Vasta eco della tragedia di Losanna

Vasta eco della tragedia di Losanna Vasta eco della tragedia di Losanna Il rammarico del Governo svizzero - Timore di rappresaglie in Russia e viva eccitazione negli ambienti comunisti - L'uccisore dichiara: " Hanno assassinato mio padre e mio zio, e mi sono vendicato ! ,, (Servizio speciale della STAMPA) Losanna, 11. notte. n tragico attentato dell'Hotel cedi, tn cui è rimasto vittima jl Capo della Delegazione russa a Losanna, Worowsky, continua ad appassionare 11 pubblico ed i circoli della Conferenza. Secondo l'inchiesta espletata dalla Polizia e secondo nostre informazioni particolari, ecco come i fatti vengono ricostruiti: 'E ora andate a cercare la Polizia!„ I delegati russi lasciarono le loro stanze verso le 21 e discesero nella sala da pranzo, prendendo posto ad un tavolo situato in mezzo della stila. Ad un tavolo di fronte ad essi era già seduto uno sconosciuto, che stava finendo di mangiare. Dopo alcuni minuti egli ordinò un caffè ed un cognac, che bevve tutto in un sorso. Durante il pasto, un'animata discussione in russo si ingaggiò tra Worowsky, Ahrens e Dibrokowsky (questo è il nome esalto del segretario). Nella sala, ad.un certo momento, erano rimasti soltanto t tre delegati russi e lo sconosciuto. Appena il maitre d'hotel usci dalla sala, l'assassino si levò in piedi, avanzò verso Worowsky e fece fuoco su di lui. Il delegato russo, colpito mortalmente alla testa, cadde fulminato al suolo. L'Ahrens ebbe il tempo di portare la mano alla tasca posteriore dei calzoni per estrarre la rivoltella, ma l'assassino lo precedette facendo fuoco anche su di lui, che cadde, ferito al dorso e ad una gamba, sul corpo di Worowsky. Il Dibrokowsky fu pure ferito al ventre ed alla spalla destra n cadde mortalmente ferito sul pavimento. Compiuto 11 delitto, il Conradi tornava al suo tavolo e consegnava la rivoltella al maitre d'hotel, dicendogli : « Ora andate a cercaro la Polizia!... ». Poi usci dalla sala, andò nel corridoio e si mise a passeggiare su e giù, in uno stato di eccitazione straordinaria. Egli ripeteva: « Quando arriva questa Polizia? E' ora di Unirla». II direttore dell'hotel dava ordino di sbarrare tutte le porte e fece telefonare alla polizia'. Dopo alcuni minuti sopraggiunse all'HOtel Ccc»l il dottor Rham. L'assassino, vedendolo ed additando Worowski, gli disse: E' morto! Tutto le vostre cure non serviranno più a niente ». Poi, rivolgendosi ad uno dei presenti: « Hanno assassinato mio padre e mio zio e mi sono vendicato. In questi giorni si è commemorato a Losanna l'anniversario di Davel e di altri grandissimi eroi. Ma essi non hanno liberato che una piccolissima parte, del mondo. Io ho invece salvata l'umanità liberandola dal bolscevismo I ». L'assassino aveva appena finite queste parole quando sono entrati gli agenti di polizia che lo hanno acciuffato e arrestato. La figura dell'assassino fjonradi, però, non ha fatto alcuna resistenza e si è lasciato ammanettare tranquillamente. Il giudice istruttore, Deperturs, ha iniziato subito una inchiesta, dalla quale è risultato che il Conradl ha agito per vendetta personale. Egli non appartiene, come era stato detto sul principio, alla Lega nazionale svizzera. Egli ha anzi confessato dt aver commesso l'attentato per vendicarsi dei bolscevichi, i quali avevano torturato in modo inumano i suoi parenti. Si conferma che egli è un ex-capitano russo. Egli era capitano nell'esercito imperiale, e sembra sia nato a Pietrogrado il 10 giugno 1896. I suoi genitori però erano svizzeri, e più esattamente del Cantone doi Grigioni. Erano pasticcieri, molto conosciuti a Pietrogrado, dove tenevano negozio. Membri di questa famiglia sarebbero stati effettivamente assassinati dal bolscevichi. E' stato inoltre accertato che il Conradi lasciò Zurigo mercoledì alla mezzanotte, ed arrivò a Losanna alle quattro del mattino. Egli si recò subilo all'Hotel Europa, dove gli venne assegnata una stanza. Il primo