, capo squadro della polizia ferroviaria di Nizza Monferrato, foco parte del gruppo che si trovò nell'interno «Iella stazione quando avvennero gii spari. Al giudice Istruttore ha detto elio Si trovò ad Alessandria la sera del G perdio trattenuto dal seniore Ivlor.ii.:. Identica dichiarazione Ita reso in istruttoria un altro ferroviere, il Giuseppe Ariolfo, nnch'egll di Nizza. Tutti c duo sono latitanti. Angelo Cori, milito della polizia ferroviaria, di Nizza Monferrato, li' coinvolto nell'episodio della stazione. Dice elio fu ad Alessandria per le onoranze all'oli, Torre. Allo ore 18 era alla staziono. Alle ;:i\39 iu coaianSciato in servizio dal Guadagnoli, Presidente: — Dove eravate di servizio? Gori: ~r Alla porta di servizio. Presidente: — Dite qualche cosa del petardo. Gorl: —. lo ero nell'interno presso il ennicello. Non lio visto ehi ebbe a lanciarlo, Udii il colpo, vidi il fumo e qualche scheggia Presidente: — Eravate armato? Gori: — Si, col moschetto, ma 11 moschetto ora scarico. Le cari uccie elio avevo lo ho consegnate. Presidente: — cui è che lui picchiato il Jtessio? Gorl: — Io ho visto ohe eia circondata da militi dalia polizia ferroviaria e che fu picchiato. Presidente: — Quelli di Nizza o quelli di Alessandria? Gorl: — Non so. Io separai ti nessio dal Wàsini. Intcrveniii pur il Musini perone ti mutilato. Presidente; — Quando avvennero gli spari,! 'dite ora che eravate «il cancello; perchè in istruttoria avete detto presso 11 salone di prima classe? Gori : — Ero al cancello e il salone di prima classe non ha nessun cancello vicino. Presidente: — Farenio fare una pianta, Voi non «vote-sparato? Vi 6 qualcuno clic lo dice. Gorl: ~ Chi l'ha detto poi si e smentito. Presidente: — Voi siete iscritto regolarmeli. !• alla polizia ferroviaria? Gori: — iscritto e pagato: i'W lire ci mese. Per servizio sui treni. Avv. Picchio: — Ma non e. iscritto alla MlJtria Nazionale. Avv. Guasco: — Non avole ricevuto ordine Idi lasciare Alessandria nel pomerlcgin? Gorl: — Nessuno mi diodo tale ordine. Ho chiesto se dovevo ondare 0 restare, ma non ebbi risposta. ■ „ , Presidente: — Che cosa avete fatto durante SI giorno? - . . , Cori- —- Ho prestato servizio in teatro, poi lui con mio padre. Alle 18 pio alla staziono. Avv La Penìa: — Vorrei si precisasse Quando è clic la polizia ferroviaria presta servizio con le armi. . , , , . Gori - — nuandò si fa servirlo in treno s ò sempre armati. Col muschetio se nc-D si ha rlVSf pr'àSa^com «he non 6 iscritto alte Milizia Nazionale, che non ha mai fatto altro servilo all'infuori di quello tfr^wm. Presidente : — Perchè vi slete recito aa Alessamlria? ,, ,. . -, .„ Gori: -- Perchè venne l'ordine. A noi lo co- * AvvÒ cerruu'"'- L'imputato ha partecipato a Nizza alle paliuffiie notturne/ Gorl: _. le pattuglie ci sono, ma lo noji Vi ho mei partecipato. ; ! e i . e a . ò a te o - i La nomina ni un ceniti rio ne Vincenzo Passerini, centurione della polizia ferroviaria ad Alessandria. Presenziò irll'episodio Masinl-Rasalo, quando quest'ultimo tu pi chimo. Racconta come avvenne In disputa, a come i duo vennero allo mani. Assicura che egli 1:011 fece altro che intervenire per fare opera di pacificazione. Dice che non può aver picchiato il Resio, perché avevo gente intorno. Presidente : — Ressio dice che fu lei a picchiarlo? Passerini: — Ero presente al fatto:, sono intervenuto, ma lo non l'ho toccato. Nel tafferuglio, il Ressio può avermi notato, ma .ion