Lumache

Lumache Lumache •3 Nostra corrispondenza particolare PARIGI maidi rittii i di di dll PARIGI, maggio. Su lino dei tavolini di Aureli a, di Fau- imberge., in arie Aurei, uu foglio bianco .tezao ricoperto di firmo richiamava, gio- 3dì fccorso, Fa' Unzione dei visitatori; -mando non la richiamava, d'altronde, la »e della padrona di caea, insinuante e «entoria, levavasi, dall'uno o dall'altro ipo del salotto, squillando: — Fimiii..o, signori, lìrmato! ■ .Le donno firmavano quasi tutto. Negli Maini, nonostante il timore di attirarsi i ilmini della bionda Musa, la perplessità ?» evidente. A paralizzare il loro buon >We interveniva, oltro ogni considerazioni occasionale, quella sorta di subdola ve|oondia che suole insinuarsi nello zelo doi |iladìni del sesso debole in un'epoca, in |d, perdute l'abitudine di battersi per lo S>nne, i difensori dello medesime hanno alito col prender quella di vedersi spesso «volentieri confusi con individui di risma |>n di molto superiori ai classici meisicurs Slj1hr71.se. Null'altro fuorché questa vereIndia fu ciò che mesi or sono, durante la Sjcussione in Senato sul voto alle donne, iusse il signor Viviani a rinunziare, col tilo pretesto di un abbassamento di voce, un discorso in favore della riferma anitnziato da duo settimane. Quella dell'amissione delle donne all'Istituto è, del re, questione passata, nello Bpazio di poi giorni, attraverso tanto metamorfosi, |.e la perplessi!" a suoViguardo non pojbbb'essere, almeno da parte del sesso fork, più legittima. So un dì in politica avreSp da fare i conti con lo nostre graziose jSmpagne, la maggior difficoltà da superasi per toner loro testa consisterà, come Sgi in amore, in famiglia e... all'Accademia, nel far fronte ai fulminei e impreveffbili spostamenti delle loro posizioni di attaglia. Prima ancora che il pubblico sesse avuto tempo di orientarsi circa la ^nven ienza o meno di ammettere le" donne i|l consesso di palazzo Mazzarino, le 3iret|?ci della campagna erano trasvolate dalI richiesta di un'aggiunta di quaranta asmbri del bel sesso ai quaranta di quelli brutto attualmente accolti sotto la CuIjjla alla proposta della fondazione di una i3;eademia per signore solo e quindi a Snella della fondaziono di un'Accademia Ir soli lettorati ad uso di entrambi i sessi. «]La sottoscrizione posata sul tavolino di ihrel riguardava il terzo dei tre progetti, im è da credere, tuttavia, che l'adozione I quest'ultimo significasse, nelle intenzioni ■alla bionda amazzone delle lettere, l'abIndono definitivo doi due primi. I partilini dell'ammissione delle donne all'Istidi Francia avrebbero, fra l'altro, un ri|eoedente da far valere. Rovistando bene •;i>lla polvere accumulata dal tempo, sulì'nmortaUtà della Compagnia, si c scosjsrto che due donne vi appartennero sin \^1 secolo XVTI: la marescialla di Retz e ?& signora di Vignerolles. Era quello, già, 'fjisecolo in cui la donna regnava, in Frane un paese dov'erano possibili non diuna signorina de la Vallière ma una nora di Montespan e una signora di lintonon poteva indubitatamente conceli™ il privilegio di possedere delle acca" imichesae senza rischiare nulla di peggio. M tempi non sembrano oggi, per verità, 1» che meno propizi ai trionfi delle fi?M* d'Eva. L'avvento-" del moderno femmil59ffno, nonostante il diverso «carattere livelli», è probabilmente fenomeno non molto •simile da quella sovranità della donna J?Ie contrassegnò la progressiva decadenza J§ Europa degli antichi regimi e il oorvf!& T>ersi della società fondata sul diritto ;X|7Ì»o, crescendo di inconsapevole audacia Sj.o a trascinare uu'intera generazione di jrruoche incipriate e infiorate a perire S|Ua romantica aurora della sanguinosa szzaluna del dottor Guillotin ; e i clamori sollevati dalle nostre donne per rivendd"ìfire diritti politici, accademici el coe.tera trebberò ritenersi espressione legittima ■1 corrompimento di un altro mondo, predio di altri sociali cataclismi. Ma, chec;è possa dirne o pensarne la storia, l'amBsione all'Accademia di Francia non dine!» dal beneplacito della pubblica opimio, i soli qualificati a deciderne essenti, corno per l'ammissione, degli uomini, J»mbri già ammessi Ora costoro, cho più non peccano per diito di eccletismo, usando per tradizione mai antica concedere l'onore