Il peggioramento della situazione tedesca di Attilio Cabiati

Il peggioramento della situazione tedesca Il peggioramento della situazione tedesca Come avevamo facilmente preveduto nel marzo scorso, la Reichsbank non riuscì nel suoi sforzi per stabilizzare il marco intorno a 100.000 per sterlina e la corsa al peggioramento dalla seconda metà di aprile ad oggi è stata cosi precipitosa, che i' carabi tedeschi oggi sono più alti del 200 % ss «nielli del periodo febbraioaprile, e si è giunti giorni or sono a 353.000 marchi per sterlina. Vi è in questo peggioramento una piccola parte che spetta ad un fenomeno generale di discesa di tutte le valute europee rispetto al dollaro degli Stati Uniti del Nord, e di cui pure è interessante tenere il.debito conto; BagnenU moneta pariti 1 sterlina l franco tr. 1 (ranco belga 1 lira 1 franco svizzero i peseta doli, cent. -'i,8Q6 19.30 19,30 10,30 1V.30 19,30 fin»mai2o 198» 4,67 0.00 5,74 5,01 18,48 15,40 line mafgio 1923 4,35 6,47 5,53 4,71 18.06 15,90 Come si vede, dall'aprile ad oggi la caduta delle monete europee di fronte al dollaro è generale ed ininterrotta e naturalmente si è manifestata più duramente sui cambi più deboli Ma il tracollo del marco è così vertiginoso ed imponente e si manifesta cosi generale su tutte le valute, comprese anche le mediocri e le pessime, che può considerarsi come un fenomeno a sè, degno di un esame isolato. Le caratteristiche del movimento delle ùltime dieci settimane si possono riassumere nei punti seguenti: •l.o Impoverimento rapido della riserva aurea libera della Reichsbank, la quale da 1004 milioni di marchi oro, quale era alcuni mesi or sono, è discesa a 842 milioni, dopo la spedizione in questi ultimi giorni di 60 milioni a New York, per fronteggiare la scadenza di giugno verso il Belgio; ; 2.0 Rapido aumento dei prezzi e diminuzione crescente dello scarto fra i prezza per destinazione estero e quelli per la vendita all'interno. Questo scarto era giunto ad una media di 80-90 %, ed ora si è «ridotto al 15%: il che rallenta le vendite di esportazione, malgrado tutti gli sforzi governativi per agevolarle. La causa di questo fenomeno è semplice. La depressione dei prezzi all'esportazione era resa possibile dal fatto che i costi in Germania crescevano meno che proporzionalmente al -deprezzamento del marco, e, fra gli elementi del costo, importantissimi 'erano quelli del carbone, prodotto quasi tutte all'interno, e della mano d'opera. Ma oggi una gran parte del combustibile viene acquistata in Inghilterra, ai nuovi prezzi considerevolmente accresciuti e che la Germania deve pagare in sterline. Ed i salari per molte categorie di operai erano già ridotti ad un livello tale, che oggi si è costretti ad elevarli a mano a mano e proporzionalmente che crescono, i prezzi dei viveri. Oggi il carbone tipo Ruhr sta intorno a 150.000 marchi alla tonnellata • il coke sta a 240.000 marchi. Per dare un'idea poi di cosa significa l'aumento dei prezzi in Germania, confrontiamo quelli dei seguenti metalli-base del.maggio 1920, con gli odierni (per tonnellata) : ghisa etnattte acciaio Siegerland fu etilati I fucinati IH laminati issanti immota ferro in sbarre Maggio 1920 M. 2350,50 » 2340 — > 1790,50 « 17g0,50 » 4700 — » 4150 — » 3050 — Maggio 1921 • il. MM.OOO » 84 i.C00 » 774.000 » 771.000 » 1.M9.O0O > 965.000 x 1.348.000 8.Ò Questo gruppo di fenomeni, esasperando i noti effetti del rapido deprozzamento monetario sui bilanci pubblici e privati, sulle borse e sui mercati a fermo ed a termine, accresce le sofferente delle classi popolari e medie, ed aumenta di riflesso la debolezza politica del Governo, disarmandolo cosi di fronte alle possibili trattative con l'estero; 4.o Poiché siamo su questo argomento 'della situazione economica tedesca, non è • inutile tener presente un altro fatto molto importante, che viene svolgendosi e delineandosi. Perduta per ora la disponibilità del carbone della Ruhr, alcuni gruppi industriali tedeschi più potenti si stanno rivolgendo alla Slesia, per controllare le miniere di carbone e la metallurgia di quella regione, collegandola ai Sindacati della Germania occidentale. Nella Slesia attribuita alla Polonia vi è praticamente