Quale sarà il nuovo regimeper gli zuccheri?

Quale sarà il nuovo regimeper gli zuccheri? Quale sarà il nuovo regimeper gli zuccheri? Semraunqueorgrazie ai rifornimenti ricevuti dalli».Germania in conto riparazioni _ la saldatura fra il vecchio ed il nuovo raccolto dello zucchero, senza far ricorso al saccarinato, sgraditissimo al consumatore italiano. Contemporaneamente il Governo ha accolto le osservazioni che avevo fatto su queste colonne in un articolo del febbraio — discutendo la riduzione, allora avvenuta, da L. 30,60 a L. 21,60 oro della protezione doganale — e ha sospeso completamente il dazio stesso sino a nuovo ordine : sicché attualmente lo zucchero estero entra in completa franchigia La ragione di questa opportuna sospensione appare chiara dalle cifre seguentile quali ci indicano il prezzo estero e quello interno dello zucchero raffinato, tenuto conto naturalmente del cambio: ilferfic annuali per 100 Kg. Prezzo del granulato Prezzo vencUI* ANNI amcrlca.no. franco va- del cristallino geme Genova, dazio Ital. al netto ni eslcuso tassa e soprilassa di fabbricazione (in lire italiane) 44.42 ioti 1015 1-316 1917 1018 1910 l'J-20 1041 1012 1Ò21 i]>rlml 5 mesi) Prezzo corrente dal cristallino Glava 25 44,30 7-2,05 103,15 153.70 100,05 102,70 601,80 OC0.05 500,75 270,85 352,15 55,22 74.2J 100,66 150,00 216.S5 250,42 £00,18 301,25 275,00 275,00 Come si vede, dunque, il prezzo estero oggi supera quello interno, fissato d'accordo col Governo sino al principio della nuova campagna — e cioè sino all'agosto di ben L. 77 al quintale; e quindi, in tale condizione di cose, un qualsiasi dazio protettivo mancava di senso. La causa di questo volo al rialzo nelprezzi dello zucchero risiede in una speculazione, spiegata dal deficiente raccolto. La produzione mondiale per la campagna in corso è stata calcolata a 18,2 milioni di tonnellate, contro un consumo che supera i 19 milioni. Vi è quindi un disavanzo di circa 800,000 tonnellate; mentre gli stoks normali alla fine della campagna si aggiravano normalmente intorno a tonnellate 750,000. Una situazione di questo genere non poteva che provocare una corsa speculativa all'accaparramento, la quale fece si che un quintale di granulato americano, che un anno fa costava L.-150 per quintale, franco vagone 'Genova, oggi è arrivato a 3S5 lire. La domanda, che a questo punto sorge naturale, è la seguente: sino a quando una situazione di questo genere ha la probabilità di prolungarsi? Per rispondere sulla base di qualche ragionevole congettura, è bene tener presente un fatto fondamentale, il quale differenzia la situazione del mercato zuccheriero odiernp da quella del mercato prebellico. E cioè che attualmente - il predominio sul mercato mondiale dello zucchero è passato dall'Europa all'America, dal prodotto di barbabietola a quello di canna. Disgraziatamente, è una verità questa cho non si limita alio zuccherol L'Europa, la quale prima delia guerra esportava forti quantitativi di zucchero in altri continenti, oggi ha uh disavanzo produttivo di oltre 2 milioni di tonnellate, dovuto principalmente al fatto che la Russia, la quale produceva, sino al 1914, ben 1G milioni di quintali, nell'ultima campagna ne ha dato apnena 3,300,000la produzione della Germania, dai 26 milioni del 1913-14, è scesa ai 15 milioni del 1922-23; quelle dei paesi dell'ex-Impero austro-ungarico è nel contempo diminuita da 17 a 9 milioni di quintali. Viceversa, il consumo italiano di questo prodotto è andato continuamente aumentando, passando dal consumo medio annuo per abitante di K. 4,9 nel 1914, a Kg. 7,5. Siamo molto lontani dai 50 Kg. degli Stati Uniti e dai 48 dell'Inghilterra: ma l'aumento è pur sempre considerevole e ci costringe ad una importazione, che per la campagna in corso si valuta intorno ai 300,000 quintali, per completare i 3 milioni di quintali circa che vengono attuaimonte consumati in Italia. Dato quindi lo stato *dcl mercato mondiale, quale si è precedentemente indicato, ne risulta che il prezzo internazionale dello zucchero, a cui dobbiamo fare riferimento, è quello americano, quotato in dollari ed in sterline; e le condizioni del mercato italiano restano percià vincolate alle variazioni dei prezzi del prodotto sul inerenti d'origine (America e Giava), nonché alle oscillazioni del nostro cambio in que-le monete di aito valore. E, per avere un'idea dell'incertezza che tale stato di fatto crea nel commercio degli '.uccherl, basta indicare le variazioni dei prezzi sul mercato di New York, indipendentemente da quelle — meglio note ai lettori — causate^ dall'andamento dei cambi: Pre;;i in u cents » per libbra di 453 grammiMESI K&nnalo febbraio mt-.rzo .iprite maggio giugno turilo agosto settembre ottobre noveiibre dicembre 10S2 4.SC1 4.P9S 5,903:'' 5,191 5.321 s.60u 6.025 6.517 6.247 6.55', 6.009 «.860 19» 6.1)9 7.54 A.64 •J.163 Fino a quando perciò la produzione ed il commerciò europei non si saranno rimessi in assetto e sinché la situazione politica generale, mantenendo la sfiducia del capitalismo verso il nostro Continente, terrà depressi i cambi, è presumibile che il prezzo dello zucchero estero reso alla-frontiera si manterrà tale, da rendere inutile la difesa doganale. Con questo, però, non cessano i grattacapi che l'industria zuccheriera italiana può creare al Governo, data la base artificiale su cui essa essenzialrnonlo riposa. Sino al 31 luglio, come si è detto, esiste un prezzo d'impero — quello di lire 275 al quintale in fabbrica, franco d'imposta di fabbricazione — e l'arrivo dello zucchero tedesco, ceduto in conto riparazioni, elimina qualsiasi preoccupazione. Ma le consegne del nuovo zucchero, che le fabbriche faranno ni rivenditori a partire dall'agosto prossimo, a quale prezzo Potranno venire effettuate? A prima vista parrebbe che, essendo l'Italia per il momento un mercato libero internazionalmente, il prezzo dovrebbe essere quello fissato dalla libera concorrenza, e cioè aggirarsi inforno alla L. 350 al quintale, più l'imposta di fabbricazione (L. 300 al quintale) c più tutte Io oltre spese di scarico, carico di vagoni, commissioni, spedizione, I e così dicendo. Questo è il costo dello zu,cr choro americano s e ad esso, in regime di ! libera concorrenza, si conguaglierà sen-