Le trionfali accoglienze di Napoli al Re

Le trionfali accoglienze di Napoli al Re Le trionfali accoglienze di Napoli al Re ma > ~ i ■ ■ > . Napoli, 14, notte. L'attesa per l'arrivo del Re è vivissima. Fino dalle 8,30 la folla gremiva l'ampia piazza Garibaldi. Il transito ò interrotto. L'interno della stazione ò addobbato artisticamente con trofei di bandiercrtappeU. drappi e piante ornamentali. Prestano servizio d'onoro un picchetto del 39.o fanteria coti musica e bandiera, un drappello di ufficiali decorati della milizia nazionale e un gruppo di ufficiali di tutle lo armi. Ad attendere il Sovrano sono tutte le autorità civili e militari, senatori, deputati, il Corpo consolare, le medaglie d'oro, damo e cerimonieri di Corte e di Palazzo. Il treno reale, parti ieri sera alle 23,45 da Roma. Esso ha' sostato a Riardo, alle ore 4, ed ha proseguilo alle 8 precise. Alle 9 giunge in stazione il treno ordinario, che funziona da treno staffetta, e cho ha preceduto di 45 minuti il treno reale. Da una telefonata al capo stazione si apprende che al suo passaggio da Caserta il Re è stato fatto segno ad una grandiosa dimostrazione. Erano ad attenderlo il prefetto, i deputati ed i sindaci delia provincia, tutto le autorità civili ed ecclesiastiche, sodalizi, scuole, 1 fasci, 1 dirigenti fascisti, le autorità militari con musiche, moltissima bandiere e gagliardetti. Il Re ha' conversato col prefetto, colle altre autorità, coi dirigenti fascisti, con mutilati e con madri o vedovo dei caduti in guerra. Gli sono stali offerti fiori ed una pergamena. ma > ~ i ■ ■ > Napoli 14 tt La l'olla rompo i cordoni Il treno reale è quindi ripartito fra rinnovale ovazioni ed e giunto a Napoli in perfetto orario, alle ore 9,45. Tre suùilli di tromba no danno l'annunzio, mentre da tutti i petti erompe il grido di: Viva il He! Vittorio Emanuele, visibilmente commosso, si affaccia un momento allo sportello e subito discende. Vi si fanno incontro il generalissimo Diaz, che porge al Sovrano il saluto a nome dell'esercito, ed il sindaco di Napoli, onorevole Augiulli, che lo ossequia in nomo della città. Il Re, dopo avere stretta la mano al generale Giardino, al comandante del Dipartimento marittimo del basso Tirreno, ammiraglio Acton, al luogotenente generale della Milizia Nazionale, Padovani, passa in rivista il picchetto d'onore del ll'J.o reggimento o il drappello di ufficiali della M. N. che sono schierati sotto la tettoia della stazione. Si avvicina poscia al gruppo dello autorità o a tutti stringe la mano. I corazzieri appiedati fanno ala al passaggio deL Sovrano, che ha alla destra il generalissimo Diaz ed alla sinistra U sindaco di Napoli. Quindi esce sulla piazza. Un enorme, fragoroso applauso saluta l'apparire del Sovrano, che ha preso posto nella berlina reale, avendo a lato il generalissimo Diaz e di fronte il sindaco di Napoli on. Angiulll e il tenente generale Albricci. II corteo reale ha sfilato per via Rettifilo, fra l'entusiasmo crescente del popolo ed i deliranti applausi. Numerosissimi liori sono stati gettati sulla berlina reale, che era scortata dai corazzieri. L'entusiasmo del popolo 6 stato irrefrenabile, tanto che in piazza del Municipio la folla ha rotto i cordoni e migliaia e migliaia di persone hanno circondato la carrozza reale, plaudendo ed inneggiando a Casa Savoia. Lo sforzo dei corazzieri è stato vano, polche una enorme ondata di popolo 11. ha travolti, o si è avvicinata per salutare il suo Re. Ristabiliti alla meglio 1 cordoni, il corteo reale ha potuto proseguire verso la Reggia, dove è arrivato alle lO.oO mentre la popolazione ha continuato insistentemente ad acclamare per salutare ancora una volta il Sovrano, cho sorridente si è affacciato per due volte al balcone, salutando militarmente. I balconi della prefettura e del comando di Corpo d'Armata, nonché il loggiato della basìlica di S. Francesco da Paola, sono affollatissimi. Nella reggia ha intanto .luogo il ricevimento delle autorità e notabilità cittadine. A Posillipo Alle ore 15,30 il Re con il suo seguito si è, recato a Posillipo per la consacrazioaa del ... . l i dti l'i ... . mausoleo ai caduti e per l'inaugurazione del parco della rimembranza. Lungo tutto il percorso, che è completamente imbandierato, il Sovrano è fatto segno ad una entusiasùea manifestazione. Appena l'automobile reale giunge nel recinto dove è l'ossario, squillalo le trombe e le musi die intonano l'inno reale. L'arcivescovo di Napoli, mons. Zezza, scende dalla tribuna, si reca incontro al Re e gii stringe la mano. Il Re è accompagnato dal generalissimo Diaz, dai generali Cittadini e Giardino e daH'amm. Acton. I corazzieri fanno ala al passaggio. 11 seguito prendo posto nella tribuna e il sindaco di Napoli, on. Angiulll pronuncia un applaudito discorso. Dopo avere esaltato il sacrificio dei gloriosi caduti, l'oratore rivolgendosi al Re, ha cosi concluso: ■ La grande cerimonia odierna non poteva celebrarsi che sotto gli auspici di voi Sire, del Re, cui Napoli si gloria di aver dato i natali, del Re più costante, più fervido nella religione del dovere, del Re che dimostrò vero il voto di Pietro II di Savoia: « allora solo la sovranità viene da Dio, quando è esercitata a beneficio dei popoli •. perchè, semprechè il ritmo della vita parve attenuarsi, un'alta vostra parola cantò nei nostri cuori coma un sorriso di poesia, vibrò come un fremito di virilo baldanza, perchè voi. Sire, fosto sempre custode e diffonditore di ogni idealità nazionale. Napoli allora si 6 protesa verso di voi. Sire glorioso, nella sacra fiamma di un patriottismo che ha assunto la convulsa violenza di un delirio ». Terminato il discorso, il Re strinse la mano al sindaco o appose la firma sulla pergamena che deve essere Richiusa nella prima pietra del monumento al caduti. Appongono la firma anche gli altri personaggi presenti. La pergamena viene quindi rinchiusa e murata nella Pietra. Il Re con il seguito scende ouindi nel sotterraneo, ove la pietra viene deposta. Dopo la cerimonia, il Re ri reca al parco delle rimembranze, ove i bambini delle scuole comunali orfani di guerra cantano la Canzone del Pi..e. Il Sovrano lascia il mausoleo diretto alla monumentalo chiesa di S. Chiara, ove visita 12 cappella votiva in memoria dei caduti In guerra, e poi prosegue in automobile verso l'università, per assistere alla cerimonia dello scoprimento della lapido in memoria dei caduti in guerra, che è avvenuta in forma solchaissinia. Ha pronunciato il discorso ufficiale il rettore dell'Universilà, al quale è seguito il presidente della Corda Fratres. Il Ro ha lasciato l'Università, tra nuove acclamazioni, alle 17.15.