Un preziosissimo codice quattrocentesco acquistato per 5 milioni da un idustriale milanese che ne farà dono allo Stato

Un preziosissimo codice quattrocentesco acquistato per 5 milioni da un idustriale milanese che ne farà dono allo Stato Un preziosissimo codice quattrocentesco acquistato per 5 milioni da un idustriale milanese che ne farà dono allo Stato che ne farà dono allo Stato MUano; 7, sera. Lo Stato italiano ha potuto riavere — narra nella sua edizione pomeridiana il « Corriere della Sera » — un preziosissimo codice, che sembrava perduto per sempreSi tratta della Bibbia di Borso d'Este, un magnifico codice miniato, che un gruppo di artisti aveva preparato con pazientissima e mirabile fatica per' il savio principe che nel 1452 ebbo il titolo di Duca di Modena e Reggio, codice che le vicende avevano condotto nel Tesoro imperiale austriaco. Dai Duchi di Modena a Francesco Giuseppe Esulò nel 1859, e il Governo italiano ebbe sette anni dopo il torto di riconoscerne, tei una convenzione, la proprietà ai duchi di Modena. Dai duchi di Modena il codice passò all'arciduca Francesco Ferdinando d'Austria, cho lo tenne fino al giorno in cui, dovendo pagare alcuni debiti, lo cedette all'imperatore Francesco Giuseppe. Dalle mani ferme e tenaci del vecchio imperatore la Bibbia passò in «niello meno sicure di Carlo I, il quale due anni or sono lo vendette, costretto da necessità della vita, a un noto antiquario parigino. Il Governo italiano, informato della cessione, tentò replicatameute di riavere Quello che per voce unanime era ' proclamato uno dei più. rari tesori artistici, chiedendolo in conto riparazioni, offrendo in cambio parziale qualche altra opera d'arte e minacciando un sequestro. Per", evitare questo pericolo, il possessore della Bibbia la fece nascondere in luogo sicuro e segretissimo. Verso la fine di aprile, il libraio ed antiquario fiorentino comm. De Marinis seppe da un personaggio del mondo artistico parigino che la Bibbia estense stava per emigrare in America, che le trattative di acquisto da parte di un banchiere di fama mondiale erano awiatissime. Impressionato, corse a Parigi, e ottenne- dal posscssoro del codice che trattenesse la Bibbia fino al 30 aprile, mentre avrebbe cercato un compratore in Italia. Poi si recò a Roma, e chiese l'intervento del Governo; parlò con l'on,. Mussolini, con l'on. Gentile e con altre personalità e trovò le più gravi, difficoltà per riunire la somma aiichiesta dall'antiquario parigino: quattro milioni di franchi. Si pensò ad un eventuale compratore privato, e fu stesa la lista delle persone facoltose e danarose che avrebbero potuto salvare all'Italia il magnifico codice. Fra tutti venne scelto il nome di un industriale milanese, il comm. Giovanni Treccani, eapo di una vasta organizzazione di filatura e tessitura di cotone. 11 comm. Treccani fu chiamato d'urgenza a Roma e l'on. Mussolini gli parlò. Il comm. Treccani stava raccogliendo tre milioni per una sud opera- a favore delle scienze, ma non si aspettava assolutamente un impegno di quel genere. I.o impressionò fortemente l'entità della cifra, quattro milioni di franchi, cioè oltre cinque milioni e mezzo di lire, da trovarsi in pochissimi giorni. Restò titubante, ma non si rifiutò ; e dopo un colloquio con l'on. Gentile, col senatore Benedetto Croce e con altre personalità, si decise, e. fece partire immediatamente il comm. Da Marinis, per Parigi, affinchè ottenesse dall'antiquario che l'impegno fosse prolungato almeno di un giorno. Si assicurò metà della somma occorrente, poi prosegui a sua volta per Parigi. Telegrafò intanto al De Marinis che offrisse fino a tre milioni, poi lo raggiunse. Negozio avventuroso La storia' dell'acquisto non comune ha qualche particolare pittoresco. L'antiquario parigino andò all'albergo, ove era discefo il Treccani per conoscerlo, poi rinviò l'impegno fino al l.o maggio e gli diede appuntamento ppr le 10,30. Pi trovarono nel suo studio il Treccani col banchiere Massari, che garantiva la capacità immediata di pagamento, il comm. De Marinis e la personalità artistica francese, che aveva dato l'allai-me in Italia. Gli italiani seguirono la tattica ■ di esaltare il valore del codice, anziché deprezzarla, esprimenclo il loro dolore per non poter giungere lino alla cifra richiesta. L'antiquario mostrò il codice olio mandò tutti in visibilio; al comm. Treccani, specialmente, quel codice diede la febbre alle mani. Si venne alla discussione e fra l'industriale milanese ed il finissimo negoziatore parigino, si stabili una corrente d'intesa, poi di simpatia, cho agevolò il lieto fine. Già l'ex imperai rico d'Austria, in una lettera all'antiquario parigino, lo aveva pregato di cercare.di vendere il codice in Italia, anche, perchè ciò avrebb" facilitato la sistemazione dei suoi beni nel nostro paese. Il venditore scese fino a tre milioni e 600.000 lire, ma Treccani espresse il suo profondo dolore che la cifra superasse le sue possibilità. Parlò dell'intenzione che aveva di offrire il codice alla nazione, ed invitò l'altro a contribuirà, con una riduzione, a cementare quell'alleanza artistica che dovrebbe essere intima fra. italiani c francesi. Ouellosi commosse, accennò a scendere. Treccani offri tre milioni e ano mila franchi ed il venditore si rimise ni parere del personaggio artistico francese, il quale osservò che se il codice fos~o pa-sa*o in Italia sarebbe sempre rimasto in Europa, ed anche i francesi lo avrebbero potuto consultare ; se, invece, fosse emigrato in America, sarebbe sparito per sempre. Il venditore l'accettò : l'affare fu concluso. Il codice venne suggellato e si convenne che il pagamento sarebbe avvenuto due giorni dopo, il giovodi. 3 maggio. Il giovedì i banchieri 'Masseri ed Assayes. amici da compratore, avevano rir-cnlto tutta la valuta necessaria, e ]iagaronr> uno chèque di tre milioni e tre. cn:. mila franchi che il cornili. 7 K",«iil firmò con la sua flr"" \ì enrnbio di ouel giorno erano circa 4.5.W000 lire: con altre sr-es? che dovranno essere ar-ìunte. il co?to del codice giungerà ai cinque milioni. I.a Bibbia venne consegnata al compratore, che la porto subito in una Ranca Parigina. Per essere custodita, e riparti subito Per l'Italia ppr avvertire il Governo della felice conclusione dell'affare. Il personaggio che aveva iniziato le trattative per l'acquisto del raro i-'ulice per conto di un bananiera americani tecc sapere ;il Treccani che sarebbe .'tato rti. sposto .i ricomprare il codice per un milione .-li più. mn l'offeii.-i incontrò un cortese riAuto, poiché il comm. Treccani come si e ■detto, intende offrire il magnifico volume allei 1 Stalodttobppvrdl'