Altri particolari sulla riforma elettorale

Altri particolari sulla riforma elettorale Altri particolari sulla riforma elettorale loma,,note. Il testo del progetto Acerbo di riforma elettorale sarà distribuito soltanto domani. 11 nuovo rinvio e dovuto a correzioni che vi sono state apportate all'ultima ora. Siamo tuttora in grado di c"arvi nuovi particolari dei quali possiamo garantire l'esattezza, tanto in ordine alla relazione ministeriale, che è politicamente importantissima, quanto in merito alle disposizioni del disegno di legge. La relazione si divide in c'.ue parti. Ne;là prima si lumeggiano i motivi politico-sociali della riforma indicando le ragioni per cui è necessario adottare il sistema maggioritario ed il collegio unico nazionale. Si richiamano i precedem. storici di questo disegno di legge e si specificano Io funzioni delle circoscrizioni, chiamate interprovinciali, le quali sono destinate, col congegno del quoziente circoscrizionale di minoranza, ad assicurare un numero fisso di rappresentami delle varie regioni. Nella * nd.i parte la relazione illustra 1 caratteri tecnici e giurìdici della riforma mettendo in speciale evidenza le principali innovazioni introdotti1 col disegno di legge: A) scheda di Stato; bl attribuzione delle varie Corti dt Appello regionali in confronto allaCorte d'Appello di Roma che costituisce l'uf- a o i e n . à i o e e si 1 to) e a. f- Aldisio ai giornali ficio unico centrale specie nei riguardi della. uTitftcHzione delie Uste, che devono psrtu.— re il contrassegno dell'accertamento del numero minimo dei candidati (un terzo dei deputati assegnati alla circoscrizione) e della regolare documentazione delle liste che devono essere presentate colla firma di non meno di mille e non più di millecinquecento eleitori; c) il modo di votazione e la funzione del voto di preferenza. La scheda di Stato, i forma quadrata, contiene riprodotto il contrassegno delle varie liste presentate nella sola circoscrizione regionale (altrimenti si sarebbe avuto un numero eccessivo di contrassegni ed una scheda di proporzioni enormi). Nella sua parto centrale la scheda contiene uno spazio in bianco, che dovrà accogliere i voti di preferenza. L'elettore ritirata la scheda, precedentemente nominata, dal presidente del seggio, e rinchiuso nella cabina, cancella con un segno in matita nera il contrassegno della lista prescelta. "eiettore analfabeta non godrà del privilegio del voto di preferenza nS i singoli candidati, come nelle passate elozioni, potranno far distribuire le schede con i voti di preferenza già segnati. Il disegno di legge consta, come è noto, di due articoli. Il primo richiama jjli articoli dal 40 in poi del testo unico del 1919 indicando quale parte di esso debba intendersi abrogata, quale sostituita e quali parti rimangano invariate. L'articolo due autorizza il Governo del Re a coordinare in testo unico le varie disposizioni, sentito il parere della Commissione ministeriale. E' stabilito ;1 termine di r,n giorni, che deve decorrere dal giorno ri"' '? reto di1 convocazione dei comizi eietl i niello fissato per le elezioni. Tale .teni; ..• indispensabile per portare a compimento io avariate e complesse operazioni inerenti alla preparazione delle liste delle varie circoscrizioni, all'inoltro di tali listo presso la Cort- d'Appello di Roma; verifica dei contrassegni e sopratutto per la stampa delle schede di Stato delle quali si calcola occorreranno almeno quindici milioni. E' notevole la disposizione secondo la quale un candidato non può presentarsi in liste por nti contrassegni diversi nè in più di duo circoscrizioni in una lista che abbia 10 stesso eont-'assegno. Per dare all'elettore la possibilità di conoscere tutti 1 candidati di una lista, oltre la pubblicazione del soliti manifesti soi nomi del candiadtl della circoscrizione, 11 ministro dell'Interno curerà la pubblicazione di un bollettino nazionale coi nomi di tutti i candidati, al.quile bollettino verrà data la massima diffusione. Il limite di età per la elezione a deputato è stato abbassato da 30 a 23 anni. Sono abrogat-: lo incompatibilità per i funzionari di Stato i quali, eletti, verranno collocati in aspettativa senza stipendio. E' anche notevole la disposizione che stabilisce che saranno abrogate le promozioni per merito o a scelta degli impiegati deputati. Un particolare interessante è qtielio contenuto nell'articolo 103, il quale stabilisce che, tranne 11 caso di opzione di un deputato eletto in due circoscrizioni, non si procederà mal ad elezioni o proclamazioni parziali in qualsiasi caso di vacanza. I dubbi sulla condotta dei "Popolar Per ora l'attenzione generale verte sui poi polari e si tenta in particola:: modo di immaginare come si manterranno nell'opposizione in cui si sono messi