I provvedimenti pel caro viveri discussi a Roma fra i rappresentanti dei maggiori Comuni e delle Camere di Commercio

I provvedimenti pel caro viveri discussi a Roma fra i rappresentanti dei maggiori Comuni e delle Camere di Commercio I provvedimenti pel caro viveri discussi a Roma fra i rappresentanti dei maggiori Comuni e delle Camere di Commercio I provvedimenti pel caro viveri discussi a Roma fra i rappresentanti dei maggiori Comema,22, sera, SI è tenuta stemane al Mini "°ro dell'in- Austria una riunione per esaminare la que- stione del caro-viveri e studiare adeguati provvedimenti. Erano rappresentati 1 più iniporlant! Comuni e lo maggiori CnniPre di Commer io ilaliane. Assistevano inoltre l'cxmiaiistro deil-e finanze on. Soleri, l'cx-ministro Cocoo-Ortii. il s-emtore Salninirnghi di Milano, il regio commissario di Roma sen. Cremonesi, lon. Fortunati p bidente della Camera di Commercio di noma, l'on. Canepa cx-sottosegretario ai consumi, l'on. Neil, il prefetto Zoccolelti, nonché rappresentanti le Corporazioni sindacali, Sindacato del commercio, ecc. Il discorso de! ministro Rossi Presiedeva il ministro Teofilo Rossi, il quale, attentamente ascoltato, ha pronunziato il seguente discorso : » Desidero prima di tutto rivolgere un cordiale saluto ed un ringraziamento a voi, che da ogni parte d'Italia siete qui convenuti per portare il prezioso contributo d-ella vostra competenza e della vostra esperi-nza per la risoluzióne di ■un problema che interessa larghe masse di cittadini, anzi l'intera popolazione italiana: il problema dei caro-viveri •. Squilibrio fra produzione • consumo. Dopo avere accennato all'opperà del Governo per ottenere il risanamento economico del paese, ed aver detto come anche in Italia il fenomeno del caro-viveri sta dovuto allo squilibrio della produzione e del consumo derivante dalla guerra, il ministro ha cosi proseguito: «il consumo del grane è passato da 55 e GO milioni a 65 e 70 milioni di quintali annui. Anche nelle nostre valli alpine è diminuto molto il consumo della polenta. Il consumo dello zucchero da 2 milioni 200 mila quintali è passato a 3 milioni di quintali, con gli eflctti che proprio in questi giorni abbiamo occasione di osservare. Cosi pure è aumentalo il consumo della carne, dei grassi animali e vegetali. Aggiungiamo l'elevatezza del cambio, o, per meglio dire, l'instabilità del cambio con tutte le sue dannose ripercussioni, la necessità di non impedire, anzi di agevolare le esportazioni dei prodotti del nostro suolo, e si vedrà in tutta la sua estensione l'imponenza del fenomeno • . A questo punto l'on. Rossi ha accennato ai provvedimenti presi durante la guerra per combattere il caro-vita, quindi ha detto: * Furono abolite le legislazioni speciali, che avevano servito ottimamente in momenti eccezionali, e che avevano ormai fatto il loro tempo. Si è tornati a quella libertà di commercio, dalla stampa, dalle Camere di Commercio, dai competenti, cosi ardentemente invocata, ma il caro-vita, purtroppo, continua ed i numeri indici sono tali che inducono a seria riflessione. Si deve, forse, cambiar rotta? Riporre in opera il vecchio armamentario statale? Non è possibile. Voi sapete, tl'al' parte, che 11 Governo ha nel suo programma l'abolizione della cosi detta bardatura di guerra. Il Governo non intende allontanarsi da questa linea di condotta. Il Governo -si preoccupa sopratutto di ristabilire le condizioni per il libero giuoco delle forze economiche. Solo in tal modo si può determinare l'aumento della produzione. ■I Comune difenda il consumatore « Se vi è qualcuno che creda possibile ristabilire la politica dei divieti di esportazione, consideri le cifre che si riferiscono al bilancio alimentare, escluse ]e bevande, dell'Italia nel 1922. Noi riteniamo che l'Ente o organismo più adatto a difendere il consumatore, in questo momento, non sia lo Stato, ma il Comune. Questa affermazione dimostra la nostra scarsa fiducia nei calmieri. Essi non possono essere comunali, nè tampoco provinciali. L'imporli rappresenterebbe il sistema più sicuro per fare scomparire la merce. « Non vi ha dubbio che la conoscenza dei prezzi all'ingrosso da parte delle autorità e dei consumatori è uno