Le proposte che la Germania comunicherà domani agli Alleati

Le proposte che la Germania comunicherà domani agli Alleati Le proposte che la Germania comunicherà domani agli Alleati 30 miliardi di marchi oro aumentabili a giudizio d'una Commissione interalleata - Le ferrovie in pegno ai sottoscrittori del prestito internazionale - La "pace del i?éno„ (Servizio special© della STAMPA) Berlino, 30, notte. La Nota tedesca contenente Io proposte riguardanti le riparazioni verrà consegnata alle Potenze alleate nel corso delia giornata di mercoledì. Domani avranno luogo i colloqui del Cancelliere Cimo coi presidenti degli Stati federati e coi capi partito. Del contenuto della nota verrà data conoscenza all'opinione pubblica mercoledì sera. Ieri il Cancelliere Cuno ha ricevuto separatamente l'ambasciatore d'Italia conto Bosdari, l'ambasciatore d'Inghilterra lord d'Abernon e quello degli Stati Uniti; ed ha loro fatto una particolareggiata esposizione dei punti fondamentali ai quali la noia tedesca si ispira. Probabilmente, il Cancelliere vuole in questa maniera dare modo alle Potenze, messe a parte del contenuto delle proposte, di fare pervenire eventualmente consigli e correzioni da introdurre nella redazione definitiva. Sono in grado di accennate ai punti principali della nota tedesca. Essa potrà subire qualche alterazione di particolari nella giornata di domani, dopo i colloqui coi rapixrcsentanli dei paesi federati; ma i punti essenziali, lungamente discussi coi rappresentanti dell'industria, sono ormai esplicitamente fissati. I caposaldo delle proposte La Germania offre dunque una somma di trenta miliardi di inarchi oro, da raccogliere ver mezzo d'un prestito sulle Panche internazionali. La Germania si dichiara tuttavia pronta, nei caso che la somma offerta fosse giudicata esigua dagli Alleali, a farla fissare da una Commissione di tecnici internazionali, Commissione a cui però la Germania chiede di essere ammessa con parità di diritti. La Germania, dichiara in questo caso di. obbligarsi anticipatamente e solennemente a riconoscere il giudizio di questa Commissione, e ad assumersi l'impegno per la somma che la Commissione credesse stabilire in più dei trenta miliardi. La Germania si obbliga inoltre alle forniture di carbone, per lungo periodo di tempo. L'ammontare e le modalità di tali forniture potranno essere regolali direttamente, ed in via privata, dai coiisorzi indxtstriali tedeschi, francesi e belgi. Come garanzia per il pagamento degli interessi del prestito ■internazionale, la. Germania si dichiara pronta a pignorare, in favore dei banchieri internazionali eh sottoscrivono al prestito, le Ferrovie dello Siato. L'industria tedesca interverrà come avallante di queslo patto. Il Governo germanico si obbliga poi a portare in un certo periodo di tempo il bilancio tedesco alla pari, e di sottoporre il regime finanziario tedesco ad una energica revisione; e di provvedere a che la esazione delle imposte industriali avvenga con maggiore sollecitudine. A spiegazione^di questo ultimo fatto, va tenuto presente che uno dei principali appunti che viene mosso aUa Germania da parte della Commissione delle riparazioni, e anche ultimamente dallo stesso partilo socialista tedesco, e questo -. che per il lento e complicato congegno fiscale, l'industria paga in moneta svalutala le imposte di due anni prima, lucrando sulla differenza del valore della moneta; mentre gli operai, ed in genere tulli coloro che sono retribuiti a paga fissa e soggetti a ritenute mensili, sopportano quasi tulio il carico fiscale dello Stato, che, secondo le ultime cifre, è del di per. cento. Per quanto riguarda la questione della sicurezza militare da darsi alla Francia, la Germania riprescnta il patto del dicembre scorso, della cosiddetta « pace del Beno ». Inoltre si dichiara pronta ad obbligarsi a tener fcde a quel patto, e anche per un periodo di tempo superiore a quello fissato nella prima proposta, che era della durata di una vita umana. li patto di garanzia Per specificare qualche altro particolare della nota, eccovi alcune informazioni complementari. La nota comincia con una dichiarazione in cui la Germania riafferma la sua buona disposizione a riconoscere lealmente gli obblighi derivantile dal trattato di Versailles, e il suo volere di riparare in genere i danni della guerra, e di procedere in ispecie