Il profumiere - giornalista

Il profumiere - giornalista Il profumiere - giornalista Episodi e aneddoti :: di vita politica PARIGI, aprilo ta politica attraversa un periodo di giornate morto. In compenso, c'è il pettegolezzo che aiuta giornalisti e deputati a sbarcare il lunario della noia. Le ciarle sull'incidente diel Piaa.ro, per esempio, non sono ancora natte. Chi era l'autore dei ramosi articoli Urinati tre stelle? Qualcuno aveva dapprima indicato il signor Mermeix, amico di Poincaré. Adesso si parla con maggiore insistensa dello stesso direttore del giornale, Coty, il noto fabbricante di profumerie. I maligni insinuano che il presidente del Consiglio si vorrebbe servire del Figaro per condurre una nuova campagna del genere di quella che abbattè Caillaux ai tempi in cui il mandante era presidente della Repubblica e il mandatario si chiamava Gastone Calmette. Altri, resi perplessi dalla enormità evidente della supposizione, accolgono una versione meno arrischiata, gettando tutta la colpa dei fatti sull'ambizioso profumiere. Costui avrebbe creato di sana pianta l'incidente al solo scopo di vendicarsi di Millerand, che, tempo fa, gli avrebbe messo i bastoni nelle ruote occupandosi un po' troppo della Corsica. Della Corsica il Coty aspirerebbe a fare il proprio futuro feudo parlamentare, portandovisi deputato alle prossime elezioni. Scnonchè il presidente della Repubblica, quando l'anno scorso, di ritorno dall'Algeria, visitò l'isola, concepì il disegno di adoperarsi con tutti i mezzi in suo potere per renderlo la prosperità, e stabili di cominciare col sottrarla il più possibile all'influsso funesto dei politicanti. Vi fece destinare funzionari provenienti dal continente, e quindi estranei alle fazioni locali, vi operò qualche opportuna rimozione di prefetti, e da ultimo, promosse la creazione dt un gruppo di direttori di strade ferrate, di linee di navigazione, di società automobilistiche e di banchieri destinato a sviluppare in Corsica il turismo, che è, corno è noto, la principale industria del paese. Il Coty avrebbe voluto essere ammesso a far parte tìel gruppo, calcolando di' poter cosi cattivarsi più facilmente la simpatia dei conterranei'. Ma MiUerand, conoscendo l'uomo, si oppose. Inde trac. ' 'Aggiungete che' à' tali torti il presidente della Repubblica accoppia quello di annoverare tra i propri amici personali l'onorevole Persil, nella cui circoscrizione elettorale si trova certa proprietà di Chambord che il Coty si1 era fitto in capo di comprare per trasportarvi le proprie officine, attualmente situate a Puteaux, la graziosa cittadina sulla sinistra della Senna dove mori Bellini. Non contento di esser giù « signore di Montbazon» o di possedere a Longchamp uno stupendo alloggio, quasi un maniero, di cui gli è stato ora rinnovato il contratto d'affitto per un buon numero di anni, l'ambizioso profumiere voleva a tutti i costi diventare anche « conte di Chambord ». Il Persil, ignoro per qual movente arcano, gli mandò a monte l'affare: e poiché Millerand, sollecitato dal direttore del Figaro di ridurlo alla ragione, rifiutò di esercitare la minima pressione eoi proprio ex-capo di' gabinetto, il Coty giurò vendetta non solo al secondo ma anche al primo. Questa sarebbe stata la genesi della campagna del Figaro contro il supremo magistrato della Repubblica. La 'quale campagna ha! avuto ora uno strascico inatteso nella rinuncia di Roberto de Fiere &Ua direzione politica del giornale, divenuta tMoppo compromettente, per conservarne solo llj. direzione letteraria. Direttore politico sarà probabilmente d'ora innanzi il Coty stesso, contro il quale già Tardieu ed altri partigiani dell'amicizia inglese si abbandonano ad attacchi violenti. Avremo'quindi, da oggi, a Parigi un giornale che potrà dirsi doppianiente... cotydiano. E la càusa' della pace lavrà subito una nuova/ perdita! Non co n'era bisogno, come può- aver provato il risveglio di nervosa suscettibilità ohe ha seguito nella stampa parigina il discorso di lord Curzon. L'allusione ad ogni forma di intervento capace di mettere l'Inghilterra in postura di' arbitra1 tra Francia' e Germania offende i parigini, quasi una mancanza di riguardo. Tutto si perdonerebbe a lord Curzon, tranne l'abitudine di trattare gli Alleati come personaggi secondari. Tutto': compreso il cattivo umore datogli dalla sua flebite, in vista del quale anche quest'anno vennero impartite alle autorità di Tours istruzioni draconiane di' tolleranza illimitata". Poiché, come forse non molti sanno, il ministro degli Esteri del Regno Unito ha pro-i nunciato il suo ultimo discorso alla Camera dei Comuni' di ritorno da un soggiorno di un paio di settimane in Francia. Egli è stato curato di nuovo dal dottor Chousseaud, che lo curò già l'anno scorso ad Orléans, e che possiedo un gabinetto anche a Tours. Alloggiava', questa volta, all'Albergo dell'Universo. Ma bisogna sapere che il vecchio lord non può tollerare il rumore. Ora, per quante raccomandazioni