La banda De Luisi davanti ai giurati

La banda De Luisi davanti ai giurati La banda De Luisi davanti ai giurati g{Corte d'Assise di Torino) {Corte dAssise di Torino) Giuseppe De Luisi, il unto anarchico che «jft un compagno di fede ingaggiò battaglia la sera del 7 gennaio dello scorso anno con gli adenti investigativi nel Bar Reale di corso Regina Margherita, è comparso ieri davanti ai giurati. E con lui sono comparsi l'anarchico Luigi De Ambrosis che con il De Luisi partecipò alla romanzesca rapina del cassiere compartimentale delle ferrovie dello Stato ad Isola del Cantone e gli altri sei Imputati — Donna Antonio, Trancia Rallista. Margarita Dario, Zanella Giuditta. De Ambrosis Angiolina e Chlappollno Giovanni — cui l'accusa fa carico di aver ricevuto denari dai due principali Imputati e di averli aiutati a sottrarsi alle ricerche della polizia. L'amante del De Luisi, Caterina Piolatto, imputata di ricettazione continuata, si e mantenuta latitante. I fatti, di cui s'occuparono largamente le cronache di miei tempo, sono ben noti : verso Jo 18 del 7 gennaio H122 il viceispettore di P. S. Di Pieno entrava con alcuni agenti nel Bar Reale in corso Regina Margherita e prendeva ad interrogare gli avventori. Mentre l'adente si disponeva a fare altrettanto con tre individui, due uomini e una donna, identificati poi per Giuseppe De Luisi, Raffaele Milesi e. Caterina Piolatto, costoro si ulzavano dal tavolo cui erano seduti e cercavano di raggiungere l'uscita. Ma la loro mossa era stata notata dagli ageiili e inentro questi si proponevano di impedirla i due individui, estratie le rivoltelle, prendevano a sparare contro di essi: uno degli agenti, Nicolò Fraglone. cadeva ferito dopo aver a sua volta colpito il De Luisi che nondimeno riusciva a fuggire : il DI Pietro abbatteva il Milesi mentre la donna approfittava del trambusto per allontanarsi. Negli abiti del Milesi. vestito elegantemente, venivano trovali documenti che giovarono alta sua identificazione e un rortatoglio con olire 3000 lire in biglietti da f0 lire che misero 1n sospetto la polizia. K le indagini, collegato con questo fatto, offrirono alla polizia la prova che il De Luisi ed il Milesi avevano partecipato alla brigantesca impresa di Isoli» del cantone, il 5 novmbre infatti il rag Martini della Cassa, compartimentale delle ferrovie di Stato, effettuato il pagamento del personale di Isola del Cantone nvvlnvast H piedi verso Ronco Scrivi?., seguendo la linea ferroviaria in compagnia di un cantoniere e di un sorvetrliantc. portando in una borsa 133 mila lire in biglietti da r.O lire del a Banca d'Italia, quando cinque individui colle rivoltelle spianate gli si preciv>''-v'.no aildos-Ti e dono essersi impossessati nella preziosa corso si allontanavano fulmineamente. Le indagini assodarono inoltre che a questa impresa parteciparono il De Luisi, il Milesi ed 11 De Ambrosis .mentre i due altri correi rimasero SCApenaUl'udienza ha inizio l'Interrogatorio dei ^promettere - egli 'dice - alcune dichiarazioni. «Mi si ò voluto dipingere come ira anarchico, come un capo nnarchlco Tra t anarchici Intanto non ci sono distinzioni di capi o di gregari. Ce un'anima sola. La-socfétf, mi ha tolto la libertà, la donna che amavo, il mezzo di lavorare: senio che ima forza superiore mi ha armato la mano... -. Presidente: — Veniamo al fatto; questo non interessa la causa. — Ma devo accennare ai mottu clic mi hanno condotto al fallo. A 10 anni dovetti abbandonare la scuola, benché amassi rnol.o lo studio. Mi misi a lavorare; lavoravo ld ore al giorno