La prima del "Girano,, al Giardino reale

La prima del "Girano,, al Giardino realeLa prima del "Girano,, al Giardino reaeittdDiG i I itervetdDuiGenov L'Associazione della Stampa, quando organizza una mani restazione d'arte, non manca mai al compito che si assume. Sa scegliere i suoi collaboratori, compiere la necessaria opera di preparazione, rssicurare il successo, lì un successo ha costituito la rappresentazione di ieri, la prima- della serio, di manifestazione destinale a venire in aluto alla Congregazione di Carità. Successo di pubblico e Micces-so artistico. Ad assistere ni « Cirano di Ucrcetac u, nella interpretazione di Gualtiero Tumiat.i, e accorsa coi Duciti di Genova e con le massimo autorità cittadine, la Torino elegante ed intellettuale. Pieno e stato il consenso; lunghe, ripetute e crescenti le ovazioni a«li interpreti. E il successo si ripeterà ln.rlubbi.nnip.nie nelle altre rappresentazioni alle quali verrà dato carattere popolare. Un trionfo di verde n Giardino Reale, con i suoi numerosi viali Spaziosi, oflre la Possibilità di creare, non uno solo, ma parecchi teatri all'aperto. Nessuno dei viali, pero, come quello prescelto, e che sta proprio nel cuore del Principesco Parco, si presta ad accogliere un palcoscenico, ad incorniciarlo cosi bene, a dargli uno sfondo di tanta suggestività, Raffaele Nardini, il nuovo consigliere delegato della Associazione della Stampa, che di questo spettacolo è il fervido promotore er ordinatore, non poteva fare miglior scelta. 11 comm. Lavapno, direttore della Ronl Casa, e l'ing. Lograndi, ispettore dei Giardini Rea'1, gli sono stati ottimi consiglieri. Il Palcoscenico ha un'ampiezza e profondità che in nessun altro Posto era possibile avet« : il viale, che è tramutato in Platea, anche so sdoppiato, consente a migliaia e migliaia di spettatori di trovare un Posto comedo. Per la ricchezza del fogliame, che fa da soffitto a' teatro, la voce degli attor» giunge alta e distinta, anche oltre al punto in cui i Posti sono stati limitati. Entrando in teatro (di essere in un ambiente chiuso si ha quasi l'impressione tanta è la licchezza delle piante ornamentali elle chiudono la platea) sentiamo confermarsi in noi e farsi piti precisa la bella impressione che il parterre ci ha dato nelle r-cre di prova. Non si può pensare niente d' più lontano da quell'ambiente che consideriamo proprio di una sala teatrale e niente di piti bello. C'è un'architettura, ma ò un'architettura ideale, quasi immateriale. Tutto lia una trasparenza, una leggerezza di sogno. Sui palcoscenico è buio litio, e i rilievi sonn dati dalle numerose lampade nascoste trn ' fogliame.-.. 11 flotto della luce che, con , ne del fenomeno naturale, viene dal ! : j in alto, muta la fisonomia delle cose e uà ad esse, diremmo, una vaporosità. E' grandioso ed è bello. Onesta nostra impressione e con-, divisa da quanti entrano in teatro. Non raccogliamo che accenti di ammirazione. Lavv. Castagneto, rappresentante della ditta Giovanni ed Achille Chiarella, un benemerito nella organizzazione di questo spettacolo, ha fatto quanto gli e stato Possibile per dare a) parterre, mutato in sala, un ordinamento che non risente della provvisorietà. Tra i frondosi alberi si distendono le file dello sedie distinte, solidamente fermate; poi le sedie, poi gli scranni. E tutto è chiuso da una siepe verde, dono delle serre municipali, espressione dell'Interessamento del1 assessore /.anzi e dell'in?. Peri. Dinanzi ali- sedie distinte una linea di poltrone rosse per le Autorità. E Più avanti ancora, altre poltrone, con lo stemma dei Savoia, per i Principi. La luce, come abbiamo detto, viene da] basso in alio, Dal basso è illuminato il palcósccnioo con una ribalta che e della forza complessiva di undicimila candele. E quasi non bastasse, sul fondo del viale, oltre gli ultimi posti, sono pronti 're colossali