Zucchero casa e codici alla Camera

Zucchero casa e codici alla Camera Zucchero casa e codici alla Camera alla Camera noma, o. nolle. Si apre la sentita itilo 15. sotto lo presidenza dall'ori. De Nicola, Dopo l'approvazione del processo verbale, si svolgono ie interrogazioni. I'iNZI dà spiegazione n Lazzari circa un incidente* avvenuto fra l'ex-sindaco di Vailate, liberti, e alcuni fascisti. Lo stesso sottosegretario risponde ad un'interrogazione ili Yella circa dimostrazioni oo! soldino avvevenirte a Cagliari. All'un. Uombnccl dichiara che duo redattori rie! Lavoratore, di Trieste, arrestati per reati contro i poteri dello Stato o prosciolti dopo un iiiesc di Istruttoria, furono rimpatriati con foglio di via obbligatorio, perchè ossi preeeiionicmer.li) avevano favorito la latitanza di persone colpite di mandato di cattura sia perchè trottava»! di persone pericolose per l'ordine pubblico non appartenenti a Trieste. Seguo Un'interrogazione dcll'on. Grandi circa la soppressione del Ministero del lavoro, alla (piale risponde il sottosegretario Acerbo. Sul regimo Ostale «IoarlI zuccheri • C'6 poi un'interrogazione ilelj'òn. Matteotti sul regime doganale e fiscale degli zuccheri nella campagna 1W2-S3. LISSIA, sottosegretario alle Finanze, dichiara che il Governo fu autorizzato nel 19-M, allorché fu pubblicala la nuova tariffa doganale, a modificare il regime doganale e llsealc degli zuccheri por la campagna 1922-23. Dice che di uile facoltà si valsa il Governo di allora. Osserva die la Camera è investita della questione nella discussione delle tariffe e non 6 il caso di trattare in sede di interrogazione Questioni di interesse cosi generale. L'on. JMATTI'OTTI anzitutto contesta che le Interrogazioni non possano riguardare argomenti di interesso generale, sopratutto (piando il Governo, come ih questo caso, abbia rifiutato di rispondere in sedo più opportuna. LISSIA : Ma non ci sono stati rifiuti. Del resto, questo è il regolamento! MATTEOTTI: In materia di regolamento chi decide coir autorità è il Presidente e nlei. lo constato dunque che por la quavolta il Ministero si rifiuta di risponderedi una precisa accusa di responsabilità fmulata nel senso di avere lasciato mancaanzi di avere reso proibitivo il completofornimento degli zuccheri nei mesi in cuiprezzo internazionale era basso, danneggido cosi la Nazione per parecchie decinemilioni per minori introiti e per maggiore prezzo pagato all'estero. (Vivaci commenti). LISSIA : — Le solile chiacchiere! , MATTEOTTI: — Anohe lasciando da pai-te tutto ciò che può essere incerto nelle previsioni dei cambi, il Ministero ha una precisa responsabilità: quella di avere mantenuto il raccolto del 1922-23 in regime di monopolio, esclusivamente a favore degli zuccherieri italiani. LISSIA: — 11 decreto era del precedente Ministero ! MATTEOTTI : — Si, ma mentre quello lo ha mantenuto dall'agosto all'ottobre, voi siete responsabili di averlo continualo dn novembre ad aprii", senza mai assicurarsi della contro partita, cioè assicurarsi se la fornitura dello zucchero per tutta la campagna sino ri nuovo raccolto a lire 57ó il quintale potesse o dovesse essere mantenuto.LISSIA: — Evidentemente i milioni li ho10 e non l'on. Matteotti. MATTEOTTI : — So l'on. Lissia 6 indotto a portare questi argomenti, vuol dire che non ne ha dei migliori (Applausi dei socialisti).Questa ritorsione dell'oli. Matteotti suscita la destra una lémpesia di grida e d'invettive.CORGINI, VICINI, DEVECCHI ed altri dei più accesi fascisti gridano all'oli. Matteotti ingiurie di ogni sona: — Finiscila, pagliaccio! Crasso borghese! Socialista milionario! ecc., eoo. L'on. MATTEOTTI rosso in viso ed eccitatissimo ' grida : — Voi siete i difensori degli zuccherieri: 60 milioni di danno 1 Cinquanta milioni di danno per il paese! DEVEGCH1: — Ma di quanto- non lo ha ■danneggiato lei il noese? MATTEOTTI: — Oh! chi s! rivede! Si sentiva pròprio il bisogno di lei. on. Devecchi!COPiGINI: — La Camera fa troppo onore 'a quel buffone ascoltandolo! — Ed il deputato fascista fa alcuni versnccl che l'on. Matteotti commenta: « Corgini è stato promosso da sottosegretario a scimmia! » Il baccano dura parecchi minuti con continuo scambio di invettive ed è soltanto con grandissimi sforzi che l'on. De Nicola può rista-billre una relativa calma. MATTEOTTI, riprendendo, dichiara di non sapere so