l'albergatore avesso fatte iai propri ospiti, il silenzio pare lasciasse à desiderare nello stabilimento. L'anno scorso, ad Orléans, per l'identica ragione, il ministro lasciò l'albergo dove era disceso arrivando e si trasportò con anni e bagaglio In casa del signor Genebrier, prefetto della patria di Giovanna d'Arco. Quest'anno il prefetto di Tours fu meno ospitale, e lord Curzon dovè restare dov'era; non ultima ragione, forse, per cui il periodo di cura venne abbreviato. Ciò potrebbe dimostrare un certo raffreddamento di entusiasmo da parto delle autorità francesi, e spiegare come nonostante il soggiorno sul territorio della Repubblica il senso della gratitudine non sia stato poi tale da indurre il ministro à mutare atteggiamento nei riguardi della Germania. Ma l'albergatore di Tours smentisce la versione temeraria, adducando a prova degli sforzi! fatti per influire sulle disposizioni d'animo di lord Curzon, il fatto che, per distrarlo, il prefetto del dipartimento mise a sua disposizione una magn illca automobile mediante la quale il ministro potè recarsi a visitare i più celebri castelli della regione. I castellani lo ricevettero ovunque con tutti gli onori, ed uno di ess! si spinse sino ad organizzare per l'occasione una caccia al cinghiale. Senonchè il cinghiale in questione era una vecchia bestia mezzo addomesticata, la quale al momento di sfoggiale la propria indole, •elvatica e affrontare la muta, invece di lanciarsi attraverso la brughiera si rifugiò nel cortile del castello, poi in quello della fattoria e ftfù miseramente allogata dentro una fossa di letame. Per chi conosce lo spirito mordace di lord Curzon non sarà riiflirile immaginare le riflessioni che l'incidente deve avergli suggerite. Quasi tanti contrattempi non bastassero, si verificò anche il caso che tutti gli inglesi in escursione nei dintorni, saputo della presenza dell'ospite illustre, piombarono l'uno dopo l'altro all'albergo dell'Universo per avere l'onore di vederlo o di parlargli. E l'uno gli augurava il buon giorno, l'altro gli parlava del bello o del brutto tempo. Un gruppo di americani, dopo aver bevuto alla salute di ciascuno dei quaiantasette Stati dell'Unione, volle a tutti i costi offrirgli una bottiglia digasinemtecozigdavligcCdCcssl'sntugpsnngdsrrdsfqEDBN wlsky I Ora non che lord Curzon abbia rinunziato alle bevande spiritose, malgrado le Rimostranze del dottor Chousseaud: che aiizi una delle poche cose che lo hanno ricMiciliato col suo soggiorno in Francia pare/ sia stato il vino di Vouvray. Ria. insonuna, .farsi regalare una bottiglia di wisky da uni brigata di sudditi di un paese astemio, q/iando si occupa per giunta, una posizione coil eminente, è sempre una cosa imbarazzante. L'umore del ministro non poteva, evtdeyitemente, guadagnarci. E ce ne fa fede la seguente conversazione che, secondo recenti indiscrezioni parigine, egli avrebbe avuto con alcuni giornalisti di Tours: Preferite la politica di Poincaré o quella di Briand? — gli chiesero, con stile alquanto americano, i giornalisti. »— Io sono briandista, polncarista e conservatore ! — Approvate l'occupazione della Ruhr? Qui il ministro preferì cambiar discorso. — I vostri contadini mi sebrano gente felice, più 'elico dei pastori delle Georgiche... Il solo episodio che spianasse il viso accigliato dello statista' pare sia stata una breve convorsazione avuta un giorno col parroco di Cléry, villaggio poco discosto precisamente da quel castello di Chambord che il signor Coty aveva tanta voglia di annettersi — coincidenza storica che farebbe quasi pensare alla specialità delle grandi battaglie di avvenire sempre nelle medesime località. Il parroco l'accontaya al ministro come la Madonna di Cléry abbia la' specialità di render feconde le donne sterili, e il ministro sorrideva con aria scetica : — Davvero?.., — I miracoli della nostra Madonna, Eccellenza, sono, su questo capitolo, innumerevoli ! — Iti tal caso — ribattè lord Curzon — 11 signor Poincaré dovrebbe presentare alle Camere un progetto di legge cosi concepito: « Tutte le donne francesi da 20 a 30 anni1 sono obbligato a fare tutti gli anni un pellegrinaggio alla Madonna di Cléry »... A questa uscita inaspettata il parroco alzò le braccia : — Ahimè, Eccellenza! Non ci verrebbero, 'a dispetto di tutto le leggi! Ogni volta che una delle mie parrocchiano va sposa, io non la vedo più neppur dalla lontana. Esso hanno una tal paura del potere miracoloso della Madonna, che non appena, maritato pigliano un'altra' strada per non passar più neanche davanti alla porta della mia chiesa!... Dicono che il ministro degli Esteri del Regno Unito rida ancora. Ma l'opinione del buon parroco non riesci a fargli mutare avviso sulla questione delle garenzio di sicurezza chieste dalla Francia contro la Germania. Il signor Coty, neo-direttore politico del Figaro, potrà quindi tranquillamente continuare la sua campagna, ispirata o no, contro i mìssi dominici che si recano di là dalla Manica..., NOMENCLATOR.