dei sistemi più sicuri per vedere da quale parte vengono le speculazioni illecite. Questo provvedimento dovrebbe essere completato con l'obbligo rigoroso al commercianti di indicare i prezzi di rivendita. La legge relativa a questo obbligo non ha trovato da parte dei commercianti resistenza, se non talvolta per la difficolta materiale di apporre un cartellino su ogni articolo. Le autorità comunali, non solo nel l'interesse degli amministrati, ma anche a salvaguardia della loro responsabilità debbono provvedere alla rigorosa osservanza delle disposizioni ministeriali. « Uno dei fenomeni più interessanti dell'immediato dopo guerra è stato il forte aumento delle rivendite, specialmente dei generi alimentari. Ora ciò è causa non indiffe"' reme del caro vivere. Infatti, l'aumento degli spacci diminuisce in modo relativo gli introiti di quelli già esistenti, e quando si pensi che su ogni esercizio commerciale debbono vivere intere famiglie si comprenderà agevolmente che il limito dell'utile deve essere aumentato. E giova altresì non dimenticare che le spese generali, nonché le imposte, sono cresciute a dismisura. Non fa d'uopo di indugiarsi a spiegare l'enorme utilità di organizzare un mercato centrale, per mantenere nei giusti limiti 1 prezzi che cola si fanno, e, quindi, sorvegliare che la differenza fra il prezzo all'ingrosso e quello di rivendita sia di giusta proporzione. « Tutti i carichi sul mercato dovrebbero essere, venduti all'asta, e tutti dovrebbero potere concorrere all'asta anche i piccoli rivenditori. Questo ordinamento basalo sull'asta 5libidica è quello delle Halles di Parigi, ed a dato ottimi risultali. La sorveglianza, poi, sui venditori ambulanti dovrebbe essere affidata ad agenti speciali che conoscano i prezzi del mercato . L'on. Rossi ha parlato poi delle aziende tontrollatc. • Aziende controllate ». « Noi riteniamo, ha detto, non essere difficile, specialmente nei grandi centri, trovare vari tipi di aziende, preferibilmente grandi, e che abbiano una organizzazione amministrativa completa, le quali si sottopongano al controllo ed assumano la qualifica pubblica di « aziende controllale ». So tale qualifica, infatti, impone degli oneri, è però destinata a costituire un fortissimo richiamo a favore dell'azienda stessa. Nulla vieta che la Giunta comunale coneeda benefici, sgravi, ed agevolazioni che con un piccolo onere per il Comune possano tornare altamente utili olla collettività. « Come complemento alla buona organizza zione dei mercati, i comuni, specialmente quelli dei grandi centri, dovrebbero promuovere quanto occorre per assicurare la couser vozione degli alimenti facilmente deperibili mediante il freddo. Di grande importanza, anche al fino di aumentare l'afflusso di derrate sui mercati e di evitare sperperi è il modo di conservazione delle merci deperibili. Tutte le grandi città ormai sono fornite di "frigoriferi pubblici; biso&nereb'' che ne fosse resa facile la utilizzazione; è questione di sposa e di organizzazione •. Il Ministijri ha parlato della cooperazione di consumo. *■ Non vi e dubbio, ha dichiarato, che la cooperazlone di consumo possa rappresentare un notevole beneficio nei periodi di prezzi crescenti. La questione — specialmente per quanto ha attinenza ad enti autonomi, come i consorzi volontari di consumi, i quali dovrebbero unicamente fare il commercio al dettaglio di' generi direttamente acquistati sui mercati di origine, e non dedicarsi a speculazioni inconsulte, come in molti casi, specialmente post-bellici è stato fatto — dovrà essere presa nel dovuto esame, e risolta con la massima rapidità •. L'on. Rossi ha concluso ringraziando l'Assemblea della cooperezione che non mancherà di dare al Governo (vivissimi applausi). La discussione generale Terminato W- discorso dell'on. Rossi, è apsrU la' discussione genera-e. I»'aw Aldiga, del comune di Roma, dà con U> delle misure prese dall'ufficio competente per l'accertamento dei prezzi all'ingrosso. Il prof. Belotti si occupa del mercato delle carni prospettando all'assemblea 1 opportunità delUabolizione di permesso di esportazione 61 foraggi, nonché il temperar/ ato della macellazione del bestiame. Corinnldi, delegato della