può diro elin a picchiarlo sono sialo io. Presidente : — Ressio dice che fu lei. Certo, lui avute le ha avute. •«Passerini: — Io ho corcato di liberare i due contendenti, Non avevo motivi di rancore col Ressio. Sono stato con lui tutto il giorno. Presidente: — A colloquio famigliare? Passerini: St. Ma se sonte gli altri, quel giorno io ho sempre avuto la rivoltella in pugno. - Racconta l'episodio del « Londra». Descrive l'urto dòpo le irrida: t Viva Sala! Viva Terrei ». Fu colpito dal Gorgolinl. Presidente: — Lei sa dio anche il Gorgolini rimase ferito? Passerini: — Questo ron lo co, Dovevo in quel momento pensare a ine. Presidente: — E' lei che ha detto a! del"pato che HorgoUnl j i suoi amici erano delinquenti"? Passerini : — Io non ho dotto questo. Può averlo detto mio fratello. Ricorda poi l'episodio , del bar I.aguzzi quando verni,' minacciato e si salvò salendo sul tram, Ilice ohe fu il Silvestri ini aizzargli contro i suoi amici gridando: «Questi is uno; legnatolo puro» Sali sul tram o ordinò di accolernre la marcia. Rincorso o minacciato dal i»e Micheli e dal Galliano astrasse la rivoltella; ciò bastò perchè questi si allontanassero, Presidente: — Lei ebbe a dire all'on. Torre chi: i fascisti di Alessandria volevano disarmare i ferrovieri alla stazione. Passerini: — Riferii all'on, 'l'erre le voci elio, avevo sentito. Erano voci che correvano. Presidente: — Ma ehi ebbe a dirle ciò? Passerini: — Non ricordo. Avv. Vlilnbruna; — Non 6 tenuto a dirlo. Quando si assume la responsabilità di quanto ha detto all'on. Torre mi sembra che basti. Presidente: — E' nell'Interesse di tutti. Passerini: — Sentite lu voci di minaccia 10 ho creduto mìo dovere avvertire l'onorevole 'forre. Presidente: — De Micheli 0 Galliano dinanzi ni bar Laguzzi lo minacciarono seriamente ? Passerini : — la quel momento eravamo eccitati: bastava guardarci e si accendeva il fuoco. Si contesta al centurione Passerini il suo grado nella milizia. Presidente: — Da chi ha avuto il grado lei? Passerini: — Dal console Sala. Presi-dente: — Ma lei non ora della polizia ferroviari;:.' Passerini: — Nel gennnio il Sala oblio incarico dal Torre di costituire il nucleo della polizia ferroviaria. Tale incarico egli lo nitido a me. Qualche tempo uopo chiese ripetutamente all'on. Torre- a quale grado avevo diritto. Una prima volta non rispose nulla; la seconda precisò che potevo assumere 11 grado di comui'ioiie e nominare dui capi squadra. E casi feci nominando Guadagnali e Ercole. Avv. La Penìa: — Chiedo si dia atto a verbale di questa dichiarazione in rapporto all'incidente. I nuclei ferrovieri L'avv. Picchio vuole si precisi che quando l'on. Torre, chiese al Sala di costituire i nuclei ferroviari non esisteva ancora la milizia mizianulo. Uno dei giudici appartenente alla milizia, chiodo si stabilisca quali orano le funzioni del Passerini, con quale criterio scolso i militi ferroviari e da olii vennero stabiliti gli assegni. Il Passerini prelùsa. Presidente : — Lei è della Milizia NazionnleV Passerini: — Nò io, nò gli uomini che dipendevano da me. Presidente: — Ma vi sono delle domande in atto ! C'è anche la sua. Passerini: — Ma non devo essere, fatta da me. lo non ho mai presentato domanda i\ arruolamento. 