poco da fare, perchè i finanzieri francesi misero già in tempo utile le mani avanti. La lotta si svolge quindi nella Slesia tedesca, dove competono tre gruppi poderosi : quello Siemens-Schùckert ; quello Linke-Hoffmann-Lauchhammer, e il sindacato viennese Weinmann, sostenuto dal Bosel e da una forte banca austriaca. Intorno a questi tre colossi, si stanno svolgendo una serie di trattative con altri forti gruppi associati, col possibile apporto del ferro della Alpino Montag. E lo scopo di tutto questo lavorìo sarebbe di costituire una catena, che dovrebbe controllare tutte le forze della Slesia tedesca, per entrare poi in rapporti con quelle francesi della Slesia polacca. Il corrispondente del «Manchester Guardian», par landò egli pure di queste importanti trattative, afferma che in molti gruppi tedeschi del carbone, del ferro e dell'acciaio va radicandosi la convinzione che là Fran ria rimarrà per molto a lungo, addirittura in permanenza nella Rubi-, e che quindi tanto vale prevedere il peggio ed incominciare ad aggiustarsi verso un'altra direzione. Tutto ciò dimostra quanto vada facendosi difficile la ricerca di una via di uscita, soddisfacente per l'intera Europa. Il crollo dei " cambi e dei valori, iniziatosi, come ho detto, nell'aprile agli Stati Uniti e diffusosi poi im tutti gli altri mercati del mondo, costituisce una nuova riprova dell'apprezzamento molto mediocre che l'America va facendo della situazione europea. Riduciamo al minimo le difficoltà e cioè supponiamo: l.o che Francia e Germania come invece è molto discutibile, abbiano effettivamente l'una il desiderio di farsi pagare, e l'altra quello di pagare; 2.o che entrambe queste due Potenze si accordino anche sulla cifra. Resta, difficoltà che va sempre più complicandosi, il modo ed il mezzo con cui pagare. Qualsiasi progetto basato sulla ipotesi di un grande prestito internazionale di vari miliardi in buone volute, <', tecnicamente ineseguibile. Gli Sfati Uniti non st-lo non fanno prestiti all'Europa, ma oggi riprendono a collocare i loro titoli presso i risparmiatori britannici. Il mercato inglese preferisce, come sempre ha fatto, investire nelle sue colonie e poi in America, anziché nel Continente. I pn.es neutrali, quali la Svezia, l'Olanda, la Sviz zKra, sono relativamente piccoli prestato? eri in ogni molo oggi li travaglia la crisi con !.'> rii"occupazione od i fallimenti'. Nell'ultimo numero 'Iella «Rivista Dan caria» il cornili. Mazzucchelli — polemiz zando col prof. Griziotti — gli sostiene dimostra che oggi l'Italia diracilment pmocppcosiceinsczigvcisechlastvfrcpdlicacRmGpatp'sgosvvamdpcnzcncLriabsmpp riescirebbè a collocare all'estero un prestito di un miliardo in oro. Figurarsi la Germania ed i suoi miliardi! Del resto questo stato di cose non dovrebbe meravigliare nessuno. I nostri Stati sono già pieni di debiti con l'Inghilterra e con l'America : e seguitando a ripetere in tutte le" occasioni che non possiamo, nò dobbiamo pagare, è evidente che non invogliamo i privati cittadini di quei paesi a venire incontro a proprio rischio verso una qualsiasi nazione europea. Negli affari è necessario tenersi sempre in mente la logica lo spirito di conseguenza. Ma tale conclusione, se è in via di fatto inoppugnabile, è però altresì alquanto sconsolante, perchè ci conduce alla deduzione che, tolta cosi la possibilità di un grosso anticipo immediato, non resta altra via pratica, dopo avere ridotto ad una cifra ragionevole il debito della Germania, se non quella di darlo una moratoria perchè rimetta in sesto le proprie finanze e la propria economia, e poi riprendere i sistemi dei pagamenti per rate annuali, in valute ed in natura. Conclusione la ornale, fra l'altro, accresce il timore che la Francia non voglia rinunziare al formidabile pegno che ha nelle mani e che per altro diminuisce considerevolmente la potenzialità di pagamento tedesca. Siamo quindi chiusi in un labirinto, di cui non vedo chiara l'uscita; e memo chiare ancora scorgo le conseguenze lontane. Perchè non ci si può illudere che, con la Ruhr staccata dal proprio Stato, la Germania si acqueti al verdetto del 1018. Attilio cabiati.

Persone citate: Hoffmann, Linke, Mazzucchelli