Una nuove guerra greco-turca per l'intransigenza dei Greci

Una nuove guerra greco-turca per l'intransigenza dei Greci Una nuove guerra greco-turca per l'intransigenza dei Greci a Losanna? t&exrlzlo speciale delia «Stampa») losanna, 10 notte. Proprio mentre si sperava clic i lavori 'della Conferenza stessero per avviarsi ad jina soluzione favorevole, la situazione sembra precipitare e divenire di giorno in giorno più minacciosa. Greci e turchi, veramente più i greci elio i turchi, minacciano di lasciare la Conferenza e di passare ai fatti mettendo in moto il meccanismo di quell'esercito clic dopo lo disfatta dell'Asia Minore sono riusciti a riorganizzare. I turchi nicchiano, temporeggiano come al solito, perchè sanno che la pace sta a cuore anche agli alleati,.! quali si annullano a cercare ia formula'dell'accovdo. Ma i greci non si sono accontentati di proiuinciaro minacce nelle loro intervisto alla stampa Hanno presentato, sebbene in una forma alquanto velata ma perciò non meno significativa,, una specie di ultimatum r-.i turchi, lasciando tempo per risponderò ' sino alia fino, di questa settimana. In caso contrarlo minacciano di andarsene. Situazione quindi ostremamente-seria, anche se i diplomatici dell'Intesa si.-studiano di non ■ lasciare trasparire il '.pessimismo che è nell'aria dell'ambiente. C'è. perfino iin dissidio fra greci, una specie di bega in famiglia, che 6 venuta ad innestarsi sulle tante discordie che hanno riimito <roi i vari delegati atIonio al- tap- \poto verde dell'hotel du Chùteau. 11- contrasto si è determinato fra Venizelos e il ministro degli Esteri Alexandris, ' il quale ultimamente sembra venuto da Atene a Losanna pieno di ' Intenzioni bellicoso, mentre Venizelos persiste nel dichiarare cha.se la Grecia yolesso tentare oggi una nuova avventura militare, essa ^non sarebbe, appoggiata da nessuna .•grande potenza* 12 .a questo proposito; avrebbe fatto mettere in, rilievo i consigli alla moderarione .partiti porspnalmente dai rappresentante', ellenico' a Parigi, Romanos, giunto qui ultimamente. Tale dissidio-tuttavia va considerato, più che un avvenimento, un episodio nel grande quadro della situa/zionè, poiché è".evidente ch.e dall'arrivo di Alexandria la delegazione greca gli obbedisce «iecaplerite,e anche-'Inabile giuoco diplomàtico' spiegato .ida- Venizelos ".; appare vano. •'; ^AnHntrarisigenza 'di Alojtandris viene 'data questa spiegazione; certoun. po' troppo-esagerata per non essere accolta con qualche benefizio d'inventario c impedire di pensare chela -Grecia si senta- oggi miliiarment»* superiore alla. .Turchia e accarezzi già ì'ìàea, di una rivincita Si dice che il generale Pangalós, generalissimo dell'esercito greco, abbia .fatto supero, al Governo di Atene che la Grecia .è nella impossibilità di pagare '"qualsiasi indennità di guerra e che nel Baso in citi il .Governo dovesse *edere su questo .punto-, "egli marcerebbe alla testa 'delle, sue'--truppe-verso Atene.'.per -.abbattere il Governo e impadronirsi del "potere. Pahgalos inoltre non ha esitato a dichiarare -sulla stampa, ateniese di-aver inviato a Losanna il' ministro Alexàndris' perchè informasse Venizelos della vera situazione, greca, 'pregandolo' eli insisterò a sua volta sul risarcimento dei danni causati ai greci dal 'mantenimento dei-:40U000 profughi. Questa è la spiegazione semlufflciosa-- (f assai -sibillina che viene data alla cosidetta intransigenza greca E' logico pensare che. un tale stato dì cose abbia dato luogo a molto supposizioni.e anzitutto abbia portato alla ricerca di quella potenza che dovrebbe servire, in casa di una eventuale guerra, a prestare man forte alla Grecia Ed ecco che