Il processo Gagino alle Assise di Alessandria

Il processo Gagino alle Assise di Alessandria Il processo Gagino alle Assise di Alessandria Alessandria, 2 notte. Si 6 ripreso stamane alle nostre Assiso il processo per l'uccisione del negoziante Uagino Ettore-. Appena aperta l'udienza l'avv. burlano e il presidente chiedono scusa ai giurati dell'increscioso incidente scoppiato nell'aula sabato scorso. Il presidente cav. Nasi procedo quindi nell'escussione dei testimoni. E' chiamato a deporre per primo Caudini Pietro: dice che conobbe i Morano un mese prima della morte del Gagino; il Morllno Carlo venne un giorno a casa mia per conoscere mio padre: una volta il teste si recò alla Ponciona ad acquistare un manzo. In seguito mi fecero chiamare e mi proposero l'acquisto di una castina per l'importo di L. 57.(100 oltre ad alcuni boschi di proprietà del senatore Frascara: aggiunsero clic era un buon affare e che erano disposti a comprare la tenuta ih parti eguali: naturalmente ci volevano subito i denari. A domanda dell'ovv. Sardi di P. C. il teste precisa che ciò avvenne verso 1*11 settembre. Aggiunge il Gandini che quando questi si era manifestato riluttante a portar seco la somma di denaro il Morfine Carlo non no parlò più. Negrone Maria racconta che si Tecò alla sua abitazione il fratello dell'imputato Zaccarone a cercare di suo figlio, addetto ad una giostra- non trovatolo se ne andò senza parlare e senza compiere alcuna minaccia. \ domanda deliavv. Roggleri la teste dice che non vide più il predetto Zeccarono ne altro da lui seppe. Negrone Clotilde conferma la deposizione della teste precedente. 11 maestro Piazza Alessandro ebbe a scuola i due fratelli Mortlno sino a dieci anni e eli parvero buoni e diligenti: seppe che quando uscirono di casa ebbero dal padre la somma di L. 36.000. 11 negoziante Alessio, proprietario di un esercizio a Cassine: ricevette qualche volta gli imputati attuali, ma ebbe con loro pochi rapporti non conoscendo le loro condizioni finanziarie: parla bene del Morfino Giuseppe. L'esercente Chiodi Domenico dice che i fratèlli Morfino erano assidui lavoratori: racconta come si rinvenne il cadavere del povero Gagini ad Orsara, ove egli risiede, e come colà' nessuna voce accusatiice sia sorta nel confronti dei Morfino. Ricci Tomaso, puro di Orsara, conferma la deposizione del precedente testimone. Il casellante ferroviario Ferraris Giovanni non dice nulla di rimarchevole, mentre il banchiere Oddone Camillo racconta che nei primi di settembre venne alla sua banca il Gagino Ettore col padre n eambiare de.t vaglia, dicendo che doveva fare un contratto d'uva e che gli occorreva avere I denari poiché I contadini non volevano ricevere i pagamenti con vaglia. Tanto il padre che il figlio Ettore, dico il teste, erano ottime nersone, agiate, accreditate. Ultimo teste della mattina 6 certo Pavere Francesco: vide il 19. settembre in Alessandria il Goqino che attendeva il Morfino Giuseppe: pòco rt--o i due s'incontra rono o parlarono a lungo fra loro. / Nell'udienza pomeridiana viene escusso un teste importante, certo Battista Gioii, cugino dell'assassinato, il quale afferma che si trovò la sera del 21 settembre in casa dei Morfine. Il Giuseppe non c'era, vide solo la moglie ed il marito Cari" Morfine L'avv. Sardi, della Parte civile, fa osservare che il teste era dedotto per dire che era lui, e non il cugino Ettore, quegli che il mercoledì sera del 21 settembre parlò, col Morfino Giuseppe, mentre il testimone poi era vestito di scuro e il Gaggino di chiaro, e fa rilevare la significazione eloquente, dell'avere il Mor fino Giuseppe attribuito al teste la frase, che invece disse il Gaggino: « Siamo intesi ». U gravissimo rilievo produce evidente Impressione

Luoghi citati: Alessandria, Cassine, Orsara