pasto gli fu servito in camera. Alle 11,30 discese nella sala da pranzo; e siccome il direttore dell'hotel gli fece osservare che era truppo presto per l'ora del pasto, ordinò una bottiglia di vino. Alle 8,15 di sera si recò nella sala da pranzo dell'Hotel C'ecil per mettere in esecuzione il suo truce divisamento. Una lettera espresso, proveniente da Ginevra, indirizzata al Conradi, è stata recapitata in giornata all'Hotel Europa. Si afferma che questa lettera conteneva del denaro. Come abbiamo già detto ieri sera, dopo le primo notizie intorno all'attentato si era creduto ohe questo fosso stato provocato dai coaiddtti fascisti svizzeri ; ma ora che la cose sono stato chiarito, risulta che il Couradi ha agito per sola vendetta personale. A questo proposito viene categoricamente annunziato da fonte interessata che il Conradi non ha mente a che fare colla Lega nazionale svizzera. In carcere, egli appare ancor convinto della nobiltà del suo gesto. Lo dichiarazioni di Ahrens, die verrebbero a gettare la respuiisubilità del gravo avvenimento sulle autorità di polizia, sono, naturalmente, contraddetto dal cupo della pubblica sicurezza di Losanna, il quale, in uu comunicalo, afferirui che Worowski stesso, pregato di ac¬ a cettare la sorveglianza degli agenti, rifiutò l'offerta, dicendo di nulla temere. Dopo essere stato lungamente interrogato all'Ufficio di polizia, Conradi ha passato la notte molto agitato, e starnane, la prima frase che ha detto al carceriere, ó stata queste: « Lui ò morto, non e vero ? Secondo la pena elio mi si darà, avrò roist! il mezzo di fare anche la pelle a Cicerin... ». Ripercussioni e conseguenze Verso mezzogiorno lo stato dei due compagni di Worowski, feriti insieme con lui, è migliorato. Stamattina essi hanno potuto leggero il fatto nei giornali svizzeri. La palla clic era conficcata nell'ascella di Ahrens è stata estratta questa notte. Oggi si tenterà di estrarre la palla che Dibrokwskl ha ricevuto nel ventre. Il corpo di Worowski è stato oggi imbalsamato. L'attentato, come <*là fu detto, rischia di avere conseguenze disgraziate per i cittadini svizzeri riinasti in Russia, e produrrà senza dubbio infinite noie al Governo federale. Infatti, una persona dell'entourage della Delegazione russa ha dichiaralo che l'assassinio non passerà impunito in Russia, -dove atti di rappresaglia contro gli Svizzeri sono da attendersi. Istruzioni sono state chieste a Mosca per t funerali dt Worowski. La signora Worowski, che si trova a Roma, è stata informata telegraficamente. **? Uno dei risultati della tragedia di Ieri è, stato quello di gettare nell'incertezza la Delegazione turca, che ha anche qualche preoccupazióne per Ismet Pascià. La Delegazione sarebbe stata infatti avvisata, dopo il suo arrivo, che un complotto armeno sarebbe stato ordito contro la vita di Ismet Pascià. Malgrado che il capo della Delegazione turca sia fatto segno ad una protezione speciale, l'attentato dì ieri a Losanna ha ravvivato alcune paure sulla sicurezza della Delegazione turca. Il capo dell'ufficio propaganda dei Soviet! Ahrens, ha fatto stanotte, nonostante le sue gravi condizioni, dichiarazioni che non sono affatto rassicuranti. Egli ha detto che il fatto che la situazione della Delegazione, nei riguardi della Conferenza, non è stata chiarita, ha contribuito moltissimo all'effettuazione dell'attentato. Ha ancora aggiunto che, sebbene le autorità svizzere di polizia fossero state avvertite ripetutamente del pericolo che correvano i delegati russi, esse non hanno giudicato opportuno prendere le misure del coso. « D'altra parte — ha soggiunto. — posso accusare anche il Segretariato della Conferenza che ha fatto di tutto per rendere critica la nostra posizione di fronte alla Conferenza. Le responsabilità per rallentato ricadono in gran parte sul Segretariato della Conferenza. Ora sta al Governo di Mosca di prendere lo decisioni che questo attentato comportano ».

Persone citate: Ahrens