La tensione franco-inglese acutizzata

La tensione franco-inglese acutizzata La tensione franco-inglese acutizzata (Servizio speciale della STAMPA) Londra, 2, notte. , fca" •tensione an&lò-franceso cresce a vista d'occhio. Essa purtroppo non c destinata a diminuire. Il discorso pronuncialo venerdì scorso da Poincaré ha realmente rotto i ponti. I-.a situazione si incardina su quel pronunciamento. Tutto il resto 6 polvere negli occhi, manovre di copertura, procedura diplomatica, gioco inteso a segnare ben nettamente le responsabilità per quello ohe potrà seguire, e che a nostro avviso seguirà senza fallo. Una decisiva separazione fra l'Inghilterra e la Francia potrebbe scongiurarsi 'soltanto se Poincaré tornasse sopra il suo ultimo passo; ma di croi non ì.i vede, almeno nell'avvenire immediato, quello cioè in cui dovranno prendersi decisioni formidabili, nessun voltafaccia della politica francese. Quanto all'Inghilterra è assurdo attendersi che essa capinoli. Può usare una estrema dose di longanimità; ma non può adottare, e non adotterà neanche indirettamente, neanche larvata mente,, una sola oncia della politica di Poincaré. 11 marce a 820 mila il franco a 77,40 sulla sterlina C*è, sì, qualche gruppetto senza seguilo che vorrebbe alzare bandiera bianca. Un piccolo intrigo, a cui partecipano personalità molto secondario del inondo diplomatico inglese, ma nessuna del vero mondo politico ed economie*, procede in un ambiente speciale, con specialissime simpatie per la bandiera bianca. L'argomento che vi predomina 6 quello del Temps : venendo à man.care là colonna dell'alleanza con la Francia, l'Impero britannico andrebbe a rotoli. La risposta e che bisogna aspettare; ma che, abnracciando la politica di Poincaré, le disgrazie sarebbero molto più serie e più certe. •— Evitiamo il punto morto — implorava fra le quinte la minuscola brigata che fa eco a Parigi. La risposta e che il punto morto esiste già; e cho l'imminente pericolo del catastrofico collasso dell'Europa centrale impone all'Inghilterra di uscire in qualunque modo dalla situazione perigliosa, senza riguardi per nessuno, qualora vada a monte un estremo tentativo di accordo — il quale, dobbiamo soggiungere per nostro conto, non na la menoma probabilità di riuscire. Non prestato dunque ascolto a qualsiasi versione propagandista che coinvolga una bandiera bianca da parte dell'Inghilterra d'oggi. Baldwin 6 realmente risoluto a marciare; e Curzon è di tutto cuore con lui. Chi si tira indietro, non conta. L'opposizione liJjerale o laburista aurata volta non -fa che spingere innanzi. Oggi non ft avvenuto realmente nulla, all'infuori dell'aumento della tensione. E' avvenuto poi però cb,e il franco francese sulla Borsa di Londra ha battuto un record, ca. dendo a 77,40. Il conforto di vedere il marco 820 mila deve essere relativo. Il frantoio ririprende a funzionare... La faccenda della risposta al questionario britannico, dopo il didecorso di Poincaré, si ò vuotata di ogni contenuto pratico; ma viene alla ribalta, perchè l'itinerario della decisione deve passare per ■ questa strada. La risposta, in seguito al col §: loquio Poincaró-Crewe di, giovedì scorso era -j«yèsa per oggi; ma si seppe stamane che • ISSa-sarebbe venuta; e Lord Curzon non si è neanche mosso dalla campagna. Pure risulta che- l'ambasciatore di Francia conte di Saint Aulaire, era già in possesso Ano da ieri delle istruzioni di Poincaré in merito olla risposta : medesima. Sembra però che egli abbia rice' Vuto l'ordino di sospenderò ancora per ejual' che poco la démarche. Così il conte di Saint Aulaire è andato oggi al Foreign Office solo ■ certo cose relative alla paralisi di Lotta.. Un'altra serpe destinata a prolun- I due metodi: orale o scritto? Tfoche quest'ultimo rinvio della Tisposta 'francese viene attribuito nei circoli francesi al Belgio. II conte di Saint Aulaire presen&UÈa la risposta non appena il suo collega Pbèlsa si troverà in grado di appoggiarlo. /•Nessuna istruzione al riguardo è giunta in giornata all'ambasciatore del Belgio. Pare che : Poincaré e Theunys non si fossero intesi anoora del tutto. Ciò deve però essere avvenuto stasera, rer il tramito dì ultimo conversazioni ambasci atonali a Brusselle. Altri dicono invece che Theunys, prima di entrare in azione, voglia attendere che la Camera, alla quale si presenterà domani col suo vecchio Gabinetto, gli accordi il consuetudinario voto di fiducia. In tale caso la risposta al iquestìonario non verrebbe prima di mercoledì. Ma si dice invece che arriverà domani. La Francia insiste perché sia una risposta verbale, forse accompagnata da un pro-memoria. H Governo inglese aveva chiesto al suo questiontario scritto una risposta scritta. Esso continua ad attendere una