Cornerà di Commercio di Torino trova difficile togliere ai commercianti e agli esercenti il gusto del faci I e lauti guadagni: tuttavia propone vane rasure contro il caro-viveri. Aderisce .al provvedimento dei acchi agricoli, purché sia beri stabilito che viaggino con treni direti, e cne lecel'gasunqupoddzizimscosomdscoletictodedinaagtodbfadgdpspalrdSmctermidpCrncepu—vmgtsp■ind,bomSdptmlpnIpsnd e tariffe siano ridotte di almeno il 50 per ento. Propone, inoltre, tasse di scambio suluva, istituzione ne' grondi contri di un maazzino tipo che ne tenga conto, esercitando il uccessivo controllo dei prezzi e delle dogae; divieto di esportazione dei vari generi, uali gli olii l formaggi, lo uova. ecc. Imortazione attraverso ì consorzi di bestiame vino dall'America del Sud c specialmente el Brasile. Ferretti, segretario dell'industria del fredo, ritiene clic si debba favorire l'importaione diretta della cari.a co; gelata, importaione da sottrarsi ad ogni influenza e ad ogni manovra di piccoli e grandi speculatori senza crupolo. Il comm. Ugo Vincenzo Mazza syoSije un ordine del giorno firmato anche dall'assesore genovese comm. Massone, in cui — premesso che l'unica possibilità di Intervento dello Stato nella questione del carovita conista nel facilitare a tutti il modo di conorrenza, al fine di sventare monopolii e eghe di interessati che si formano automaicamente allorquando l'Interesse diretto del onsumatore non è rappresentato tra i vendiori, e col favorire sopratutto la circolazione dei prodotti — fa voti che siano mantenuto ed estese le riduzioni e soppressioni di dazi doganali e municipali; che siano mantenuti n vita quegli organismi e coop<""i'ive che abbiano dato prova di poter corrispondere allo scopo; che questi istituti siano obbligati periodicamente a consegnare alle auorità governative locali l'elenco dei prezzi di vendita al dettaglilo, da rendere di pubblio, ragione, che le stesse autorità abbiano acoltà di intervento per controllare nei suddetti istituti il rapporto fra prpzzo artl'ingrosso e prezzo di detta gl'io; che sin no ridotte le tariffe dei trasporti, specialmente pacchi ferroviari, pacchi agricoli, pacchi postali, divenute oggi assolutamente proibitive per questi ultimi. La bardatura di guerra. L'on. Soleri nega la necessità di ricorrere a bardature di guerra che non vanno assoutamente ripristinate. I provvedimenti, le restituzioni, le coercizioni furono necessarie durante la guerra e dettero risultali, ma allo Slato costarono enorm ^niente. Contrariamente, poi, a ciò che si aspettava, la libera concorrenza in materia di consumi elementari non si è verificata che in minima parte e siamo ben lontani dall'avere ottenuto i ribassi dei prezzi. Il consumo di ma'?r:-- al' mentare è aumentalo, e non non constatiamo ima contrazione di consumi in dipendenza della crisi economica. Non si possono impedire le esportazioni di generi alimentari. Ciò determinerebbe Bcrltmionl locali, intollerabili e segnerebbe un ritorno a quella, economia chiusa, che anche a Genova abbiamo combattuto. Dunque, ni»r*° diviati diretti di esportazione. E' da escludersi che lo Stato possa esercitare opjtì i'r»-<- "-.-'v Anni»., un'zione diretta, mentre un'azione indiretta — intesa a favorire in tutti i modi l'approvigionamentn delle derrate estere verso i mercati nazionali — appare possibile ed augurabile. Lo Stato uno prendere varie iniziative con carattere di faclliiazioni e in uno stato di controllo. Può impedire, per esempio, le sofisticazioni che sono numerosissime, in quanto fanno pagare ai consumatori generi ordinari per peneri fini. Bisogna impedire che la carne congelata sia venduta come ,'arne fresca, che la rnargari l& passi per burro, che l'olio di semi passi per olio di oliva. Lo Stato in questi casi deve reprimere e severamente tutti gli abusi. L'on. Soleri vede nello spaccio tipo un PTOvvedimento ottimo, e ravvisa pure nella cooperazione sanamente intesa un grande vantaggio per le classi povere. Concludo raccomandando che lo Stato faccia azione di vigilanza attraverso gli Enti locali [Vivi applav.ti). Bovio esamina il fenomeno del caro-viveri nelle sue cause economiche, sociali, morali. Indica la soluzione del problema