alla ricostituzione dei territori devastati. La somma di 30 miliardi, offerta dal Governo tedesco, va intesa u nel suo valore attuale »: vale a dire, la nota farà osservare che questa somma di 3() miliardi deve essere ricoperta totalmente da un prestito internazionale; e viene cosi a corrispondere alla somma di 10 miliardi, che fu trovata sufficiente dall'Inghilterra, per mettere insieme i quali si considera necessario lo spazio di tempo di 10 anni. Du questa somma va detratto il valore delle prestazioni in natura cui la Germania è tenuta; prestazioni in natura che, secondo il punto di vista (edesco, vengono considerate per un valore approssimativo di ii miliardi di marchi oro. Questo risulta dn una clausola importante del capitolato dei pegni. Difetto sulle ferrovie tedesche faranno concosse due ipoteche, una per l'ammontare di 15 miliardi di marchi oro e la seconda per un ammontare di altri 15 miliardi di marchi oro, dei quali ultimi 10 in confanti e 5 in forniture. Per quanto riguarda il patto di garanzia, la Germania si dichiara dispòsta a prorogare la tregua degli armamenti fino a C'J anni. Inoltre la tregua delle armi non riguarderebbe solo le frontiere francesi, ma tutte la altre frontiere tedesche, segnatamente quelle orientali, vale a dire anche quelle con la Polonia e con la Ceco-Slovacchia. Conviene però dire che su questo punto là redazione definitiva non è ancora stata raggiunta. La nota farà osservare che condizione sine qua non per la Germania è la esclusione di qualsiasi pretesa territoriale francese sul Reno e nella Ruhr. Per quanto ri¬ guarda le garanzie chieste dalla Germania'circa lo sgombero deila lluhr, il testo definitivo non e aurora slato concordato fino a questa sera. Una formula proposta fino da questa mattina — «la Francia inizia lo sgombero della Ruhr dal momento stesso in cui hanno principio le trattative sulle presemi proposte » — non è ancora considerata definitiva fino a questa sera, e potrebbe subire domani modificazioni, durante il colloquio coi capi-partito e. rappresenta.iiti dei paesi federali. Fvipeto però che le modificazioni e correzioni al testo della nota saranno in genere di particolari, piò che altro anzi di forma, per accontentare le suscettibilità programmatiche dei vari partiti della Germania. "Se anche tirassimo giù la lana... La nota tedesca sarà un documento diplomatico di grande importanza; e ciò spiega la grande attesa che vi 6 per essa negli ambienti politici parlamentari tedeschi. Il Governo tedesco è stato confortato nella redazione di essa da frequenti suggerimenti dei rappresentanti dell'Italia, Inghilterra ed America ; onde si hanno buone speranze negli ambienti politici eli? i Governi rispettivi saliranno influire a Parigi in modo che la nota sia presa, in seria considerazione, e trovi, se non altro, uno spassionato esame. Il c'ou — diciamo così — delle proposte tedesche appare l'obbligo assunto dalla Germania di doro in pegno le Ferrovie dello Stato. Quanto alla convenzione per la fornitura di carbone è da augurarsi che nella redazione definitiva della nota ci si ricordi che anche l'industria italiana deve essere direttamente interessata a trattare le modalità e l'ammontare delle forniture di carbone che spettano all'Italia per il trattato di pace. Sebbene questa sera non si conoscano con esattezza i particolari della nota, che in misura ridotta furono ieri rivelati dal deputato Breitscheid in un discorso a Colonia, regna un certo pessimimo sull'effetto che lo proposte tedesche avranno a Parigi. L'interprete di questo pessimismo è Teodoro Wolff, il quale scrive: « Nessun dubbio sul come la nota sarà accolta a Parigi. Sui tavoli delle varie redazioni sono già ammucchiate le monizioni necessarie, ed i più degni bombardieri sono mobilitati. Se anche tirassimo giù la luna dal celo, e la offrissimo alla Francia, troveremmo alquanti Herbette pronti a dire che 6 troppo poco. E se offrissimo tutto il firmamento, si. scoprirebbe che abbiamo dimenticato un atomo della Via Lattea, e che l'offerta di pace è nulla». 11 Welt Am ìtlontag trova che non ci si deve preoccupare della Francia. L'essenziale è fare proposte ragionevoli, che soddisfino l'Inghilterra e l'opinione pubblica mondiale. «Allora ad essere isolata non sarà più la Germania; ina Poincaré»..-..

Persone citate: Cancelliere Cuno, Poincaré, Teodoro Wolff