riflettori per gettare sul palcoscenico fasci di luce. A dare al teatro piena luminosità basta la ribalta. Per le scene che devono svolgersi nella nolte, entrano in gioco i riflettori. La cosa potrà sembrare strana ma è cosi. Quando parrà esserci minor luce, sarà proprio allora che si avrà maggiore luminosità. La Società Elettrica Alta Italia, e il suo consigliere delegato ing. Ponti, hanno fatto le cose da gran signori. Trattandosi di una manifestazione benefica i.on hanno posto dei limiti alla loro generosità... L'ing. Palestrino ha getlato luce dappertutto. La sala è una magnificenza. Tutto il mondo elegante torinese. Al trionfo di luce e di verde corrisponde un trionfo di bellezza e di grazia femminile. Spettacolo degnò della piti alta ammirazione. Prima che lo spettacolo si inizi giunge il Duca di Genova, che i; ossequiato dal consigliere delegato gr. uff. Nardini e dalle autorità presenti. Vi è il prefetto gr. uff. Palmieri con la prefettessa e la figliuola, gli assessori Bonn e Zanzi, il gen. Bonzani, i colonnelli Eettnrappa. Barelti e Ferri e molli altri. Più tardi giungeranno la Duchessa di Genova con la Principessa Adelaide, il Duca di Bergamo ed il Duca di Pistoia. ila nuova veste del poema Vivissima o i'attesa e non poca la curiosità. La curiosità è giustificata. Questo del Giardino Reale, non solo e il primo esperimento torinese u. un leatro in un ambiente che non lia le linee del teatro classico ma che può giovarsi degli stessi effetti, ma è la prima volta che si tenta la interpretazione del massimo poema di Edmondo Rostand senza la consueta cornice teatrale, li t Cirano di Bergerac » vive ed ha un particolare fascino sul pubblico, non solu per l'onda di sentimento di cui è permeato la ricchezza e la varietà delle imagini, il disegno aristocratico dei personaggi, la commovente storia che in esso si racconta, ma per il pittoresco Insieme che non manca di fini linee caricaturali. E' un gioco minuto di luci e di ombre; la tavolozza del poeta e ricca di colore, ma il quadro più che di contrasti 6 bello per le sfumature. Nella più ampia cornice, luci, mezze tinte, sfumature rischiano di andare sommersi senza un'opera di coordinazione e di integrazione. Per questo è in tutti viva l'attesa. L'ambiente naturale non può essere lo sfondo per tutti i cinque atti del Poema. Rostand passa nel Cirano dal teatrino di palazzo Borgogna, ove recita Mont Fleurv e spadroneggiano i Marchesi e le Preziose, alla Rosticceria di Ragucnnu dominata dai Porti e dai Cadetti di Guascogna. Dalla snln improvvisata alle pare i «fumicate della cucina. Nel terzo ano altro ambiente: la piazzetta dell'antico Marais con la casa e il giardino di Rossana; nel oliarlo altro ancora: le mura di Arras, nel tratto difeso dalla C'impagina di Carbone di Castel Geloso ; nel quinto: il parco del Convento delle Dame della Croce a Parigi. Cinque ambienti diversi, per ognuno dei quali vi sono particolari che non 1 oscono essere trascurati e non possono essere fusi in una unica Unta. A differenza <J t'.-l ?: ; ore dei 'ire. He di Sem Benelli, rappresentalo al Velodromo, ove lutto 11 poema fu possibile interpretarlo, sulla torretta del Castello, nel dreno Gualtiero Tumiali e la schiera dei suoi collaborator. primo Ira i quali Dame Signorini, sempre pronto all'appello .tuaiirin si tratta di creare .spettacoli grandiosi e benefìci, hanno dovuto pensare a variare ad ogni atto lo sfondo, badamelo a mantenersi in una linea semplice e nel conte...pò r.i inaino effetto. E ci sono riusciti. La signora Bervi Hight Tumiati, colila cooperazione dello scenografo Bosio. ha operato il prodigio. Non una linea del poema è mulatti e sotto la grandiosa e bella cupola verde Cirano .