L'ultima tappa del Giro di Francia

L'ultima tappa del Giro di Francia L'ultima tappa del Giro di Francia Arrsvro fu gruppo a Parigi BotkD'sìia ssGondo nella Glassila nsnsrals Parigi, 23. ninnino Stamane erano 'ancora 18 i coi-rlclori elio spresentarono alia partenza per misurava: lieil'ultima tappa DunUerque-Parliri. Lu vittoria finale del giro Ita arriso mi l'i:"ico Pcl-Issierdvi^io eie i.anticCOPI: IO. a etti ormai non poteva più sii", un incidente, mentre Bottcccli!: nitivamente assegnare il seco' classifica pncrale della fornii'' partenza da Lh:n!-:erque è siati alle "AH ai corridori riniti :ii : ritiro alla partenza. A caia: corridori passavano in eruppe un minuto di distanza erano Pratesi Goethals. Trenta corridori aventi allo loro testa. Enrico Peìissier e lioelhals sono passata Boulogne alle- G.;.'j. Da Boulogue in poi tstrade erano gremite di folla ansiosa di anplaudire i valorosi campioni. L'ingombro ilpedoni, cielis'.i ed automobili era tale elio corridori potevano iti certi punii procedersoltanto difflcllnii'tite e ciò spiega come sin da mela corsa essi fossero già in ritardo dun'ora c mezza sull'orario previsto. Ad Abbaviile, 101 Km. un plotone, di SO corridori sempre condotto da Enrico Peìissiefirma al cernirono sempre in notevole ritardoA Beauvais 213 Km. il primo gruppo composto di So corridori passa con un ritardo c'i un'ora e un quarto sull'orario previslo. iprimo a firmare a questo controllo è. stato Muller seguilo dai fratelli Peìissier, da Jacttuinot, Dcs-v. Despontins, Mottiat, BecUmannBuysse, Botleccliia, Goetba'.s, Alancourtnhers e Colli'!. Gli altri seguivano a podicentinaia di metri. A Poissy 314 Km. dieccorridori passano per primi condotti dHenry Peìissier. Bottecchia, Eellenger, Alancourt, Goethals e Desnontin lo seguivano. Velavano quindi gli altri. E la corsa prosegulenla e monotona fino a Parigi. Al Parco dei Principi una folla enormattendeva l'arrivo dei corridori. Tribuno prato erano gremiti e fu necessario un servizio d'ordine rigorosissimo per poter tratenere la folla. La riunione ebbe qualchcosa di coreografico. Alle ore 14,45 due veture fecero la loro entrata sul prato. Da undi esse scese Giovanni Alavoine che mollftvevano all'inizio del giro preconizzato comvincitore e die por uh incidente alle portdi Briancon aveva dovuto abbandonare lcorsa. Egli malgrado avesse tuttora il braccial collo salì in bicicletta e fece un giro dpista tra gli applausi scroscianti del pubblicoNel frattempo, mentre si attendeva l'arrivdei corridori del giro, si svolgeva un programma che per quanto interessante passquasi, inosservalo, tutta l'attenzione essendassorbita dall'arrivo de! giro. L'attesa diventava sempre più intensa e dei megafoni annunziavano i passaggi dei corridori. Finamente lo vetture automobili dei commissardella corsa giunsero preannunziando l'immnente arrivo dei campioni. In fati! poco dopgiungeva un gruppo compatto di 25 corrdori che iniziava il giro di pista. In unsplendida volata Goethals si staccò dagli atri, passando per primo al traguardo. Egcome vinciloro della tappa compie il gird'onore della pista tra una formidabile ovazione. Secondo è giunto alla distanza di 2metri Henry Peìissier. che si aggiudica cosdefinitivamente la vittoria del «Giro». Egmire è fatto segno a calorosi applausi. Peìissier viene accompagnato nel palco dellantaoriià ove il presidente del Consiglio municipale gli consegna una coppa d'onore euna sciarpa dai colori rosso ed azzurro dellcittà di Parigi. Ecco l'ordine di arrivo dell'ultima tappal.o Goethals in ore 15,19,36; 2.o Enrico Peìissier a 20 metri: 3.0 Mottiat; 4.0 Jacquinot5.o Alancourt; 6.0 Francis Peìissier; 7.Iluot; 8.o Cullivier, 9.o Buysse; lO.o Beckmann: ll.o Stendaert; 12.o Mortier; 13.o Tyberghien; ll.o Pratesi; 15.o Bottecatoia; lG.Bellenger; 17.0 Degy; 18.0 Duboc;l9.o