sia vera o falsa la notizia che mancano 360 mila quintali a completare il rifornimento annuo dello zucchero. Non sa se si tralta di ignoranza o di complicità. Constata rincora una volta che gli zuccherieri continuano a dettare la legge al Governo a danno di tutto il popolo italiano,11 quale, come era facile prevedere, oggnon trova più lo zucchero e lo paga ogni giorno più caro. La stessa introduzione della franchigia non è venuta che il giorno in cui l'importazione dello zucchero non poteva più portare danno per Taumentatlssimo prezzo all'estero. Anche se si introducesse lo zucchero tedesco in conto riparazioni, la perdita effettiva dell'Italia corrisponderebbe alla differenza del prezzo di. quello zucchero dall'autunno del lf>22 ad oggi. Rinnova l'accusa di avere trascuralo gii interessi dell'ErarioE scoppia un nuovo incidente che si può dire sia la ripetizione del precedente, con scambio di Ingiurie vivacissime. L'on. Matteotti grida: — 50 milioni! 50 milioni! La destra risponde con nuovi improperi. Finalmente gli animi si placano e si passa olireCase ed affitti A vece nassa da lasciarsi appena capire da coloro che gli sono vicini, l'on. OVICLIOministro della giustizia, come apprenderemo in un secondo tempo, dichiara che, secondo il decreto del gennaio u. s.. non è possibile attribuire ai pretori la facoltà di sospendere gli sfratti dei negozi. Quanto nlla proroga della requisizione delle caso d'abitazione necasi di acquisto di appartamenti uà parte di terzi, essa è domandata allo Commissionarbitrali che decidono caso per caso. Gli inquilini hanno cosi una ragionevole tutela ed togni altro provvedimento, che costituisca rvincolo di carattere generale o di favoresarebbe in contraddizione colio spirilo deprovvedimenti emanati dal Governo. PRESIDENTE : — Parli ora lei, on. Mollici, se ha udito qualche cosa (Viva ilaritàWide anclie l'on. Ovif/lin che spontaneamentpiù tardi ripete le spiegazioni olà date). MONIC1: — Sarebbe conforme alle disposizioni del decreto 7 gennaio 1923 emetterun decreto per attribuire al pretori anchHa facoltà di sospendere lo sfratto del negoze degli uffici. ' BUTTAFUOCHI, fascista: — E pensare chprotestate contro i decreti-legge. Per i fittperò vi farebbero comodo I VELLA a Buttafuochi: — E lei'che cost'entra? Non c'è il ministro per rispondereMONICI dice che, perdurando la crisi edilizia, sarebbe doveroso ed urgente conceder•per gli inquilini ed i subinquilini giudicat0 non giudicali dalle Commissioni una proroga del contratto di locazione, ferma restando alle Commissioni arbitrali la risolu} zione delie controversie relative alla misur: della pigione. VICINI, alludendo all'antico mestiere praticato dall'oratore, esclama: —■ Specie pe1 negozi da barbiere! . DE NICOLA a Menici: — Continui! Non •fc'è alcuna offesa nei ricorsi di memoria a - Quelli che sono i titoli del nostro lavoro ■della nostra onesià {Applausi dei socialisti)L'oratore ricorda il dilagante bagarinaggio •ilei palazzi e l'esosa speculazione della compra e vendita di appariamomi e di nefeozi. Re<Jaina un intervento governativo disciplinatore per non esasperare l'attuale situazione economica e murale dei numerosinquilini di appartamenti e di negozi postartificialmente in vendila, perchè, concludeCrii cittadino ha diritto ad un tetto su curicoverarsi! (Ilarità vivissima sveci* a de^Manici accorgendosi della papera esclama*. E va bene, corregg*rettio! Del restsiete staiti voi a sopprimere l'Accademidella Crusca. Da chi si deve andare ora aimparare? (Nuova ilarità). I codici Esaurite le interrogazioni si riapro ldiscussione sulla riforma dei Codici. TERZÀGHI ('"erma che non ha ragione dèssere la censura che la delega chiesta rapresenti una menomazione dei dirmi oParlamento ed è contraddillo 1 adagimento del gruppo socialista allo, 'le, sia pequesta menomazione sia per una asseritmancanza di capacitò' politica e tecnica a iae n itli ea e, o uao di di n di ao ti ri iM, o e 3. o a adi ee ro o, pel o Governo, nega la concessione della delega e chiede poi che la riforma sia estesa finche ad altri codici. Afferma che. anello nell'attuale momento c'è la possibilità concreta non solo di legiferare ma anche di procedere a nuove complesso codificazioni, con sicura e proficua collaborazione tra Governo e Camera. Onesta collaborazione perù, non poteva in alcun modo essere effetto di un