11 Presidente gli mostra la domanda ed il Passerini dichiara che la Urina non ò la ima. SI precisa poi coinè venne costituito ad Alessandria il nucleo ferroviario, come funzionava, come venivano riscossi gli assegni. Alessandro Guadagnoli, capo squadra della pollala ferroviaria di Alessandria. Ra.ugungiia su titillino avvenne alla stazione. Gli venne riferito che 1.11 gruppo di fascisti erano avviati verso la stazione. Fece chiudere te porte perchè sulla piazza sparavano. Il Guadagnoli dice che non può assicurale che uall'interno si sia sparato, perchè grande era il tafferuglio, ma accerta che si sparò prima dal di fuori. Ecce quanto potè perchè non si sparasse 0 non r.l perdesse la calma. Arrostò il Serra per timore accadesse di peggio. Guadagnali: — L'assalto fu dato a puif-ochie pone, v, lo bombo lanciate furono duo. Dopo le bombe vonno la tnosehetterla. io non posso diro che i miei uomini non abbiano sparato, ina io non lio sparato,.. Presidente: — 11 Surra da chi fu colpito? Guadagnoli: ■—• Fu formato dal Massa e da altri. Io non 61)1)1 niente a elio fare con lui. L'avv. Picchio, leggo una dlohiaray.iono medica dalla quale risulta che il Guadagnoli, per ferito riportate al capa, non ha la completa sicurezza di mente. Presidente: —Chi ha lanciato ti petardo? Guadagnoli : — si diceva che etano stati il Sala Aldo 0 Angaleri, Avv. Guasco; — Chi è che ha picchiato Serra ? Guadagnoli; — io non so, Nell'Interno non ì; stato nicchiato. Lo avranno picchiato fuoit. C'era tale un tafferuglio! Non fece domanda por la Iscrizione nella milizia e hv urina che e nella domanda agli atti non è sua. Si legge la deposizione di Auuclo Musini, seniore della polista ferroviaria, e seniore dell;; Legione Marengo. Fu al pranzo ; dopo il pranzo accorse all'esterno con in rivoltella in pugno, invitato dal generale Fura, consegnò la rivoltella. Racconta Voi quanto avvenne alla stazione. Dice di non aver spanilo perchè nonjaveva armi. Hc.sslp. dice, non fu percosso da! suoi militi. Fu allontanato dall'ufficio peri-hò aveva pronunciato delle parola di disprezzo e di minacela- Vittorio Ronchi, milita della polizia ferroviaria di Alessandria, interrogato, racconta l'episodio della stazione. n:ec tra l'altro clic vide noU'uhieio II Silvestri che « si faceva fasciare le lesta perchè ora ferito ». Non ha Sparato, non ha malmenato alcuno. Presidente: — H Serra dico cljp lo avete picchiato. •. Monchi.: — Può dire quello che vuole, ma non è vero, Anche per 11 Ronchi sì accerta ohe vi '• agli .•.Ili la sua domanda per la Milizia, ma non i firmala du lui. Presidente: — Quanto era il vostro assegno? Ronchi: — Poco più di cinquecento lire. Ercole Ignazio detto Mosca, caposquadra pulizia ferroviaria. Presidente: — siete imputato di Insubordinazione contro il seniore Ressio. Ercole: — No. contro Itossio. contro-il Serra; ma nego di aver agito contro costui. Doveva taro la guardia per il treno dei .Sovrani d'Ing-hiltemi, Seppi elici fascisti erano alle pori.: della stazione. Tutti uscirono, anch'io uscii, litui donna incinta ai era impaurita, iu la condussi nella stazione: ma essa fuggi. Ebbi in consegna il silvestri, ferito al capo. Chiamai la Croce Verde. Ncll'Ufl'cio vidi il Serra spogliato della divisa colle lagrime agli occhi-, ira g.,nllo al ventre, uri disse di esser stato colpito da un calcio di fucile, il commissario Galeazzi mi disse r ni di rimanere ai suoi ordini, lo ebbi lede dalla P. S, per 11 modo col quale mi comportai. Presidente: — Ma il Serra dite che voi l'avete colpito col calcio della rivoltella. Ercole: — 11 calcio delia mia rivoltella sarebbe stato troppo pesante per il suo calibro. Se serra fosse qui direbbe che non l'ho toccalo. Lo diranno i lesti. Non feci la domanda por la Milizia, Lo Urina che u.l il raminosi rn non è la miai Giovanni ligioli, capo squadra polizia ferroviaria. Si trovò alla staziono la sera net li. Visti arrivare i fascisti ordinò di chiudere le porto. Non era armato. Si trovò nell'Interno quando iti fermato e malmenato il serra. Presidente: — Serra dichiara ohe foste.