risposta per - iscritto. Ma se il conte di Saint Aulaire ha ricevuto istruzioni di rispondere soltanto a voce, anche questo, per farla unita, potrà an.dare: purché la risposta, che in casi censi. mili non può a meno di essere stenografata, Sia precisa e definitiva. n Governo inglese preferiva e preferisce tuttora una risposta scritta appunto per ricevere qualche cosa di preciso e di ben defi urto. Ora, come osserva un informatore diplomatico, lo scopo confesso del Governo francese nel preferire il metodo orale è di evitare di conferire alla risposta un carattere troppo categorico, il quale manifesti chiaramente la esistenza della impossibilità di cooperazione. L'informatore per altro soggiunge : « ma il Governo inglese ha la convinzione che è giunto il tempo per una risposta .di carattere categorico (la quale non può iescludere un tono amichevole) e ben diffìcilmente il nostro .Governo si accontenterà, di meno ». Come vedete, (niL,si vuole saltare fuori. Occorre, per iscritto'' oppure a voce, una risposta categorica. Se questa non verrà, qualunque responso alla questione non potrà a meno di essere considerato evasivo, ossia inesistente. " Una risposta di affari ad una lettera di affari,)E' chiaro che la Francia non ha fretta. uN'uovj centri tedeschi intorno a Francoforte sono stati occupati nell'intermezzo d'oggi. Ma è chiaro altresì che Baldwin non può più fare aspettare a lungo il pueso, il quale ormai non . si contenta più del silenzio governativo so'pra questioni cho toccano anche i più vitali interessi britannici, il nuovo ritardo della risposta francese solleva stasera commenti facilmente immaginabili. Le pressioni sul Governo perchè dica alla line quando e come esso intende agire ed adottare, se è necessario, una politica francamente inglese, si moltiplicano. Esse provengono da .uomini di ogni partito e da ambienti di ogni genere, in ispecie da quelli di affari. Baldwin è stato interpellato in proposito stasera ai Comuni da un deputato conservatore; egli ha risposto di non essere ancora in grado di fare per il momento dichiarazioni sulla possibilità dell'invio di una sollecita risposta al memorandum tedesco. Ma subito dopo ha avvertito « che il Governo è pienamente conscio della gravità della situazione, e fa quanto è in suo potere per agevolare le cose ». Mentre Baldwin parlava all'assemblea della gravita della situazione, usciva per il tramite della Rcuter un comunicato ufficiale, nel quale si manifesta t sorpresa » di fronte alle voci che « qualche sona di crisi sia nata o stia incombendo » ; e il comunicato termi-na dicendo che u le conversazioni anglofrancesi proseguono in tono molto simpatico ». In pari tempo un telegramma ci informava che al Quai d'Orsoy si opinava Che de divergenze tra Francia e Inghilterra non sono cosi gravi cume si crede ». Scuonchè un altro comunicato, ufficioso, emanato pure stasera dalla Rculer, dichiara astutamente ohe «non vi è stato alcuno sviluppo, durante la giornata, a riguardo della situazione concernente la ìtuhr e delle conversazioni tra la Francia e l'Inghilterra. La sola informazione giunta da Parigi fu nel senso che la risposta francese al questlonerio britannico può attendersi fra bri.ve. Si ignora se essa sarà per iscritto o no: naiuralmente si attende la risposta positiva ad una lettera positiva» (letteralmente: «una risposta di affari ad una lettera di altari «); « ma nulla è stato ancora detto circa la furma delia risposta che si attende a, Londra », |i'ovinà\fiiiale. L'azione che l'Inghilterra svilupperebbe Così quest'ultimo, comunicato. Quanto all'azione che il Governo inglese svilupperà, qualora riescano vani gli estremi tentativi di vedere la Francia venire incontro all'Inghilterra, si dichiara naturalmente che unto le previsioni sono premature. 11 Gabinetto dovrà decitltre al riguardo non appena sarà in possesso della risposta francese. Potete stare però certi che l'azione inglese, la quale sarà proclamata in Parlamento dal primo ministro quando l'estrema speranza rito si mostra di nutrire ancori, adesso sarà caduta, sarà nel senso che l'Inghilterra procederà alla convocazione della famosa conferenza dei periti sulle condizioni finanziarie della Germania; e probabilmente invocherà una decisione dell'Alta Corte dì giustizia internazionale dell'Ala intorno all'articolo 248 del trattato di Versailles .secondo cui tutte lo disponibilità tedesche, spettano non ad un singolo alleato o ad un nitro, ma solo alla collettività di lutti gli Alleati. La dichiarazione inglese tenterà di usare verso la Francia il massimo riguardo, non manifestando alcun malanimo verso di essa: ma sarà ben ferma nel senso che l'Inghilterra intenderà seguire la sua strada per non lasciar precipitare l'Europa nellaM. P.