Il quartetto femminile che truffò centomila lire

Il quartetto femminile che truffò centomila lire RECATI K> I*E>3«5:e> Il quartetto femminile che truffò centomila lire (Tribunale ; Penale di Torino) Sono comparse ieri davanti ai giudici della lyl Sezione le quattro scaltre ed audaci donne the mesi addietro hanno ordito l'Ingegnosa trulla ai danni del notaio Eusebietii o del fcoeservatoro dello ipoteche corani. Giuseppe Ferreri. Il fatto clamoroso, di cui si o occupata largamente la cronaca, è nolo : Balocco Beatrice, che paro l'anima, l'alta mente direttrice del quartetto, insieme alle sovello Pel'ottl Amalia e Clementina, presentava .al coroni. Giuseppa Ferreri cerla Morelli Emma vedova Chiesa bini per la signorina Orsolano ■Maddalena Annoila, ricca di censo, proprietaria di stabili o desiosa di convolare a rio?.ze. Ea sedicente signorina aveva bisogno oltreché di un'anima gemella, di 50 mila lire e le ebbe facilmente daL Conservatore delle Ipoteche suddetto dietro garanzia ipotecarla sui isuoi stabili. IL mutuo fu rogato dal notaio •dott. Giuseppe Augusto Eusefiietti in data 7 tottobre 1922 e fu accesa ipoteca su uno stabile di via Roma di cui la Morelli era "proprietaria... colla' fantasia. L'affare era anelalo bene e -le quattro dorine vollero il bis. Pochi •giorni dopo si presentarono nuovamente a! commendator Ferreri dichiarandosi dispos-te ad accendere un'altra ipoteca. Costavano tanto poco! Il Conservatore delle Ipoteche non iaveva la somma, ima interessò un suo fratello, il prof. Gherardo Ferreri dell'Università Vii Roma, a concludere l'affare che sembrava lucroso. Sempre a mezzo del notaio Euscbietti, colla solita prestazione di garanzia ipotecaria di cui sopra, anhe il. secondo mutuo fu concluso. E cosi lo quattro donne, con un colpo di scaltrezza, anzi con parecchi colpi, si trovarono ad avere intascato (detratte le spese) circa .90 mila lire turlupinando e raggirando con tutte lo formo di leggo e di regio notariato un notalo e lo stesso conservatoro delle inoteche con un sistema di ipoteche che andavano .a gravare stabili altrui. Oltre a questa truffa, che è la più singolare, le quattro donne devono rispondere di una collana idi altre truffe e di falsi. La Balocco e la Perott.i Amelia insieme a certi Bordoni Primo e moglie Ristolfi Albertina abitanti in via Frejus ?6, ?ono .imputati di avere sorpresa la buona fede dei coniugi Bazzore avendo affidato loro, perchè ne curassero l'csaziqne a mezzo di un loro figlio residente in America, una certa cartella « Ncvada Dsmej Combination Lcasc. Company » intestata alla aignora Florence e Boiosord, del valore nominole-"di dollari 40 mila. La cartella fu accompagnata da una falsa scrittura di cessione da parte della litolare e da altra falsa autorizzazione alla cessione da parte della società. Le due donne avevano promesso sull'esigendo valore un grosso compenso ai predetti coniugi. La Balocco e la complice-chiesero, nell'attesa dell'agognata esazione, un anticipo di -20 mila lire e lo ebbero. Ma quanche tempo dopo i coniugi Bazzore venivano informati che la cartella era priva di qualsiasi rvoloro per estinzione della società, emittenterda molti anni. Oltre del reato di truffa, sono quindi imputale lo duo scaltre donne di una- falsa scrittura di vendita della cartella « di false scritture private colle quali la Società. ;.rnericana,autorizzava la cessione dei ¥s mila dollari e liquidava gli Interessi, falsi docir-ienti chafurono rimessi ai coniugi suddetti per indurli al versamento delle 20 mila lire. La"-Balocco e l'Amelia Perotti Sono imputate ancora di truffe in danno delle Ferrovie dello. Stato. Le -due donne, indubbiamente fervide di iniziative fantastiche, spedivano da Torino irnvarte altro citta delle cassette gravate da assegni per varie migliaia di lire, col contenuto.dichiarato di macchine da scrivere, ma che invece contenevano pietre e mattoni, simulando cosi che la sostituzione fosso avvenuta-durante il trasporto. Scopo; i] conseguente' congruo indennizzo. Colle quattro donne;- PerotU Amelia, Balocco Beatrice,^Merolli Emma, Perotti Clementina, sono camparsi due imputati secondari: Bordoni Primo e Bistolfl Albertina. Il settimo imputato, l'aw. Mario Ferrerò, di cui la