- voi a colpirlo col calcio della rivoltella. ligioli: — Può dira quello che gli pare. .Von ho rivoltella, Non usai 11 moschetto p.r» citò non l'avevo. Non apparteneva alla milizia nazionale. Non fece domanda. Gli si mostra la sua domanda ; non è sua, , Le nomine Carlo Sala, centurione della polizia ferroviaria. Dico: — Mi trovai sodo l'atrio della stazione dopo il l'alio. Dinanzi all'ufllelo della polizia ferroviaria vidi fermare il He«sio da un dclepato di p. S. Non toccai il Ressio, non mi sotto nemmeno avvicinato a lui. Non so spiegarmi come Passerini mi abbia visto vicino al llessio.- Presidenti!: — li Besslo afferma che fu lei a dargli del vigliacco. Salti; — Nò con parole, nò con atti ho offoiio ji Ressio. Il sala ricorda poi j suoi contrasti con 11 Serpa e con il silvestri. Fu minacciato dal. l'uno 0 dall'altro. Presidente; — Da chi u stato fatto conturi^ ne? Sola: — Da Passerini. (Esclamazioni di sorpresa). Avv. La Per a: — Atto a verbale. Solo: — In chiesi al Passerini a qnnlo grado si aveva diritto, date le nostre funzioni. Passerini risposo: --Io ho avuto l'ordino di porre tre fuetti, mettili anche tu >.. Presidente: — E prendevate lo stipendio da cent uri nn e? Sala: — Novecento lire ni mese Ma lo MI. pendio lo avevamo nrimn del grado E 'q stipendio do avventizio ferroviarie. Sul foglio paga ora scritto «avventizio». Gli si mostra la domanda di iscrizione nlla Milizia Nazionale. Noi è sun. Per queliiie nilnu 0 si sospendo l'udienza, A erigono intr do'fi i testimoni. Primo mi, fra il sindaco Raimondo Sala. Vediamo i firn i rina, Rreennzo e altre personalità alessandrine. L'on. TotTe e l'on. Bovo chi ne:; sono prese-at, 1 tèsti sono invitati a ripresenlarsl no! pojne-rlfffilo, E si rinvia alle or» 15,30. li generale Etna Aperta l'udienza; pomeridiana è chiomato il primo dei testimoni, il generale Donato Etna, ex-prefetto di Alessandria. Presidente; — ci limiteremo ad hiteirojnrla su: pochi fatti che sono inerenti al L'Indizio: incidenti all'Albergo Londra, al Ligure, ecc. Etna: — All'Albergo Londra, durante 11 lxmehollo c'ora dot nervosismo per vario eause. I rsi a Hue pranzo accesero gli animi. Pinit< 1 pranzo l'on. Torre se no andò. In ipiul momento si sentirono le grida: 0 viva Torve! v':v.i Salai idi animi si Inquietarono ancor più. Gli scalmanati entrarono in azione. Si entrassero le. rivoltelle, si agitarono i ino. sdutti. Intervenni Insieme al generali lireganze, Fara 0 Rovelli per impedirà su..oedesfero fatti gravi, L'on. Torre, che «1 trovava, in automobile, si rivolse al Carosio 0 gli altidò l'Incarico di mantenere l'ordine. Lascio immaginare che effetto fece ciò sull'animo mio. Dice poi dell'episodio del Ligure. «Da Mario Paliavidino — dice — fui avvisalo di quello ohe succedeva al Ligure, il Paliavidino mi disse cito avevano caricato t moschetti, ma quando giunsi dinanzi al cafre non vidi nulla di ciò. invitai i fascisti ferrovieri ad nllonintuirsi ed a recarsi alla staziono, Il comandante dui manipolo mi rUpo-ie che non riceveva ordini elio da Mussolini. Non