-i muove, e agisce né più riè ineno che come m un teatro comune. Ed ha in più una massa di gente che si agita liberamente cuti lui. La comparsa di Cirano Quando Iti ribalta si accende, e colì'accendersi della ribalta anche gli nlberi paiono accendersi, e si illumina la Sirie di archi cho raffigurano i palchetti de] teatro di palazzo Borgogna, si ha da parte chi pubblico la prima esclamazione di ammirazione. Non si può pensare niente di più suggestivo. Niente di più grandioso e di più raccolto. I versi di Edmondo Bostand, anche nel fraseggiare ranido e concitato delle prime scene, in cui tutto è frastaglio, particolare, non perdcaò la loro sonorità. Nel silenzio del Parco la voce detrli allori si sente distintamente. Non una narola va perduta. E tutto il movimento che Scconnàgna il presentarsi di Cyrano, a sfida a^iVlÓW-IWury. il duello, lo sfollarsi del teatro, va Rivelazione di Rossano, e la finale marcia in difésa (le] bevono, nel vasto ambiente non si di »erd" ma .ironista di vivacità. Gua.iierÒ Sauna la figura, il gesto la voce che ii rnnvencono al guascone dei guasconi, ea iha n che un timbro che si presta alla recita òne all'aperto. Scande il verso con eleganza —ttpa e gli dà la voluta forza o dolcezza. Amalia Michcltizzi. che ò Rossana, presenta con buona grazia e dolcezza la figura della Preziosa. Fanno in questo atto la loro comparsa, ma li vedremo solo più tardi in piena azione, e nella divisa dèi cadetti, i volenterosi giovani del Battaglione Prestkiari. Il colonnello Ferri ne ha messo a disposizione una buona squadra e sono dei guasconi perfetti. Nella truccatura e negli atteggiamenti. Tra i cadetti, con nostra grande sorpresa, scopriamo anche Dante Signorini. E' bellissimo I Il secondo atto, variato nello sfondo (la Rosticceria si apre all'esterno e si disegna fra altri gruppi di case) non offre particolari di molto rilievo. Per gli effetti di suggestione, sedo .possi.hilijn _nn_ teairo_all'aperto, bisogna attendere il terzo e il quarto SITO': il giaidiuu di Rossana e l'assedio di Arras. Nel secondo atto l'attenzione del pubblico, dopo la prima sorpresa per la fantasia dell'ambiente, è fermata dall'azione e dal gioco degli attori. Vediamo in questo atto più addentro nella interpretazione di Gualtiero Tuiniali. Per il pubblico italiano Cyrano vive della voce e della figura di Andrea Maggi. Pensando a Cyrano inon lo si sa dimenticare. Tumiali si sforza per discoslarsi da questa prima grande interpretazione — e in ciò fa bene — e ci presenta del cadetto un po' meno il poeta e più l'uomo. L'amore per Rossana è più profondo e la soffi ronza del Poeta più acuta. Vi ò mene erutto e più vibrazione. E la voce .è p'ù accorata e sul volto appaiono i segni di maggiore strazio. L'Amalia Mic.heluzzi è una Rossana di molto sentimento. Buoni tratti di spavalderia risultano dalla personificazione del Berlini della figura di De Guiche. Lo vedremo nel terzo atto cavalcare con molta sicurezza. Cristiano di Netivillelte è il Caporali. Recita con passione. Gli interpreti sono evocati a fine d'atto replicatamcnte al proscenio. A questo punto fa il suo ingresso nel teatro la Duchessa di Genova con i Principi. Tutte, le autorità si presentano ad ossequiarla. La Duchessa, quando già ha preso posto, vede tra le autorità Dina Galli ed Amerigo Guasti e li chiama a sè e per qualche minuto si trattiene fatnigliarmente con essi. La cavalcata dei Dragoni Nel terzo episodio, l'episodio del Poema che il pubblico, a ragiono, predilige, e che è quasi tutto canto, il quadro si amplia per il passaggio delle truppe di De Guiche. Mentre sul palcoscenico è lulta luce lunare, che dà al giardino di Rossana colore di sogno, e Cyrano ferma De Guiche perchè Cristiano possa sposare la Preziose, si sente nel giardino un galoppo di cavalli. E l'atto si chiude tra ovazioni al passaggio delle truppe. I dragoni del Nizza, prescelti dal colonnello Barattieri di San Pietro e mossi a disposizione dal colonnello Fettarappa, fanno la loro comparsa nel quarto episodio. Chiusi