Il solenne corteo di chiusura del Congresso antiblasfemo

Il solenne corteo di chiusura del Congresso antiblasfemo Il solenne corteo di chiusura del Congresso antiblasfemo ti Congresso contro la bestemmia si è chiuso Seri con grandioso, imponente corteo. Fare delle cifre quando si tratta di agglomeramentl di persone è sempre difficile. 11 corteo ha sfilato per via Garibaldi per un'ora buona. Si può calcolare che vi abbiano partecipato non meno di trentamila persone.,Se poi si tiene conto della seconda grande folla che in piazza Castello, all'atto del giuramento, faceva corona alla prima, si può dire che la manifestazione abbia richiamato circa cinquantamila persone. Un magnifico successo, du.ique, quale gli organizzatori stessi forse non speravano, dato che il « tema » della, riunione — la bestemmia— pareva non dovesse sollevare tanto interesse fra le nostre popolazioni mollo scettiche al riguardo. Bisogna dunque ricredersi. Bisogna dire che anche questo della bestemmia cominci ad essere un argomento sentito anche fra noi. 11 corteo ebbe un'altra simpatica caratteristica: nuella ni riuscire un modello di ordine e di disciplina, dal regolarifsinio svolgimento, senza inconvenienti di sorla. A questo successo hanno contribuito la perfetta organizzazione, che aveva curato e predisposto minutamente ogni cosa, e il servizio d'ordine, magnificamente disimpegnato da carabinieri, milizia nazionale e guardia municipali, sotto l'abito guida di numerosi funzionari di Questura. Il corteo, com'è noto, doveva partire ria piazza Statuto alle l-i,rtO c. per via Garibaldi raggiungere piazza Castello. Al luogo di ritrovo ha «ncominriato ad affluire gente fin dalle 13. 1 gruppi venivano sollecitamente guidati noi rispettivi solfori, a secondo della loro natura. I,« piazza c le adiacenze si sono per tal modo in breve popolate. Per esemplo; alle 14 corso San Martino ospitava tre distinto e numerose folle: sopra un ronlroviale, Associazioni cattoliche maschili, sull'altro controviale. Associazioni cattoliche femminili, e sotto t portici di sinistra altro pubblico femminile. Lo siosso avviene sulla vastissima piazza. Qua scolaresche, convittori, ecc.: là. Circoli giovanili: in un altro punto esploratori e premilitari cattolici: più oltre gli universitari cattolici maschili e femminili, ecc., ecc. lì la disposizione, varia e complessa, rivela però una linpa ordinatrice ammirevole, quella che. con l'ausilio dei carabinieri, delle camicie nere, degli esploratori e degli arenti civici, permeitela un agevole e sicuro formarsi ed incanalarsi del corteo. Qua e la. si raggruppano lo bande musicali, e qualcuna, come presa, da. impazienza, comincia ad esibirsi con qualche marcia. La imponente sfilata 'Al centro della piazza, intanto, vanno raccogliendosi in gruppo le autorità del Comitato. Alle 14.15 circa comincia la sfilata per via Garibaldi. Apre il corteo un piotine ili guardie municipali schierato sul fronte, clic fa da battislrfifla. Segue, a. uh cerio Intervallo una squadra di camicie nere, die precede imniediatainentc un carro che potremmo quasi dire simbolico. E' un camion addobbato all'ingiro di un immenso tricolore c che porta sul davanti un grande cartello con la scritta « Crociata conlrn la bestemmia» e, tutt'intorno. eleganti labari bianchi sopra cui sono ricamate parole e frasi contro la bestemmia. Sul carro hanno preso posto dieci o dodici bambini vestiti in bianco e rosso, con nn nastro tricolore al braccio. Dal carro vengono gettati a piene mani, continuamente, minuscoli foglietti <ii propaganda contro la bestemmia e il turpiloquio. « Tien dietro ad esso la prima banda musicale, poi il gruppo delle autorità. Notiamo qui mons. Pi nardi vescovo ausiliare e inons. condio, il sen. Pio Foà. i deputati popolari on. Fino e Novasio. l'on. Giordano, il prof. , Colonnetti, il prof. Bettazzi, il prof. Ballini, il prof. De Sànctts; il marchese lnvrea. 