La corsa franco-inglese agli armamenti aerei

La corsa franco-inglese agli armamenti aereiLa corsa franco-inglese agli armamenti aerei (Servizio speculila della STAMPA) Londra, 2f), notte. Naturalmente la brusca botta eVrisposla avventila a cavaliero della Manica, i:i latto di Incrementi aerai, potrebbe nucho essere n'ieu•Jro altro che uno di citici preliminari con cui i buoni amici dei tempi moderni usano accingersi a conferire. Theunys ha rimesso in piedi il Ministero belga. GII indugi sulla eon•tcsa delle riparazioni e delia Indir devono ■ormai essere rotti per forza. Qualcosa ili impegnativo, in nn senso o nell'altro, gli Alleali dovranno-puh? dichiarare, quindi naturale che la Camera dei Comuni abbia sollevato, a prefazione di questi nmiclievbli collòqui, •uno spauracchio, e che Palazzo Borbone no •no abbia sollevato un altro. Kuk soia) cittì i prodromi dell'accordo: — cosi argomentano :i furbi di mestiere, nociutimi dei quali, v n•iroppo ! sono morti in guerra. Ma questo scambio anglo-francese eli indiretta iiillìnaZiono elio — io nell'aria voglio essere pili forte di te — e — io non meno Torto di te -ò una faccenda molto pli'i seria dì quello ebe paro ai furbissimi, in realtà è un primo peso concreto a cui accennammo già più volte in anticipo. La Francia avrabìja (levalo rallcijrsrsi... Non si capisce qui, o meglio si capisce benissimo, perdio mai la Francia, subito dopo l'annunzio inglese di nuove provvisioni aereo, si sia alla sua volta precipitata a nuove provvisioni aereo. — Soldi da sprecali: non ne iva — si soggiunge qui: — Essa deve anzi C0O milioni di sterline allTngiiillerra, « non ne •paga neanche gli interessi. Poi,"siccome dico cho la sua gran paura è soltanto quella dell'aviazione tedesca, la Francia avrebbe dovuto rallegrarsi nel vedere finalmente croKcere le forze aeree del suoi alleati d'oltre Mamica, e avrebbe dovuto approfittare di questo fatto per effettuare delle economie. Invece si è abbandonata sull'istante a ulteriori dispendi. Dopo tutto, il nuovo programma inglese, astraendo dalle eventuali espansioni elle sono sempre possibili, non contempla so non un totale complessivo eli circa niilie aeroplani entro IL 925; mentre la Francia già oggi, nume confermava ieri sera anello il generane Castelnau, possiede 1300 aeroplani contro il soli 400 o 500 inglesi, dispersi per tulle le parti del mondo. E inoltre, in buse ad un programma già in corso, fra un paio di anni no possiederò; più del doppio. La minaccia tedesca sarebbe ima buona ragiono so .esistesse; ma non esiste... « La Germania — integrata da Boriino il corrispondente del Times — non può essere per ora che spettatrice della nuova corsa agli armamenti. Essa non ha margine di attenzione da dedicare agli avvenimenti al di là delle proprie frontiere... ». Dei resto, dato pure che la minaccia aerea tedesca esistesse, si osserva qui come essa non potrebbe essersi acuita iti sole •!« ore tino al punto da indurre il Governo francese a chiedere credili supplementari, subito dopo l'annunzio degli incrementi britannici. Questo sono le considerazioni londinesi di oggi, e sono indubbiamente educative. L'educazione proseguirà. Domani, ad una graneie ffvmkana aviatòria militare alla periferia di Londra, assisteranno oltre al Re e alia lU'Rina, secondo i pronostici, circa cento mila persone. Doman l'altro partirà per l'esposizione di Goethemberg, in quella Svezia che ora l'Inghilterra sta coltivando molto insieme con l'Olanda e le altre nazioni circonvicine, l'aeroplano pili grande, del mondo fabbricato qui in Inghilterra. E sopra quello ohe avverrà successivamente temiamo che dovremo lavorare di telefono... La stampa conservatrice, non occorre dirlo, 5 tutta per il rafforzamento delle ali mijila.ri,"(Incile quella più innamorata delta fi un'eia. ILa stampa liberale questa volta e anche ora per i maggiori armamenti :-giacche, come scrive il Daily News, « non ni può credere che la passiva accettazione della, dominazione francese nell'aria avvicinerebbe l'abolizione •legli armamenti aerei né disporrebbe a chiedere meno areoplani di salvaguardia ui cittadini londinesi, i quali — i competenti dicono — se la Francia dichiarasse Ja guerra potrebbero trovarsi sfrugeilati da un momento all'altro Gii organi laburisti, dal'canto loro, riportano bensì ordini del giorno contro gli incrementi aerei; ma l'assemblea, del LabourPavty ha schiaccialo ad immensa maggioranza una proposta concreta avanzata da un estremista, secondo cui il gruppo parlamentare del Labour Party dovrebbe opporsi ad ogni e qualsiasi spesa militare per gli armamenti. 