sentenza di rinvio a giudizio emessa dal giudice istruttore ordinava la cattura, e che si era mantenuto sinora latitante, si fi costituito aTinizio dell'udienza pomeridiana. L'Amelia. Perotti- aveva avvicinato, già Prima delle^traWativs col notalo Eusebletti. l'avvocato Ferrerò, presentatole dalla Balocco, per l'affare del mutuo, e i'avv. Ferrerò si era latto 'rilasciare il certlflcaito di catasto necessario per l'operazione. Il Ferrerò Però afferma che le due donne ricorsero a lui come professionista, ma che non si occuipo della pratica, nè influì in alcun modo perche essa fosse condotta a termine dal notaio. Nell'aula, all'udienza, molta folla di avvocati e molto pubblico di curiosi. La Difesa 6 così costituita: Perotti Amelia, avvocati Poddigue e Barberis ; Merolli, avv. E. Mòllard ; Balocco,'-'avvocati Libols e Colla; Perotti Clementina,' on. Vlllabruna e aw. Rossi; avvocato 'Mario Ferrerò, avvocati Nasi e C F. Roggieri; Bordoni o Bistolfl, avv. Camoletto. Le Parti civili sono cosi rappresentate: Ferreri, aw. Farinelli; notaio Eusebietti, avvocato Cavaglià; signora Orsolano. un. Appiani ; coniugi Bazzore, avvocati Calvi e Gamacchi; Presidente, cav. Maiola; P. M.. Toescaj cancelliere. Leprotti. . Aperta l'udienza, l'aw. E, Mollard dichiara di opporsi alla costituzione di Parte civile dei notaio Eusebietti, per la sua qualità di imputato prosciolto, e porche, come civilmente responsabile, ha pagato al comm. Ferreri le centomila lire, oggetto della truffa. L'aw. Cavaglia, per il notaio Eusebietti, osserva che essendosi incluso nel cai» dt imputazione il falso in atto pubblico, dal quale risulta che sarebbe stata sorpresa la buona fede del notaio, questi ha diritto alla costituzione di P. C. L'aw. Farinelli annuncia a sua volta di costituirsi P. C nell'interesse del fratelli comm. Giuseppe e prof. Gherardo Ferreri. Replica l'aw, Poddigue. sostenendo le ragioni già sviluppate dall'aVv. Mollard contro le varie costituzioni di P. C..I1 P. M. è d'opinione contraria e credo ammissibili le due costituzioni. Una nuova replica dell'avvocato Cavaglià. e nuova conlroreplica dell'aw. Barberis. Della Difesa, solo 1 aw- Nasi che assiste l'aw. Ferrerò, dichiara di disinteressarsi dell'incidente. 11 Tribunale si ritira, e rientra Poco prima di mezzogiorno, risolvendo l'incidente, che ha occupalo pressoché tolta l'udienza antimeridiana II Tribunale decide in senso favorevole alle vane costituzioni. , . Ha cosi inizio l'interrogatorio della Perotti Amelia: la donna all'invito del presidente scoppia in pianto e soggiunge: « Qhello che ho detto, ho detto:, non posso aggiungere altro ». CI vuole qualche poco perche inìzi a narrare. Finalmente dice che la Balocco e p'C-entò una signora che disse di essere la O'-solano e che voleva contrarre un mutuo ma che desiderava di essere sostituita nella operazione. La Balocco aggiunse: « In tutto quésto non far vedere clic c'entro io ». L'imputata diede incarico all'avv. Ferrerò di cercare il capiialisia, dietro suggerimento sem- pre della Balocco che la vigilava e lo ordinava come doveva contenersi. Queste affermazioni scontentano la Balocco che s'abbandona a denegazioni ed a proteste con le altre imputate. « Mia> sorella Clementina — continua la Perotti — parlò dell'operazione da farsi ad una sua conoscente, la Merollt, la quale si dimostrò disposta a rappresentare l'Orsolano. Io conoscevo il not. Eusebietii, .cheyaveva eseguito il protesto di una cambiale da me rilasciata a corta Merendino, e parlai a lui vlel mutuo, cho venne combinato, col cbmm,«Ferreri ». La Perotti narra come venne eseguita .l'operazione. « Preso il denaro consegnai seimila lire al notaio: 3600 per .lo spese-dell'atto. 1O00 conio mediazione por la conclusione del contratto e 1000 infine In pagamento dell'effetto cambiario Merendino che egli teneva per l'incasso. Alla Merolli verniero pagate nono .lire. Alla Balocco che ritiri, va il danaro per consegnarlo all'Orso) ano non andarono che poco più di 30 mila lire. Onesti conti vennero fatti nel caffè •Alfieri.'