reagii ma ripetei l'ordine, ed i ferrovieri si recarono alla stazione. Infirma lincerà che si recò al Comando di Divisione dal goueittlo lireganza ; mandò a cerciii'e il sindaco Saia e il carosio. Dispose che tutti i fasciali svestissero la divisa e venissero disarmati, si ottempero all'ordine. Un solo fascista più tordi venne trovato con la canili la nera e fu arrestato. « Ne avrei fatti arrestare coche mille, porche gli animi rrnno eccitali e bisognava reagire per evitare succedessero guai ». Presidente: — i'uo precisare chi fossero quél militi che dinanzi a! Londra minacciavano con le armi? ' Mina: — Non mi è possibile. Altri potrè dirlo, Presidente: — I militi ferrovieri avevano un capo? Etna: — -Non so. Io mi rivolsi al Carosio, eoi:,e ad un ufticie.le. Ordinai a lui di concentrare i militi ferrovieri alla stazione. Avrebbe potuto farlo l'on. 'forre, ma lo non potevo rlVolgermt a lui. A rivolgermi al Carosio fui persuaso nuche dal fatta che il 'ione aveva affidato a lui l'incarico di monti-nero l'ordine. Avv. Guasco: — Lei ordinò al Sala di far disarmare e svestire i militi di Alessandria. Uiv.no armati, allora ! Etna; — Qualcuno con rivoltella, Con inoschedo nessuno. Avv. CeiTiiU : -.Esistono ad Alessandria (Ielle pattuglio notturne elio fanno servizio di polizia.' Kliia : -- Esistono e l'unno un servizio lodovolo. Erano comandato daj Serra. MI risulto che st vorrebbe sopprimerlo, nio 11 sindaco pensa c-he sarebbe mole far ciò perchè 1 tijl'tlricomincerebbero. Si tratta di un servizio volontario e non retribuite 11 (mestare Vincenzo Corrado segue al genernló Etna. Invitato di riferire su quanto avvinino dinanzi al Londra al Ligure e al Comando <H Di-visione, dice: — ( mando l'on. Torre usci dall albergo si trovarono alle prese i suoi partigiani e quelli del Sindaco Sala, Col generale Etna intervenni nel conflitto. Fermai il centurione Gorgolini che minacciava astrarrò lu rivoltella. 10 ho riconosciuto tra quelli che si trovavano innanzi all'albergo Gorgollni, Sovieo, Carosio. MI. sembra anche il Passerini, ma non posso dirlo di sicuro. Presidente: — Sa che venne ferito il Gorgolinl? Corrudo: — L'ho visto più tardi coll'occhlo ° Presidente : — Dinnanzi ni Ligure che cosa ha visto'.' Il Corrado ripete la narrazione fntta dal tonernle Etna; Conferma che un milite ferroviario ebbe « dire al generale Etna: «lo non ricevo ordini elio da S. E. Mussolini! ». Di quanto successe dinnanzi a] Comando di Divisione non su dire nulln di Interessante. Uh giudice vorrebbe jurlo parlare sui dissensi tra militi ferroviari 0 fascisti, ma d'accordo tra le parti si sorvola sull'argomento. Il Comandante lo divisione E' introdotto il generalo Giovanni UragpnzQ, comandante la Divisione di Alessandria. 11 Presidente gen. Cazzerà ripete olio si limiterà ad interrogarlo su fatti specifì'-i : episocio Ligure, incidenti Bovico-Carosio. Biegaiize: — Erp vicino all'on. Torre nll'usoim dal Londra. Vi erano due gruppi; i stillimi od i torriani. Mi rineresce definirli Còsi, (ili uni inveivano cpnlt'0 gli nitri. E' nato il tafferuglio. Viva Salai Viva Torre! 