di assiders1 loro fiauoo a personaggi illustri per le alita più disparate, dal grande capitano '4 grande pastore d'anime e dal veterano illa. politica al freddurista insigne, hau senza dar peso al precedente, fatto allAarimonio femminili orecchio da mercanfi, e potremmo dir quasi da accademicousiderato come una delle caratteristich■ cai più volentieri gli accadèmici conven •no sia precisamente la sordità. Giovannchepin tenne, solo, altro modo, essendo Và •viceversa assunto il patrocinio, che ab aan ragione di ritenere gratuito, dellndidatura di Colette. Ma questo etorn. -zzente di biscuit nonché rivoluzionari1, salotto ha ormai, in fatto di donne, l-da di paglia, o non so quanto possa giore a costoro il patrocinio, sia pur gratudi chi, introdotta all'Accademia l'anSra collaboratrice di Willy,- potrebbe do ani trarne argomento ]>er imporro all>inpagnia una candidatura Cora Laparoe.' Pel momento, almeno, p'armi non ab\'.!x giovato loro il gran nulla. Aurelia di Faucajnberge, che aveva ape; la campagna semplicemente chiedendjSì'.r so uno dei seggi attualmente vacanfet.to la Cupola, sperò girare l'ostacolo co|||-oporre, come ho detto, la creazione djUiuranta posti supplementari ivi usum jeWkinariint, sperando col garontire al sesPtrte l'uso esclusivo dei quaranta attuaSfleut*:. disponibili, di cattivarsene l'appogio. Ma. lo stratagemma, dopo aver lasciimpussibili i numi dell'Istituto, raccolsr colmo di jattura, i sarcasmi di qualcdelle presunte beneficiarie della rifoa, e in primo lungo quelli di Gyp, lalc non esitò a prediro cho « il giorncui una beli.) accademichcssa venisscavali,nulo un leggiadro pajo di gaml'altezza del proprio mento, ad offrirU esterrefatti busti degli antenati >ettai-olo delle proprio mutandine di p> la tradizione di correttezza e. di elegai dell'Accademia avrehbo cessato di eere, e le sue tornate assumerebbero ltto di sciatteria assunto, da che vi so tollerate le donne, dalla platea del teo dell'Opera ». Obbiezione grava non sreti, per quel che dice, ma ancor più pnel clic lascia intendere: l'aspirazione ddonne all'Accademia non limitarsi, ciii>„„ ,.: „,., vr,;,nlViii-trillcr.li.iw', ma spingersi sino ali entraetà [ copista all'impiego non clandesti e e i a o o a a o i l i o g, rà o e, e rò o zntaoadei rispettivi mezzi di seduzione, dalle mutandine di pizzo alle gami» die vi si colano, o cho vi si mettono in mostre:. Qui sta, a mio avviso, il punto debole della campagna. Per metter fino ai clamori dello assalitrici, i difensori degli statuti di palazzo Mazzarino non potrebbero, infatti, servirsi di argomento più efficace di quello consistente noi rammentar loro come gli onori delia Cupola sieno, al contrario, privilegio delta vecchiaia assai più che non dell'ingegno e della fama, e corno l'Immortalità sia stretta paronto della Morto. Far parte dell'Accadeiiiia di Francia significa non soltanto vestire la divisa dallo palmo verdi e appendersi al fianco lo spadino, ma anche avere i capelli bianchi e mancare di qualche dente. Spalancato pure allo donne lo porte dell'Istituto: quando avrete imposto loro di aspettare, per procipitarvisi, di avere, come i colleghi dell'altro sesso, varcata la cinquantina e accettata onestamente la canizie, vedrete le candidature già difese con tanta foga ritirate quasi per incanto e, da quel punto, il dichiarare una donna degna dell'Accademia considerato la peggioro delle mancanze alla galanteria, anzi all'educazione. Poiché il proprio delle donno o il motivo cho rende gli uomini tanto e così giustamente diffidenti della loro gloria è che questa pretenda essere d'ordinario un ornamento della giovinezza e della beltà. Non ai soli occhi degli uomini il genio delle donne è oscurato dalle prime rughe, ma a quelli dello donno medesimo, lo quali bramano la celebrità come bramerebbero una collana di perle o una' pelliccia di ermellino, ossia come alcunché di acconcio a metter meglio in rilievo il loro merito nei tornei dell'Amore. Che si farebbero delle palme verdi quando» queste non dovessero servir loro se non a contrassegnarle escluse dalle naturali — oh quanto naturali ! — gare del sesso, a bollarle pensionate del bacio?... Per certo, niun dubbio di tal natura attraversò mai il corvello della bionda madama di Paladincs, come quella mala