Poincaré esamina i documenti inglesi

Poincaré esamina i documenti inglesi Poincaré esamina i documenti inglesi gggiparierà a Villersotterets Prime impressioni della stampa (Servizio speciale Parigi, 21, notte. I vari documenti il cui testo è stato approvato ieri dal Consiglio dei ministri britannico — cioè u progetto di risposta alla nota tedesca del ' gennaio, la lettera di invio e il memorandum annesso — sono pervenuti al Quai d'Orsay oggi a mezzogiorno. In conformità dell'impegno preso, il ministro degli Esteri conserverà un segre' to assoluto sul tenore di quei documenti onde mantenere la riserva necessaria per la continuazione dei negoziati in corso. Anche a Bruxelle, ove i documenti sono giunti nel pomeriggio, regna la massima discrezione. Ma in linea generale — secondo telegrafano dalla capitale belga al «Temps» — l'impressiono favorevole di questi giorni sembra sussistere, cosicché si considera il seguito degli eventi con reale fiducia. Data però la ricorrenza della festa nazionale, la vita politica è in qualche modo sospesa oggi a Bruxelle, cosicché solo lunedi si potranno avere le prime indicazioni sull'effetto prodotto in Belgio dall'iniziativa del Governo britannico. Sensazione di ottimismo Non conoscendosi, dunque, a Parigi, se non parzialmente e in seguito a indiscrezioni, il contenuto della nota inglese, anche stasera i commonti difettano. Nel trasmettere le brevi indicazioni che ha potuto raccogliere sui documenti inviati ai Governi alleati, il corrisrondente londinese del Petit Parisicn non t"~ ' ■ —< che poche parole; «Il testo britannico ha soltanto 11 valore di un progetto, nel memorandum che 10 accompagna il Governo britannico sollecita le osservazioni e sii. emendamenti dei Governi alleati ». II corrispondente del Petit lournaX si studia di mettere in rilievo che i termini della Nola sono oltromodo concilianti verso la Francia, e che l'ondata di ottimismo "io regna attualmente nei circoli politici inglesi e francesi è interamente ciiistiflcata. Per il corrispondente dell'Edio de Paris sembra che nella sua risposta il Governo britannico si sia mantenuto volontariamente nei principii generali, e soggiungo che ouella di ieri non è certamente la sua ultima parola. Con l'invio di questo primo progetto il Governo di Londra non fa che incrociare il ferro con gli AUeati, e tiene sopratutto a non tagliare 1 ponti dietro di sé. Perciò l'esposizione del pensiero britannico è redatta in modo oltremodo elastico, olio scopo di permettere, occorrendo, l'aggiunta di emendamenti suggerii' dal Governi alleati. Il Matta, premesso cho il progetto di risposta alla Germania non contiene nulla di sensazionale, rammenta che Poincaré ha fermamente dichiarato che non si presterebbe a •nessuna conversazione indiretta con la Germania, e che non ammetterebbe mai che un Governo qualsiasi si istituisse mediatore. « Pr> crii inglesi hanno dei suegerimenti da fare circa l'occupazione del a nuhr. faranno bene a presentarli come idee personali, so no ogni conversazione potrebbe essere per tal fatto interrotta. Circa la voce cho i tedeschi avrebbero confidato all'Inghilterra cho essi ammetterebbero l'occ inazione della Rulir a condizione che fosse interalleata, ciò?" che anche gli inglesi vi partecipassero, è da osservare essere vero che Poincaré ha sempre detto agli Alleati che essi avrebbero avuto 11 loro posto accanto ai francesi il giorno in cui avessero voluto prenderlo, ina è pur vero, come lo ha sottolineato il capo dèi Governo francese, che la pressione muterebbe ili carattere rrualora fosse esercitata da tutti gli Alleati. E Poincaré non si disdirà certamente. Ma con o senza eli iitctpsi. con o senza gli italiani, le misure militari prese, nella Ruhr non si modificheranno su non quando l'atteggiamento dei tedeschi si sarà completnjnettte trasformato, non soltanto por quello che concerne gli ordini scritti del Reich, ma per tiuello che sul posto concerne l'atteggiamento stesso delie popolazioni. Cosi le iniziative che possono sembrare concilianti pos sono nascondere agguati. La Francia desidera sinceramente un'intesa. Ma le questioni sono state studiate abbastanza a fondo ed i francesi ormai possono sventare qualsiasi tranello ». Contro ogni Commissione inquirente Il Temps, nel momento in cui il Governo francese si accinge ad esaminare i docu menti venuti da Londra, ammonisci che il dovere della stampa non