11 sindaco è intervenuto prontamente per i-mniarli e qualcuno dei suol 11 portò sulla piazza della Lega, Sala, anelili il glorila prima, aveva fatto opera di pacificazione. Che cosa 0 successo poi? Io sentii tìscliiinc anche una staffilata, Ho visto da una parte un plotone schierato con i fucili spianali. Ed erano fucili carichi. E tutti gridavano: Sparate: Sparate! Il generale Fata si precipitò con 1112 e con il gen- Rov.Ojli contro questo plotone armalo. Mi passò vicino 11 Masinl, armato; cercai di farmi dare la rivoltella. Non me la consegnò. Intervenne il gen. Fara e glie lo ordinò come capo della milizia fascista. Allora ubbidì. Iu quel momento il min capo di sialo maggiore mi suggerì un diversivo: portare lutti al Cimitero per tentale la composizione imeifiea. La proposta, accolla da me venne accettata da tutti con entusiasmo, SI «•iininirniio gli squilli. U gen. Fara dall'alto dell'automobile fece un discorso invitando tutti a recarsi al cimitero, lo lo assecondai. Tulio pareva risolversi paelllcamente. In quel momento intervenne l'on. Torre, e con un discorso riaccese gli animi. Risso clic In lune In Alessandria non era possili >. che quelli che creavano i dissidi erano dei pretoriani, ilei mantenuti 0 dei cani rognosi, e che. prima di sera avrebbero avuto il meritalo castigo. Compresi che un'opera di pacificazione era imitile, e decisi di allontanarmi con il mio capo di Stato Maggioro. Sentii elio l'on. Torre Incaricava il Carosio di mantenere l'ordine. Presidente: — So qualche cosa ancora su questo incidente ? *•' Ilrogonze: — 11 Carosio voleva arrestare tutti i partigiani del Sala. Gli dissi che erano gli scalmanati di usui parie che bisogna Va arrestare. Riferisco poi sul colloquio che si ebbe in Prefettura ira il generala Etna, il sindaco Saia e il Carosio. Il Presidente Int'ormn che l'on Torre ha dovuto lascia.e Torino. Tornerà so gli verni segnalato che la sua presenza è necessaria. Il generalo Giovanni Rovelli, comandante la Brigata «Ravenna», depone su mutalo avvenne dinanzi al Londra. Durante 11 tafferuglio fece opera di pacificazione e disarmò un milite. 11 preside dell'Istituto tecnico dt Alessandria, prof. Oecoferri, riferisce anche lui su quanto successe di fronte all'Albergo Londra. Nel trambusto vide parecchi fascisti, ti Oorgolmi, il Sovico, il Passerini. C'ornno anche dei commissari di P. s. Il Gorgolinl era ,fra tutti, nuello che si presentava con aspct to maggiormente minaccioso. Senti il Passerini, non qmlln che è detenuto, ma il latitante, dire ad un commissario di P. S.: «LI moria allontanare, che sono tutti delinquenti a. Durante il tafferugliodico ancora il teste — vidi il Gorgollni colpire 11 Passerini, e il Sovico scagliarsi contro un fratello del1 on. lui-m. Commenta diffusamente quanto avvenne' poi. Dice che ebbe I'!mpre=siono che vi fosse 1111 generale senso di disorientamento. Pailn di quanto ha. fatto l'on. Torre, di ufi suo colloquio eoi generalo lana, dt quanto ebbe 11 dire al quemoro. vide l'ultima parie dell episodio del Ligure. Persuase un centurione bolognese nd allontanarsi, L'Aiutante maggioro Il centurione nisio avv, Cosare, 6 invitato a due che cosa ha visto nella giornata dei tumulti. La sua deposizione è particolarmente interessante perchè è l'nJufjuito maggiore della Legione Marengo e può riferire sulla appartenenza dogli imputati alla Milizia, — "Uscendo dal Londra, dice 11 teste, vidi tra gli altri II Musini 0 11 Passerini. Dinante Il ìafferngllo di fatti spncitlcl non notai ohe il pugni) scagliato dnl Passerini Mario al Gorgollni-, Racconta poi diffusamente quanto avvenne dinanzi al Ligure. Accenna al contegno minaccioso ed iroso dei ferrovieri; illumina l'opera pacificatrice del Sala. Dice pure che ebbe la preoccupazione che venissero presi i fucili che lo