Il dibattito sullaporegiudizialee t

Il dibattito sullaporegiudizialee t Il dibattito sullaporegiudizialee t Roma, 15, nte. 1 partiti cominciano a prendere posizione rispetto alla riforma elettorale. La riunione d'oggi della Commissione dei 18 ha condotto appunto allo schieramento dei partiti in confronto del progetto ministe» riale, con le dichiarazioni di Filippo Turati a nome dei socialisti unitari, di Costantino Lazzari per i massimalisti, di Eugenio Chiesa per i repubblicani, nonché dichiarazioni di carattere personale degli on. Salandra, Fera, Casertano e Paolo Orano. Domani si avranno le dichiarazioni dei popolari e dei comunisti, nonché dell'on. Bonomi per i riformisti e di Terzaghi per i fascisti. Quindi, si delibererà sulla prima pregiudiziale, cioè l'approvazione del principio informatore della riforma ed. il passaggio alla discussione degli articoli del progetto di legge, il che sarà approvato a notevole maggioranza» Dei 18 commissari, a quanto si prevede," 7 o al massimo 8 voteranno per la- reiezione della riforma. Delle dichiarazioni di oggi le più 'importanti furono quelle di Turati e di Salandra. II leader dei socialisti unitari è giunto, attraverso una minuta motivazione, alla conclusione che la riforma Acerbo debba essere, perchè incostituzionale, respinta senz'altro dalla Commissione senza procedere all'esame degli articoli. L'on. Salandra è giunto alle conclusioni opposte, pure dichiarandosi fautore del collegio uninominale come lo sarebbero del resto gli on. Giolitti ed Orlando. L'uomo cui è dovuta la dichiarazione di guerra dell'Italia ha svolto una tesi nettamente politica, cioè che la questione della continuazione 0 meno del regime fascista deve avere il sopravvento sopra ogni considerazione circa la bontà o meno del sistema elettorale proposto dall'on. Mussolini. In altre parole, la permanenza in Italia del regime fascista, che l'on. Stilandra appog> giò fin dal suo inizio, nou può essere posto in pericolo per una questione secondaria come una riforma elettorale. Per' ciò l'on. Salandra, benché preferisca di. gran lunga il sistema del collegio uninominale, approva la riforma Acerbo dando! a questo atto significato di fiducia senza, riserve per il Governo fascista, Ju'ori»] Paolo Orano, che parlò successivamente^ svolse una tesi consimile sostenendo però la necessità di ampie modificazion* della

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