La commemorazione di Cavaliotti ed il pellegrinaggio a Dagnente

La commemorazione di Cavaliotti ed il pellegrinaggio a Dagnente La commemorazione di Cavaliotti ed il pellegrinaggio a Dagnente , Milano, a, matt. Al pellegrinaggio alla tomba di Felice Cavallotti a Dasueiite. organizzato dall'Asso. iazio.ie deiiio, rat ira lombarda, hanno partecipato, oltre al Ministro rielle Poste, on. Colonna ili Ceserò, alenili deputati ilei gruppo demosocialc. il segretario del partito, alluni rappresentanti di sezioni lombarde, rappresentanti ilei garibaldini, dei reduci e di altre associazioni con bandiere. 11 treno speciale, partilo da Milano, è giunto ad Aron a dove era atte-o da una grande folla di esponenti di partiti patriottici, si è formato un corteo, che si è recato dinanzi al monumento ai caduti, dove e stata deposta una Brande corona d'alloro. U corteo ha noi proseguito per Dagnente, recandosi al cimitero, dóve sorse il monumento a riconio di Eolico Cavallotti. Anche qui il gruppo demosociale ha deposto una granile corona d'alloro. L'on. Gasparotto ha pronunzialo un discorso, ricordando la vita modesta rie' Cavallotti tutta spesa in uria, lotta eli idealità, per la elevazione delle classi umili e per la grandezza della patria. Prende, poi. la parola, il ministro Di Cesari): i Innanzi alla tomba dell'uomo, che pieno spirito di italianità, considerava un dovere per l'Italia l'esercizio de) suo diritto alla redenzione delle Provincie ancora soggette allo straniero, dell'assertore dei diritti ilei nonolo lavoratore, e ohe fu dei primi e niù dimoili anni della, nostra vita di nazione! il cavaliere della, giustizia e della libertà, innanzi alla tomba dell'uomo che con piena trasformazione del partito di aziono in partito parlamentare, sindacatore dell'opera dei governi e tutore delle pubbliche libertà, fu il creatore della nostra democrazia, che è rivoluzionaria per le sue origini, ed elemento di ordinato progresso por i suoi principi; innanzi alla, tomba di quest'Uomo, resistiamo alla tentazione di pronunziare parole che nosspuo suonare commemorativo. < Oggi, noi. viviamo un'epoca che sotto molli riguardi non differisce ria quella in cui fior'' Felice. Cavallotti. Siamo nel periodo di assestamento che segue una immane guerra, che ha segnato un nuovo passo verso l'unità l'indipendenza nazionale, così oome Felice Cavallotti visse negli anni difficili r-d avventurosi che seguirono le guerre d'inriinendenza. Ogiri copre allora tra. il fiorire dell'amore patrio e le più sublimi manifestazioni ideali si insinua l'azione deleteria del nemico interno e quella ancora più vile della peculazione, speculazione politica ed economica che inquina le belle, virtù della nostra gente, corrompe gli animi, scredita le nostre istituzioni e genera scetticismo e cinismo là dove dovrebbero aleggiare -perenni l'entusiasmo e la fiducia. Oggi, come allora, soltanto la. saldezza dei principii della fede nella patria possono darci la via della, salute. Questo nostro pellegrinaggio alla tomba dell'uomo che fu rigido, disperato difensore della moralità e della libertà sia prova del nostro fermo volere, di dare tutte le nostre energie con spirito di disciplina e con sacrifìcio, anche quando possa esservi di personale nelle nostre, aspirazioni, per il successo dell'opera di ricostruzione cui attendono oggi il Governo nazionale e quanti in Italia italianamente, sentono. ! Parlare di imperialismo in Italia, povbra ed onesta nella sua povertà, è cosa che muove a riso. In compenso, non ci riesce più nemmeno di fermare entro i Confini d'Italia l'opera di valorizzazione del nostro popolo. Dov'è per noi lo stato disgiunto dalla nazione, sovrapposto anzi alla medesima, fallo strumento di oppressione e di sfruttamento della massa a profìtto ed all'uso di una classe sola ? La nostra concezione democratica dello Staio ci conduce a considerarlo espressione diretta del popolo, ad immedesimarlo con la nazione tutta nella sua interezza. Noi vogliamo-ch'c le masse sentano che esse sono la nazione, la patria ò patrimonio ideale loro, che la grandezza esterna dell'Italia è il fine di un buono e felice ordinamento interno, che l'azione internazionale dello Stato è il fratto ed il compimento di una saggia politica sociale. « Cavallotti è stato un precursore della igrande guerra, che noi abbiamo voluto e combattuto. Là grande guenu, meraviglioso fenomeno che ha sovvertito il mondo e la sua struttura e sfracellato imperi e richiamato in vita nazioni che parevano per sempre finite, non è terminata. Essa consta di tre fasi. Abbiamo vinto la prima, contro il nemico esterno? abbiamo forse già vinta anche la seconda contro il nemico., intemo ; ora, noi italiani dobbiamo ancora ìyinceie la terza: contro noi stessi. Dobbiamo vincere prevenzioni e pregiudizi, particolarismi ed ambizioni, dobbiamo vincere ritrosie e paura e orgoglio di uomini, e magari esclusivismi di parte. La patria è al di sopra degli uomini e dei partiti ; per essa dobbiamo superare noi stessi ed elevarci sopra tutte le piccole lotte che ci possano dividere ; per essa dobbiamo in ogni nostro pensiero ed in ogni nostra azione trarre ispirazione da un triplice nome: Italianità lia, Italia » {applausi). 11 ministro si è poi-recato con 1 deputati e le autorità a fare atto di omaggio alla tomba, di Cavallotti, e quindi alla lapide monumentale ricordante i caduti di Dagnente nella guerra di redenzione patria. Su questa lapide è stata deposta una corona e l'on. Fulci espresse i sentimenti dei rappresentanti della democrazia di tutte le regioni italiane per il duce indimenticabile e per i caduti gloriosi E' seguito in Municipio un ricevimento. Il ministro ed i deputati partecipanti al pellegrinaggio si sono locati quindi a visitare la casa di Cavallotti, ricevuti dalla nuora signo ra Luigia e dai nipoti signorina Adelina e Mario. I partecipanti sono scesi quindi a Meina ed in quella cittadina, dopo ]a colazione, si è svolto un altro episodio patriottico dinanzi al monumenio ai caduti in guerra, sul quale e stata deposta un'altra grande corona d'alloro. Uopo una visita alla villa Farregiana il mi nistro, i deputati ed i partecipanti al pelle grinaggio sono ritornati a Milano.

Persone citate: Cavallotti, Colonna, Di Cesari, Felice Cavallotti, Fulci, Gasparotto

Luoghi citati: Italia, Meina, Milano