entro ampi mantelli sbucano d'improvviso a fianco del pubblico, percorrono il fronte del palcoscenico, si perdono nei viali. Entrano poi al galoppo sul palcoscenico e partecipano alla battaglia e alla difesa di Arras. Assistiamo al movhneinto dei Premilitari vestiti da cadetti intorno a Cyrano o p i presso a Rossana quando questa giunge sul campo in berlina. E/una berlina autentica e la trascinano due robusti cavalli di artiglieria con non poca preoccupazione della signorina Micheluzzi. La berlina e. presa d'assalto, le provvigioni divorate. Quanta naturalezza in questi attori improvvisati! Rullano poi i tamburi mentre Cyrano sta per confessare il suo amore a Rossana, e compaiono sul campo i dragoni. Intorno è tutto strepito d'armi e bagliori di fuoco. Chiabotto fa meraviglie. E' battaglia vera. Tutto si fa ros"so d'intorno, poivere e fumo. Strepitano i mortai, passano e ripassano galoppando i cavalieri. Poi si ha un momento di sosTa. Muore Cristiano. Indi la battaglia riprende' mentre le luci si spengono. L'effetto è qui pienamente raggiunto. Le acclamazioni sono entusiastiche "e generali. All'ultimo episodio, la morte di Cyrano, la speciale luce porta una nota di più intensa melanconia. E rrui il Tumiati dimostra appieno la sua potente forza di espressione E" dolore umano, vero. 11 pubblico lo fa segno a lunghe acclamazioni. E applaude con lui i suoi volenterosi collaboratori. Successo pieno, completo. Tale da richiamare al (iiardino^Reale e per non poche sere una grande folla. La seconda rappresentazione è fissata per questa sera alle ore 21. Le prenotazioni si aprono al Teatro Carìgnano alle ore 10. Il botteghino rimane aperto sino alle ore 17. La vendita proseguirà poi all'ingresso del giardino in via XX Settembre. Per dare agli spettacoli carattere popolare»i prezzi da stasera sono normali: sedie distinte lire i'O, compreso l'ingresso; sedie, lire 10, compreso l'ingresso. Ingresso lire 4. AL CARIGNANO: Zorno do paga. Al Teatro Carignano la Compagnia Veneziana Giacchetti, così meritevole di larga simpatia annunzia per domani sera una novità : Zorno de pana di Giovanni Cenzato, l'autore della deliziosa Venezia mia. Stasera tiliima di Sina no far la stupida. AL CHIARELLA. Dina Galli ed Amerigo Guasti annunziano per domani sera la ripresa di Suocerina, la bella commedia di Vittoriano Sardou che ottenne lo scorso anno al Carignano un successo calorosissimo. Era una commedia ignorata e che è di molla finezza. Stasera ultima della Donna Quasi onesta di Vanni. GLI SPETTACOLI D'OGGI carignano (Comp Patinila del Teatro Veneto). — Ore 21 : • Nina nn far la stupida» commedia di Rossnto e Gian Cai>o. chiarella (Compagnia comica Gn Ut-Guasti). — Ore 21 : « Vini donna quasi onesta » commedia di K. Vanni. alfieri (Compagnia il'opereite Enrico A. Valici. Ore al. ■ Pierrot Nero » operetta ili Kall Hajos. balbo (Compagnia di riviste Testa-Manca). — Ore 21. «La inoralo della favola ■ rivista di Ripp e Bel Ami. parco michelotti (Comp. plom. m. Casalcgglo). — Ore 21: • L gir del moriil d'un patra de scarne» vaudeville ili BertlnetU, musica ili C. Arona. teatro all'aperto al giardino reale Ore 21 : « Cyrano di Bergerac » poema eroicomico di E. Rostand. kursaal, Madama Cristina, 73. — Tutte le sere ore 21: Pelota spanimela e Giardino delle riauje trianon — Oro 21: -Scavi che fai Rivista. maffei — Ore 21: Spettacoli ili varietà. pallone — Ore io e 21. Grandi pare. palazzo del giornale al valentino. Esnosiilonc Internazionale di Fotografìa Ottica e Cinematografia. Aperta dalle ore 10 alle 12 e dalle I4a ile 23.30. Concerti musicali. Proiezioni. a la quadriennale r. (Esposizione Nazionale di Belle Arti. Parco del Valentino). — Aperta tutti 1 siornl dalle ore 8 alle 12 e dalle M alle -.9. Lunedi, mercoledì 0 sabalo alle ore iG,3u. biande concarto; martedì, giovedì e sabato • Serato eltttrlcbe •.