La riapertura della Camera

La riapertura della Camera La riapertura della Camera In sede di esercìzio provvisorio Mussolini farà un discorso programmatico per un voto di fiducia - El problema elettorale - Collegio unico nazionale? noma, 16, notte. La Camera ha ripreso i suoi lavori con luna seduta tranquilla quanto insignificante, alla quale ha assistito il presidente del Consiglio ungherese conte Bethleii. Dopo alcune dichiarazioni dell'ori. Mussolini sulla disciplina dell'emigrazione in risposta ad un'interrogazione dell'ori. Guarino Amelia, si è iniziata con uri discorso del deputato agrario on. Attilio Fontano là discussione sulle, nuove tariffo doganali. Su questa discussione il gruppo socialista unitario ha presentato il seguente ordino del giorno che sarà svolto dall'on. Matteotti: «La Camera ritiene necessario: Lo) di smobilitare l'apparato protettivo delle industrie che ormai hanno avuto tempo sufficiente per consolidarsi, perfezionandosi ed ammortizzando le spese di impianto ed in particolare ridurre immediatamente il dazio sullo zucchero a lire nove, riducendo a zero il coefficiente di maggiorazione in un periodo di quattro anni; 2.o) di eliminare i dazi liscali sulle materie prime indispensabili por la produzione dei consumi più necessari o. quanto meno, ridurli in modo da consentire in compenso un maggiore consumo ed in particolare ridurre subito a Uro 10 il dazio sul petrolio ». Per ora calma assoluta, disattenzione chiuderà il breve periodo di lavori oggi iniziato, e sulle voci relativo au elezioni generali a novembre. , Domani il Governo presenterà la domanda di esercizio nrovvisorio fino al .iu Giugno 1924. I due gruppi socialisti pror porranno probabilmente una limitazione, cioè la concessione dell'esercizio provvisorio fino al 31 dicembre 1023, ma il Governo insisterà nella sua. proposta che verrà certamente approvata. Resterà solo à vedere, se i socialisti resteranno soli nel votare la limitazione dell'esercizio provvisorio. Si conferma che nella relativa discussione il presidente del Consiglio promincierà uri discorso sulla politica estera c sulla politica interna involgendo, sulla concessione dell'esercizio provvisorio, la fiducia della Camera sull'intera opera dei Governo. A auanto si afferma nelle sfere ministeriali, l'on. Mussolini, in quel suo discorso, si occuperebbe anche della riforma costituzionale Bianchi ed enunciorebbe le sue idee in merito alla riforma (Elettorale. .. Una delle questioni intorno alle quali il Governo si riserva di decidere in questi ciorni è quella della discussione o meno prima delle vacanze eslive della Camera del progetto di riforma elettorale. Il presidente del Consiglio si è recato oggil prima a Montecitorio dove ebbe un colloquio di mezz'ora col presidente on. De Nicola. Nel colloquio si è parlate anche di ima eventuale discussione sulla riforma elettorale ma nessuna decisione venne presa. Il presidente del Consiglio si riserva, di deliberare su questo argomento secondo lo svolgersi dcgU avvenimenti o sopratutto a tenore della più o meno rapida ed agevole soluzione del travaglio fascista. Personalmente l'on. Mussolini sarebbe anche ora incline a ritardare, quanto pm possibile, le elezioni. Invece, nel suo entourage si vedrebbe con molto favore 1 affreiiainento della chiamata del paese alle urne. Comunque, avremo in un primo tempo la soluzione di un problema pregni óhzmle, cioè se, qualunque possa essere la data 'delle elezioni, convenga al Governo di assicurarsi il mezzo per poter sciogliere, Quando lo voglia, la Camera. Questo mezio consiste nel possesso dell'arma indispensabile, vale a dire la nuova legge elettorale. E' probabile che, non foss'altro che a titolo di precauzione, Il Governo, in seguito all'accentuarsi del travaglio fascista, decida di ottenere dalla Camera la riforma elettorale prima dell'estate. In tal caso, la Camera non discuterebbe ora la riforma ma in un nuovo periodo di lavori da tenersi in giugno avanzato ovvero in luglio. L'ipotesi, per un momento prospettata 'dallo stesso Michele Bianchi, di una riforma elettorale approvata per decreto reale sembra da scartarsi, data la ripugnanza della Corona a ricorrere ad un simile mezzo. Sorge infine una ultima questione, cioè quali saranno le basi della riforma elettorale, che l'on. Mussolini pro- Eorrà, all'approvazione del Parlamento, 'osservazione può sembrare superflua dopo che si è detto tante volte che la riforma sarà basata sul binomio proposto da Michele Bianchi, cioè sistema maggioritario e proporzionale per le minoranze; ma'si osserva nelle sfere ministeriali che se questi capisaldi possono rimanere sostanzialmente immutati, non sono, per contro, ancor noti gli altri particolari del progetto Mussolini. Orbene, tali particolari potrebbero riservare qualche sorpresa. Stasera, ad esempio, nei corridoi della Camera si diceva che l'on. Mussolini voglia riservarsi di presentare un progetto di riforma che ricorderebbe, per vari particolari, il progetto presentato dà Matteo Renato Imbriani il 30 giugno 1894. Il progetto Imbriani, ideato quando il voto non era concesso agli analfabeti,, non è più oggi da riproporsi. Esso fissava la legislatura a tre anni con durata minima obbligatoria di due anni. Le voci circolanti a Montecitorio devono quindi essere accolte con ogni riserva, Più attendibili sono invece le informazioni che ho raccolte da personalità ministeriali. Secondo queste informazioni di ottima fonte, il presidente del Consiglio avrebbe l'intenzione di sottoporre al Consiglio dei ministri ed al Gran Consiglio fascista uno schema di progetto di riforma elettorale non molto diverso da quello del progetto di Michele Bianchi. Lo schema però proporrebbe il collegio unico nazionale colla lista di Stato. Si terrebbe perciò conto del vecchio progetto presentato nel 1894 da Matteo Renato Imbriani a nome della sinistra parlamentare. Non tri sarebbe dunque più collegio regionale ma nn solò grande collegio nazionale. 11 deputato sarebbe eletto da un capo all'altro d'Italia, Queste sono le Informazioni accreditate negli ambienti fascisti, ma, per la loro gravità, sono da accogliersi con iogni riserva. Nelle sfere fasciste, dove questo presunto progetto trova vivo fervore di approvazioni, si osserva che il collegio unico Offrirebbe il solo mezzo per troncare i personalismi che travagliano attualmente il fascismo. Si aggiunge, nelle stesse sfere, che l'on. Mussolini potrebbe ottenere col collegio unico una votazione plebiscitaria che gli creerebbe una situazione napoleonica. Si aggiunge infine che jl sistema verrebbe adottato in via tran- sitoria per una sola legislatura; ma, per ora, ron 3ono queste che voci e brezze di neofiti e di amici del Presidente. Bisognerà attendere i fatti prima di credere sul icrio a questa innovazione. S.

Luoghi citati: Italia