e guadagnavo -15 centesimi. Mia sorella non -percepiva più di G.r> centesimi al giorno: con .questo si doveva vivere entrambi. . ,,„ Presidente: — Non posso permettere che continuiate su questo tono; vi farò delle domande .specifiche, a cui dovrete rispondere. L'imputato insiste nei suoi tentativi, ed '1 Presidente gli osserva che è accusato di reali comuni. . , .. — Venite al fatti, parlateci della vostra vita ferroviaria. ,, — Nel Ulti fui assunto come operaio nelle officine dolle Ferrovie dello Stalo. Nel 1917 fui colpito da infortunio. La Cassa infortuni non mi volle indennizzare, ed • io nu lincenziai e mi impiegai alla Seat. Affinai duo locali in via Brindisi. 19; uno di essi serviva di rifugio Per i perseguitali Politici, l'altro per le riunioni di propaganda. Gli agenti tenevano d'occhio il locale o vi incero alfine un'irruzione. Io fui arrestato, processato e condannato a due anni di reclusione. Riuscii ad evadere; cercai inutilmente Per mollo tempo un padrone che « volesse comprare le mie braccia ». Invano. 11 dilemma era co ribellarsi o morire di fame». Seppi alfine che le Ferriere di Novi Ligure avevano riaperto i batlenil; corsi a Novi. Ero coperto di cenci, mi cibavo di cavoli crudi, dormivo all'albergo della belle éloìle. Nei Pressi di Novi alunl individui, di cui non conosco i nomi, mi parlarono di un grosso colpo che c'era da faro ad Isola del Cantone, lo annuii, ina avvertii che dovevamo impossessarci dei soldi, senza far male alle persone. Cosi si rimase d'accordo. Presidente: — Chi c'era con voi? — (Milesi, Deambrosis e gli altri due. che non conosco. Presidente: — Come avete organizzato questo colpo? Siete andati per la carrozzabile7 Chi avete mandato ad Arquata a vedere se la vittima giungeva? — Andò uno che non 6 n'1'- Nella rapina io sono stato quasi passivo. Impossessatisi dei denari, andammo a dividerli in collina; toccarono circa 25 mila lire a ciascuno. Pres. : — Perchè vi sic-le recato quindi a Mirobello? — Contro di me c'era un mandalo di cattura per l'evasione dal carcere: dovevo doppiamente pensare a mettermi in salvo. Deambrosis era di Mirabello e decisi quindi di andare cola Insieme alla Piolatto. Installai la donna in una camera ammoblgliata : essa era completamente innocente, per lei io dovevo essere un commesso viaggiatore. La Piolatto a quell'epoca aveva con se qualche biglietto da mille, frutto dei suoi risparmi. Essa era un'abile operaia. Pres.: — Ma lavorava la vostra amante? — No, perchè eia in istato interessante. Pres.: — Foste voi a renderla incinta? — Questo non riguarda la causa. Pres.: — Da Mirabello siete poi venuti a Torino per combinare la rapina all'esattore del dazio! — C'eravamo dati convegno a Torino perchè volevamo commerciare. E slamo al sanguinoso episodio del bar di corso Regina. Il De Luisi dice semplicemente che tentò di fuggire all'apparire degli agenti perchèoSl sapeva ricercato e precisa che lui stava seduto dalla parie destra del tavolo ed i compagni dal lato sinistro. E' interrogato Luigi Deambrosis. L'imputato vorrebbe sciorinare ni giurati una professione (li fedo sul tipo di ciucila fatta dal De Luisi, ma li presidente glielo impedisce da principio. Il Deambrosis, meno abile del primo imputato, non riesce a dire che poche frasi con banali luoghi comuni. Interrogato sul fatto di Isola del Cantone ripete sostanzialmente quello che ha detto De Luisi e conforma che la Piolatto fu pollala ed installala in una camera ammobiglluta p*fercliè si trovavo in istato interessante. Si passa cosi all'interrogatorio degli