1 assessore Zanzi, l'a?s. Salvago. il conte. Barbavara, il conte Balbo, il prof. Angeloni. ecc. Vengono appresso le rappresentanze dei sodalizi con bandiera, fra cui quella delle madri e vedove dei caduti, di padri dei caduti, del mutilati ed invalidi di guerra, dell'Unione reduci di guerra, dei reduci di Volpiano, dei militari ed ex-militari e della Società lavoro e corporazione di Cavoretto, ecc. Ecco poi la lunga teoria delle camicie gialle, che comprende gli Esploratori nazionali, 1 Giovani esploratori cattolici e i Premilitari cattolici, con reparti di ciclisti. Po'."™ cospicua rappresentanza delle scuole inferiori. Una dopo l'altra, passano decine di scolaresche, alcune in divisa, come quella dei piccoli italiani, alunni di convitti, di beneficenza, delle scuole salesiane ecc. E dopo • le scuole elementari, le scuole medie: e dopo &S Tle S superiori. Richiama <mt l'attenzione il Circolo universitario Cesare Bapo con un folto gruppo di giovani e signorine che portano il berretto goliardico. Poi ai ocra collegi ed istituti, colle loro vario divise e fuialmefite quello che forma il nucleo tìu nudrito e veramente spettacoloso de o Aviazioni. E', prima, una interminabile ftSrta deiL Circoli parrocchiali femminili, poi ouella dei Circoli maschili. Qui spesseggiano ?eUbÌndiere,i vessilli, e non meno numerosi le deituro contro la be- aono il corteo «n'altr* j^^Listi^ipmint cattolici ed un gruppo ai ia servizio d'ordine. a o . i . , . e . , 1 i . o o o e o o e i o i La sfilata procede con ordine ed abbastanza spedita. Ai lati di via Garibaldi si è raccolta una enorme folla di curiosi. -Ai crocicchi fanno servizio le camicie nere per trattenere la ressa, che e più specialmente imponente all'altezza di via Venti Settembre. Finestre e balconi sono gremiti. Di quando in quando cadono dei fiori sul carro dei bambini. Ora qua ora là., fra I curiosi scoppia qualche applauso. La circolazione dei trams e stata interrotta lungo le lineee che percorrono o attraversano la via Garibaldi. I trams che si sono fermati nelle vie laterali, presso via Garibaldi, sono presi d'assalto dal pubblico che se no serve di osservatorio per meglio osservare la stilata. Poco dopo le 15 la testa del corteo entra in piazza Castello. Qui ò un altro spettocolo di ordine e di preparazione. Tutta la parte antistante a Palazzo Madama ed a Palazzo Reale è tenuta sgombra. Carabinieri e milizia nazionale hanno teso dei cordoni e trattengono la folla, die è numerosa. Questi cordoni partono da via Palazzo di Città, costeggiano i portici, vorso via Roma escludono i trams della linea municipale perchè il servizio non sia interrotto, qu'ndi si dispongonc, da una parte e dall'altra di Palazzo Madama, press'a poco sulla linea della facciata. Sul balcone centrale dello storico palazzo hanno, intanto, già preso posto le autorità, in presenza delle quali si dovrà fare la solenne promessa di combattere la bestemmia. II balcone e stato paralo con ricchi draprd di velluto cremisi ed ornato di un grande tricolore. VI stanno, in attesa del corteo. 