Caloroso discorso di Re Giorgio in CAmpidoglio

Caloroso discorso di Re Giorgio in CAmpidoglio Caloroso discorso di Re Giorgio in CAmpidoglio Saluto a I^oma e all'Italia a e à a n a l o l a e l e o a e . -, e a e i — a r o a n m n l è a i e I a d a s i n i n , i , a , r n e o o o i n i i a imeè aslRoma, 11, notte. Questa sera il R. Commissario sen. Cremonesi ha offerto in Compiangilo un solenne ricevimento in onore dei sovrani inglesi I palazzi capitolini erano sfarzosamente illuminati e cosi pure la torre capitolina e l'orologio. Dalle finestre, Imbandierate con vessilli Italiani, inglesi, e coi colori del Connine di Roma, pendevano gli arazzi. All'ingrosso del palazzo dei Conservatori, ove si è svolto il ricevimento, era slato eretto un baldacchino di velluto cremisi con fraugu dorate. Sulla piazza prestava servizio la banda dei reali carabinieri, Rientro quella comunale era nei Giardini del palazzo. Lo scalone del palazzo dei Conservatori era adorno con piante o dori, nei vari ripiani e sotto il pronao prestavano servizio d'onoro i vigili in alta uniforme ed i valletti ilei Connine nella storica divisa. Nelle sale presfnvnn servizio d'onore 1 moschettieri. Al ricevimento sono intervenuti il presidente del Consiglio on. Mussolini, con minsi tutti i membri del Governo, il Corpo diplomatico, l'ambasciatore d'Italia a Londra, marchese Dello Torretta, i presidenti e le rappresentanzo del Senato e dello Camera, quelle dell'Esercito e della Marina, le alte carline dello Stato, le medaglie d'oro e numerosi invitati. Questi avevano proso posto parte al primo e parte al secondo piano, e ciò pei' dar modo a tutti di vedere 1 Sovrani. "... cooperazione tra i popoli italiano ed inglese Alle 21,30 i sovrani inglesi, accompagnati dai Sovrani d'Italia, dal principe ereditario, dalla principessa Mafalda, dal Duca o dalla Duchessa d'Aosta e d»i rispettivi seguiti sono usciti dal ouirinale. Lungo tutto il percorso I Sovrani sono stati fatti segno a calorosissime dimostrazioni di simpatia da parte della folla oho attendeva il loro passaggio. Alle 81.40 lo automobili reali nono giunte in piazza del Campidoglio, La banda ha intonato l'inno inglese e poi l'Inno italiano. I sovrani sono stati ricevuti all'ingresso del palazzo del Conservatori rial presidente del Consiglio on. Mussolini, dal R. Commissario sen. Cremonesi e dalle altre autorità. Si snbilo formalo il corteo: il re d'Italia do il braccio alla resina d'Inghilterra ed il re d'Inghilterra alla regina d'Italia. Seguono 11 principe ereditarlo, che d;\ 11 braccio alla Duchessa d'Aosla. il duca d'Aosta e la principessa Mafalda, l'on. Mussolini e io dama d'onore della regina d'inghilierra. I Sovrani sono salili al secondo piano ed hanno attraversato unte le sale nuindi sono scesi al primo. Nello sola dei capitoni si trovava il Corpo diplomatico, che si e nullo ol corteo reale che è entrato nella sala degli Orazi e Curiazi. Al loi'o apparire i Sovrani sono stati a lungo aptilauditi 11 sen. Cremonesi ha rivolto a Re Giorgio il saluto in nome di Roma. Re Giorgio ha risposto col seguente discorso: « Stanar Senatore, nel ringraziarla ver ìe sue parole di cordiale saluto desidero pure esprimere a V. S. come al primo cittadino di noma i profondi ringraziamenti della lìeuìna e miei per l'accoglienza affettuosa avuta, dalla cittadinanza di. noma. Onesta città immortale, e la. sorgente della nostra moderna civiltà, noma antica ha foggiato il modello per le. leggi, e le istituzioni di tulli i popol, i quali dall'epoca, romana hanno tenuto sacra, la causa del buon governo e ben pochi risultali possono gli Stati moderni vantarsi di aver raggiunto che non trovino o corrispontienza o la loro sfessn origine negli annali della vostra razza illustre, Ma non sono semplicemente i ricordi storici. d'Italia e di Roma, non sono soltanto l vostri tesori d'arte che, pur non trovano gli eguali nel mondo, che hanno scolpito il nome, del vòstro paese nel cuore di ogni inglese, fi mio popolo ha con la più sincera simpatia <!d ammirazione $eguito la lotta per Viniliprudenza alla gitale l'Italia sotto la guida di. una serie di Ile patrioti e. dì coraggiosi uomini di Stato si è mossa per occupare il suo legittimo posto Ira 1 principali. Stali tmopei. Generazioni intere di miei compatrioti, son giti venute e tuttora, vengono per attingere ispirazione alla vostra storia c alle vostri: tradizioni per studiare, i restì meravigliosi dei passato e II progresso di un popolo illuminalo ed emancipalo. Otti illustri pdMti hanno trovalo il loro estremo riposo. Se tuttora l'orizzonte internazionale è rannuvolato (e dopo una grande guerra e difficile the ciò non accada.) e fola per via di una intima collaborazione, tra le principali nazioni del mondo che quelle nuvole possono venire diradate, lo mi sento sicuro di una tale coopcrazione tra i popoli italiano ed inglese. « Ben. conoscendo le tradizionali virtù degli italiani, la loro lealtà, il loro coraggio, la loro tenacia, ricordando I» crisi che hanno recentemente superata