Legione Marengo aveva In deposito. Il fatru [ortunntamonte non avvenne. Presidente: — Come si costituì la Legione Marengo? Como venivano fatte-le ammissioni? — Le domande venivano fatto su mòduli stampati, e le- domando erano conservate da me. . Presidente: — Ba ehi vanne fatto il reclutamento? Ilei centurione tiraggio. Presidente ; — Lei non arruolò nessuno? — Feci anch'Io delle proposte al Console. I residente; — Ma chi erano questa gente? —- 1 nominativi venivano dati dalla Federazione Provinciale Fascista. Questi candidati ■venivano interrogali sulle loro intenzioni, ecc H|poto: gli arruolamenti vennero fatti dai Irngglo. lo oonsognnl al colonnello VogiiQi.i lo domande che ho trovate nell'ufficio. rnslilenle; — Faremo citare il Rregglo. II Presidente mostra al teste le. domando di appartenenza alla Milizia clic gli imputati hanno detto di non aver firmato. Il leste riconosco di aver riempito' i moduli. Si constaio che questi moduli vennero riempiti noi inane di febbraio, come risulta dalle date Presidente: -, m di questi moduli riempiti elio cosa ne ha fatto? ?iene: ,T W iì0 consegnati agli interessati. Il Presidente interroga ad uno ad uno gli imputati u tutti dichiarano di non averli ricevuti; Teste- — Io ripoto di averli consegnati. Prosidomo: — In quale modo? leste: — Non ricordo. Forse a mezzo di terza persona, Sono sei domande e riguardano i fascisti alessandrini della polizia ferroviaria e prnelsomento Uggioli, Ercole, Bonelli, Guadagnoli, baiti carlo, Passerini Ernesto. Avv. Bozzolo: — Krano già firmati i moduli quando il toste 11 completò» Testo; — No, Presidente: - isbba rinenrloo da qualcuno di fare queste domande? leste; — Dagli s:cssi interessati. Presidente: — Come venne costituita la polizia ferroviaria? Tonte: — Non no so proprio nulla.-Quello eno ho fallo per 1 militi l'ho fatto per favore Personale. Ho sempre pensato ohe la uolh-ia fosse rosa disuma dalla Milizia. Presidente: — Ma ha scritto diversamente e cioè chi: la polizia ferroviaria disciplinarmente dipendeva rial Cornando di Legione. It.'levo ohe la sua deposizione è strami e strallo, la sun posizione. Vi sono contraddizioni 0 incoerenze che non si spiegano. Teste: — Vorrei spiegarle anch'io Delle spiegazioni io non ne trovo („" H^n-'i"5 \'àm lettura di una let- \JX£n ,fil? n,olla mialft l|l)es,i Precisa 1 rapporti tra Legione e Milizia ferroviaria, La formazione della Milizia ferroviaria ),,,,j:«°jfim- Chiarini, segretario generale del- 1 Alto Commissnrlo dello ferrovie denone su 'manto successe all'albergo Londra, ma più oUl 'un?.*o«l»nientQ delia Miiizin ferroviaria. Sui fatti alessandrini nulla dice di particolare. Avventilo, il tafferuglio al Londra ordino al militi ferroviari di partire. Parecchi infatti partirono alle ore lio 17,30. ,1 ,1iiiIusmuiL1i" ^orne I1 ?enn6 n,1<l formazione della Milizia ferroviaria. Accenna alla forniazione provvisoria, all'opera da essa svolta nel primo tempo e precisa che egli infendova fosse una branca della Milizia nazionale. Quando avvennero 1 fatti <|j Alessandria, e che portarono allo scioglimento della polizia ferroviaria, si stava discutendo per la costituzione regolare di tale milizia si [Jlseiitc poi a lungo sulla costituzione della milizia ferroviaria e il presidente- da lettura, di varie lettere del lesto nelle quali si tratta della costitMzionv della Milizia forrovurltt. Il mste agffluiige: — Sino ai fatti di Alessandriii in milìzia ferroviaria