* Concluso il secondo mutuo dì KO.000 lire col comm. Ferreri, ci riunimmo invece dopo .over .incassato l'assegno al Banco di Roma:, alla confetteria. Marchisio. Anche qui la-Balocco si prese la restante somma ». A domanda, l'imputata giura che il secondo mutuo era ignorato da'l'avv. Ferrerò, ■c- L'interrogatorio dell'imputata è arrestalo qui e rinviato a domani per quanto riguarda le altre truffe. Si passa a sentire la Balocco Beatrice, che a sua volta narra 1 fatti in senso sfavorevole alla Perotti. Dice che la Pcrotli. colla quale h unita da vincoli di paratela, .le parlò della Orsolano, dimostrandosi rlisposla ad aiutarla nella stipulazione del mutuo.cho desiderava di contrarre. Anzi la Perotti.'in' casa sua. le lesse una reitera nella quale la Orsolano diceva che avrebbe pagato riupmtla' lire-a'chi l'avvcsse rapnresentata .nell'operazione; Lo Porntli aggiunse : « potresti in stessa ràppresentars la Orsolano». imo:'poi cambiò parere o la consigliò disfarlo. Pres.t — Nella' «Partizione della somma al Caffé Alfieri, quanto avete avuto? . — Io ho avuto soltanto 8000 lire. " La Perotti ad. un certo moménto' fa' per scagliarsi contro l'imputata, ma poi si trattene. La Balocco che si'destreggiai abilmente -nella sua difesa conferma: « Ho avuto in totale S000 lire che diedi alla Bistolfl in due riprese ». Mrrnlll .Emma fu eonsitrlinta dalla Amelia Perotti a reeprsi dalla, sorella di questa. Clementina. La Porot.fi le lp?se la nota leltT.i della mretesa Qrsnlnno. « Mi venne dato un n.ppuntamento con il nofaio'-Euspbìelti. dal citalo mi recai in compagnia delle Perolli e d'-Ha Balocco. Io scrivevo le lettere alla Orsolano dietro suggerimento. dPlla Perotti che noi lo prendeva per imbucarle. Al enfia Alfieri;-concluso-l'affare.- io ho avuto 1000 lire : ir. miest'occasione ho vistò che la Peròiti ha consegnato alla Balocco un pacchetto dicendole: «Pensa a quel versamento « P. M. : — Che impressione le ha fatto il notalo Eusebietti ? — Che fosse in buonissima fede e cosi purè I'avv Ferrerò. L'imputata aggiunge che in tutti e due 1 •nufui nrendeva i denari dal notaio e li passava alla Perotti. La. sorella della Perotti Amelia:, Clementina, ha una rjorte secondaria: non fece che indirizzare la Merolli, che conosceva per uno ottima signora, dalla sorella che stava cercando una persona che potesse rappresentare una signora per l'accensione d'un mutuo. « lo non m'interessai di nulla, dice l'imputata, non conobbi mai il nome della Orsolano nè mai seppi che avessero concluso due mutui ». L'aw. Mario Ferrerò, che si è costituito, come è noto, all'udienza pomeridiana, narra di'aver avuto rapporti professionali colla Balocco, tempo addietro. Questa ritornò nel luglio scorso da lui mentre si trovava durante le ferie, all'albergo Andrea Doria, e gli parlò del mutuo. « La Balocco mi presentò la Perotti Amelia e siccome io pretendevo di vedere i documenti necessari per la conclusione del mutuo, per la identità, della Orsolano, la Balocco mi disse : « La Orsolano è direttrice didattica e presenterà la tessera ». Io mi tranquillizzai e andai al catasto per ottenere l'estratto. Feci tentativi con alcuni conoscenti per trovare il capitalista: lo trovai, ma quando seppi che il notalo Eusebietti si occupava dell'affare ed aveva trovato chi era disposto a mutuare la ' somma richiesta, lasciai stare ogni cosa e non me ne occupai più ». Si delibera di sentire le parti lese sulla prima truffa. Il prof. Gherardo Ferreri narra come venne avvisato dal fratello comm. Giuseppe, conservatore delle ipoteche a Torino, dell'affare che si poteva combinare e venne a Torino. Il fratello aggiunge come seppe dal notaio Eusebietti che c'era da mutuare 100 mila lire. Le due parti lese riferiscono circostanze che sono già siate largamente riferite dalla cronaca^ Ed il notaio Eusebietti, che si sento per ultimo, narra una nuova volta le complicate vicende delle truffe, lumeggiando la sua buona fede. Conclude parlando della transazione che è intervenuta tra lui ed il comm. Ferreri, al quale ha pagato una parte delle 100 mila lire e firmò di pagare la somma residua. « Non ho mai avuto l'ombra del dubbio, egli dice, ma quando seppi per testimonianza del notaio Calza dell'audace tiro che era stato giocato dissi che avrei indennizzato .e così ho fatto ». L'udienza è tolta e rinviata a domani. Il processo occuperà alcune giornate.

Luoghi citati: America, Roma, Torino