imputati secondari. Giuseppe Donna cui l'accusa fa carico di avere aiutato In Piolatto a sot» trarsi alle ricerche delia polizia, trovò la sera del 7 novembre 19-21 nella propria abitazione la Piolatto che slava narrando il fatto del Bar Reale. « Mia madre, narra l'imputalo, le aveva dato una sciarpa con cui essa aveva sostituito il cappello e la pelliccia. Le dissi che non le permettevo di star oltre in casa mia. Voleva che l'accompagnassi da Fracchia. L'accompagnai sperando che venisse poi a ritirare la sua roba. Ma non venne. Fracchia fu molto seccato. Pres.: — Avete guardato nella borsetta della Piolatto T — SI. conteneva 3000 lire in biglietti da 00 lire. Ilario Margarita è più esplicito e solidale col De Luisi. « Mi onoro, egli dice, di essere un buon amico di De Luisi che è stato sempre un elemento attivo nelle nostre file. Quando vollero portare da me la Piolatto osservai che era come portarla in bocca al lupo perchè lo ero incessantemente vigilato dalla polizia. Conosco De Luisi, ripeto, ma non credo che sia un delinquente colui che è amico di chi incappò qualche volta nel C. P. Delinquenti sarebbero quindi tutti gli amici dei senatori e dei commendatori della Banca di Sconto... La sortila dell'imputato è repressa subito dal presidente che lo fa sedere. G. B. Fracchia e Giuditta Zanella, imputate anch'esse di favoreggiamento, Si scol¬ pano riferenilossi a quanto hanno dello gli ] altri imputali. La sonila del De Ambrosis. Angiolina, ohe deve rispondere di ricettazione, nana che non vedeva il fratello da due anni e che non ebbe mai don.tri in consegna da lui. L'ultimo imputato, Ciappolino Giovanni, nella cui abitazione venne airestato il De Ambrosis, conobbe costui In Alessandrla dopo l'armistizio. Era un compagno di fede: per questo solo l'invitò alcune volte, a colazione. Il Ue Ambrosis non dormi mai però in casa dell'imputalo. « lo ignoravo quanto aveva fr-itn, — dichiara quesiti — se l'avessi saputo non avrei invitato 5! De Ambrosis a casa mia e non l'avrebbero ariestato ». Si inizia l'escussione dello parli lese e dei testi. L'agente Fragione Nicolò rimasto ferito nell'episodio del Bar Reale, precisa che rn il Milesi ad aprire il fuoco seguito subito dal De-Luisi. Il rag. Martini narra diffusamente la rapina di Isola del Cantone. Il teste prerisa, a domanda del presidente, che tutto il personale conosceva quali ciano 1 giorni fissi per le paghe. Non può stupire quindi se magari qualche avventizio imo avere informilo I banditi sull'ora in cui il teste avrebbe dovuto raggiungere Ronco scrivili dopo aver effettuala la pagn ad 1-ola del Cantone. D'altra parte il colloquio tra il teste, il cantoniere ed il sorvegliante, che poi l'accompagnarono lungo la strada ferrata, avvenne nella sala d'aspetto della stazione, d'ive si trovavano nulle persone. In questa stessa sala poi era stala effettuala lo paga degli operai. Pres.: — De Luisi ne doveva quindi essere informato: infatti risulta che egli avrebbe detto: Ila fluito la paga e sta venendo. 11 teste conferma ancora clic le 100 rulla lire contenute nella borsa di cuoio erano riiii presentale da biglieiti della Banca d'Italia da 50 lire. 11 teste Pietro Anselmo aveva venduto al Milesi una motocicletta ed era stato pagalo con biglietti do 50 lire. I testi Viglieecr» Aeostino e Donaci io Pietro si trovavano nel Bar Reale quando avvenne la battaglia fra gli anarchici e gli agenti: nei tafferuclio poterono salvarsi scappando nel retrobottega. Si senio ancora qualche altro teste e l'udienza ù quindi rinviala a domani. L fiil dello L