qualcuno è venuto fuori col nome della Jugoslavia, alla quale come: compenso la Grecia cederebbe il porto di Salonicco. Supposizioni ripetiamo e per di più tendenziose, ma che nella valutazione della situazione hanno un certo valore in quanto rappresentano il frutto di lunghi sondaggi e trattative, che in realtà sono avvenuti. I turchi dal canto loro si mantengono calmi ma irremovibili e si sono dati premura di respingere anche la proposta fatta dagli alleati di deferire la questione ad un tribunale arbitrale (quello dell'Aia) oppure al Consiglio della Lega delle Nazioni Gli alleati hanno accolto molto .secca, mente il voluto ultimatum innato dalia Grecia alla Turchia e subito dopo avutane conoscenza il delegato inglese, sir Orazio Rumbold, si è recato dal ministro Alexandria al quale ha raccomandato un'attitudine e un tono più moderati, suggerendo anche a lui l'idea di un tribunale arbitrale ma con poca speranza di successo, sebbene il greco abbia riservato la sua risposta Domani ricorro il « Bniran », la più grande festa musulmana perciò qualsiasi contatto con i turchi è sospeso fino a venerdì. Frattanto è scoppiato l'affare Chester numero 2, destinato a sollevare non meno rumore del primo, perchè si tratta di un accordo anglo-tedesco per lo sfruttamento delle ferrovie di Anatolia e di Bagdad. Ricorderete come una ventina di giorni or sono ebbi occasione, per informazioni attinte a fonte sicura, di segnalarvi la presenza a Losanna di un personaggio interessato in una combinazione finanziaria svizzero-tcdesca-inglese, incaricato di portare a fondo la conclusione di un accordò con i turchi per lo sfruttamento delle ferrovie di cui sopra. L'accordo sarebbe stato definitivamente concluso in questi giorni a Zurigo. Il barone Schrooder, amministratore delia Banca omonima a Londra, ha negoziato a Zurigo con i rappresentanti della Deutsche Jìanh e della Banca delle Ferrovie Orientali, per giungere ad un accordo circa la cessione delle ferrovie stesse. Questa Banca, nella quale i tedeschi posseggono grandi interessi, è diretta dall'exSofto'direttore delle ferrovie anatoliche, Guntler, suddito tedesco. -Essa controlla non solamente le ferrovie dell'Anatolia, di Bagdad, di Meraina e di Àdano, ma egualmente i porti di Alessaudrétta, di Ilender pascià e di Morsi ria La Banca delle For- fsr rovie Orientali in seguito alla caduta del marco aveva subito delle grandi perdile, tanfo che numerosi azionisti avevano proposto la liquidazione della Società. Il gruppo inglese, por ottenere il controllo della italica di Zurigo, si sarebbe impegnato a versare una somma abbastanza forte allo scopo di permettere i! « servizio delie obbligazioni ». La seconda operazione consisterebbe nel fornire ai turchi le somme necessarie, per riscattare, le linee di Anatolia e di Bagdad. Questo anticino sarebbe da una parte fornito, solto forma di prestito, dal grappo inglese Schroeder e dall'ultra parlo da un gruppo svizzero, dietro il quale si vorrebbe si trovino importanti capitali. Tale combinazione permetterà cosi ai tedeschi di rimanere interessati in un affare di cui essi furono i fondatoli o di potere un giorno eventualménte liquidare a loro vantacrsjio la Banca delle Ferrovie Orientali.-*Quanto airli inglesi, essi si sarebbero assunto il controllo di quasi'tutto le ferrovie della Turchia. E' necessario ricordare a questo pronosiio che parecchio iempo fa si ero. parlalo* della costìtuaione di . un consorzio mternazic*naie, al quale avrebbero partecipato la Francia,'l'Inghilterra e l'Italia, ciascuna per un quarto. L'ultimo quarto doveva essere attribuito alla Turchia

Persone citate: Alexandris, Greci, Orazio Rumbold, Schroeder