attraverso provvedimenti da attuarsi in ordine alla disciplina sui mercati : ordinamento e disciplina dei trasporti nonché incremento della produzione. Dopo alcune osservazioni di Belotti, Canepa si associa a quanto è stato detto da Soleri e dal comm. Corinaldi di Torino. « Voglio rilevare — dice — che una delle cause riiaggiori di caro-viveri è l'enorme numero di intermediari. Bisogna avvicinare meg..o il produttore al consumatore, e ciò si otterrà con due mezzi: impianti, almeno in ogni grande contro, di spacci-tipo che funzionino come calmiere e sviluppo delle cooperative le quali non chiedono troppi favori al Governo, ma domandano soltanto di poter vivere ». Nel pomeriggio, riprosa la discussione, hanno parlato diversi rappresentanti: ira gli altri, l'on. Cassili e ancora l'on. Soleri, il quale ha letto un ordine ilei giorno concordato col segretario generale delle cooperative fasciste, coll'on. Canepa socialista unitario, coll'assessore Piazza de! Comune di Milano, col comm. Corinaldi della Camera di Commercio di Torino, con Lupi, con Terrucci, con Imberti, con Pennati pie. L'ordine del giorno approva le direttive esposto dal Ministro dell'Industria nel suo discorso, rileva la necessità che sia esclusa la gestione statale, che gli anprovigionamL'iiti dall'estero siano favoriti in tutti i modi possibili c siano facilitati i trasporti interni. 11 ministro on. Rossi riassume poi la discussione, rilevando come l'opera del Governo è stata ed è attivissima allo scopo di risolvere, per quanto è possibile, il problema del carovita. Quanto alle bardature di guerra il Governo non ha alcuna intenzione di restaurarle. Circa i divieti di esportazióne il ministro rileva come il Governo si sia preoccupato in modo doveroso per sopprimerli. Per le tariffe ferroviarie rileva che la bassozza delle tariffe stesse fa giustamente ritenere che vi sono degli speculatori i quali, facendo credere che vi siano difficoltà di trasporti, speculano sugli interessi dei consumatore. (Vivissimi aiJiilttitsi). 1 Comuni devono fare propaganda al fine di togliere dalla mente del popolo i pregiudizi nel senso di diffondere la carne congelata. Il ministro si diffonde quindi a parlare del problema delle carni fresche e degli enti cooperativi. Riconosce infine la necessità di provvedimenti diversi a seconda delle regioni e conclude augurandosi che i lavori siano fecondi di risultati. L'ordine del giorno approvato Si inizia la discussione sugli ordini del giorno presentati. Massone, assessore del romune di Genova, ritira il suo ordine del giorno dichiarando di accettare quello dell'on. Soleri. Invece, l'on. Cassili, difende dapprima il proprio ordine del giorno discutendolo punto per punto ; ma poi non in: siste a chiederne la votazione e conviene nei capisaldi formulati dall'ordine del giorno Soleri. E l'assemblea vota l'ordine del giorno Soleri, che risulta cosi concepito: « L'assemblea approva le direttive tracciate dal discorso del ministro Rossi e plaude ai recenti sgravi del dazi doganali; ritiene ciin, escluso qualsiasi ritorno a dirette gestioni statali, ad economie chiuse, a divieti di esportazione in materia alimentaria, l'azione da svolgersi dallo Slato debba essere diretta a favorire l'approvigionamrjnto dall'estero delle occorrenti materie alimentari, u renderne più facili ed economici i trasporti interni, a promuovere In studio delle condizioni attraverso le quali si effettua il rifornimento e la distribuzione delle principali derivile alimentari in ciascun contro, ad ìricoraggieré, intensificare e coordinare siri l'aziono delle amministrazioni e delle auioriià locali per l'organizzazione e la disciplina dei mercati e del commercio al dettaglio a tutela del consumatore, sia le Iniziative degli enti, dei comuni; delle Cooperative n delle Camere di Commercio dirette a favorire l'appròvigionamento alimentare delle popolazioni; delega al ministro la nomina di una Commissione incaricata di presentare proposte concrete, avuto riguardo alle emergenze della seguita discussione c dei proposti ordini del giorno ». Cosi ha termine il convegno. f'ndpddtesilI dvauo fifÌupsesctrEe srNditileaasnslsncamenCdmnlvaCnfdbfminegdEficgscmfefinatcaccsfbn