Muler; 20.0 Botte; 21.o Hussyn ; 22.0 Despontins23.0 Dhers; 24.0 Colle; 25.0 Normand tuttnello stesso tempo ; 29.o Buffoni ; 31.o Longoni; 34.0 Rossignoli. La classifica generale si stabilisce nel modseguente: l.o Henry Peìissier, in 222,15,302,o Bottecchia, in 222,46,15; 3.o Bellenger, i223,20,3; 4,0 Tiberghien, in 223,44,30; 5.0 Alancourt, in 224,28.10. Enrico Peìissier, il vincitore del Giro dFrancia, ha coperto i 5380 chilometri del Giralla velocità media di 24 chilometri e 428 mtri, leggermente superiore a quella di Lambot, vincitore dell'anno scorso. Le vittorie dtappa per nazioni si ripartiscono nel modseguente: Francia 12 vittorie; Belgio 2- vitorie; Italia una: quella di Bottecchia. Colla tappa di ieri è terminato il 17.o Girdi Francia. Senza alcun dubbio la prova cclistica più ardua di tutto il mondo. Nè iGiro d'Italia, ne le corse dei usci giorni » spossono paragonare a questa mastodontice massacrante, corsa. Lo sforzo a cui soncostretti i corridori e stato intensificato annper anno. Mentre nel 1903 il Giro di Francinon comprendeva che 2500 km. ripartiti isei tappe, i concorrenti del 1923 hanno dovuto percorrerò i 5500km. in 55 tappo, ciò chrappresenta una media di 366 km. per ognuna. Ma come in 1utle le prove severe smolti erano i candidati ai lauri della vitoria, pochi sono stati gli arrivati, gli elettIl 24 pugno scorso 140 "corridori prendevanla partenza per la prima tappa Parigi-HavreDa. quel momento lungo le strade il numeroso plotone si 6 sgranato: alcuni furonvittime dello scoraggiamento o della stanchezza ed altri ebbero incidenti che li costrinsero ad abbandonare. Enrico Peìissier, vincitore del Giro di Francia, ha 34 anni. E' nato a Parigi. I suoi debutti datano dal 1910 in prove di dilettantDopo un breve passaggio nella categoria degli indipendenti, egli passò nella categoridei professionisti, affermandosi tra i migliorNel 1912 vinse il Giro del Belgio, poi conobbparecchi successi in gare ilaliane e speciamente nel Giro rli Lombardia e nella MilanoSanremo. Nel 1914 partecipò brillantemental Giro di Francia e terminò a due- minutdal vincitore. Dopo la guerra le sue vittorifurono più numerose. Nel 1919 vinse la Parigi-Boubaix, la Bordeaux-Parigi ed il Campionato di Francia dei 100 km. Nel 1920 vinsla Pari Pi-Bruxelles e terminò S.o nel Campionato dei 100 km. vinto da Alavoine. Ne1921 suo fratello Francis fu il suo più seririvale: Francis terminò 2.o dopo il fratello nella Paripi-Bubai.\ e nel Campionalo dei 100 km. Nel 1922 Henry *inse la Parigi-Tours battendo Sutter e vinse il Circuitdi' Parigi. Quest'anno egli ha scritto per lprima volta il suo nome fra i vincitori deGiro di Francia, riportando cosi l'alloro piambito di tuha la sua carriera. Il secondo posto compete alla nuova, glori itti liana. Ottavio Bpilccehia. che fino a Briancon diede »«l ir.-oiùló sportivo l'impressiono e l'illusione di poìcr vincsrc il Givo. I.a i ìr-.ssica córsa francese ha d'aìirondo piovalo al ch'usino nostro in modo sii- n.ci>'( fola messa iti lu iialiatva. .\ pì'oporitp del campione ital di onesto 11 )va slcllal'.-lì/J sua te in sei che non scià uno dei pregi minori di questo Giro di Francia di avevo rivelato un corridore ti! prim'c*;"liné: Ottavio Bottecehiii, le cui qualità, il coraggio, la perseveranza lecere --i clic per poco la grande prova passasse dalle r\".n! dei belgi a. quell1 dei transalpini. L'AvUi spera poi di rivedere il c.impione italiano l'anno prossimo con Brune o e gli altri, che debbono oggi essere alquanto gelosi dello sua gloria. Il' grande giornale sportivo fa poi anche un vivo i 'olio di Pratesi, il quale non ha incontralo nessun avversario che potesse reggere al suo confronto soliamo il vecchio Boti • lo minacciò per un certo tempo, ma l'italiano con non tardò a relegate nettarne Hi a il simpatico corridore bel +®+