coll'ordlne dèi giorno di domenica. Certo, 1 popolari, qualora sapessero mantenere la propria compattezza, sarebbero gli arbitri della situazione quando il disegno di legge si discuterà olla Camera, ma e appunto sulla loro compattezza che si continua, ed a ragione, a dubitare dato che anche oggi partono manifestazioni troppo contrarle dall'una e dall'altra tendenza per poter credere ad una salda unità di condotta. Come al solito la tandenza intror/iigente che fa capo a don Sturzo, per mezzo del « Popolo », difende la tesi proporzionalista e continua la campagna contro il progetto Acerbo per il quale « ci vorrebbe un nuovo Euclide pei- decifrarlo ». Secondo il giornale la proporzionale rivelerà la maggioranza governativa, perchè essa è lo specchio fedele degli umori e dei sentimenti di tendenza della massa elettorale, nè si deve violentare la situazione con l'espediente e la finzione giuridica di considerare maggioranza del paese una minoranza relativa e non omogenea perchè composta di fascisti, di liberali, di agrari, di democratici ecc. Il « Popolo » protesta infine contro le voci di secessione nel campo popolare tendenti a rinnovare il tentativo fallito dopo il congresso di Torino. U « Corriere d'Italia », che è il portavóce della tendenza conciliante, a sua volta scrive: « L'ordine del giorno votato dalla Direzione del Partito popolare e dalla Commissione direttiva del gruppo parlamentare, viene interpretato ed illustrato da alcuni giornali in modo che a noi sembra assolutamente eccessivo. Si vuol.e vedere un segno di opposizione al Governo ed un proposito di assoluta intransigenza proporzionalista. Noi crediamo cho una e l'altra deduzione siano arbitrarie ». Il giornale tiene ad affermare che collo stesso ordine del giorno si riafferma •« l'atteggiamento di collaborazione seguito dal partito anche dopo l'uscita dei rappresentanti popolari dal Ministero » : non si può quindi parlare di opposizione assoluta al concetto che ispira il disegno governativo. In conclusione, il c Corriere d'Italia » crede che 1 popolari siano disposti a cedere se si accetteranno i seguenti due punti: « Lo Garanzia per l'assegnazione del premio di maggioranza, cioè esso sia dato ad una minoranza che pur restando minoranza sia però notevole. E' facile comprendere come ciò venga cotesto nell'interesse comune, di fronte all'eventualità che potrebbe anche consentire domani ad un blocco di minoranze sovversive di strappare il premio ed Impadronirsi del Parlamento. 2.o Assegnazione dei 3/5 anziché dei 2/3 dei seggi alla Usta di maggioranza ». "Riderà bene olii riderà l'ultimo...,, Un membro del direttorio popolare ha det- • to allo stesso « Corriere d'Italia » che 1 popolari hanno già mostrato molto spirito di sacrifìci dichiarando di accettare il sistema a proporzionale attenuata, ed ha concluso: « In verità il nostro gruppo ha dato prova dall'avvento del fascismo in qua di una transigenza di una tolleranza di un disinteresse, che la nostra massa elettorale inclina a rttenerla eccessiva. Sono convinto che *ò facendo i popolari hanno fatto il loro dovere « continueranno a farlo, ma non credo che st possa chiedere ad essi la rinunzia di discutere lealmente di un argomento dell'Importanza della riforma elettorale, quando mostrino di ispirarsi non a calcoli egoistici, ma allu. difesa degli immanenti interessi del paese». Non mancano altre dichiarazioni di popolari autorevoli orientati verso l'uno o l'altro punto di vista. Un popolare, che è ritenuto molto vicino a don Sturzo, ha dichiarato al Giornale d'Italia-, , Qualcuno ha sorriso della nostra presa di posizione. Riderà bene chi riderà l'ultimo. Questa volta disingnnncretpo i nostri più convinti denigratori ed avversari. Non si tratta della volontà di opposizione di don Sturzo, che non può lasciare passare la legge senza elevare il suo dissenso. Non sì tratta di un uomo, perchè qui si feriscono gli interessi di un partito. Il nostro caposaldo è lo proporzionale. Ebbene, .iiiesto progetto è contro la proporzionale. La nostra tattica è la collaborazione. Ebbone, questo progetto non ammette possibilità di collaborazione. Noi miriamo a rendere la Camera strumento di libertà e piattaforma sulla quale sia dato a tutti i partiti di valorizzare nel crogiuolo dei dibattiti uomini ed ideo per il contìnuo progresso civile di una nazione.. Ebbene, questo prosetto tende a consegnare la Camera nelle mani di un uomo e darle 11 colore di un solo partito. A questo ci oppa; hiamo. I partiti liberali e democratici vedranno in un r n Inalano domani quante di queste nostre ansie e apprensioni sono fatta per difendere principii e posizioni loro ». Ì3J| Degna di nota è la seguente lettera dell'ori, :, ■ « Alcuni gioro»JJ, in una

Persone citate: Sturzo

Luoghi citati: Italia, Roma, Torino