1 labourisìi inglesi tengono al. Governo, e sono molto intelligenti. Esi i hanno letto benissimo il lampante manifesto di rivalità chiara e netta emorso la notte scorna da Palazzo Borbone; e in fondo in Inghilterra non c'è gente più bellicosa di questi pacifisti. Incidentalmente, nel suo congresso chiusosi stasera, il Labour Party e andato piuttosto a destra elio a sinistra, manifestandosi ultra costituzionale e disciplinai io verso i suoi estremisti. la Francia non potrebLe risiicntiers clis per iscrittoIntanto, mentre si stenta a credere che sia proprio favorevole l'atmosfera m cui sin per aprirsi 1] supremo tentativo di giungerà ad un accordo interalleato sullo riparazioni e sulla Rubi-, pure qui a Londra prevale adesso un certo senso di sollievo. Là erisi ministeriale belga finalmente si ò chiusa; e ad onta delle informazioni di ieri, pare, che l'Inghilterra vi abbia messo mio zampino. Comunque la risposta al famoso questionario britannico non potrà lardare più molto. Ciò che a Downing Street si continua a, desiderare non ì> però una generica ed evasiva risposta verbale, per il tramite amhaselatorio; m,i una precisa e impegnativa risposta scritta, A Parigi invece si continua a parlare di una rispósta verbale per il tramite del conte di Saint Aulairo; e da qualche giorno Si suggerisce anehn un incontra fra Baldwin e Poincaré. Ma interno a. quest'ultimo l'informatore politico del Manehestcr Guardian, ad esempio, scrive: » Apprèndo nei circoli ufficiali eli Londra clic iole suggerimento non potrebbe essere accettata ria li'Ihgliil terra, giacche il Governo segue la direttiva die nessuna proposta por una conferenza o per ogni ulteriore passo da parto degli alleati collettivamente pue'i essere accolta, almeno lino a elio 11 Governo francese e quello belga non manifestino Ja loro posiziono mediante una risposta scritta al questionarlo inglese ». L'informatore, della Westminster Gazette dal caino suo riferisce else negli nmblenti governativi si spera che Poincaré solleciterà l'invio della sua nota, perché le condiziona di cose in Germania suscitano grandi ansietà: « esbie una crescente impazienza in importanti ólrcoli politici e commerciali ». Per giunta stasera il collaboratore diplomatico del * Daily Telegraph » riferisce che « negli ambienti 'governativi Inglesi non si credo che un'autorità cosi meticolosa conto Poincaré, in fatto di procedura legale e di-filomatica, risponderebbe altrimenti clic per scritto «iti un questionario scrino, il (pialo esige una definizione o interpretazione porfetfamento chiara di cerio questioni ». L'informatore aggiunge che il questionario, se si avesse voluto ottenere una. risposta puramente verbale, avrebbe potuto facilmente venire esteso con l'esclusione della questione delle speso coinvolto nella occupazione della Ruhr, spese allo quali l'Inghilterra non vorrebbe naturalmente concorrere; e inoltre avrebbe potuto sollevare la questione della nomina eli un Corpo internazionale di periti per assodare la capacita tedesca di pagamento. Fra lo osservazioni cho corrono intorno all'Epistola del Papa, la più frequente è questa che la situazione sul Reno in particolare, u in Germania in generale, dove essere realmente gravissima, se Sua Santità si ft deciso ii levare la propria voco. Tutti i corrispondenti inglesi affermano Infatti che la gravità della situazione è realmente eccezionale. Le misuro repressiva frnnco-belglie si acuiscono. Fra poco tutti i grandi stobiliiuenii della Ruhr dovranno chiudere bottega n la eolferenze economiche si tanno iaglienli.8uniche giornale aveva diffuso oggi la noeta di un1 grave incidente,, di cui sarebbe e*ito oggetto il comandante delle truppe britanniche eli Colonia: il vagone faciale s,tt la della STAMPA) av di eucui ac in onno mali cui egli viaggiava, per una visita a Londra, sareli.'.e sialo' perquisii') dalle Autorità doganuli balglie. L'incidente è inesatto. .Sia però il l'alio che ultimamente, mentro il generale Goddley traversava In au'omobile la linea belge, intorno alla ,zonn di Colonia, fu '.rattao, piuttosto bruscamente dai Belgi di guai-, dio. il Governo belga ha iniziato indagini ai riguardo. m. P. — -—r> G> 4 ii

Persone citate: Baldwin, Poincaré