è di pronunziarsi in antìcipo su proposte che per il momento rimangono segrete, ma di esaminare come le questioni si presentino. E da questo esame il giornale trae occasione per combattere la creazione di una Commissione internazionale di esperti che, interponendosi fra la Germania e la Commissione delle riparazioni, sarebbe destinata a porro la Francia ed il Bel- della STAMPA) gio in minoranza ed a forzare loro la mano. Anche il Journal des Débats combattè come pericolosa la proposta di una tal Commissione, anche se invece di avere un carattere internazionale essa dovesse essere nominata dalla Commissione delle riparazioni di cui sarebbe in certo qual modo una emanazione.. « Questa proposta — scrivono i Débats — è pericolosa prchè, trattandosi di fissare quello .che la Germania può pagare in tutto, gli esperti sarebbero incapaci di effettuare un lavoro serio e che offrisse una qualche garanzia, poiché si arresterebbero forzatamente ad una cifra derisoria, e una volta tatto ciò non si tarderebbe a vedere la Germania scoprire ricchezze inaspettate che essa non avrebbe più nessuna ragione di dissimulare. Inoltre, le somme che gli Alleati reclamano attualmente sono tali che il Reich sarebbe senza alcun dubbio in grado di farvi fronte se si riuscisse ad infrangere la sua cattiva volontà, ma non si tratta di sapere se può pagarle, bensì come le pagherà. Perciò non si crede, oggi come ieri, che il Governo francese possa accettare di affidare ad una Commissione la valutazione della ricchezza reale della Germania. Forse sarebbe possibile 'intendersi su di un mezzo termine, incaricando degli esperti, non di indicare la somma globale che il Rech dovrà sborsare, ma di ricercare i procedimenti più pratici per trarre partito dalie sue risorse nei tre o quattro anni che verranno. A questo riguardo sarebbe bone che il Governo francese e quello belga fossero in grado di rispondere ai suggerimenti inglesi con proposte ben studiate, poiché in questa specie di dibattito le imprecisioni dei piani proposti dalla Francia e dal Bigio sono state principalmente la causa della loro debolezza ». La liberté, da parte sua, deplora che l'Inghilterra abbia riservato la questione dei debiti internazionali per una conferenza speciale. « Cattiva tattica — scrive l'organo nazionalista, — perchè il problema delle riparazioni non è' solubile, nel senso di una nuova attenuazione degli oneri della Germania chiesta dagli inglesi, se i debiti interalleati non saranno annullati. Ora gli Inglesi pensano cosi poco ad annullare questi debiti, che essi parlano di far pagare le annualità che si sono impegnali a versare agli Stati Uniti sia; dalla Germania sia dalla Francia e da entrambe simultaneamente. Una tale pretesa , non è per facilitare la soluzione ricercata». E il giornale si chiede se. per dar prova di generosità e di oblio, per trarre 'di impaccio il Reich, sia bene scelto, il momento in cui Ludendorf predica al ginnasti convenuti a Monaco « l'odio del nemico e il desiderio) di vendicarsene ». Ma le chiose per il momento poco contano. La cosa essenziale è che le conversazioni Irai Parigi e Londra possano intavolarsi con sincero spirito eli conciliazione e di buona" volontà. Le ottime disposizioni che al riguardo vengono dimostrate tanto a Parigi quanto a Londra permettono di sperare che 1 delicai I negoziati, che si svilupperanno nel corsoi dell'entrante settimana, si svolgeranno in' una atmosfera favorevole. L'incaricato tedesco rimette piede a! " Quay d'Orsay,, L'incaricato 'd'affari tedesco a Parigrl,- von Hoesch, si è recato nel pomeriggio di ieri al Qua| d'Orsav. ove ha avuto un colloquio' con Peretti della Rocca, direttore degli affari politici. Era la prima volta, dopo la partenza dell'ambasciatore tedesco, che l'Ambasciata del Reich prendeva contatto col Ministero degli esteri. Si assicura che la conversazione di ieri non aveva nessuna relazione con la questione delle riparazioni; si afferma a tale riguardo che von Hoesch si sarebbe intrattenuto con Peretti della Rocca unicamente della questione dei sette tedeschi condannati a morte per sabotaggio. Poincaré pronunzierà un discorso domani a Villers Cotterets, nel presiedere la inaugurazione di un monumento ai caduti di quella città, che segna l'estremo limite della avanzata tedesca nel 1918. Si crede che il discordo non mancherà di avere importanza riguardo alle proposte britanniche.