funzionò .semplleemonie come polizia : iu quel momento, secondo il desiderio dell'Alto Commissario, si alava trattando per inserlrlu nella Milizia Nazionale. Il presidente sospendo per qunlcho mimilo l'udienza. Quando si riprendo il presidente detta a verbale la deposizione rosa dal comm. Chiarini. La, Polizia ferroviari» fu istituita nel gennaio secondo accordi tra ioti, 'lorru a il gen. Do Bono. Fu costituita con ferrovieri ruficistl in «luto e con funzioni di polizia, Pili tardi, poiché il nonio di polizia furovlatia era nuco gradito ai componenti, j»i ponsò chiamarla, Milizia, (juaudo avvennero i falli di Alessandria stava por uscire ima circolare cheistituiva la milizia ferroviaria conio emanazione «iena Milizia Nazionale, in seguito ai fatti di Alessandria fu seloltu. Il presidente osservo che la circolare ohe costituisce ia milizia ferroviaria porta la data 0 maggio, 11 comin. Chiarini preoisa che erano allora in corso le trattative. Chiarini: — Tengo si dica che il 1 maggio i reparti ferroviari funzionavano come polizia. On. Villabruna: — Esistevano il 0 jnatgio dei rapporti, delle interferendo ira milizia ferroviaria e milizia nazionale? Testo: — La polizìa si è sempre mantenuta autonoma. Nessuna relaziono ttisciplrnare con la Milizia. Precidente: — Ad Alessandria il nucleo di polizia ferroviaria come vanne roNUtuito? L'on. 'forre ebbe ad incaricarne il console Sala? ' Teste: -- Mancando i ferrovieri fascisti ad Alessandria si costituì la polizia con elementi fascisti non ferrovieri. 1 militi erano pligatt con la paga ilei guardiani; gli ufficiali come capi-squadra. L'Avvocalo Militare chiede di essere informato sull'attribuzione dei gradi nelln polizia ferroviaria. Il comm. Chiarini risponde che i Consoli compartimentali venivano nominati dall'Alto Commissario; gli altri gradi erano provvisori, si cercava l'inquadramento neLla Milizia Nazionale. Avv. Guasco: — Come hiai si trovarono ad Alessandria il G maggio tanti militi ferroviari? Teste: — Fu un atto spontaneo di omaggio nll'on. Torre e un atto di affetto per me. Nessun invito venne diramato. Fu un atto spontaneo'. Avv. Guasco: — 1 niilili ferroviari potevano #uriare dove volevano? Teste: — Non era un corpo militare. Avv. 7.ubi]n : — La polizia ferroviaria venne sciolta dnl generalo Do Bono come Capo della Polizia'? Te; h : — Precisamente. Lo scioglimento e avvenuto 'I giorno ? maggio, con un telegramma dol gen. Do Bono. A Torino, per esempio, vennero sciolie dal gen. Zamboni, questore. ti Presidente nota clic ó nel « Foglio d'Ordine » della Milizia N'azionalo che <• piibhll- la Mi- oato il Decreto dello sciogli monto del tizia. Avv. La Perni.: —- Quando l militi ferroviari si spostavano per qualeho cerimonia, portavano seco i moschetti? Tosto: — Avevano i moschétti, ma senza eartnecte. Questo mi fu dichiarato dai comandanti. 1 ' Uri giudice osserva eh" per cognizione Personale gli risulta, che i membri della polizia ferroviaria portano moschetto e cartoccio. 11 colonnello Olivetti, cano di S. M della Divisione di Alessandria, riferisce sugli incidenti all'uscita dall'» Albererò Londra ». Rlpoto quanto già abbiamo appreso dal geli, F.tna e dal gen. Bregan?e. Dice che «(Bel Giorno vi erano In Alessandriti molti fascisti in giro. Alla sera il movimento fascista e! accentuò. * Con questa deposizione termina la quarti tidionzo. Slamane, seduta allo ore 7.30. 11 gen. Gazerà è infaticabile. Lo si segue con .ammirazione.