lingua di Maurizio Boissard soprannomina Aurei in una sua recente cronaca alla Saint-Simon. Ma, tant'è., alle prime ripul so degli Immortali la polemica mutò indi rizzc e termini, e alla questiono della srra lata al palazzo Mazzarino subentrò quella della creazione di un'Accademia per signoro sole. La seconda idea doveva, naturalmente, raccogliere ancor meno suffragi della prima. Che se ne farebbero, infatti, lo donne, di un'Accademia da cui gli uomini fossero esclusi? Le attrattivo della prioria, così pronte a svanire non appena questa si offra scompagnata dalle prerogative del sesso, con più prontezza svanirebbero quando questa si presentasse scompagnata da quel la fondamentale prerogativa del sesso che consiste nell'accompagnarsi al sesso opposto. E' quand'anche la nuova Società potesse onorarsi dei quaranta membri in gon nella reclamati, o promessi, dai promotori della campagna — ciò che non sarebbe facile, giacché quando avrete messo nel numero, con Aurelia di Faucamberge, la contesa di Noailles, Colette, Rachilde, Gerard d'Houville, Lucia Delarue-Mardrus, Séverine, la duchessa di Rohan, la duchessa di Clermont-Tonnerre, Myriam Harry, Arvè do Barine, madama du Gast e, a titolo postumo, Maria Lenóni, sarete non poco imbarazzati a reclutarne una seconda dozzina — la sua fortuna non supererebbe di molto quella degli scompartimenti per signore sole, che, se mal non ricordo, non furono tra le invenzioni più felici del nostro beH'Ottooentp — chiamiamolo bello senza star lì a sofisticare, adesso che abbiamo visto davvicino il ceffo del Novecento! Senza dire che, per quanto universalmente ammesso cho le accademie non servano a niente — e in questo le accademie maschili non temono concorrenza — oonvien pure a un'accademia, nuova avere almeno un pretesto plausibile da accampare per farsi perdonare i natali da coloro ohe si sanno condannati d'avanzo a restarne esclusi. E quale potrobb'essere il pretesto plausibile alla fondazione di una nuova Accademia nazionale quando non rimane più da invocare neppur quello classico addotto, secoli or sono, dallo Chapelaiu e dagli altri molti fondatori e patroni di cotali sodalizi: la compilazione di un vocabolario?... E' a questo punto che, ventilata da .1 H. Rosny seniore e brandita tosto da Aurei come una fiaccola incendiaria, sorse l'idea doll'Accadcmia per ambo i sessi per soli letterati... — Firmate, aignori, firmate! Le donne firmano tutte. Firmeranno, uno per volta, anche gli uomini. E vedre te che l'accademia si farà. Non servirà a compilare un vocabolario, ma servirà a leggervi in tornato solenni i componimenti degli accademici maschi e femmine, e a decretarvi mutui, so non muti, allori. Poveri letterati ! Non chiedete loro nulla di più. Fanno dell'accademia: è tutto quello che sanno o che possono fare. Un giorno o l'altro, il loro esempio sarà seguito anche in Italia. Siamo maturi anche noi per fa sti nonsimili. La vita e la realtà vadano pure per la loro strada. Crollino imperi si instaurino tirannidi, si preparino cata strofi politiche e sociali, cada il meglio del le conquiste e degli ideali dell'Ottocento sotto la locomobile precipitosa dei nuovi seminatori dei denti del dragone: che impor ta? Gli intellettuali contemporanei, assenti da quelli che dovrebbero essere i loro posti di battaglia, chiusi nel loro guscio corno la classica chiocciola, pargoleggiano, felici, si baloccano con rime e con parole, inghioltono foco e vomitano stoppa quali giocolieri da piazza, dissertano, con voce da castrati tenori del secolo delle parrucche, di Cristo e del Diavolo, del Subcosciente e dell'Ipersensibile. Ben venga, dunque, un'Accademia tutta per loro e per tutti i sessi, pel terzo specialmente ! Ci- sarg dato almeuo ridere, in quest'epoca da sbadigli, allo spettacolo di qualche illustre barba affacciata per distrazione a un paio di mutandine di pizzo. Il Sinai dell'intelletto ripiglierà meritatamente figura di fiorite e verzicante Arcadia, o sullo scudo di cotesto nuova generazione di ingegni potremo dipingere, senza tema di mancarle di rispetto, una bellissima lumaca... CONCETTO PETTINATO cuBnocoabcisaqmtiroincospqpuInstlabacetlcrl'uccedsummarqscanraYcgagm"tQpsctrusvGc2gnrrstssqcdLnds

Luoghi citati: Clermont-tonnerre, Europa, Francia, Italia, Parigi