11 Duca e la Duchessa dì Genova, la principessa Maria Adelaide, il gen. Petitti di Roreto. il gen. Bonzani, il gen. Martinengo, il sindaco grand'uff. Cattaneo, il prefetto granri'uff. Palmieri. Il presidente della Corte di Cassazione Milani D'Aragona, il presidente della Corte d'Anpello Prato, il conte Staffetta, il sen. Di Rovascnda. il sen. conto Berta il colonnello dei carabinieri Schiavetti, il cav. Lattes, ecc. La solenne promessa Il corleo affluisce man mano in piazza Caslel.lo. I.e scolaresche, gli studenti, lo rappresentante femminili prendono posto a sinistra- gii esploratori, i premilitari, i giovani, tutte, le rappresentanze maschili si dispongono a destra. Si formano cosi due riis'inte folle che vanno .sempre più ingrossando e infittendo. Via Garibaldi riversa sempre nuovi gruppi e nuovi canti; lo musiche entrano suonando allegramente. Questa grande folla e incorniciata, dall'altra folla, dei curiosi, che, aumentando anch'essa seniore più, alla fine della sfilata, rigurgita, ondegerin. e si sospinge a vicenda, specialmente all'imbocco di via Garibaldi. In questo frattempo arriva a Palazzo Ma dama il Cardinale Arcivescovo Richeliny. è sale al balcone, ossequiato da tutte le autorità presenti. Quando egli appare al la folla, la folla sottostante scoppia in un i viva » lungo, fragoroso, poi, ristabilito un relativo silenzio, la moltitudine, intona l'inno contro la bestemmia, ed il coro è accompagnato dalle note delle bande. L'cfretta i grandioso, imponente, anche perchè la mu sica dell'inno appare indovinata. Terminato il canto, vengono gridati tre poderosi - abbasso » contro la bestemmia, quindi una banda intona fragorosamente la marcia reale. Avviene allora una scena di indescrivibile entusiasmo. L'applauso scoppia irrefre nabile. travolgente, e dura, alcuni minuti La folla femminile sventola i fazzoletti bian chi, gli uomini agitano i cappelli, gli espio ratori issano 1 loro cappelli sul bastoni, e li agitano freneticamente. Senno «evviva» al Cardinale, a Casa Savoia, all'Italia, che si susseguono e si ripetono fra l'entusiasmo che non accenna a diminuire. Anzi, la marcia reale è ripresa da tutte le altre bande e, sembra che ciò accenda vieppiù la già ai ta, ardente tonalità dell'adunata. Anche lui no al Piave viene suonato, con uguale successo di applausi. Sono gli universitari che ■danno il « la » agli evviva, alle acclamazioni. Ora. sul balcone, il prof. Bettazzi rivolge alle autorità un breve ed ispirato discorso sui lavori del congresso e sulle finalità del la crociata contro la bestemmia, che gli vale le congratulazioni del presenti. Siamo poi alla scena della solenne promessa. Men tre si fa sulla piazza un religioso silenzio squilla r « attenti » delle cornette. Si' affaccia al balcone un giovane signore, che portatosi il megafono alla bocca, con robusta voce pronuncia la forinola seguente: « Pel rispetto a Dio e a tutte le fedi, per il decoro della nostra Patria, per la nostra civiltà, per il buon nome del nostro popolopromettiamo sul nostro onore, di combattere il turpiloquio e la bestemmia. Lo promette to voi? ». Un « si » formidabile, come emesso da un ciclopico petto, erompe sulla piazza. A quel li che assistono dal balcone pare veramen te che, con la semplice parola, salga verse l'alto come una fiammata spirituale... Poscoppiano ancora le note della marcia reale, e dell'inno al Piave, e la dimostrazione di patriottico entusiasmo si ripete. Salutatper un'ultima volta dalla folla, è Duchi, icardinale, le autorità si ritirano. Prima, Duchi e poi il Cardinale lasciano il palazzo in automobile. Quindi, a poco a pocoe- p I l'immènsa adunata si scioglie," senza incij den(i

Luoghi citati: Genova, Italia, Prato, Volpiano