patteggiamento, perchè un Covoni, sorto dogli avvenimenti dell'ottobre sò-rso non avrebbe davvero potuto accoglierla se non nella forma di spontaneo e pieno consenso. Parlando degli effetti doìla rivoluzione fascista, l'oratore esclama: « Come spiegate, per esempio, che i ferrovieri lavorino? Se lo attribuite alla violenza, voi venite ad ammettere che In Italia si può lavorare solo con l'imposizione della forza. Va bene — prosegue l'oratore — che la sterlina sole... De Nichi.a : — Parli del codici e lasci slaro la sterlina. TERZÀGHI: — Anche questo argomento è stato sfruttato dagli avversari. Dunque, lo parlando della riforma dei codici... DE NICOLA: — Lei è capace di farvi entrare tutto nella riforma dei codici... TERZÀGHI : —» Mi compiaccio di questo complimento che mi viene da persona di tanto riguardo. Un aneddoto narrato dn Gioliltl L'orotoTC. in ossequio ni desiderio del Presidente, rinunzia alla sterlina c prosegue: — Una delle manifestazioni di forza di questo Governo consiste nel riassetto interno del partilo fascista. Ogni giorno aprendo i giornali dobbiamo domandarci ehi sin più rimproverato e più deplorato di noi. Ciò gli fa ricordare un episodio dell'on. Zanardcll.i narrato de.ll'on. Gioii Iti nelle suo Memòria. Non so quali e quanti colleglli, egli dice, abbiano letto le memorie dcll'on. Gioititi. VELIA: — Costano 50 lire al volume! GIOL1TTI, ridondo: — Ma io non Ilo preso un soldo! TERZÀGHI: — L'on. Gioii»! dunque narra cho Zannrdelli. ogni volta che veniva, olla Camera, identificava l'uomo più coltivo del giorno. Noi, fascisti, dobbiamo dunque oggi fare lo stossa cosa: dobbiamo chiederci chi di noi. per i nostri dirigenti, sia il più cattivo. Non si può parlare di incapacità di Governo. La questiono è di sapere se un movimento politico abbia o no un'anima. La riforma dei codici deve essere sentila come una salvaguardia dei cittadini. L'on. Dentini ha ricordato cho. Napoleone disse di essere caduto, non per errori diplomatici o politici, ma per .-.vero violata la libertà. Non so so sia questa l'interpretazione legittima del pensiero ili Napoleone. Non vorrei che di essa fosse autoro quel grande scrittore il quale, come ho affermato il colisa Rossi, ha scritto Te famoso parole: «Ave Caesor, morituri te salutoni! ». (Ilarità). L'on. Ter/aghi concludo ricordando le parole di Giovanni Bovio e cioè cho i pettegolezzi finiscono dove cominciano i fotti ed agli uomini si sostituiscono lo grandi idee. N'ORILI svolge il seguente ordine del giorno: « La Ceni a. imi- ritenendo che debhosi promuovere adeguale riforme per quegli istituti giuridici clic più non rispondono ai tom1»! respinge la proposta di procedere a nuovo codificazioni »• Concludo dicendo che se non si verifica uè la necessità uè la opportunità di pubblicare nuovi codici, il massimo che. possa concedersi al Governo è la sola facoltà di emendare taluni istituti giuridici. Riafferma il diritto delle classi lavoratrici di veder valorizzalo le loro conquisto civili (approvazioni all'estrema sinistra). RIIiOLRl lamenta che la Commissiono parlamentare, pur dovendo constatare la sommarietà della relaziono ministeriale e la mancanza in allegati dello riforme dei nuovi codici che in passato non furono mal omessi allorché si procedette a discussioni simili, abbia proposto olla Camera la concessione della delego al Governo sanzionando cosi una menomazione dei diritti de! Parlamento. Onesta delega l'oratore e il suo gruppo non possono concedere sia perché non hanno alcuna fiducia nella politica del Governo sia porcile lo ritengono tecnicamente impreparato a procedere a simili riformo come risulta dai saggi di legislazione finora doli. villarrcna richiama l'attenzione della Camera e del Governo sulla necessità di stabilirò norme intose, ad assicurare il retto funzionamento degli organi amministrativi e dirigenti delle società per azioni. Dopo avere trattato con un esame analitico questa importante materia, conclude affermando elio la riforma del regimo legislativo sul funzionamento dello società per azioni non potrà che riuscire vantaggiosa per la nostra econo:....i nazionale che da e-.-.n. ha avuto ed avrà ancora più nell'avvenire un Branda benefico impulso. {Applausi, congratulazioni). La seduta termina alle 1030. Uilpdcpivsisscrfitn(lsdgccvaprmsbgcmmlgfeinct

Luoghi citati: Cagliari, Italia, Trieste, Vailate