sotto la giuda sapiente di un forte uomo di Governo, io guardo con fiducia non solo alla futura coopcrazione dei nostri due popoli a vantaggio della eausa della pace e del progresso, ma anche al continuo trionfo degli, alti ideali morali ed intellettuali che insieme essi rappresentano. Maestà e signor Commissario, porgo il mio fervido augurio per la imperitura prosperità della eterna citlà di Bontà «. E' stato nuindi eseguilo un scelto programma musicale; poscia i Sovrani sono Passati nella sala degli Arazzi, dove è stato loro servito un rinfresco. Gli invitati si sono riversati nelle altre sale. Verso le 23 I Sovrani hanno lasciato il Palazzo del Conservatori, vivamente acclamati mentre la Musica suonava gli inni inglese ed italiano. L'on. Tittoni ai giornalisti inglesi Oggi l'Associazione della ; .u'1«j lm oftvo un banchetto d'onoro ai giornalisti IngltìSi qui convenuti per la visita del Sovrani d'itighliterra ai nostri Reali. L'on. Tittoni vi ha pronunciato in incluso un notevole discorso con accenni politici. Dopo over ricordaio i suoi studi compiuti niruniversita di Oxford o i suoi . primi pagi' » fatti nel giornalismo inglese, che gli dàn-io diritto a considerarsi « collega onorario • dei convenuti, e dopo un cordiale accenno agi: inizi nella carriera politica dell'attuale miri'stro degli Esteri Curzon, l'on. Tittoni ha ec* giunto: « Quando si parla della tradizionale amicizia tra l'ilalla o l'Inghilterra si ricordano insolite le simpatie dell'Inghilterra per la causo italiana nel periodo èpico del nostro ri aorglmento e la partecipazione dell'Italia Ula guerra di Crimea, ina anche dòpo cosi! tuito il repno d'Italia si ó più volte, ed in questioni importanti, affermata la solidario.'), della politica anglo-italiana. Non è qui 11 caso di far una sintesi storica ohe mi condurrebbe troppo a lungo. Ricorderò soltanto la collaborazione preziosa che la politica imliana trovò in due ministri degli Affari Bsii ri inglesi, lord Lansdowno e sir Edward Giev, oggi lord Grev, e della quulo posso far testi monianza pei cordiali rapporti che, qui e ministro dogli Esteri d'Italia, ebbi con loro. L'accordo di Mursteg aveva affermato nel 19Ù3 la predomlnanza austro-russa nel Balcani con l'esclusione completa dell'Italia. Fu la collaborazione anglo-italiana decisa a Windsor poh lori l.ansdowne nell'occasijvc della visita del Sovrani d'Italia, che TistaV.l in Macedonia il concerto europeo o potò dare all'Italia .quella posizione non inferi ire all'Austria ed alla Russia affermala da me nella mia nota del 3 marzo 1905 a quello potenze. « Una collaborazione noumeno intima si Stallili con sii Edward Grey. Io ho già pubblicato nel settembre 1910 alcuni documenti relativi all'azione comune anglo-Italiana nulla grande crisi europea del 1909, quando in una mia comunicazione, pel tramite del nostro ambasciatore a Berlino, iò ammoniva il Governo germanico che la pace di Europa dipendeva dalla sua adesione alla politica pacifica e conciliante dell'Inghilterra e che senza questa adesione era da prevedersi, presto o tardi, una rottura dn cui sarebbero derivate lo più gravi conseguenze per l'Europa tutta. Ed ugualmente nella crisi dell'aprilo 1913, quando l'Austria, col proposito di invadere 11 Montenegro, fu sul punto di violare il patto della Triplice alleanza e scatenare la guerra europea, fu l'Intervento di lord Groy appoggiato dall'Italia che trattenne l'Austria o conservò ancora per poco la pace. Quale parte nobilissima abbia avuto sir Edward Groy negli agitati giorni del luglioagosto 1914, ohe precedettero la grande guerra, è a lutti noto specialmente per lo pubblicazioni dei documenti diplomatici segreti austriaci e tedeschi. Se srorzi umani avessero potuto trattenere la follia degli Imperi centrali, sir Edward Grey ha la coscienza di non averne trascurato alcuno. Ed anche da quel documenti si rileva che, quando l'Italia entrò In guerra l'Inghilterra mostrò lo maggiori simpatie per lo nostre rivendicazioni nazionali. A lord LnnBdowne ed a sir Edward Grey, coi quali ho avuto l'onore di collaborare lungamente, lo mando un memore saluto ». L'on. Tittoni concludo II suo discorso dicendo : « Noi abbiamo l'ambizione di eroder a 'ermamente che più ci conoscerete da vicino e plii ci sarete larghi della vostra amicizia e della vostra stima. Clfl fi avvenuto già agli inglesi che pi-1- hanno studiato e conosciuto l'Italia, quali, ad esempio, sir Rennell Rodd. già vostro ambasciatore. 11 quale, nelle sue mirabili conferenze sull'Italia, tenute alla Rritish Aceodemv. concludeva che uno delle caratteristiche del popolo italiano, clip m mi avevano prodotto maggiore impressione, era l'intenso amore della giustizia e l'appassinnntii reazione contro ogni ingiustizia, e che, tra tutti 1 popoli europei, il popolo italiano gif era sembrato il meno Invidioso o geloso della prosperità degli altri ». Concluse innpgslondo al Sovrani d'Inghilterra e d'Ttnlia. all'amicizia del due Popoli e dei due Governi, alla fraternità della stampo inglese «ri italiana.